L'episodio si colloca nell'ambito dell'attività di Giovanni Battista, che battezza il popolo nelle acque delGiordano.
NelVangelo secondo Marco Gesù si reca daNazaret (inGalilea) sulle rive del Giordano, dove viene battezzato da Giovanni Battista. Uscendo dall'acqua, vede i cieli aprirsi e lo Spirito scendere su di lui sotto forma di colomba, mentre si ode una "voce dal cielo" che dice «Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto».[4]
Anche nelVangelo secondo Matteo Gesù va dalla Galilea alle rive del Giordano per farsi battezzare da Giovanni; in questo vangelo, però, si narra anche di come Giovanni Battista cerchi di impedirglielo dicendogli «Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?», ma Gesù lo convince rispondendogli «Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia». Come in Marco, anche in Matteo Gesù, uscendo dalle acque, vede il cielo aprirsi e discendere lo Spirito di Dio sotto forma di colomba, mentre una voce dal cielo afferma «Questo è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto».[5]
NelVangelo secondo Luca "tutto il popolo" è battezzato e anche Gesù si fa battezzare; mentre è raccolto in preghiera, il cielo si apre e scende su di lui lo Spirito sotto forma di colomba, mentre si ode una voce celeste che dice «Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto».[6]
NelVangelo secondo Giovanni non si parla, invece, di battesimo, ma solo di discesa dello Spirito sotto forma di colomba. Giovanni Battista rende infatti testimonianza dicendo che colui il quale lo aveva mandato a battezzare con acqua lo aveva avvisato che colui sul quale avrebbe visto scendere lo Spirito per rimanervi sarebbe stato colui che avrebbe battezzato nello Spirito (invece che in acqua come Giovanni), e che aveva visto lo Spirito discendere dal cielo sotto forma di colomba su Gesù e di averlo riconosciuto come figlio di Dio.[7]
Il battesimo di Gesù deve necessariamente avere un significato e uno scopo ben diversi dalla remissione dei peccati, che era il motivo del battesimo impartito da Giovanni Battista. Gesù era senza peccato; si legge infatti nellaPrima lettera di Pietro: "Non commise peccato, né fu trovato inganno nella sua bocca".[8] Secondo ilVangelo secondo Matteo, Gesù disse a Giovanni, che non voleva battezzarlo: "Lascia fare, questa volta, poiché conviene che in questo modo adempiamo tutto ciò che è giusto. Allora Giovanni acconsentì".[9]
Nella dottrina cattolica, il battesimo di Gesù è diverso dall'attuale sacramento cristiano cattolico. Quest'ultimo ha soprattutto il significato di rendere il battezzato figlio di Dio e membro dellaChiesa e inoltre di purificarlo del peccato originale.
InAtti 10:37-43[10], San Paolo apostolo afferma che chiunque crede in Gesù Cristo ottiene il perdono dei peccati per mediazione del suo Nome. Aggiunge che tale verità è stata testimoniata da tutte le creature prescelte da Dio per essere suoiprofeti e testimoni di verità. Ciò equivale a dire che esiste una perfetta concordanza fra Vecchio e Nuovo Testamento soprattutto riguardo alla profezia storica e al giudizio di Dio. La formula sacramentale che rende efficace il Battesimo afferma il Nome di Cristo e il Suo essere il Figlio di Dio, causando la remissione di tutti peccati:
«Per mezzo del Battesimo sono rimessi tutti i peccati, il peccato originale e tutti i peccati personali, come pure tutte le pene del peccato.»
In un manoscritto greco (Codex Bezae) e in alcuni manoscritti latini conservatisi, invece, le parole della voce celeste sono «Tu sei mio Figlio, oggi ti ho generato». Il brano fu citato molto daiPadri della Chiesa tra ilII e ilIII secolo, cosa che costituisce una testimonianza importante in quanto la maggior parte dei manoscritti delNuovo Testamento conservatisi è posteriore a queste testimonianze; ebbene, in quasi tutti i casi, in testimonianze che vengono dalla Spagna alla Palestina e dalla Gallia al Nordafrica, è la forma «Oggi ti ho generato» ad essere attestata. Depone inoltre a favore dell'autenticità di questa versione il fatto che l'altra è identica a quella riportata in Marco e quello che gli scribi tendevano ad uniformare i testi, invece che a introdurvi discostamenti.[13]
La ragione della modifica del testo da «Tu sei mio Figlio, oggi ti ho generato», la versione originale di Luca, a «Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto» sarebbero da ricondurre a un tentativo degli scribi di rimuovere ogni possibile appiglio agliadozionisti, una corrente delleorigini del cristianesimo per la quale Gesù non era nato Figlio del Padre ma era stato da lui adottato all'atto del battesimo nel Giordano.[13]
Tuttavia, secondo altri studiosi, come ad esempio Tony Costa, è ilCodex Bezae a presentare una versione non originale di Luca allo scopo di armonizzare la voce celeste con ilSalmo 2 (v. in particolare Sal 2,7).[14] Inoltre, lo stesso studioso evidenzia come la tesi di un presuntoadozionismo in Luca condurrebbe ad una serie di tensioni interpretative quando si considera l'opera lucana nel suo complesso (Vangelo e Atti degli Apostoli).[14]
Esiste una festa dedicata al battesimo di Gesù nei riti di quasi tutte le Chiese.
Nelrito romano la festa del Battesimo del Signore ricorre nella domenica dopo l'Epifania del Signore e conclude ilTempo di Natale; il giorno successivo inizia ilTempo ordinario. Dove l'Epifania cade il 6 gennaio, la festa del Battesimo cade nella domenica compresa tra il 7 e il 13 gennaio; dove invece l'Epifania non èfesta di precetto e si celebra la domenica tra il 2 e l'8 gennaio, quando questa cade il 7 o l'8, la festa del Battesimo del Signore si celebra il lunedì seguente 8 o 9 gennaio. NellaMessale del 1962 si prevede la "Commemorazione del Battesimo del Signore" come festa di seconda classe da celebrare il 13 gennaio; quando però questo giorno cade di domenica, prevale la festa dellaSacra Famiglia, che ricorre nella domenica dopo l'Epifania. Più anticamente, nel calendario tradizionale tale Commemorazione non esisteva, ma si leggeva il Vangelo del Battesimo del Signore nel giorno dell'Ottava dell'Epifania.[15]
Nelle Chiese protestanti dove esiste questa festa, come quelleluterane emetodiste, essa generalmente cade la domenica che segue l'Epifania. In particolare nellaChiesa anglicana, il Battesimo del Signore cade la domenica dopo l'Epifania quando questa è il 6 gennaio (la maggioranza dei casi) oppure una domenica non oltre il 6 gennaio; dove l'Epifania si celebra in domenica e questa cade il 7 o l'8 gennaio, il Battesimo del Signore si celebra il lunedì seguente.
^Vangelo secondo Marco,Mc 1,11, sulaparola.net.; Vangelo secondo Luca,Lc 3,22, sulaparola.net.; la traduzione in italiano è quella dell'edizione CEI.
^abBart Ehrman,Gesù non l'ha mai detto: Millecinquecento anni di errori e manipolazioni nella traduzione dei vangeli, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2007, pp. 183-185,ISBN978-88-04-57996-0.