LaNational Basketball Association, comunemente nota comeNBA è una lega dipallacanestro professionistica delNord America. La lega è composta da 30 squadre (di cui 29 negliStati Uniti e 1 inCanada) ed è una delle principali leghe sportive professionistiche negli Stati Uniti e in Canada. È il campionato di pallacanestro professionistico maschile più importante del mondo.
Venne fondata aNew York il6 giugno1946 comeBasketball Association of America (BAA). Il3 agosto1949 la lega adottò il nome di National Basketball Association a seguito della sua fusione con la lega rivaleNational Basketball League (NBL). Nel1976, l'NBA e l'American Basketball Association (ABA) si fusero, aggiungendo quattro franchigie all'NBA.[2] La stagione regolare della NBA va da ottobre ad aprile, con ogni squadra che gioca 82 partite. Il torneo playoff della lega si estende fino a giugno. A partire dal2020, i giocatori NBA sono gli atleti più pagati al mondo per stipendio medio annuo per giocatore.[3][4][5]
Il quartier generale della NBA si trovava, e si trova ancora oggi, nella Olympic Tower al 645 della Fifth Avenue a New York. La NBA Entertainment e gli studi dellaNBA TV sono ubicati invece aSecaucus,New Jersey. Il suo logo, icona nota in tutto il mondo, fu disegnato da Alan Siegel e rappresenta la silhouette diJerry West mentre, in una posizione atletica, effettua una penetrazione. Il logo è rimasto invariato dal1971.
Nella stagione 1947-48 il nippo-americanoWataru Misaka era stato il primo non caucasico a scendere in campo per la lega, sia pure per solo 3 partite, con i New York Knicks, ma fu solo con l'ingresso degli afroamericani che infranse la barriera razziale; oltre mezzo secolo dopo, la NBA ha aperto lastagione 2014-15 con un record di 101 giocatori stranieri, provenienti da 37 paesi diversi, e con un'assoluta maggioranza di afroamericani tra gli statunitensi.
Nel1954, per velocizzare e rendere più spettacolare il gioco, penalizzato da azioni di durata infinita e partite con punteggi bassissimi, fu introdotta la regola dei 24 secondi per tirare a canestro[7].
Il centroWilt Chamberlain entrò nella lega nel 1959, e ne fu la stella dominante per tutto il decennio successivo, segnando il record di punti (100, il 2 marzo 1962) e di rimbalzi (55) in una sola partita ancora imbattuto.
Quella tra Russell e Chamberlain costituì una delle più grandi rivalità individuali nella storia dello sport professionistico americano e mondiale.[9]
Anni sessanta: la dinastia dei Celtics e la rivalità con la ABA
Dal 1970 l'NBA divise le squadre in due Conference, ognuna delle quali composte da due Division, e con l'aggiunta deiNew Orleans Jazz nel 1974, arrivò ad essere composta da 18 squadre.[12]
Le due leghe entrarono in seria competizione. La NBA attirò a sé la più importante star del college di quell'epoca, il centroKareem Abdul-Jabbar (precedentemente conosciuto come Lew Alcindor), preferendola alla ricca offerta presentata daiNew York Nets in ABA; Kareem insieme aOscar Robertson guidò iMilwaukee Bucks al titolo nel suo secondo anno da professionista e al terzo anno della franchigia nella lega; nel 1975 Jabbar passò aiLos Angeles Lakers, con i quali vincerà altri cinque titoli NBA da protagonista.[13]
Il conflitto tra le due leghe era talmente grande che quando il miglior realizzatore dell'NBA,Rick Barry scelse di andare a giocare nell'ABA agliOakland Oaks fu un vero scandalo, e le squadre NBA fecero ricorso ai tribunali per impedirlo ottenendo di fermare giocatori per intere stagioni come successe a Barry nella stagione 1967-1968, aZelmo Beaty nella stagione 1969-1970 con gliUtah Stars, e aWilt Chamberlain nella stagione 1973-1974, che aveva firmato un contratto da giocatore-allenatore con iSan Diego Conquistadors e a cui fu proibito dal giudice di giocare ma non di allenare.
Nel 1972 firmò con iCarolina Cougars in ABA ancheBilly Cunningham, che diversamente dai suoi colleghi poté giocare da subito senza doversi fermare per un'intera stagione, e passarono in ABA anche quattro arbitri veterani: Norm Drucker,Earl Strom, John Vanak, e Joe Gushue.
In questi anni altri grandi giocatori e futuri Hall of Famer faranno il percorso inverso passando dall'ABA all'NBA come il leggendarioConnie Hawkins che nel 1969 passò daiMinnesota Pipers aiPhoenix Suns,Spencer Haywood nel 1971 daiDenver Rockets aiSeattle SuperSonics diventando a seguito della sentenza della Corte Suprema il primo giocatore a poter giocare in ABA e NBA senza dover aspettare i quattro anni universitari previsti dal regolamento delle due leghe, e nel 1972Charlie Scott passato daiVirginia Squires aiPhoenix Suns.
Anni settanta: l'accordo con la ABA ed espansione a 22 squadre
A differenza di quanto accadde in altre fusioni tra leghe nello sport professionistico americano, come quella fraAFL e NFL, e come già era successo nella fusione con la NBL, l'NBA non riconobbe le statistiche delle squadre e dei giocatori ABA nel conteggio ufficiale della lega, compresi i titoli vinti, e tuttora continua a non tenerne conto.
