Sezione di basalto vista a un solo polarizzatoreImmagine anicol paralleli
Sezione di basalto vista a nicol incrociatiImmagine anicol incrociati
Nelle due fotografie si vede la tipica struttura amorfa del basalto. La massa di fondo è composta principalmente daplagioclasio.
Ilbasalto è unaroccia effusiva di originevulcanica, di colore scuro o nero con un contenuto disilice (SiO2) relativamente basso (dal 45 al 52% in peso). Il basalto è formato principalmente daplagioclasio calcico epirosseni; alcuni basalti possono essere anche ricchi inolivina. Il corrispondenteintrusivo del basalto è ilgabbro. Il basalto può presentarsi con aspetto che va da porfirico a microcristallino a vetroso. Esso proviene da unmagma solidificatosi velocemente a contatto con l'aria o l'acqua ed è la principale roccia costituente la parte superiore dellacrosta oceanica. I magmi basaltici si formano per fusione da decompressione delmantello terrestre.
La parola "basalto" deriva dallatino tardobasaltes, una riscrittura della parola latinabasanites, che significa "roccia molto dura". Quest'ultima deriva invece dalgreco antico βασανίτης (basanìtes), da βάσανος (bàsanos) forse proveniente dall'egiziobauhun, "ardesia".[1] Il moderno termine petrologico "basalto" usato per descrivere un particolare composto di rocce laviche ha avuto origine nel 1556 conGeorg Agricola nella sua famosa opera sull'estrazione e la mineralogiaDe re metallica, libri XII. Agricola usò la parola "basalto" per denotare la roccia nera vulcanica della collina del castelloSchloßberg pressoStolpen, credendo che si trattasse della stessa "roccia molto dura" descritta daPlinio il Vecchio nella suaNaturalis historia.[2]
Tetraedro che rappresenta i vari tipi di basalto. I vertici sono:Nefelina,Diopside,Albite,Fosterite,Enstatite,Quarzo
Le varie tipologie di basalto possono essere rappresentate, con buona approssimazione, nel tetraedro basaltico[4]. In questo grafico i basalti vengono classificati in base ai minerali normativi che contengono e la divisione fra le varie categorie viene operata dai piani di saturazione e sottosaturazione. Il piano di sottosaturazione, con verticiDi-Ab-Fo è una barriera termica che, in qualunque condizione di pressione, suddivide i basalti in due gruppi che avranno evoluzione diverse, tendendo a differenziarsi sempre di più. Il piano di saturazione, con verticiDi-Ab-En invece è una barriera termica solo a basse pressioni; è quindi possibile che un olivinbasalto evolva trasformandosi in un basalto tholeiitico.
Il basalto eruttato in condizioni di aria aperta (condizioni subaeree) può formare tre tipi dilava o depositi vulcanici:scorie, polveri oceneri,brecce o colate laviche. Il basalto, nella maggior parte dei flussi lavici e deiconi di scorie, si presenta vescicolato, ossia con un aspetto "schiumoso" ed una densità ridotta. I coni basaltici si presentano, inoltre, di colore rosso, a causa dell'alterazione meteorica deipirosseni, minerali ricchi in ferro la cui ossidazione causa il colore rosso. Le eruzioni basaltiche possono produrre colate laviche di tipo 'AA', e di tipo 'a corda, o Pahoehoe', e possono formarelaghi di lava etunnel di lava. Tufo basaltico o rocce piroclastiche basaltiche sono più rare, in quanto normalmente il basalto è troppo caldo e fluido per consentire lo sviluppo di pressioni tali da causare eruzioni esplosive, anche se occasionalmente il basalto può rimanere intrappolato nel condotto vulcanico ed accumulare pressione nei gas vulcanici. Nel XIX secolo ilMauna Loa ha eruttato in questo modo, così come ilMonte Tarawera, nella sua violenta eruzione del 1886. Un altro esempio è ilDiamond Head Tuff, eruttato 200.000 anni fa.
