Considerato come uno dei più forti attaccanti brasiliani degli anni 1980 e 1990,[2][3] ricopre la 100ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivistaWorld Soccer.[4] Nel 1989 è stato inoltre premiato comecalciatore sudamericano dell'anno.
Giocatore dotato di grandi doti realizzative,[2][6] fisicamente brevilineo e poco potente,[2] era in possesso di rapidità e capacità di smarcarsi negli spazi stretti, che gli permise di segnare un gran numero di reti.[2] All'inizio della sua carriera, nelle giovanili, era impiegato cometrequartista ed era simile, nello stile di gioco, aZico:[3] in seguito fu spostato nel ruolo dicentravanti,[2] in cui giocò per il resto della carriera.[3]
Era dotato di affinati mezzi tecnici,[2][3] ed era anche molto veloce, viste la corporatura esile e la statura nella norma.[2][7] In seguito al suo trasferimento in Europa migliorò dal punto di vista della continuità delle prestazioni e nella determinazione in campo.[2] I suoi principali limiti erano la fragilità fisica e alcune debolezze caratteriali.[2]
Bebeto iniziò la carriera nel settore giovanile del Vitória, formazione della natìa Salvador,[3] con cui debuttò negli ultimi mesi del 1982: il 22 settembre segnò la sua prima rete in carriera, contro il Botafogo-BA, per ilCampionato Baiano di quell'anno. Nel 1983 divenne professionista, entrando nella prima squadra del club a tutti gli effetti: fu ceduto poi al Flamengo, squadra diRio de Janeiro.[3] Fece il suo esordio con la nuova maglia il 23 marzo 1983 contro il Tiradentes; contro ilGoytacaz, il 10 luglio, realizzò la sua prima rete. Il giocatore concluse la sua prima stagione al Flamengo con 2 presenze nel campionato nazionale e 3, con un gol, nel campionato statale, ilCampionato Carioca. Nel 1984 giocò 11 gare in àmbito nazionale, segnando 5 gol; nel torneo Carioca realizzò 5 segnature, cui se ne aggiunsero altre 4 inCoppa Libertadores.
Nel 1985 giocò 22 partite in massima serie brasiliana, con 9 reti; vinse inoltre il titolo statale.[3] Nel 1987 vinse la Copa União, durante la quale segnò 6 reti in 14 presenze; nel 1988 migliorò ulteriormente la propria media, con 9 gol in 14 incontri, e con 17 segnature fu capocannoniere del Campionato Carioca. Anche nel 1989 divenne il massimo realizzatore stagionale nel Carioca (18 gol), ma prima dell'inizio del campionato nazionale passò al Vasco da Gama, rivale cittadino del Flamengo.[3] Con il nuovo club vinse subito ilcampionato di Série A, rendendosi uno dei principali fautori del titolo[3][7] con 6 gol in 12 partite. Dopo un periodo di calo dovuto a un infortunio,[7] Bebeto fu il miglior giocatore del Vasco nellastagione 1992,[7] con 18 reti in 25 incontri. Le sue prestazioni gli valsero il trasferimento inEuropa.[7]
Bebeto fu quindi acquistato da una formazionespagnola, il Deportivo La Coruña. Esordì nellaPrimera División 1992-1993, e per tutto il torneo fu l'attaccante titolare del club, insieme aClaudio: in 37 partite segnò 29 reti in campionato, miglior realizzatore della sua squadra e di tutto il campionato.[7][8] In seguito al terzo posto ottenuto in campionato, il Deportivo si qualificò per laCoppa UEFA 1993-1994: fu il debutto per Bebeto in una competizione internazionale europea. In UEFA Bebeto segnò 3 gol in 4 partite, mentre in campionato realizzò 16 gol in 34 presenze. Nel 1994-1995 ottenne il suo primo titolo europeo, la Coppa del Re, cui fece seguito la Supercoppa di Spagna 1995. Nel 1996 l'attaccante brasiliano lasciò La Coruña per trasferirsi al Flamengo, con cui segnò 15 gol nelCampeonato Brasileiro Série A 1996; terminata la competizione, passò al Siviglia: con tale squadra ebbe però poco spazio, e giocò 5 incontri inPrimera División 1996-1997; al termine della stagione il club retrocesse.
Bebeto decise pertanto di fare ritorno più stabilmente in Brasile, e firmò per il Vitória, in una trattativa che vide la partecipazione di un istituto di credito, il Banco Excel, che in cambio della cessione di Bebeto al club portò al Corinthians, altra squadra da esso sponsorizzata, diversi giocatori.[3] Al club di Salvador l'attaccante brasiliano formò la coppia d'attacco conAgnaldo, e segnò 5 gol nel Campionato Baiano, vinto, e 7 reti in 8 partite nel campionato nazionale brasiliano. Concluso il 1997 con il Vitória, nel 1998 Bebeto passò al Botafogo, tornando quindi nelloStato di Rio de Janeiro: con i bianco-neri segnò 9 gol in 17 presenze nelCampeonato Brasileiro Série A 1998. Nel 1999 Bebeto scelse nuovamente di trasferirsi all'estero, e firmò per imessicani del Toros Neza: nel campionato messicano 1998-1999 scese in campo per 8 volte, segnando 2 reti. Nel 2000 giocò per il Kashima Antlers, formazione giapponese, riuscendo a realizzare un gol in 8 partite. Concluse poi l'anno solare al Vitória. Nel 2001 tornò al Vasco da Gama, ma fu scarsamente impiegato: nel 2002 accettò l'offerta deisauditi dell'Al-Ittihad, con cui disputò le ultime 5 partite della sua carriera, con 1 gol. Si ritirò nello stesso 2002.