L'NBA si espanse molto durante questo periodo, con l'obiettivo di raggiungere i mercati delle grandi città anche sfruttando il lavoro fatto dalle squadre ABA in stati dove non erano presenti squadre NBA ma dove ne sorgeranno successivamente, come nel sud:Texas,Florida,Tennessee,Louisiana,Carolina del Nord oltre aUtah,Indiana eColorado. Dopo lastagione 1976, le due leghe raggiunsero un accordo che consisteva nel passaggio di quattro franchigie ABA in NBA (e di praticamente tutti i migliori giocatori ABA anche attraverso un dispersal draft): iNew York Nets (divenuti poi New Jersey Nets e in seguito iBrooklyn Nets), iDenver Nuggets, gliIndiana Pacers ed iSan Antonio Spurs, portarono il numero totale delle squadre nell'NBA post-fusione a 22 squadre.
Inoltre la lega introdusse l'innovativa regola usata in ABA dal 1967, del tiro da tre punti, nel 1979.[14] Quello stesso anno, i rookieLarry Bird eMagic Johnson arrivarono rispettivamente aiBoston Celtics e aiLos Angeles Lakers, contribuendo ad un periodo di significativa crescita per la lega e per il gioco dellapallacanestro stessa, senza tralasciare il nuovo crescente interesse per i fan nei confronti della NBA, negliStati Uniti d'America e nel mondo. Bird guidò i Celtics a tre titoli,[15] mentre Johnson fu protagonista con i Lakers di cinque titoli.
Anni ottanta: i Celtics, i Lakers, e l'arrivo di Michael Jordan
Ma un altro punto di svolta storico per la lega può essere considerato prima la nomina a commissioner diDavid Stern il 1º Febbraio 1984[17] e poi ilDraft NBA del 1984, quando vennero scelti giocatori che hanno fatto la storia comeHakeem Olajuwon,John Stockton,Charles Barkley eMichael Jordan scelto daiChicago Bulls con la terza scelta assoluta, che dalla fine degli anni ottanta e in quasi tutti gli anni novanta rivoluzionò il gioco e l'idea stessa di star sportiva, diventando uomo simbolo della lega fino ad essere considerato, ad oggi, il miglior giocatore di tutti i tempi per acclamazione.[18]
L'NBA, dopo averlo sperimentato 10 anni prima nella stagione 1978-1979, dalla stagione 1988-1989 passa da due a tre arbitri in ogni partita della lega che verrà disputata da lì in avanti.
Nel 1987 venne istituita laMcDonald's Open una competizione disputata ad Ottobre dal 1987 al 1991 annualmente, e dal 1991 al 1999 ogni due anni inizialmente fra squadre che comprendevano una squadra NBA (dal 1995 in poi i campioni NBA), una o più squadra europee e una squadra del blocco comunista, per poi nelle ultime edizioni includere anche squadre provenienti dal Sudamerica, dall'Oceania e dall'Asia.
La globalizzazione della lega aumentò negli anni novanta: oltre a disputare sempre più partite di preseason in località comprendenti principalmente città europee, oltre a Messico Porto Rico e Bahamas, si cominciarono a disputare all'estero anche alcune partite della stagione regolare.
Un crescente numero di giocatori NBA inoltre iniziò ad arrivare da altri paesi. Inizialmente, alcuni di questi giocatori, come per esempio l'MVP del 1994Hakeem Olajuwon dellaNigeria, prima giocarono nellaNCAA per crescere cestisticamente.
Nel 1994 l'NBA decise di ridurre la distanza della linea del tiro da tre punti a 6,75 metri, che mantenne per tre stagioni fino al 1997, quando tornò a 7,25 metri.
Il ritorno di MJ, oltre all'acquisto diDennis Rodman, ridanno linfa ai Bulls che rivincono per tre anni di fila il titolo NBA (secondo three-peat nel giro di 8 anni).[26] Questi titoli sono più combattuti dei precedenti, in quanto i Bulls affrontano nel1996 iSeattle SuperSonics e nei due anni successivi i potentissimiUtah Jazz diJohn Stockton e del "postino" (The Mailman)Karl Malone.
Nella stagione 1998-1999, i proprietari NBA iniziarono unlockout che finì dopo 192 giorni il 18 gennaio 1999. Come risultato di questo lockout lastagione 1998-1999 fu ridotta da 82 partite a 50. Quella stagione terminerà con la vittoria deiSan Antonio Spurs guidati dalle "twin towers"David Robinson eTim Duncan, i quali consegnano il primo titolo della storia agli speroni texani, e il primo di una squadra proveniente dall'ABA.[28][29]
Dalla stagione 2001-2002 venne tolto ufficialmente il divieto di difendere a zona in vigore da più di 50 anni in NBA, dal 1947, introducendo contemporaneamente la regola deitre secondi difensivi.
Ad oggi la NBA è trasmessa in 212 nazioni in 42 lingue. Nel 2001 fu creata una lega minore, laNational Basketball Development League, oggi chiamata NBA Development League o National Gatorade League per ragioni di sponsor (G-League), atta a far crescere giocatori.
