Conserva ancora le rovine di unosservatorio che fu utilizzato stabilmente dal1883 al1904 (i datimeteorologici durante questo periodo sono ancora importanti per comprendere la situazione delle montagne scozzesi). Dopo un periodo trascorso nell'osservatorio del Ben Nevis,C.T.R. Wilson ebbe l'ispirazione per inventare la suacamera a nebbia, detta anchecamera di Wilson.
Per gli scalatori e gli appassionati l'attrazione principale si trova a 700 metri dove sono presenti le pareti verticali del lato nord, le più alte delRegno Unito, convie d'arrampicate e percorsi di ogni difficoltà nonché le più importanti vie diarrampicata su ghiaccio dello Stato. Secondo le stime in un anno attrae circa 100.000 scalatori,[1] dei quali circa i tre quarti[2] raggiungono la vetta tramite laPony Track partendo daGlen Nevis presso il versante sud della montagna.
La prima scalata del Ben Nevis di cui si abbiano notizie risale al 17 agosto1771, effettuata da James Robertson, unbotanico diEdimburgo, che si trovava nella zona alla ricerca di specie da analizzare. Un'altra fra le prime scalate fu nel1774, questa volta effettuata da John Williams, che per primo analizzò lageologia delle rocce della montagna.[3]John Keats scalò il Ben Nevis nel1818, confrontando la salita alla "costruzione di dieci cattedrali diSt. Paul senza la comodità di una scala".[4] Solo nel1847 laOrdnance Survey dichiarò il Ben Nevis come la più alta montagna delRegno Unito, scalzando il suo maggior rivale, ilBen Macdui.
L'osservatorio meteo fu costruito nell'estate del 1883, e rimase operativo nei successivi 21 anni. Il primosentiero tracciato servì sia per il trasporto dei materiali per l'osservatorio, sia per gli eventuali scalatori. Questamulattiera (dettaPony Track), poteva permettere il passaggio di uno o massimo cinque animali.[5] La costruzione dell'osservatorio e il primo sentiero tracciato, contribuirono ad accrescere la fama del Ben Nevis, specie dopo la costruzione dellaWest Highland Railway fino aFort William nel1894.[6] In quegli anni fu anche presa in considerazione l'idea di costruire unaferrovia a cremagliera che raggiungesse la cima, ma non se ne fece poi più nulla.[4]
Nel2000 laBen Nevis Estate, che comprendeva tutto il fianco sud e la cima della montagna, fu acquistata dall'ente beneficoscozzese delJohn Muir Trust.
"Ben Nevis" è la traduzioneinglese del terminegaelicoBeinn Nibheis. Mentrebeinn è la parola più comune per indicare il concetto di "montagna",Nibheis ha varie interpretazioni, alcune delle quali fanno significare il termine "malvagio" o "montagna velenosa".[7] Un'altra teoria ipotizza cheBeinn Nibheis derivi dalla frasebeinn-neamh-bhathais, daNeamh "nuvole" ebathais "sommità del capo". una traduzione letterale renderebbe la frase come "la montagna la cui cima è nelle nuvole",[8] e ancora è diffuso il nome di "montagna del Paradiso".[7] Come altre montagne della regione, è chiamato dai locali semplicementeThe Ben. Comunque, se viaggiatori e turisti provenienti dall'esterno giungono in Scozia e usano il termine "The Ben", generalmente intendono citare il Ben Nevis.[9][10]
Forma unmassiccio con il suo vicino a nord-est, ilCarn Mòr Dearg, con il quale è collegato attraverso il passo delCarn Mòr Dearg Arête.[11] Entrambe queste due montagne rientrano nella stretta cerchia delle otto montagne dellaGran Bretagna di altezza superiore ai 4 000ft (ossia oltre i 1 219,2 m), come anche l'Aonach Mòr e l'Aonach Beag immediatamente a est del gruppo; le altre quattro cime invece si trovano nel gruppo delCairngorm.
