Giocatori del Beşiktaş nel 1903Mehmet Şamil Şhaplı, uno dei fondatori e primo presidente del BeşiktaşCalciatori del Beşiktaş prima di un incontro con ilGalatasaray, 19 marzo 1939
Le regole monarchiche degli ottomani furono attenuate con la dichiarazione delMeşrutiyet (la costituzione monarchica), una legge che permetteva la fondazione di società sportive che passò il 3 agosto1909.
Il club fu ufficialmente registrato il 20 gennaio1910 con il nome diClub Ottomano di Ginnastica Beşiktaş eŞükrü Pasha ne divenne il primo presidente ufficiale (secondo dalla fondazione). In questo modo il Beşiktaş divenne anche la prima squadra turca ufficialmente registrata.
Alcuni dei giovani patrioti del distretto diBeşiktaş (Istanbul) formarono due squadre di calcio, il Valideçeşme e il Basiret, sotto la guida diŞeref Bey. Nel1911 le due compagini si unirono dando vita al Club Ottomano di Ginnastica Beşiktaş. In breve tempo il calcio divenne la principale sezione della società.
Il 24 settembre 1951 lafedercalcio turca diede carattere di ufficialità e professionismo alcampionato di calcio di Istanbul, che iniziò a disputarsi secondo i nuovi crismi nel 1952, con la partecipazione di 8 squadre. La prima edizione del torneo (1952) vide la vittoria del Beşiktaş, che concluse la competizione senza sconfitte. Il club bianconero si aggiudicò anche l'edizione 1953-1954, dopo il secondo posto del 1952-1953. Nel 1954-1955 arrivò un altro secondo posto, mentre nei successivi quattro tornei il Beşiktaş si piazzò al terzo, quinto, quarto e quinto posto.
Nel 1959-1960 il club bianconero vinse il titolo, il terzo per il club, con cinque punti di vantaggio sul Fenerbahçe, con 68 reti fatte e sole 15 subite e 11 partite vinte per 1-0 (record per l'epoca). Ci furono poi due secondi posti di fila. Dopo tre secondi posti consecutivi (dal 1962-1963 al 1964-1965) il quarto titolo arrivò nel 1965-1966 e il quinto nella stagione successiva. Nel 1967-1968 la squadra si classificò seconda e un anno dopo terza. Nel 1967 vinse la sua primaSupercoppa di Turchia.
Gli anni settanta videro il Beşiktaş entrare nei primi tre posti in campionato solo 1973-1974, grazie alla seconda piazza. In questa annata arrivò anche il secondo successo in Supercoppa di Turchia. Nel 1974-1975 il club si aggiudicò lacoppa nazionale per la prima volta.
Nel 1981-1982, sotto la guida del tecnicoiugoslavoĐorđe Milić, il Beşiktaş vinse il suo sesto titolo nazionale. Dopo il secondo posto del 1984-1985, la squadra si ripeté nel 1985-1986 con l'allenatoreBranko Stanković, che l'anno dopo condusse la squadra alla vittoria della Supercoppa di Turchia e al secondo posto.
Nel 1987 assunse la guida tecnica del Beşiktaş l'ingleseGordon Milne, che inaugurò una nuova epoca d'oro per il sodalizio di Istanbul. Dapprima guidò la squadra al secondo posto nel 1987-1988 e nel 1988-1989, annata impreziosita dalla vittoria della Coppa di Turchia.
Milne ottenne ben tre titoli consecutivi dal 1989 al 1992, grazie anche al forte trio d'attacco composto daMetin Tekin,Ali Gültiken eFeyyaz Uçar.
Nel 1989-1990 il Beşiktaş partì male in campionato (due sconfitte e un pareggio nelle prime cinque giornate) e alla sesta giornata l'allenatore inglese decise di schierare una formazione composta da soli giocatori turchi. Allostadio Ali Sami Yen, il 15 ottobre 1989, il Beşiktaş vinse per 10-0 contro l'Adana Demirspor, stabilendo un nuovo record per il campionato turco. Da quel momento fu protagonista di un torneo memorabile, conclusosi con la vittoria finale e il titolo di capocannoniere di Uçar (28 gol). Nel 1990-1991 il campionato fu vinto con una sola sconfitta in 30 partite e nel 1991-1992 senza sconfitte (23 vittorie e 7 pareggi), impresa mai riuscita nel calcio turco, con una striscia di imbattibilità di 30 partite.