Nel 2004 la NBA raggiunge il numero di 30 franchigie, con la nascita deiCharlotte Bobcats, e continua a evolvere come una delle più importanti e meglio organizzate leghe sportive professionistiche del mondo.
Nel 2006 avviene un fatto molto importante per il basket europeo. La prima scelta assoluta deldraft NBA del 2006 è infattiAndrea Bargnani, cestista italiano scelto daiToronto Raptors. Bargnani è stato il primo giocatore europeo scelto con il nº 1 al draft.
Nel 2007 iBoston Celtics, con vari scambi ingaggiano la guardiaRay Allen e l'ala forteKevin Garnett che si uniscono al già presentePaul Pierce per formare i nuovi "Big Three" con i quali i Celtics si riportano in vetta alla lega vincendo il titolo del 2008 contro i rivali di sempre iLos Angeles Lakers che durante la stagione regolare, in uno scambio con iMemphis Grizzlies, ottengono lo spagnoloPau Gasol.[33]
Nel 2008 la squadra deiSeattle SuperSonics guidata dalla giovane stellaKevin Durant venne trasferita dal nuovo proprietario Clayton Bennett aOklahoma City, cambiando il nome inOklahoma City Thunder, non senza feroci polemiche soprattutto da parte degli abitanti dell'Emerald City che si sentirono defraudati della squadra della loro città dall'ex proprietarioHoward Schultz, Bennett eDavid Stern.[34]
Per le stagioni 2009 e 2010 il titolo è questione dei Lakers che, guidati dall'MVP delle finaliKobe Bryant, vincono prima contro gliOrlando Magic diDwight Howard e nel 2010 in rivincita contro i Celtics.[35][36]
Nell'estate del 2010, soprannominata "l'estate dei free agent", avviene la tanto attesa "decision". Il free agent più ambito,LeBron James, in diretta sull'emittenteESPN, dichiara che per la stagione 2010-2011 si unirà aiMiami Heat raggiungendoDwyane Wade insieme aChris Bosh, che lascia iToronto Raptors nelle mani diAndrea Bargnani.[37]
LeBron James (a sinistra),Dwyane Wade (in mezzo) eChris Bosh (a destra), si riunirono ai Miami Heat nel 2010, andando a formare un superteam che vinse due anelli in quattro anni (2012,2013)
La stagione per gli Heat fatica a decollare e protagonisti sono iChicago Bulls con la loro stellaDerrick Rose che verrà nominato, a fine stagione, MVP della stagione regolare (il più giovane di sempre a vincere l’MVP). Comunque gli Heat raggiungono leNBA Finals contro i sorprendentiDallas Mavericks forti dall'aver eliminato i campioni in carica, iLos Angeles Lakers. Nella rivincita delle Finals del 2006 (vinte dagli Heat) sono i Mavericks a spuntarla, vincendo così il loro primo titolo NBA.[38]
Nel luglio 2011 scatta ilsecondolockout della storia della NBA, poiché la lega e l'associazione dei giocatori non hanno trovato l'accordo sul rinnovo del contratto collettivo, volto al risparmio così come richiesto dai 30 proprietari. Durante questo periodo molti giocatori NBA, soprattutto europei, decidono di lasciare l'America per tornare a giocare nel vecchio continente, specialmente nel campionato turco.Deron Williams, giocatore deiNew Jersey Nets, decide di giocare inTurchia con ilBeşiktaş finché il lockout non avrà termine;Danilo Gallinari torna invece alla sua ex-squadra in Italia, l'Olimpia Milano, con la stessa formula. Anche altri giocatori di primissimo piano qualiDwyane Wade,Dirk Nowitzki,Kobe Bryant eKevin Garnett hanno più volte dichiarato di avere l'intenzione di giocare in Europa se la stagione non si dovesse svolgere regolarmente. La stagione 2011-2012 ha poi preso il via il 25 dicembre con un numero ridotto di partite da disputare.[39] Tuttavia per recuperare alcune delle giornate perse è stato introdotto il meccanismo del back-to-back-to-back che prevede che le squadre possano giocare consecutivamente anche per tre giorni di fila.LeBron James riesce a vincere per la terza volta il riconoscimento diMVP. NeiPlayoffs 2012 gli Heat sconfiggono in finale gliOklahoma City Thunder: dopo la vittoria dei Thunder in gara-1, gli Heat centrano 4 vittorie consecutive. Il titolo va così a Miami eLeBron James (elettoMVP delle finali) vince il suo primo campionato NBA.
L'anno successivo gli Heat riescono a vincere 27 gare consecutive, diventando così la seconda franchigia con la serie positiva più lunga della storia. La franchigia di Miami arriva prima in Regular season (66-16), e ai playoffs supera prima iMilwaukee Bucks (4-0), poi iChicago Bulls orfani diDerrick Rose, e in finale di conference gliIndiana Pacers diPaul George e arriva alle finals contro iSan Antonio Spurs. Questa per LeBron James è la rivincita del titolo del 2007, quand'era ancora aCleveland, quando i Cavs vennero sconfitti 4-0. Miami e San Antonio danno il via a una combattutissima serie che giunge sino a gara 7, dove LeBron James, autore di una grande prestazione (37 punti e 12 rimbalzi), riesce a regalare il terzo titolo NBA alla franchigia della Florida, il secondo consecutivo. James inoltre verrà elettoMVP delle Finals.