I fianchi occidentali e meridionali del Ben Nevis salgono di circa 1 200 metri in poco più di due chilometri dalla base del Glen Nevis, risultando inoltre i più lunghi e ripidi pendii dell'interoRegno Unito[8] – con il risultato di apparire da questi due fianchi un massiccio ancora più imponente. Il fianco versante nord, presenta dei pendii con solo 600 metri circa di dislivello. Questa parte della montagna ospita ilCharles Inglis Clark Memorial Hut (noto anche con la sigla di CIC Hut), unrifugio alpino privato situato a circa 680 m sul livello del mare, di proprietà delloScottish Mountaineering Club[12] e utilizzato come punto di partenza dagli scalatori per le numerose vie di arrampicata lungo la parete nord.
Il fianco sud del Ben Nevis visto dalloSgurr a' Mhàim
Oltre alla nota sommità posta a 1 345 m il Ben Nevis presenta anche due cime minori elencate nelleMunro's Tables, entrambe chiamateCarn Dearg (letteralmente "collina rossa").[13] La più alta di queste due cime si trova a 1 221 metri, ed è situata a nord-est del massiccio, ed è spesso scambiata con il Ben Nevis stesso in alcune visuali dalla città diFort William e dintorni. L'altraCarn Dearg (1 020 metri) si trova dalla parte opposta, a sud-est. Un'altra asperità, ilMeall an t-Suidhe (711 metri), si trova ulteriormente a ovest, formando una sella con il Ben Nevis, la quale ospita un piccololoch, ilLochan an t-Suidhe. Il popolare sentiero che parte dal Glen Nevis passa attraverso il fianco di questo rilievo, prima di raggiungere la cima attraverso il fianco ovest.
Un elemento caratteristico del profilo di vetta sono le rovine dell'osservatorio sul quale è stato costruito un rifugio di emergenza a beneficio di tutti gli scalatori colti dal maltempo, e, anche se la base della torre è leggermente inferiore al vero culmine della montagna, il tetto del rifugio sovrasta il punto trigonometrico di pochi centimetri, il che rende la struttura l'edificio più elevato di tutta laGran Bretagna.
Il pianoro della cima. Le rovine dell'osservatorio sono al centro, mentre il memoriale è sulla destra
Venne proposta la costruzione di unosservatorio meteorologico sulla cima del monte per la prima volta dallaScottish Meteorological Society (SMS) alla fine deglianni 1870, dato che al tempo venivano costruite nuove postazioni per studiare le condizionimeteorologiche in tutte le principali montagne del mondo.[5] Nell'estate del1881,Clement Lindley Wragge scalò la montagna ogni giorno per effettuare delle osservazioni (guadagnandosi il soprannome diInclement Rag, "straccio inclemente"), promuovendo l'apertura del centro di osservazione il 17 ottobre1883 da parte del SMS. La costruzione fu utilizzata fino al1904, quando fi chiusa per la mancanza di fondi governativi. Il valore dei venti anni di osservazioni forniscono ancora oggi la più completa serie di dati meteo sullamontagna inGran Bretagna.[5]
Nel settembre del1894, C. T. R. Wilson era impiegato all'osservatorio per un periodo di due settimane, in sostituzione di uno dei membri permanenti dello staff. Durante questo preve periodo fu testimone di unospettro di Brocken e di unagloria, causati dal sole che getta un'ombra tipo nube sotto l'osservatore. Wilson ha ripetutamente provato a riprodurre tale fenomeno in laboratorio, arrivando alla sua invenzione dellacamera a nebbia utilizzata per trovareradiazioni ionizzanti.[19]
L'altitudine del Ben Nevis, la sua posizionemarittima e la suatopografia spesso portano a improvvisi mutamenti delle condizioni atmosferiche, che possono rappresentare un pericolo per gli escursionisti male attrezzati. Secondo le osservazioni effettuate dall'osservatorio posto sulla cima della montagna nel periodo1883-1904, la nebbia era presente sulla sommità per quasi l'80% del tempo tra novembre e gennaio, e il 55% del tempo nei mesi di maggio e giugno.[5] La temperatura media in inverno è di circa -5°C,[5] e la temperatura media annuale era di -0,5 °C.[20] In un anno in media sulla cima si presentavano circa 260 bufere,[20] con 4 350 mm di pioggia precipitata, mentre il dato è di soli 2 050 mm nella vicinaFort William[21] e di circa 600 mm aInverness e aLondra. La pioggia sul Ben Nevis è di circa due volte più elevata in inverno che in primavera o in estate. Tracce di neve possono essere trovate sul monte quasi tutto l'anno, in particolare nel burrone della parete nord e ancora di più presso l'Observatory Gully, dove molti anni la neve resisteva fino a settembre e più volte fino alle nevicate della stagione successiva.