Nel 1992-1993 Beşiktaş e Galatasaray conclusero il campionato appaiate in classifica a quota 66 punti, ma il club bianconero, sfavorito da una peggioredifferenza reti, dovette accontentarsi del secondo posto.
Milne allenò la squadra bianconera sino al 1994, facendo esprimere al suo4-4-2 un calcio offensivo e molto produttivo in termini di realizzazioni e vincendo in totale 12 trofei, tra cui un'altra Coppa di Turchia (1989-1990, con un 2-0 in finale contro ilTrabzonspor) e due supercoppe nazionali (1989, 1992).
Christoph Daum, allenatore del Beşiktaş dal 1993 al 1996 e dal 2001 al 2002
All'inizio del 1994 il ruolo di tecnico del Beşiktaş fu affidato al tedescoChristoph Daum, che nel 1993-1994 condusse la squadra alla vittoria della coppa nazionale (0-0 e 3-2 in finale contro ilGalatasaray), alla vittoria della supercoppa nazionale e al quarto posto. Nel 1994-1995 Daum riportò il Beşiktaş sul trono del campionato, vincendo il titolo[1]. Nel 1995-1996 la squadra si piazzò terza.
Daum lasciò il posto aRasim Kara, che nel 1996-1997 portò la squadra al secondo posto in campionato e al terzo turno (ottavi di finale) diCoppa UEFA.
Nel 1997 sulla panchina del Beşiktaş arrivò ilgalleseJohn Toshack, che riuscì a portare a casa un trofeo, laCoppa di Turchia, vinta in finale contro il Galatasaray (1-1 all'andata e al ritorno e vittoria per 4-2 airigori), oltre a condurre la compagine di Istanbul al sesto posto in campionato, valido per l'accesso al terzo turno diCoppa UEFA. La stagione fu condizionata dall'impegno europeo, con la squadra alle prese con il girone diChampions League, concluso al terzo posto dietroBayern Monaco eParis Saint-Germain e davanti alIFK Göteborg (2 vittorie e 4 sconfitte). Nel 1998-1999, ultima annata con Toshack, il club bianconero fu autore di un grande campionato, concluso al secondo posto, ad un solo punto dalla vetta.
Il nuovo allenatore, il tedescoKarl-Heinz Feldkamp, si dimise nel settembre 1999 per problemi di salute[2].
Sotto la guida del subentratoHans-Peter Briegel, la squadra si confermò seconda forza del campionato nel 1999-2000. La stagione seguente, conclusa al quarto posto in campionato, iniziò con l'allenatoreitalianoNevio Scala, sollevato dall'incarico nel marzo 2001.
Nella stagione 2001-2002 il tedesco Daum tornò alla guida della squadra. Nel 2002-2003 arrivò ilrumenoMircea Lucescu, che portò il Beşiktaş alla vittoria del titolo turco e ai quarti di finale diCoppa UEFA, dove la squadra fu eliminata dalla S.S. Lazio. Nel giugno 2004 fu nominato allenatore lospagnoloVicente del Bosque, che rimase in carica solo sette mesi, prima di lasciare il posto aRıza Çalımbay. Questi rimase in carica fino all'ottobre 2005, quando fu esonerato in seguito agli scarsi risultati e rimpiazzato dalfranceseJean Tigana. Tigana rimase in carica per due anni, vincendo laSupercoppa di Turchia nel 2006 e due Coppe di Turchia, nel 2005-2006 e nel 2006-2007[3].
A Tigana subentròErtuğrul Sağlam, che fu il primo allenatore turco capace di portare il Beşiktaş in UEFA Champions League. Il 7 ottobre 2008 Sağlam si dimise dopo la sconfitta inCoppa UEFA contro ilMetalist. Gli subentròMustafa Denizli, già tecnico diFenerbahçe eGalatasaray e dellanazionale turca. Nel 2008-2009 Denizli condusse il Beşiktaş alla vittoria del titolo turco dopo sei anni e alla vittoria della Coppa di Turchia. La stagione seguente si chiuse, invece, con il quarto posto in campionato.
