Battaglia Terme per estensione è il più piccolo tra i comuni della provincia. È situato a sud diPadova, tra l'estremità orientale deiColli Euganei e la pianura veneta. Sul suo territorio si ergono alcune sommità collinari, tra le quali la più alta è il monte Ceva (256m s.l.m.), che si uniscono a formare un arco denominato "ferro di cavallo" a motivo della forma caratteristica.
Alle pendici delmonte Croce sono tuttora visibili le cave ditrachite euganea, che ora, cessata l'attività estrattiva, costituiscono un habitat florofaunisticosui generis.
Altra sommità degna di nota è il colle diSant'Elena nelle cui viscere sono scavate grotte naturali dalle quali sgorga acqua termale, e alle cui pendici sono presenti numerosi laghetti anch'essi termali che costituiscono le cosiddette Valli Selvatiche, oltre che numerose sorgive di acqua termale.
Battaglia è un paese ricco d'acqua anche per i canali che l'attraversano. Il principale è ilcanale di Battaglia che, da nord, proveniente da Padova porta le acque delBacchiglione a ricongiungersi attraversando il centro abitato con quelle portate dalcanale Bisato che più a sud giunge fino aMonselice. In centro all'abitato, per mezzo di una triplice chiusa detta "Arco di Mezzo" nasce ilcanale Vigenzone che da Battaglia scorre in direzione est fino a ricongiungersi con il Bacchiglione in localitàBovolenta. Minore per portata d'acqua, ma fondamentale per lo scarico delle piene, è il canale Rialto che, proveniente da nord ovest, sottopassa il Canale di Battaglia attraverso la botte del Pigozzo per confluire nell'alveo del Vigenzone.
Il toponimo è di difficile interpretazione: potrebbe derivare da un evento bellico (qualcuno ha citato uno scontro tra Veneziani eCarraresi), dal nome di una famiglia di possidenti o, ancora, dabatailliae, termine medievale che indica delle fortificazioni. Meno credibile un riferimento al fiumeFrassine e alcanale Battaglia che qui confluiscono in modo vorticoso.
Il suffisso "Terme", legato alla presenza di fonti termali, è stato aggiunto conR.D. 8 marzo 1925 n. 379[4].
Il primo nucleo del paese sorse intorno all'anno1000 attorno al colle di Sant'Elena, dove era in funzione un ospizio per pellegrini con annesse le grotte termali (un lascito di Speronella Delesmanini, risalente al 1199 contiene il più antico riferimento al paese, e riguarda un terreno sulla sommità del Colle di Sant'Elena, dove oggi sorgeVilla Selvatico: il lascito richiede per l'acquisizione della proprietà del terreno di edificare in parte di esso un alloggio per pellegrini).
Successivamente con la costruzione del canale di Battaglia, attorno al1200 l'abitato si sviluppò lungo le sponde del canale navigabile. Oltre alla sempre presente attività termale si sviluppò un'intensa attività commerciale legata al trasporto delle merci.
Pur rimanendo sempre un contesto urbano prevalentemente agricolo esso vide lo sviluppo di importanti realtà industriali come le Officine Elettromeccaniche Galileo di Battaglia Terme (poi Magrini-Galileo) che contavano oltre un migliaio di operai. Inoltre Battaglia ospitava un importante complesso termaleche, fino alla prima guerra mondiale, era considerato il più lussuoso delle terme euganee. Trasformato durante la prima guerra mondiale in ospedale militare, successivamente venne abbandonato per essere di nuovo restaurato[senza fonte] e riaperto nel1936 con il nome di "Stabilimento I.N.P.S.Pietro D'Abano". Durante laseconda guerra mondiale il complesso venne utilizzato come centro di riabilitazione per i feriti di guerra eper i malati di tbc[senza fonte].
Durante la prima guerra mondiale, il re Vittorio Emanuele III si stabilì a Battaglia Terme nel castello (villa) del Catajo da dove ogni mattina raggiungeva, nella vicina località Rivella, Villa Italia, sede dello Stato maggiore dell'esercito, dove risiedeva il comandante Luigi Cadorna. Nella stessa villa del Catajo, chiamata castello perché costruita in cima a un colle, negli anni Trenta venne celebrato il fidanzamento ufficiale del principe di Napoli Umberto, destinato a diventare re Umberto II nel maggio del 1946, con la principessa Maria Josè.[senza fonte]
Nel 1919 la frazione di San Pietro Montagnon fu distaccata e costituita in comune autonomo (dal 1934 denominatoMontegrotto Terme)[5].
Nel 1925 il comune cambia denominazione daBattaglia aBattaglia Terme[6].
Lo stemma storicamente utilizzato dal comune si presenta:
«D'azzurro, all'aquila dal volo abbassato d'argento, imbeccata e rostrata d'oro, tenente fra gli artigli un fascio romano d'argento, legato da due nastri decussati di rosso, posto in fascia, avvolgente la scure d'argento con la lama a sinistra e rivolta verso il basso. Lo scudo è sormontato da una corona d'oro gemmata a cinque fioroni visibili; lo stemma avvolto in un cartoccio d'oro barocco.»
Oratorio del Pigozzo si trova a sinistra provenendo da Padova prima di entrare nel comune di Battaglia Terme. È dedicato alla Vergine Maria e all'arcangelo Gabriele.
^ab Carla Marcato,Battaglia Terme, inDizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, Garzanti, 1996, pp. 67-68,ISBN88-11-30500-4.