La parete nord, con le indicazioni delle vette. IlCarn Dearg Buttress e ilCastle Ridge sono a destra delle foto
La parete nord del Ben Nevis è caratterizzata dalla presenza di contrafforti, creste, punte e pinnacoli, e contiene molte arrampicate sulla roccia. Questa montagna è il maggior luogo dell'isola per scalate durante i mesi invernali, con molti dei suoi sentieriinnevati fino ad aprile. Inoltre fu il primo luogo dellaScozia preso in considerazione dai primiscalatori, con un'ascesa delTower Ridge datata1892, la prima scalata documentata fino alla cima delBen[22][23] (non fu più scalata fino alla cima nei successivi due anni.) LoScottish Mountaineering Club fece costruire un rifugio intitolato a Charles Inglis Clark pressoCoire Leis (parete nord) nel1929. A causa della posizione isolata, è definibile come unico verorifugio alpino di tutto ilRegno Unito.[12] Ancor oggi questo rifugio è frequentato dagli scalatori.
IlTower Ridge è la più lunga delle quattro creste della parete nord, con circa 600 metri di dislivello. Tecnicamente non è impegnativa (per gli standard inglesi èDifficult), e la maggior parte delle cime possono essere affrontate senza difficoltà da scalatori competenti, ma l'impegno resta elevato.[22]Castle Ridge, la prima delle creste principali, è un facile percorso, mentre l'Observatory Ridge è valutato come scalataVery Difficult (molto difficile);[24] inoltre quest'ultima è la cresta più vicina alla sommità. Fra le cresteTower eObservatory si trovaGardyloo Gully, che prende il suo nome dal grido "garde à l'eau" (francese per "guarda fuori per l'acqua"), anticamente usato nelle città scozzesi dalle persone quando gettavano le secchiate di acqua sporca dalle proprie finestre. Infatti, quando ancora sulla montagna c'era l'osservatorio, questo burrone era utilizzato per gettare i rifiuti prodotti.[8] LaNorth-east Buttress è l'ultima e più grande cresta della montagna, ed è spesso definita la più ardua per la sua complessità e difficoltà tecnica.[25]
IlCarn Dearg Buttress a inizio aprile
Lungo la sua intera lunghezza, la parete nord presenta dozzine di percorsi graduati nella roccia, con una particolare concentrazione presso ilCarn Dearg Buttress, e ancora vicino alNorth-east Buttress e l'Observatory Ridge. La rotta classica per la scalata include anche il passaggio delRubicon Wall, la cui seconda ascesa fu nel1937, allora considerata la pista più difficile di tutte, e descritta da W. H. Murray nel libroMountaineering in Scotland.[26]
Parte inferiore delBen Path, costantemente rifatto per accogliere 75.000 persone ogni anno
IlPony Track per la cima (conosciuto anche con il nome diBen Path,the Mountain Path, othe Tourist Route) resta il modo più semplice e comune per l'ascesa verso la cima. Il punto di partenza è situato ad Achintee, nel lato est del Glen Nevis, a circa 2 km dal centro della città diFort William, a circa 20 metri sullivello del mare. Alcuni ponti dal Centro Visitatori e dall'ostello della gioventù ora consentono l'accesso al lato ovest del Glen Nevis.[11][27] Il sentiero sale ripidamente per la sella da Lochan Meall fino a 570 metri, e successivamente i restanti 700 metri risalgono il fianco roccioso oves del Ben Nevis in una serie di continui zig-zag. Resta la strada migliore per la scalata, nonostante la sua lunghezza, e, grazie a zig-zag, non è neppure particolarmente ripida a parte nelle fasi iniziali.