All'inizio di giugno del 2010Mustafa Denizli annunciò le proprie dimissioni per motivi di salute. Al suo posto arrivòBernd Schuster, che firmò un contratto di due anni. Il 15 marzo 2011 l'allenatoretedesco si dimise; al suo posto subentròTayfur Havutçu, che condusse il Beşiktaş ad una nuova vittoria in coppa nazionale e al quinto posto in campionato.
Nell'ambito delle indagini volte a verificare il coinvolgimento del club nello scandalo di partite truccate che investì il calcio turco del 2011, Havutçu fu posto in custodia cautelare, ma gli fu consentito di rimanere in carica. Il 2 agosto 2011Carlos Carvalhal, già vice-allenatore, assunse la guida tecnica della squadra, giunta quarta in campionato nel 2011-2012. Nel 2012-2013 l'allenatore fuSamet Aybaba, che portò la compagine bianconera al terzo posto prima di essere sostituito dalcroatoSlaven Bilić. Nell'agosto 2013 il club fu escluso dall'Europa League per problemi finanziari (decisione confermata dalTAS). Bilić guidò la squadra a due terzi posti in campionato, nel 2013-2014 e nel 2014-2015.
Nel 2015 si insediò sulla panchina del BeşiktaşŞenol Güneş, che nel 2015-2016 portò la squadra alla vittoria del titolo nazionale dopo sette anni[4]. Il successo fu ripetuto nel campionato 2016-2017: per la squadra bianconera fu il quindicesimo titolo nazionale, che diede diritto alla terza stella[5].
Nell'annata 2017-2018 la squadra si piazzò quarta in campionato e giunse in semifinale diCoppa di Turchia, dove il cammino terminò tra le polemiche. La partita di andata contro ilFenerbahçe allaVodafone Arena terminò 2-2, mentre il match di ritorno, fermo sul punteggio di 0-0, fu sospeso durante il secondo tempo per incidenti, con Güneş colpito alla testa e ferito da un oggetto lanciato dagli spalti[6]. In seguito alla decisione di far giocare l'incontro a porte chiuse ripartendo dal minuto 57 di quella gara, anche alla luce dei disordini verificatisi tra le tifoserie che avevano portato all'arresto di ben trenta tifosi, il Beşiktaş decise di non presentarsi alla ripresa del match, ritenendo di aver subito un danno meritevole dell'assegnazione della vittoria a tavolino. La vittoria fu quindi assegnata al Fenerbahçe, mentre il Beşiktaş fu squalificato per un anno dalla coppa dalla federcalcio turca. Nella stagione 2018-2019, l'ultima della gestione di Güneş, il Beşiktaş ebbe un rendimento altalenante in campionato, concluso al terzo posto grazie a una risalita nella seconda parte di stagione.
Nel 2020-2021 la squadra vinse il campionato e la coppa nazionale, centrando nuovamente ildouble dopo dodici anni. Nella stagione seguente mise in bacheca laSupercoppa di Turchia, nel 2023-2024 laCoppa di Turchia e l'anno dopo di nuovo laSupercoppa di Turchia.
Fino a quando al Palazzo Osman Pasha venivano praticati solosport individuali, non c'era bisogno di alcun colore per le uniformi. Comunque, il numero di sportivi crebbe con i giovani che, giorno dopo giorno, sceglievano di praticare unosport di squadra.Mehmet Şamil Bey (primo presidente del club), che si era laureato alla scuola francese di Istanbul, riunì il Comitato Fondatore. Tolse dal risvolto della giacca della divisa lo stemma che usava alla scuola francese con i colori della sua scuola e lo mostrò. Disse:Dobbiamo avere uno stemma fatto proprio come questo e dobbiamo spingere coloro che fanno sport nel nostro club a onorare questo stemma. Assistendo a questo discorso il gruppo fu vivamente d'accordo con la proposta di Mehmet Şamil Bey. Al termine della riunione, i colori della società da mettere in mostra sullo stemma furono decisi. I due principali colori della natura, in pieno contrasto tra loro, furono scelti come i colori sociali: ilbianco e ilnero.