Durante il raffreddamento di una colata lavica spessa si formano giunti e fratture. Se la colata tende a raffreddarsi rapidamente intervengono delle forze che tenderanno a farla contrarre in modo significativo. Mentre verticalmente il flusso può abbassarsi dissipando le tensioni, orizzontalmente non riesce a smaltirle e tende a fratturarsi. Le fratture estensive che si sono così formate danno quell'aspetto colonnare, il cui diametro dipende principalmente dalla velocità di raffreddamento (maggiore velocità causa un minor diametro). La forma delle fratture tende ad essere esagonale e potrà dare, come nel caso delSelciato del gigante nell'Irlanda del Nord, o a Vogurviti, a nord del paese di Blonduös (Islanda), l'aspetto di un selciato costruito dall'uomo, o di cataste di pali disposti orizzontalmente.InItalia sono presenti diversi affioramenti di basalti colonnari. InSicilia se ne possono ammirare nel circondario dell'Etna, che a seconda del banco di potenza, possono raggiungere lunghezze notevoli. Un fascino particolare lo destano i basalti colonnari delleGole dell'Alcantara tra le province diCatania eMessina, ove scorre l'omonimo fiume, levigati dall'acqua che vi scorre in strette e profonde gole in modo da aver formato nel tempo un incantevole scenario. Presenti lecanne d'organo, lecolonne, gliarchi. Altri notevoli affioramenti sono presso leforre del Simeto; nell'Antico scalo dei Malavoglia adAci Trezza e sulleIsole Ciclopi; pressoSanta Maria la Scala e laTimpa di Acireale; presso la torre diMotta Sant'Anastasia. Singolari affioramenti anche presso gliIblei dovuti al vulcanismo preistorico che interessò quest'area, dei quali la maggior parte si possono ammirare presso lecascate del fiume Oxena, nel territorio diMilitello in Val di Catania. InSardegna sono molto interessanti le strutture acanne d'organo del "Cuccur'e Zeppara", situate nel centro urbano del comune diGuspini. In Sardegna altri affioramenti sono presenti nella costa ovest, sotto il Capo Nieddu, nel Comune diCuglieri, con un bel selciato poco al di sopra del livello del mare, nel sito "Is Aruttas Santas" (Le Grotte Sante) nel comune di Villaurbana (OR), e nel perimetro dell'Area Marina Protetta "penisola delSinis -Isola di Mal di Ventre", nel Comune diCabras, esattamente nella zona dello scoglio del Catalano. Qui in diverse secche, anche a buona profondità, è possibile osservare blocchi di roccia e ripide pareti sommerse con tale particolare fratturazione. Altri basalti colonnari si trovano in Veneto nell'area deiColli Berici, aGambellara eSan Giovanni Ilarione.
Il basalto Etneo viene utilizzato in svariati modi, sia per elementi architettonici che per pavimentazioni o rivestimenti vari. Non è raro l'uso per sculture o monumenti.
Quando un basalto è eruttato in condizioni subacquee (ad esempio nelle dorsali oceaniche) l'acqua raffredderà rapidamente la superficie della lava e causerà la formazione delle tipiche strutture a "cuscino" (pillow). I pillow tipicamente hanno un interno a grana molto fine e una crosta vetrificata, presentano inoltre una fratturazione radiale. Le loro dimensioni variano da circa 10 cm fino a qualche metro.
^ Douglas Harper,basalt (n.), inOnline Etymology Dictionary.URL consultato il 4 novembre 2015.
^Plinio il vecchio,Naturalis historia. Libro 36, sezione 11 (Loeb Classical Library): Gli egizi trovarono anche in Etiopia ciò che va sotto il nome dibasanites, una roccia che per colore e durezza assomiglia al ferro, da cui sarebbe derivato il nome." Ora si ritiene che questa pietra possa essere lagrovacca, una roccia sedimentaria diversa e non correlata al basalto.
^abMyron G. Best,Igneous and metamorphic petrology, 2nd edition - Blackwell, 2003 pag. 21