Ritratto monetale diTolomeo II e di sua madre Berenice I (IV sec. a.C.)
Berenice era figlia diMagas, personaggio di secondo piano della nobiltà macedone, e diAntigone, figlia di Cassandro, fratello diAntipatro,stratego d'Europa e reggente dell'impero diAlessandro Magno.
Berenice era inoltre la seconda cugina di Euridice e, ormai vedova di Filippo, la accompagnò nel suo viaggio aMenfi. Dopo il matrimonio fra la cugina e Tolomeo, Berenice divenne l'amante del satrapo, che, qualche anno dopo, decise di sposare anche lei (317 a.C.).[1][3] Visto che non vi erano apparentemente motivi dinastici per avere un'altra consorte, dato che da Euridice aveva già avuto diversi figli e la nuova moglie era imparentata solo lontanamente con lostratego d'Europa, alcuni storici ipotizzano che quello fra Tolomeo e Berenice fosse stato un autentico matrimonio d'amore.[1]
Berenice vinse unacorsa dei carri alleOlimpiadi del284 a.C.,[5][6] una delle gare più prestigiose delle competizioni olimpiche e l'unica nella quale il vincitore risultava essere l'organizzatore della squadra e non l'atleta partecipante (alle donne era in ogni caso vietato partecipare). La vittoria in queste gare costituiva un importante mezzo di propaganda per sovrani e politici che, attraverso la dedica di statue, iscrizioni e poesie commissionate allo scopo, utilizzavano la vittoria come mezzo per aumentare il loro prestigio internazionale.[7]
Berenice sopravvisse al marito, morto nel283 a.C. e, durante il regno del figlio Tolomeo II, le fu dedicato un porto sulMar Rosso, nell'odierna località diSarafa. Dopo la sua morte, avvenuta tra il 279 e il 268 a.C., le furono attribuiti onori divini.[8]
Silvia Barbantani,Arsinoe II Filadelfo nell'interpretazione storiografica moderna, nel culto e negli epigrammi del P. Mil. Vogl. VIII 309, inAmicitiae templa serena: studi in onore di Giuseppe Aricò, Volume 1, Milano, V&P, 2008, pp. 103-134,ISBN978-88-343-1397-8.