La data sul primo emblema del Beşiktaş realizzato, fu il1906, secondo il conteggio latino degli anni, ispirato allo stemma della scuola francese. In alto, c'era scrittoBeşiktaş in caratteri arabi, la letteraJ fu sistemata a destra e la letteraK a sinistra. Sul retro dello stemma, c'era una scritta che diceva che era stato realizzato aCostantinopoli e il sigillo dell'artigiano che aveva realizzato lo stemma. È interessante notare che la stella sull'emblema aveva 6 punte. Questa stella a sei punte era usata fin sotto la seconda Monarchia Costituzionale (fino al1908). Questo stemma fu donato daIskender Yakak aSüleyman Seba, il presidente onorario del Beşiktaş J.K.
L'attuale emblema del Beşiktaş riporta la data di fondazione. Così è il 1319, l'anno della fondazione: ilcalendario islamico era ancora in uso al tempo della fondazione della società. 1319 è l'equivalente del 1903 nelcalendario gregoriano.
La bandiera turca che compare nel mezzo dello stemma è un dono dellaFedercalcio turca. Il Beşiktaş guadagnò il diritto di incorporare la bandiera dopo che nella gara dellanazionale turca contro laGrecia del 16 maggio1952 scesero in campo undici giocatori, tutti appartenenti al Beşiktaş.
I giocatori del Besiktas durante una partita nel 2007
Il soprannomekara kartallar ("aquile nere") venne dato ai giocatori dopo una splendida gara tenutasi allostadio Şeref contro ilSüleymaniye, il 19 gennaio1941. Tra la folla partì un gigantesco coro che recitava "Forza Aquile Nere, attaccate aquile nere!". Il Beşiktaş chiuse quella partita vincendo 6-0. Dopo quella gara il simbolo del Beşiktaş divenne un'Aquila nera.
Dal 10 aprile 2016 il club gioca le partite casalinghe allaVodafone Arena, stadio che può contenere 41.903 spettatori e che si trova nel distretto diBeşiktaş, nella parteeuropea della città. L'impianto ha ospitato laSupercoppa UEFA 2019.
Il primo terreno di gioco del Beşiktaş è stato ilPapazın Çayırı ("campo del prete"), nella parte asiatica della città, che ospitava tutti gli incontri delcampionato di Istanbul di calcio. Su questo terreno sorge oggi lostadio Şükrü Saraçoğlu, che ospita le gare interne delFenerbahçe. Nel1921 ilPapazın perse la propria importanza a causa dell'apertura dellostadio di Taksim, che venne utilizzato anch'esso congiuntamente fino alla sua demolizione, avvenuta nel 1940. In quella zona si trovano oggi ilparco di Gezi e la celebrepiazza Taksim. Dal 1947 il Beşiktaş ha giocato invece allostadio BJK İnönü, che poteva ospitare 41.905 persone e che è stato utilizzato fino alla sua parziale demolizione, avvenuta nel 2013, per fare posto all'attuale impianto.
Per quanto riguarda la partecipazione ai tornei internazionali, il club esordì nellaCoppa dei Campioni 1958-1959 ma fino allaCoppa dei Campioni 1986-1987 venne sempre eliminato al primo turno: in questa occasione sconfisse invece laDinamo City e saltò il turno successivo a causa della rinuncia dell'APOEL. Arrivò quindi ai quarti, dove fu però nettamente battuto dallaDinamo Kiev; raggiunse in seguito questo traguardo, il migliore, anche nellaCoppa UEFA 2002-2003 (sconfitta contro laLazio) e nellaUEFA Europa League 2016-2017. Notevole è comunque anche l'approdo agli ottavi dellaUEFA Champions League 2017-2018 dopo aver terminato il gruppo al primo posto e senza subire sconfitte (4 vittorie e 2 pareggi).
^abLe edizioni del 1957 e del 1958 non rientrano in realtà nella Süper Lig, ma furono due edizioni della "Coppa della Federazione Turca", che tuttavia nel 2002 la Federcalcio ha incluso nell'albo d'oro ufficiale del campionato.
^abcBeşiktaş JK, inwww.uefa.com.URL consultato il 28 ottobre 2019.