Un itinerario popolare fra gli esperti ditrekking è quella che parte a Torlundy, pochi chilometri a nord-est diFort William, sullaA82, e segue il sentiero lungo l'Allt a' Mhuilinn. Questo percorso può essere anche intrapreso seguendo ilPony Track fino al Lochan Meall, e successivamente imboccando la strada verso ilCIC Hut. Successivamente il sentiero passa per ilCarn Mòr Dearg e prosegue per ilCarn Mòr Dearg Arête ("CMD Arête"), prima di inerpicarsi verso la cima del Ben Nevis. Questo sentiero presenta circa 1 500 metri didislivello.[28] Come altri sentieri, questo permette a chi lo sceglie di ammirare le creste del lato nord del Ben Nevis, che invece risultano nascoste percorrendo ilPony Track.[27]
Inoltre è possibile scalare il Ben Nevis a partire dal parcheggio diNevis Gorge, lungo la strada per Glen Nevis, o partendo dal sud-est della cresta oppure ancora attraverso la cima delCarn Dearg. Questi sentieri non richiedono doti da scalatori, ma sono più brevi e ripidi, e tendono a essere scelti da parte dai camminatori più esperti.
La storia della scalata sul Ben Nevis incomincia nel 1895. William Swan, un barbiere diFort William, fece il primo tentativo di ascesa alla montagna il 27 settembre di quell'anno, quando corse dal vecchio ufficio postale di Fort William a una riunione e tornò in due ore e 41 minuti.[6]
Negli anni seguenti si assistette ad alcuni tentativi di emulazione del record di William, ma la prima competizione agonistica si tenne il 3 giugno1898, secondo le regole delScottish Amateur Athletic Association. Parteciparono dieci concorrenti, che partirono dalLochiel Arms Hotel di Banavie, e uno di questi riuscì a superare il tempo di Fort William; il vincitore era il ventunenne Hugh Kennedy, che terminò il giro allo stesso tempo di William, 2 ore e 41 minuti.[6]
Dal1903 si tennero delle periodiche competizioni. Queste durarono per altri 24 anni, finché l'osservatorio posto al vertice della cima venne chiuso.[6] La prima gara venne vinta da Ewen MacKenzie, un uomo che lavorava per l'osservatorio.[6] La seconda incominciò dall'ufficio postale diFort William, e MacKenzie riuscì a battere il suo stesso record con un tempo di due ore e 10 minuti, record che tenne per 34 anni.[6]
IlBen Nevis Race oggi si tiene il primo sabato di settembre ogni anno, con 500 corridori al massimo.[29] La gara parte e finisce presso il campo di football delClaggan Park di Fort William, con una lunghezza di 16 km e 1 340 metri di dislivello.[30]
A causa della pericolosità della montagna, l'ingresso è limitato a coloro che hanno completato tre gare effettuate in collina precedentemente, e i corridori devono portare impermeabile, cappello, guanti e un fischietto; chi non ha raggiunto la vetta dopo due ore è obbligato a tornare indietro.[31] Nel2006 furono infranti sia il record maschile sia femminile, imbattuti fin dal1984, con Kenny Stuart e Pauline Howarth delKeswick Athletics Club che trionfarono nelle loro competizioni con i tempi rispettivamente di 1:25:34 e 1:43:25.[30][32]
Vista verso sud-est dalla cima ad aprile. Quando i pendii sono innevati, orientarsi e muoversi in sicurezza spesso è difficile
La popolarità, il clima e la complessatopografia del Ben Nevis contribuiscono ogni anno ad avere un elevato numero di incidenti e disoccorsi. Nel1999, per esempio, sulla montagna ci sono stati 41 soccorsi e anche 4 morti.[2] Alcuni di questi incidenti sono stati causati dallo scarso orientamento da e verso la cima,[33] specialmente in caso di scarsa visibilità. Il problema principale è che il pianoro della cima è circondato su tre lati da ripidi strapiombi; il pericolo è ancora maggiore se il sentiero principale è interamente coperto dallaneve. Due precisebussole per la navigazione usate insieme sono necessarie per muoversi in sicurezza dalla cima della montagna fino al fianco occidentale, da dove la discesa può essere effettuata in sicurezza utilizzando ilPony Track.[34]