Il 2014 vede arrivare in testa alla regular season iSan Antonio Spurs ad Ovest, con un record di 62 vittorie e 20 sconfitte, mentre ad Est gliIndiana Pacers riescono a conquistare il primo posto con il record di 56-26. Il premio diMVP viene assegnato aKevin Durant che con gliOklahoma City Thunder vince laNorthwest Division. Nei playoffs non ci sono grandissime sorprese: ad Est i Pacers e i gli Heat riescono ad arrivare in finale di conference, e Miami riesce a vincere 4-2 nonostante gli avversari avessero il fattore campo; ad ovest invece arrivano in finale gliOklahoma City Thunder e iSan Antonio Spurs, che riescono a superare i Thunder di Durant 4-2. In finale arrivano così le stesse squadre dell'anno prima, ma questa volta i San Antonio Spurs vincono senza problemi una serie che dura solo 5 partite; l'MVP delle finali èKawhi Leonard.[40]
Lafinale 2016 vede in campo nuovamente i Golden State Warriors del neoelettoMVP Stephen Curry, che in questa stagione vanno ad infrangere il record di vittorie in regular season detenuto daiChicago Bulls diMichael Jordan (72), siglando 73 vittorie a fronte di 9 sconfitte di cui solo due in casa,[42] ed i Cleveland Cavaliers di LeBron James, con questi ultimi che si impongono in gara 7, diventando i nuovi detentori dell'anello dopo essere stati sotto 3-1 nella serie, un risultato precedentemente mai recuperato nella storia delleNBA Finals.[43]
L'8 gennaio 2017, per la prima volta nella storia della lega, viene trasmessa in diretta streaming una partita diregular season (Sacramento-Golden State), limitatamente all'India (paese d'origine del proprietario dei Kings, Vivek Ranadive), in concomitanza con un evento dedicato alla cultura indiana.[44]
Lastagione 2018-2019 vede l'eclatante passaggio di Lebron James ai Los Angeles Lakers, ma per la squadra californiana sarà un anno di ricostruzione e non si qualificherà nemmeno ai play-off. Il titolo viene vinto un po' a sorpresa daiToronto Raptors che, sconfiggendo Golden State infinale, diventano la prima squadra canadese nella storia ad aggiudicarsi l'anello.[45]
La stagione 2019-2020, iniziata il 19 ottobre, viene improvvisamente sospesa il 12 marzo 2020, quando viene segnalata prima della partita Utah Jazz - Oklahoma City Thunder la positività alCOVID-19 del centro franceseRudy Gobert. Da quel momento e per sei mesi l’NBA non giocò più le partite a causa della pandemia.[46][47]
Il 31 luglio 2020, il commissionerAdam Silver, in accordo con i proprietari delle 30 franchigie, decide di riprendere la stagione in campo neutro nella bolla diOrlando alDisney World Resort; hanno preso parte alla ripartenza 22 squadre (vennero escluse le 4 squadre a est e le 4 a ovest che non avrebbero potuto raggiungere i playoff), le quali hanno giocato in totale 88 partite di regular season, 8 per ciascun team, definendo così la classifica finale e permettendo alle squadre di superare la quota minima di 70 partite. Questa stagione è stata la prima nella storia della NBA a introdurre il sistema del play-in.[48][49] Nel caso in cui, infatti, ottava e nona classificata a est e a ovest avessero terminato la regular season con un distacco uguale o inferiore alle 4 vittorie, le squadre si sarebbero giocate l'ultimo posto ai playoff. Da questi particolari playoff, ne uscirono vincitori i Los Angeles Lakers di Lebron James eAnthony Davis che si imposero per 4-2 sui Miami Heat diJimmy Butler.
A causa del posticipo della postseason della stagione precedente, la lega fu costretta ad accorciare il numero di partite da 82 a 72 e a far slittare l’inizio della stagione regolare al 22 dicembre 2020; questa si è conclusa il 16 maggio 2021 e ha visto detenere il migliore record agli Utah Jazz, i quali però perderanno per 4-2 ai playoff nelle semifinali di conference dai Los Angeles Clippers; il titolo viene assegnato, dopo una serie equilibrata contro i Phoenix Suns, ai Milwaukee Bucks diGiannis Antetokounmpo, che vinceranno il loro secondo titolo NBA a distanza di 50 anni dal primo, vinto grazie alla coppiaRobertson-Abdul Jabbar nel 1971.[50][51]
La stagione successiva 2021-2022 vede due trasferimenti importanti, quello diKyle Lowry dai Raptors ai Miami Heat, ma soprattutto il passaggio diDeMar DeRozan dai San Antonio Spurs ai Chicago Bulls; da segnalare, inoltre, quella che sembra essere la creazione di un vero e proprio superteam da parte dei Los Angeles Lakers, con le acquisizioni diMalik Monk, Russell Westbrook,Carmelo Anthony,Dwight Howard eTrevor Ariza oltre ai già presenti Lebron James e Anthony Davis; ironia della sorte, i gialloviola non arriveranno nemmeno ai playoff, sfiorando i play-in e concludendo all’undicesimo posto la regular season, la quale vedrà i Phoenix Suns primeggiare con il miglior record della lega.