Bebeto (al centro) in azione con il Brasile, nella morsa degli avversari costaricani, durante la fase a gironi delcampionato del mondo 1990.
Con la Nazionale Under-20 del Brasile Bebeto partecipò alcampionato del mondo Under-20 1983, disputando 5 partite (tra cui la finale contro l'Argentina under 20) e segnando un gol nella vittoria per 4-2 contro la Cecoslovacchia, e vinse il titolo.
Esordì con la nazionale brasiliana il 28 aprile 1985 contro ilPerù.[9][10] Nel corso dell'anno 1985 giocò una serie di amichevoli, per un totale di 6 presenze, senza gol segnati.[10] Tornò in Nazionale nel 1987, e partecipò alTorneo Pre-Olimpico CONMEBOL 1987: in 7 partite segnò un gol, contro ilParaguay il 18 aprile, e vinse il torneo.[10] Nel 1988 fu convocato per il torneo calcistico dei Giochi olimpici diSeul 1988: debuttò il 18 settembre contro laNigeria, segnando una rete. Fu poi impiegato per tutto il torneo, giocando anche la finale persa per 2-1 contro l'Unione Sovietica; nel corso della competizione segnò un'altra rete, contro laJugoslavia.[10]
Dopo l'esperienza con la selezione olimpica tornò, nel 1989, a disputare un incontro tra Nazionali "A": il 15 marzo contro l'Ecuador, nell'ambito di un'amichevole di preparazione alla Coppa America.[9][10] Convocato per laCoppa America 1989, Bebeto esordì nella competizione il 1º luglio contro ilVenezuela, e al secondo minuto della gara segnò la rete dell'1-0 (il Brasile vinse poi per 3-1).[9][11] Formando la coppia d'attacco conRomário, Bebeto fu titolare per tutto il torneo: il 9 luglio, contro il Paraguay, segnò una doppietta, decisiva per il 2-0 finale.[9][11] Nella fase finale realizzò altre 3 reti: una contro l'Argentina (12 luglio) e due contro il Paraguay (14 luglio): conclusa la competizione il Brasile vinse la Coppa, e Bebeto fu il miglior marcatore della competizione con 6 gol.[9][11] Queste prestazioni in Nazionale, unitamente a quanto fatto con le squadre di club,[3] gli valsero l'elezione qualeCalciatore sudamericano dell'anno per il 1989.
Nel 1990 giocò due amichevoli pre-Mondiali (contro l'Inghilterra il 28 marzo e contro laGermania Est il 13 maggio), ma fu limitato da un infortunio[3] e, di fatto, giocò un solo incontro alcampionato del mondo 1990, quello del 16 giugno aTorino contro laCosta Rica.[9][10] Nel 1991 disputò cinque amichevoli contro Argentina,Romania,Galles,Jugoslavia eCecoslovacchia.[9][10] Nel 1992 segnò 7 gol in 8 incontri, tra amichevoli e partite del Torneio Amizade.[10] Nel 1993 fece il suo esordio nellequalificazioni mondiali, giocando quelle perStati Uniti 1994: in 3 partite realizzò 3 marcature (di cui 2 allaBolivia il 29 agosto).[9][10] Venne poi convocato per il Mondiale: fu selezionato quale titolare dell'attacco, e affiancò nuovamente Romário.[3] I due, legati da una buona intesa in campo,[3] si resero decisivi e segnarono 8 reti in 7 partite (5 Romário e 3 Bebeto), e il Brasile vinse la Coppa del Mondo.[3] Bebeto era designato quale 5º rigorista nella finale contro l'Italia, ma il suo tiro non si rese necessario grazie all'errore diRoberto Baggio.[3]
Nel 1995 scese in campo in due amichevoli, controSlovacchia (2 gol, il 22 febbraio) e Uruguay (11 ottobre). Nel 1996 fu convocato, come fuori quota, per i Giochi diAtlanta 1996: fu il miglior marcatore del torneo, con 6 reti (comeHernán Crespo) e realizzò, peraltro, una tripletta nella finale per il 3º posto con ilPortogallo (risultato finale: 5-0). Nel 1997 fu chiamato a partecipare allaConfederations Cup: giocò due partite, controAustralia eMessico. Nel 1998 giocò due amichevoli di preparazione al Mondiale, contro Germania eAndorra, e partecipò, da titolare, alla Coppa del Mondo, segnando 3 reti in 7 partite: la finale del 12 luglio contro laFrancia, persa per 3-0, fu anche la sua ultima partita in nazionale.[9]
Il 17 dicembre 2009[12] viene ingaggiato dal suo amicoRomário come allenatore della neo-promossaAmerica diRio de Janeiro. Il 14 febbraio 2010 viene esonerato dopo 8 partite delCampionato Carioca.[13]Nell'ottobre 2010 si candida e viene eletto deputato regionale alle Elezioni brasiliane.[14]
^Il torneo si svolse secondo una formula particolare la cui fase preliminare prevedeva che le squadre partecipanti fossero divise in quattro gironi denominati Modulo Blu, Modulo Giallo, Modulo Verde e Modulo Bianco.Adhemar gareggiò nel Modulo Giallo, tuttavia alcune fonti considerano questo girone come "Seconda Divisione" e dunque secondo esse i capocannonieri furonoDill,Magno Alves eRomário, i quali gareggiarono nel Modulo Blu.