Benzonatato | |
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NomeIUPAC | |
2-[2-[2-[2-[2-[2-[2-[2- (2-methoxyethoxy) ethoxy] ethoxy] ethoxy] ethoxy] ethoxy] ethoxy] ethoxy] ethyl4-butylaminobenzoate | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta omolecolare | C30H53NO11 |
Massa molecolare (u) | 603.742 g/mol |
Numero CAS | 104-31-4 |
Numero EINECS | 203-194-7 |
Codice ATC | R05DB01 |
PubChem | 7699 CID 7699 |
DrugBank | DBDB00868 |
SMILES | CCCCNC1=CC=C(C=C1)C(=O)OCCOCCOCCOCCOCCOCCOCCOCCOCCOC |
Dati farmacocinetici | |
Emivita | da 3 a 8 ore |
Indicazioni di sicurezza | |
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Ilbenzonatato è unfarmaco non-narcoticoantitussivo ad azione duplice: sia centrale che periferica. L'effetto del benzonatato si instaura 15-20 minuti dopo l'assunzione e perdura da 3 a 8 ore. Dato che non si tratta di unoppioide, il benzonatato non è soggetto ad abusi come talvolta accade per altri farmaci antitussigeni derivanti dallacodeina.
Il benzonatato è una butilammina ed è chimicamente correlato ad alcuni anestetici locali come laprocaina e latetracaina.
Verosimilmente il benzonatato agisce come un anestetico locale, riducendo la sensibilità dei recettori di stiramento nelle vie aeree inferiori ed a livello polmonare. Si viene così a ridurre lo stimolo della tosse associato alla attività respiratoria.
Il benzonatato viene utilizzato per ridurre la tosse in varie condizioni cliniche respiratorie: bronchiti acute e croniche, enfisema polmonare, sindrome influenzale e polmonite.[1][2][3]
Il farmaco non dovrebbe mai essere utilizzato per sopprimere una tosse produttiva od in alternativa ad un trattamento causale della tosse come, a titolo d'esempio, il trattamento dell'asma bronchiale o del reflusso gastro-esofageo.
Come trattamento off label il benzonatato è stato utilizzato a bassi dosaggi come anestetico topico per il cavo orale od il dolore faringeo. Questa pratica non è consigliabile, anche in considerazione dei rischi cui può esporre l'anestesia orofaringea, e tra questi in particolare l'aspirazione polmonare.
Il benzonatato viene venduto sotto forma di capsule di aspetto gelatinoso, di colore giallo o blu, ai dosaggi di 100 mg e 200 mg.
Tra glieffetti collaterali registrati si segnalano:sedazione,cefalea,vertigini, eruzioni cutanee, congestione nasale,stipsi, disturbi gastrointestinali.Se le perle o capsule vengono masticate o disciolte in bocca, si può sviluppare rapidamente anestesia orofaringea.
In caso di ipersensibilità accertata verso il farmaco.
La stimolazione delsistema nervoso centrale (SNC) può causare irrequietezza e tremore che possono evolvere inconvulsioni cloniche seguite da una profonda depressione del SNC.[4] Il sovradosaggio del farmaco può inoltre determinare aritmie, arresto cardiaco e morte improvvisa.[4][5]
In letteratura il farmaco è stato coinvolto in alcuni casi mortali, sia correlati ad ostruzione da corpo estraneo causata dalle capsule gelatinose, che in casi di suicidio in associazione ad altre sostanze.[6]
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