I playoff vedono arrivare in finale i Golden State Warriors, che tornano a brillare dopo un paio di stagioni in cui avevano fatto fatica in post-season, e i Boston Celtics che dopo 10 anni tornano sul palcoscenico più importante di tutti e che hanno dimostrato nelle varie serie un’ottima solidità tra i vari elementi tra cui il trioJayson Tatum,Jaylen Brown eMarcus Smart e con l’aggiunta diAl Horford in forma scintillante; le Finals vedono però aggiudicarsi, con il risultato di 4-2, l’anello alla franchigia della baia, che conquista il suo quarto titolo in 8 anni conStephen Curry, MVP delle finali.
Il 2023 ha visto la ratifica di un nuovo contratto collettivo di lavoro, che penalizzerà le squadre che superano la tassa di lusso oltre determinate soglie di "grembiule", rendendo significativamente più difficile per le squadre firmare più superstar con contratti massimi.[52] Sette diversi campioni sono stati incoronati in sette anni dal 2019 al 2025, il periodo più lungo nella storia della lega, portando numerosi organi di stampa a soprannominare questa l'"era della parità" in contrasto con le dinastie che hanno dominato i decenni precedenti.
(inglese)
«We set out to create a system that allowed for more competition around the league. The goal being to have 30 teams all in the position, if well managed, to compete for championships. And that’s what we’re seeing here.»
(italiano) «Ci siamo prefissati di creare un sistema che consentisse una maggiore competizione all'interno del campionato. L'obiettivo era avere 30 squadre tutte in grado, se ben gestite, di competere per il titolo. Ed è quello che stiamo vedendo qui.»
(— Il commissario NBA Adam Silver sulla nuova era di parità della NBA[53])
Nella stagione 2022-23 ha visto i Denver Nuggets, guidati dal centro Nikola Jokić, raggiungere la prima apparizione della franchigia alle finali NBA e sconfiggere i Miami Heat in cinque partite, vincendo il loro primo campionato NBA.[54]
La stagione NBA 2023-24 ha visto i Boston Celtics, squadra ricca di stelle, vincere un campionato contro i Dallas Mavericks, dopo cinque apparizioni in finale di conference e una finale che ha segnato il loro 18º campionato, il primo dal 2008.[55]
I playoff NBA del 2025 hanno visto quattro squadre (Knicks, Pacers, Thunder e Timberwolves) che avevano una siccità di titoli lunga diversi decenni o che non ne avevano mai vinto uno. I Thunder avrebbero infine sconfitto i Pacers in sette partite nelleNBA Finals 2025, vincendo il loro secondo titolo nella storia della franchigia e il primo a Oklahoma City.[56]
Seguendo pionieri come Vlade Divac (Serbia) e Dražen Petrović (Croazia), che si unirono alla NBA alla fine degli anni '80, un numero crescente di giocatori internazionali è passato direttamente dal giocare in altre parti del mondo a diventare protagonisti della NBA.[57][58] Dal 2006, la NBA ha affrontato squadre di Eurolega in partite esibizione nell'NBA Europe Live Tour,[59] e dal 2009, nell'Eurolega American Tour. Il 9 novembre 2007, quando gli Houston Rockets con Yao Ming affrontarono i Milwaukee Bucks con Yi Jianlian, oltre 200 milioni di persone in Cina guardarono la partita su 19 reti diverse, rendendola la partita più vista nella storia della NBA.[60]
La stagione 2013-14 si è aperta con un record di 92 giocatori internazionali nei roster della serata di apertura, in rappresentanza di 39 paesi e comprendenti oltre il 20 percento del campionato.[61]
L'inizio della stagione 2017-18 ha visto la partecipazione di un record di 108 giocatori internazionali in rappresentanza di 42 paesi, segnando il quarto anno consecutivo con almeno 100 giocatori internazionali e con ogni squadra che ne aveva almeno uno.[62]
Nella stagione NBA 2023-24, i Mavericks e i Thunder avevano ciascuno otto giocatori internazionali nel loro roster.[63]
LaNational Basketball Association fu fondata nel 1946 come BAA, ed era composta da 11 squadre divise in due Division: laEastern Division e laWestern Division. Successivamente, ci furono espansioni, riduzioni, rilocazioni e fusioni (nel 1949 con laNBL e nel 1976 con l'ABA) fino ad arrivare alle 30 squadre attuali (29 delle qualistatunitensi e unacanadese).
Ubicazione delle squadre NBA alla stagione 2024-2025. Le squadre della Eastern Conference sono indicate in rosa (Atlantic Division), in marrone (Central Division) e in giallo (Southeast Division). Le squadre della Western Conference sono indicate in verde (Northwest Division), in blu (Pacific Division) e in viola (Southwest Division).
Il sistema sportivo professionistico nordamericano è organicamente diverso da quello europeo e in generale del resto del mondo: le varie leghe professionistiche d'estrazione statunitense (tra le quali la NBA) non rispondono direttamente ad alcuna federazione sportiva nazionale e non considerano i concetti di retrocessione in serie minori e di promozione in serie maggiori.
