Il paese si trova a circa 22 km dal capoluogoVerbania, in direzione sud-sud-ovest, al confine con laProvincia di Novara.È situato sulle pendici delpromontorio formato dal versante est della collina dellaMotta Rossa, in una posizione dalla quale domina il tratto del Lago Maggiore che separa la parte meridionale dalGolfo Borromeo. Dispone di un'ottima posizione rivierasca, ai confini tra la provincia delVerbano-Cusio-Ossola, e quella diNovara. Situato sulle sponde del Lago Maggiore, gode di un clima mite che ha influenzato positivamente la sua vocazione turistica. Il centro storico è arroccato sul pendio e attraversato da due strade parallele situate a quote diverse, comunque collegate fra loro da una fitta rete di stretti vicoli a gradini, le cosiddetterughe. Il paese è caratterizzato dalla presenza di un moderno ed elegante lungolago che incornicia il tipico e ben conservato centro storico in perfetto stile rivierasco.
Nelle carte medievali iltoponimo Belgirate è attestato in forme qualiBolgerate,Bulgarate,Bugirate,Buzirate,[5] forme, queste ultime, che hanno spinto diversi studiosi a ipotizzare una derivazione dall'etnonimobulgarus ("bulgaro") con l'aggiunta del suffisso-atem.[5][6][7]
Si tratterebbe, in questo caso, di un antico riferimento a un stanziamento dei bulgari nel paese, cosa peraltro non insolita nel contesto storico dell'Italia medievale.[8]
Vi sono, a riprova dell'antica origine dell'insediamento, diversi ritrovamenti archeologici di tombe con monete di epoca imperiale, e di una grandeolpe, risalente al I secolo d.C. da Belgirate.
In epocaMedievale Belgirate fece parte delfeudo delVergante, di cui seguì le sorti appartenendo prima aiVisconti e da ultimo aiBorromeo che ne ottennero l'investitura dal1441 alla fine del sistema feudale nelXVIII secolo.
La parte più antica dell'abitato è quella alta, sviluppatasi intorno allaromanica chiesa di Santa Maria (detta Chiesa Vecchia).
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 9 novembre 1956.[9]
Stemma
«Troncato: nel 1° d'oro, allatorre di rosso, merlata alla guelfa di cinque pezzi, aperta e finestrata di nero, circondata in alto da 5 uccelli in volo, fondata su una striscia di terra sulla troncatura, nello sfondo un gruppo di monti; nel 2° d'azzurro, alla barca di verde, natante in uno specchio d'acqua fluttuoso d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.»
Gonfalone
«Drappo di colore azzurro, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma, con l'iscrizionecentrata in argento: COMUNE DI BELGIRATE.»
La piccolaChiesa di Santa Maria, instile romanico,[10], affettuosamente chiamataChiesa Vecchia, risalente al XIII secolo, sovrasta il borgo, ai piedi del colle dellaMotta Rossa. La chiesa mantiene il campanileromanico originario, risalente all'XI secolo, la facciata rivolta verso ilsagrato dal quale si gode un bel panorama è preceduta da unportico delXVI secolo, mentre all'interno vi sonoaffreschi del Quattrocento, attribuiti alla scuola delLuini.
Alcune delle vecchie case del centro riflettono ancora l'origine medievale del borgo, con palazzi aperti dalogge e porticati; le grandi ville del Settecento e dell'Ottocento hanno ospitato nel secolo scorso, non solo la grande nobiltà piemontese, ma alcuni tra i più grandi intellettuali d'Italia, comeManzoni eRosmini.
All'estremo sud del territorio comunale si trova Villa Conelli, progettata dall'architetto leccheseEugenio Linati e risalente al XIX secolo; recentemente è stata trasformata in un condominio, fortunatamente è stata mantenuta parte del giardino all'italiana.
L'agricoltura, con estesi frutteti e vigneti, favoriti dalmicroclima del lago e dalla particolarmente favorevole esposizione al sole, rappresentano da sempre per il comune, insieme ai commerci tra le due sponde delLago Maggiore, la più importante fonte di reddito.
Importante anche per il belgiratesi il mestiere dell'ombrellaio ambulante: legato algergo di questa categoria professionale è l'origine del curioso appellativo con cui sono indicati i belgiratesi:sciat,rospo.
La fontana sul lungolago ricorda proprio questa singolare denominazione.
Attualmente queste attività sono quasi del tutto scomparse, esercitate solo in maniera ricreativa come passatempo. L'economia del luogo si fonda prevalentemente sul turismo e sullo sport, in quanto è presente il più antico club velico italiano: "La Società delle Regate 1858" che organizza eventi nel corso dell'intero anno.
Belgirate fin dal 1982 è sede del "Premio Internazionale di Poesia Guido Gozzano", organizzato dalla locale pro loco. Il Premio, presieduto fino al 2006 dal Professore e filosofoPietro Prini si svolge ogni anno nella sua sede presso l'Hotel Villa Carlotta.
Belgirate è uno dei porti di attracco dei battelli turistici della navigazione del Lago Maggiore.Vi è inoltre la sede dellaSocietà delle regate, il primoyacht club italiano.
Nelle elezioni comunali del 2006 a Belgirate furono eletti alla carica di consiglieri comunali 4 esponenti di un partito politico di ispirazione dichiaratamente Nazionalsocialista (Nsab-Mlns, Movimento Nazionalista Socialista dei Lavoratori), che ha riconfermato una tendenza politica iniziata l'anno precedente nel comune di Nosate (MI) dove erano stati eletti due consiglieri.
^Dante Olivieri.Dizionario di toponomastica lombarda, Milano, La Famiglia Meneghina Editrice [1931], pagina 133, nota (1)
^ab Dante Olivieri,Dizionario di toponomastica lombarda, 1931, p. 133.
^ Giuseppe Garone e conte Antonio Cavagna Sangiuliani di Gualdana,I reggitori di Novara, Novara, 1865, p. 15.
^ Alda Rossebastiano,Belgirate, in Giuliano Gasca Queirazzaet al. (a cura di),Dizionario di toponomastica — Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, Utet, 1990, pp. 69-70,ISBN88-02-04384-1.
^I bulgari giunsero in Italia nelVI secolo al seguito deiLongobardi, insediandosi fra l'altro in diverse terre della penisola e dando il loro nome a un certo numero di comuni (diversi di questi proprio inPiemonte eLombardia).
^Belgirate, suArchivio Centrale dello Stato.URL consultato il 28 settembre 2023.