Verso la fine deglianni 1990, ilSoccorso alpino del Lochaber ha eretto due postazioni sul pianoro della cima, in modo da assistere gli scalatori durante la discesa specialmente in condizioni dinebbia. Tali postazioni ripetute volte sono state abbattute da alcuni scalatori, con feroci polemiche nell'ambiente dell'alpinismo riguardo all'etica di tali interventi.[33][35] Vi sono anche molti sostenitori dell'iniziativa di posizionare punti di soccorso sulla montagna, considerando comunque l'elevato numero di incidenti che si verificano spesso sulla montagna (tra il1990 e il1995 vi sono stati 13 morti, otto di questi sono dovuti a cadute mentre ci si arrampicava sulla roccia, e non sono dovuti a errori di navigazione).[33] Tali persone ritengono che la costruzione di questi punti di soccorso sulla sommità del Ben Nevis, potenzialmente svolgono un ruolo di salvavita. Comunque, i critici sostengono che i posti di accoglienza sono un'inutile intrusione dell'uomo nel paesaggio naturale, e che inoltre creano un falso senso di sicurezza che potrebbe ridurre negli alpinisti il senso di responsabilità per la propria sicurezza.[35]
Sentiero lungo l'Allt a' Mhuilinn presso il CIC Hut
La popolarità e l'alto profilo del Ben Nevis hanno fatto riflettere in questi ultimi decenni le persone sull'impatto degli esseri umani sul fragile ambiente montano. Queste preoccupazioni hanno contribuito alla fondazione delBen Nevis Estate nel2000, da parte delJohn Muir Trust, un'associazione benefica a favore della conservazione dei luoghi incontaminati. La proprietà dell'ente copre 1 700 ettari di terreno sul lato sud del Ben Nevis e le vicine montagne diCarn Mor Dearg e diAonach Beag, compresa la sommità del Ben Nevis.[1]
IlJohn Muir Trust è uno dei nove enti a prendere parte allaNevis Partnership. Foundata nel2003, la Partnership, che raccoglie anche membri degli enti locali e amministrativi, gli abitanti del Glen Nevis e rappresenta gli interessi dell'alpinismo, lavora per "guidare le prossime azioni politiche volte a salvaguardare, gestire e, nel caso, migliorare la qualità ambientale e le opportunità di fruizione dei visitatori e l'apprezzamento della zona del Nevis".[36] Fra i suoi progetti sono inclusi interventi per i sentieri e il miglioramento e lo sviluppo di strategie per la gestione del turismo.
Una delle campagne più discusse effettuate dallPartnership riguarda la richiesta di rimuovere tutte le targhe commemorative lasciate dalle persone comuni, soprattutto presso il memoriale di guerra. Infatti molte persone pensano che la proliferazione di queste placche sia inappropriata, e nell'agosto del2006 laNevis Partnership dichiarò la propria intenzione di rimuovere tali targhe (con la restituzione ai legittimi proprietari), in linea con il progetto di ripulitura dell'intera zona.[37]
Nel2005 l'accumulo di rifiuti presso il percorso delPony Track fu evidenziato anche da alcuni media nazionali, inclusa laBBC Radio 5 Live. Robin Kevan, un operatore sociale pensionato proveniente dalGalles, noto anche come "Rob the Rubbish" ("Rob lo Spazzino") per il suo sforzo per pulire le campagne, guidò fino al Ben Nevis e pulì la montagna lui stesso, richiamando su di sé l'attenzione dei principali media.[38]
LaBen Nevis Distillery è una distilleria diwhisky situata ai piedi della montagna, più precisamente nel paese di Victoria Bridge, a nord diFort William. Fondata nel1825 da John McDonald (chiamato anche "Long John"), è una delle più antiche distillerie dell'interaScozia,[39][40] ed è una delle maggiori attrazioni della città di Fort William. L'acqua utilizzata per produrre il whisky viene dall'Allt a' Mhuilinn, un torrente che scende da uncirco glaciale situato nella parte nord del Ben Nevis.[41] "Ben Nevis" è anche il nome di una birra prodotta a Bridge of Allan, vicino aStirling.[42]