Le squadre della NBA sono chiamate con il terminefranchigie e hanno caratteristiche di estrema flessibilità per quanto concerne simbologia, colori e identità territoriale: esse infatti possono essere rilocate in altre città a totale discrezione della lega e/o degli investitori, perlopiù per motivazioni puramente commerciali. Se una squadra si sposta da una città a un'altra porta con sé tutta la sua storia: i titoli vinti, i numeri di maglia ritirati, il nome della franchigia e quant'altro. A meno che non si crei una nuova franchigia o qualcuna cessi l'attività (volontariamente o per fallimento), le squadre concorrenti sono sempre le stesse stagione dopo stagione.
L'assemblea deputata a prendere tutte le decisioni riguardanti la gestione della lega (ivi compresa l'eventuale espansione) è ilNBA Board of Governors. Il trasferimento in altra sede di una franchigia già esistente o l'istituzione di unexpansion team (ossia una nuova franchigia) viene pianificato a tavolino, prendendo in considerazione parametri come la posizione della città, il numero di abitanti, la grandezza dell'impianto sportivo destinato a ospitare le gare interne (anche se solo progettato): il discrimine è pertanto la stima del valore del mercato di quella città e i benefici che una squadra potrebbe portare alla lega.
Un esempio diexpansion team della lega fu l'entrata deiCharlotte Bobcats nel 2004, che furono la 30ª franchigia della NBA: la città diCharlotte aveva già avuto una squadra fino al 2002 (iCharlotte Hornets, poi spostati aNew Orleans su richiesta della proprietà) e la lega si risolse a renderle una franchigia allorché venne a conoscenza di un progetto per la costruzione di una nuova moderna arena entro due anni, nonché tenendo conto della grande passione per la pallacanestro degli abitanti dellaCarolina del Nord.
Da ultimo, come accade nella maggior parte delle leghe americane, è bene sottolineare che la NBA adotta un ordine delfattore campo invertito rispetto ai criteri europei: nell'elencare le squadre che giocano una partita, il primo nome indica la squadra in trasferta, mentre il secondo la squadra in casa.
Un'azione durante un incontro di regular season tra i Miami Heat e i Milwaukee Bucks
La regular season della NBA inizia nell'ultima settimana del mese di ottobre, dopo che le squadre hanno affrontato tra metà settembre e metà ottobre il training camp e la pre-season.[64] Durante il training camp gli allenatori delle squadre possono valutare irookie, preparare i giocatori alla rigorosa e lunga regular season e infine scegliere la rosa dei 12 giocatori con cui iniziare a giocare e i 3 giocatori da inserire nella lista degli inattivi. Inoltre le squadre hanno la possibilità di assegnare giocatori con meno di due anni di esperienza NBA alla propria squadra affiliata nellaNBA G League. Concluso il training camp, le squadre sostengono 7 partite di esibizione contro altre squadre della lega. Concluse anche le partite di pre-season, inizia il campionato.
Ognuna delle 30 squadre della NBA si scontra nell'arco della stagione:
4 volte con le 4 squadre della propria division (16 partite);
4 volte con 6 squadre delle altre due division della propria conference (24 partite);
3 volte con le altre 4 squadre delle due division della propria conference (12 partite);
2 volte con le squadre dell'altra conference (30 partite);
Per un totale, diviso tra partite in casa e trasferta, di 82 partite.
A febbraio la lega celebra l'annualeNBA All-Star Game, evento che si sviluppa in un intero week-end (NBA All-Star Weekend). È questo uno dei più grandi eventi organizzati dalla lega durante la stagione regolare, ed è anche un'occasione per concedere una pausa ai giocatori che non partecipano all'evento e rappresenta per le dirigenze delle squadre l'ultima opportunità di scambiare giocatori sul mercato, visto che la scadenza per le contrattazioni viene fissata in genere subito dopo la fine dell'All-Star Weekend.[65]
Alla metà del mese di aprile la stagione regolare finisce e cominciano le votazioni per i riconoscimenti annuali a giocatori, allenatori e general manager. Ma dopo una settimana di riposo cominciano iPlayoff NBA, che decreteranno i due contendenti al titolo NBA.
IlLarry O'Brien Championship Trophy viene assegnato ogni anno alla squadra vincitrice delle finali NBA, la serie di campionati che conclude i playoff.
Dalla stagione 2015-2016 l’assegnazione dei piazzamenti (seeding) per i playoff non tiene più conto della vittoria della division, ma esclusivamente del record di vittorie e sconfitte nella stagione regolare. I vincitori di division mantengono rilevanza soltanto come criterio di spareggio (tie-breaker).(EN)NBA changes seeding rules for playoffs, sunba.com, 11 settembre 2015.URL consultato il 22 settembre 2025.
In ciascuna conference (Eastern e Western) accedono direttamente ai playoff le squadre classificate tra la 1ª e la 6ª posizione in base al record. Le posizioni 7ª e 8ª vengono invece decise tramite il Play-In Tournament, introdotto in maniera permanente a partire dalla stagione 2020-2021.(EN)NBA Board of Governors approves plan to make play-in tournament permanent, suespn.com, 6 maggio 2021.URL consultato il 22 settembre 2025.
