| Benedetto di Savoia | |
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| Duca del Chiablese | |
| In carica | 21 giugno1741 – 4 gennaio1808 |
| Predecessore | Carlo Francesco Romualdo di Savoia |
| Successore | Carlo Alberto di Savoia |
| Nome completo | Benedetto Maria Maurizio di Savoia |
| Altri titoli | Principe reale di Sardegna |
| Nascita | Reggia di Venaria Reale, 21 giugno1741 |
| Morte | Roma, 4 gennaio1808 (66 anni) |
| Luogo di sepoltura | Basilica di Superga |
| Dinastia | Savoia |
| Padre | Carlo Emanuele III di Savoia |
| Madre | Elisabetta Teresa di Lorena |
| Consorte | Maria Anna di Savoia |
| Religione | Cattolicesimo |
Benedetto Maria Maurizio di Savoia (Reggia di Venaria Reale,21 giugno1741 –Roma,4 gennaio1808) fu un principe di Savoia educa del Chiablese fino alla morte, noto anche per la sua carriera militare durante leguerre rivoluzionarie francesi. Nel1795 prese parte allabattaglia di Loano nel tentativo di fermare l'avanzata della Francia rivoluzionaria.
Figlio diCarlo Emanuele III e diElisabetta Teresa di Lorena, divenne duca delChiablese, titolo tradizionalmente concesso ai cadetti di Casa Savoia. Sua madre morì nel darlo alla luce.
In seguito alla morte del fratello maggiore, restò l'unico nipote dell'imperatoreFrancesco Stefano di Lorena. Questi ebbe sempre un particolare affetto nei suoi confronti e avrebbe voluto fargli sposare sua figlia,Maria Cristina, costituendogli come dote uno stato indipendente. Prima si pensò all'arciducato delTirolo o a quello diStiria; poi i due sovrani (Francesco I di Lorena e Carlo Emanuele III di Savoia) si accordarono per un ducato nellaLunigiana, da creare unendo diversi feudi imperiali.
Nel frattempo il re di Sardegna volle costituire in Piemonte un cospicuo patrimonio al figlio. Carlo Emanuele, infatti, con lettere patenti datate 8 febbraio 1763 il padre gli concesse un vastissimo appannaggio costituito da svariate città (tutte concessegli col titolo principesco) e da diversi feudi in precedenza retrocessi al Demanio. In virtù di tali patenti il duca del Chiablese ebbe i titoli di principe diDronero, principe diBra, principe diCrescentino, principe diBusca, principe diBene, principe diTrino, marchese diCentallo, marchese diDemonte, marchese diSanthià, marchese diDesana, marchese diTarantasca, marchese diGhemme, marchese diBorgomanero conCureggio, conte diPollenzo, conte diRoccabruna, conte diTricerro e conte delle Apertole (vasta tenuta campestre sita pressoLivorno Ferraris, oggi nota comeCastell'Apertole).[1]
Nel 1765 il duca del Chiablese si recò aInnsbruck, in occasione del matrimonio diLeopoldo d'Asburgo-Lorena (futuro granduca di Toscana e poi imperatore Leopoldo II) conMaria Luisa di Borbone Spagna, per discutere con l'imperatore gli accordi per le nozze. Tuttavia, Francesco I morì improvvisamente e il duca del Chiablese fece ritorno a Torino.
Maria Teresa, fortemente avversa a Carlo Emanuele III, non era intenzionata a dar seguito al progetto del marito. Essa, quindi, prima concesse alla figlia Maria Cristina di poter sposareAlberto di Sassonia-Teschen, che amava, e poi propose al duca del Chiablese un'altra sua figlia, la quale era però gravemente inferma. A Torino capirono l'antifona e i progetti di matrimonio furono interrotti.
Nel 1761 l'abate franceseJérôme Richard, di passaggio a Torino, lo aveva conosciuto, ventenne, come un giovane dalla «...phisionomie douce et modeste». Dopo l'incontro aveva commentato:
(Abbé Jérôme Richard,Description historique et critique de l'Italie ou nouveau mémoires sur l'état actuel de son Gouvernement, des sciences, des arts, du commerce, de la population et de l'histoire naturelle, Paris 1770 (2ª ed.), vol. 2, pp. 80–81.)
Il destino diede sostanzialmente ragione all'abate Richard.
Il duca del Chiablese sposò aTorino il 19 marzo1775 la principessaMaria Anna di Savoia, figlia del fratellastroVittorio Amedeo III. Il matrimonio, forse anche a causa di una così stretta consanguineità, non portò figli.
Il duca si dedicò, comunque, alla gestione del suo vasto patrimonio: emanò, per esempio, iBandi campestri per la città di Crescentino e per il contado delle Apertole interinati dal Reale Senato di Torino lì 22 luglio 1786, compilati per ordine di Benedetto Maurizio di Savoia, duca di Chiablese, principe della città di Crescentino.[1] A lui si devono i nomi diPalazzo Chiablese di Torino e diPalazzo Chiablese di Castell'Apertole: solo il secondo venne da lui edificato, mentre il primo era una residenza sabauda risalente al XVI secolo.
Linea diretta(1720-1831) Figli Figli
Ramo Carignano(1831-1861) Figli
Note Carlo Felice morì nel1831 e non lasciò discendenza; il trono fu ereditato dal ramo collaterale deiSavoia-Carignano rappresentato daCarlo Alberto di Savoia (1821-1849). Si vedaCasato di Savoia per le successive generazioni. |
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