Il formato del Play-In prevede:
•Una gara tra la 7ª e l’8ª classificata: la vincente ottiene la 7ª posizione ai playoff, la perdente ha una seconda possibilità.(EN)NBA Play-In Tournament rules explained, suSports Illustrated, 10 aprile 2023.URL consultato il 22 settembre 2025.
•Una gara tra la 9ª e la 10ª classificata: la perdente viene eliminata, la vincente sfida la perdente della gara 7-8.(EN)NBA Play-In Tournament rules explained, suSports Illustrated, 10 aprile 2023.URL consultato il 22 settembre 2025.
Il sistema garantisce un vantaggio competitivo alle squadre 7ª e 8ª, che possono permettersi di perdere una partita ed essere ancora qualificate, mentre le squadre 9ª e 10ª devono vincere due partite consecutive per raggiungere i playoff.(EN)NBA Play-In Tournament rules explained, suSports Illustrated, 10 aprile 2023.URL consultato il 22 settembre 2025.
Le finali NBA sono l'evento conclusivo della stagione NBA giocata. I campioni dellaEastern Conference e dellaWestern Conference si affrontano in una serie finale sempre al meglio delle sette partite. Nelle finali NBA la squadra che ha il miglior record disputerà in casa le prime due gare, come anche le eventuali gara 5 e gara 7 decisive per vincere il titolo.[66]
Alla fine della serie finale la squadra vincente diventa campione NBA, e le viene assegnato ilLarry O'Brien Championship Trophy, il trofeo NBA, e il miglior giocatore della serie finale conquista il premio diMVP (Most Valuable Player) delleFinals, ilBill Russell Trophy.
I Boston Celtics hanno il maggior numero di campionati, con 18 vittorie nelle finali NBA.[67] I Los Angeles Lakers hanno il secondo maggior numero con 17; i Golden State Warriors e i Chicago Bulls hanno rispettivamente il terzo e il quarto maggior numero, con sette e sei titoli.
Essendo una delle principali leghe sportive del Nord America, la NBA vanta una lunga storia di partnership con le reti televisive degli Stati Uniti. La NBA firmò un contratto con la DuMont Television Network nella sua ottava stagione, la stagione 1953-54, segnando il primo anno in cui la NBA ebbe un'emittente televisiva nazionale.[68] Analogamente alla National Football League, la mancanza di stazioni televisive portò la NBC ad acquisire i diritti dalla stagione 1954-55 fino all'aprile 1962, il primo mandato della NBC con la NBA.[69] La stagione 2025-26 segna il primo anno di accordi di 11 anni con le reti televisive ABC e NBC, la rete televisiva a pagamento ESPN e i servizi di streaming Peacock e Amazon Prime Video per la trasmissione televisiva nazionale delle partite negli Stati Uniti.[70]
La National Basketball Association ha partecipato sporadicamente a competizioni internazionali per club. La prima competizione internazionale che ha coinvolto la NBA è stata una partita di esibizione del 1978 a Tel Aviv, in Israele, tra i Washington Bullets e il club israeliano Maccabi Tel Aviv.[71] Dal 1987 al 1999 una squadra NBA ha giocato contro squadre di club campione provenienti da Asia, Europa e Sud America nel McDonald's Championship.
Prezzi dei biglietti e dati demografici degli spettatori
Nel 2022, un biglietto medio costava $ 77,75.[72] A seconda del mercato e della fase della stagione (pre-stagione, stagione regolare, post-stagione), un biglietto può variare da $ 10 a $ 100.000.[73][74]
Secondo un sondaggio Nielsen, nel 2013 l'NBA aveva il pubblico più giovane, con il 45% dei suoi spettatori sotto i 35 anni. A partire dal 2022, il campionato rimane quello con meno probabilità di essere seguito dalle donne, che rappresentano solo il 30% degli spettatori.[75] Nel 2014, il 45% dei suoi spettatori era di colore, mentre il 40% era bianco, rendendolo l'unico sport nordamericano di punta a non avere un pubblico a maggioranza bianca.[76]
A partire dal 2017, la popolarità dell'NBA è ulteriormente diminuita tra gli americani bianchi, che durante la stagione 2016-17 rappresentavano solo il 34% degli spettatori. Allo stesso tempo, il pubblico di colore è aumentato al 47%, mentre quello ispanico (di qualsiasi etnia) si attestava all'11% e quello asiatico all'8%.
Per quanto riguarda le regolamentazioni sulla scelta dei giocatori entranti nella lega, gli stipendi, e il mercato dei giocatori, la NBA ha regole ferree.
Il sistema sportivo americano è profondamente e radicalmente differente da ogni altro sistema sportivo del mondo. Questo poiché la crescita e lo sviluppo degli atleti di qualsiasi disciplina sportiva, negliStati Uniti, viene affidata alle cure delle scuole superiori (high school), e delle università (college), e non ai settori giovanili delle squadre di categoria come avviene per esempio inEuropa. Con questo sistema gli atleti una volta finita la scuola superiore o l'università non hanno società di riferimento, e quindi per entrare nelle più prestigiose leghe professionistiche nordamericane devono iscriversi ai cosiddettiDraft.
La NBA annualmente organizza nell'ultima settimana di giugno, subito dopo la conclusione delle Finali NBA, iDraft NBA, attraverso cui le squadre della lega possono scegliere i giocatori più promettenti della pallacanestro statunitense e mondiale.
Alcune settimane prima del Draft la NBA, attraverso laDraft Lottery, stila la lista delle prime 14 squadre che avranno la precedenza nella scelta, e quindi la possibilità di accaparrarsi i migliori giocatori. Queste 14 squadre sono le escluse dai Playoff, e in base al record di vittorie e sconfitte, le peggiori squadre avranno maggiori probabilità nel sorteggio che sancisce l'ordine di scelta.
In questo modo le squadre che non brillano da tempo in campionato, possono avere l'opportunità di scegliere giocatori che potrebbero cambiare, in un'ottica di breve o lungo periodo, le sorti della franchigia.
Le restanti 16 squadre vengono aggiunte, in base alla classifica finale, a conclusione delle NBA Finals.
Il mercato dei giocatori della NBA si apre a luglio, quando le squadre possono solo scambiare giocatori con altre squadre, senza però far firmare contratti ai cosiddettifree-agent, giocatori che sono stati svincolati dalla propria squadra o il cui contratto è scaduto, e sono quindi liberi di scegliere l'offerta che preferiscono.
La possibilità di ingaggiare free-agent scatta in genere verso l'11 luglio. Ci sono due tipi di free-agent:restricted-free-agent, che sono i giocatori che hanno ricevuto un'offerta dalla precedente squadra, eunrestricted-free-agent, che sono invece liberi da ogni vincolo con la precedente squadra.
Il mercato si chiude dopo la pausa per l'All-Star Game a febbraio; da quel momento i roster delle squadre devono rimanere immutati fino alla conclusione della stagione.
IlSalary Cap (Tetto salariale) è un sistema utilizzato negliUSA per regolamentare il giro di denaro nelle leghe professionistiche sportive, che decreta qual è l'ammontare di denaro totale che ogni squadra può pagare per gli stipendi dei propri giocatori. Per lastagione 2022-2023 il cap è fissato a 123,655 milioni di dollari.[77]
Nonostante in apparenza possa sembrare un concetto banale e semplice, il Salary Cap della NBA è estremamente complesso e contiene numerose regole complementari. Ad esempio la regola dellaLuxury Tax sancisce che le squadre che superano il tetto salariale di una certa somma di denaro siano obbligate a pagare alla lega il corrispondente di questa somma, che verrà poi distribuito dalla lega stessa alle squadre che non lo superano.
Nel 2001, la NBA ha deciso di occuparsi di tutti quei giocatori che non riescono ad entrare attraverso la porta deiDraft, o che non trovano un posto nelle trenta franchigie del campionato, e di dar loro un'occasione per giocare a buon livello e di essere visti e seguiti dai dirigenti e manager delle franchigie NBA.
Così nel 2001 venne fondata laNational Basketball Development League (NBDL), che dal 2005 in poi ha assunto il nome diNBA Development League (NBA D-League) e, venne rinominata NBA G-league nel 2017 in seguito a un accordo con gatorade. Infatti ognuna delle ventisette squadre che vi fanno parte, sono affiliate ad una o a più franchigie NBA, che possono mettere sotto contratto i giocatori che si sono messi in luce; in essa si sperimentano anche nuove regole di gioco.
Il 17 ottobre 2005David Stern, commissario NBA, approvò un codice di abbigliamento obbligatorio per tutti i giocatori NBA eNBDL[84]. Questo fu un atto degno di nota perché l'NBA divenne così la prima lega sportiva nordamericana che impose regole all'abbigliamento degli atleti.
Il codice decise che tutti i giocatori debbano vestire in modo elegante o comunque presentabile quando si recano alle partite. Esso bandisce anche diversi tipi di vestiti associabili alla culturahip hop. Nonostante ciò, ad oggi, molte superstar NBA fanno sfoggio di abbigliamenti eccentrici e di accessori sfarzosi nonché di vestiti che possono essere associati anche alla cultura hip hop.
Dallastagione 2017-18 ogni squadra può inserire uno sponsor sulla parte superiore sinistra della divisa in un'area non superiore a 6,3 centimetri di lunghezza e larghezza. Ogni team può stringere accordi commerciali senza alcuna limitazione.[85]
Per quanto riguarda i fornitori del materiale tecnico, a partire daglianni '80 è scelto dalla Lega e adottato da tutte le squadre. L'attuale fornitore tecnico èNike, il primo a poter inserire il proprio marchio sulla divisa da gioco a partire sempre dallastagione 2017-18.[86]
«6 giugno 1946 – La National Basketball Association fu fondata al Commodore Hotel di New York. Maurice Podoloff fu il primo presidente della lega, titolo poi cambiato in commissario.»
«…since Michael Jordan's second (of three) retirements, the West has truly dominated, winning 12 of 17 titles. It is an edge that becomes even more extreme when you realize the Spurs and the Los Angeles Lakers have each won as many titles in that time as all Eastern Conference teams combined.»
«His pioneering spirit as one of the first Europeans to transition to the NBA in the late 1980s opened a floodgate that allowed the league to expand to countries around the world.»