iso:isotopo NA: abbondanza in natura TD:tempo di dimezzamento DM: modalità di decadimento DE: energia di decadimento in MeV DP: prodotto del decadimento
Il bario è un elemento metallico chimicamente simile alcalcio, ma è tenero e in forma metallica, puro, è di un bianco argenteo somigliante alpiombo. Questo metallo siossida molto facilmente se esposto all'aria e reagisce energicamente con l'acqua o l'alcool. Alcuni composti di questo elemento hanno unpeso specifico molto elevato, come ilsolfato di bario: labarite (BaSO4), detta anche spato pesante.
Isali di bario (soprattutto ilsolfato di bario) sono impiegati a volte comemezzo di contrasto, somministrati oralmente o per via rettale per aumentare il contrasto degli esami mediciradiografici delsistema digestivo. Il solfato di bario, viene impiegato nella radiologia contrastografica del alto e basso digerente, per realizzare la tecnica a singolo contrasto (pieno riempimento o calco di viscere) per opacizzare i vari segmenti del apparato gastroenterico, è un esame povero di informazioni diagnostiche utile per valutare la canalizzazione conservata, la morfologia, la tubulizzazione (se è regolare nei contorni) la motilità, quindi se la spinta peristalsica è conservata, se l’onda peristalsica evolve nella direzione corretta. La tecnica più evoluta a doppio contrasto, che prevede l’utilizzo di bario e un mezzo di contrasto radiotrasparente (aria ambiente, Co2, idrossimetilcellulosa o acqua tiepida) è un esame più evoluto che ci permette di identificare lo strato mucoso del organo cavo, e ci permette di apprezzare reperti patologici di mucosa millimetrici, contrariamente alla tecnica a singolo contrasto dove non ho conoscenza della qualità e delle caratteristiche della tonaca mucosa, poiché non ne consente la visualizzazione
Illitopone, unpigmento che contiene solfato di bario esolfuro di zinco, ha un buon potere coprente e non si scurisce se viene esposto a solfuri.
Labarite è usata diffusamente neipozzi di petrolio per appesantire i fluidi di trivellazione e nella produzione dellagomma.
Nell’industria nucleare, composti del bario vengono addizionati al calcestruzzo per incrementarne la capacità di schermatura delleradiazioni ionizzanti gamma.
Il nome bario deriva dalgreco βαρύς (barýs) che significa "pesante".
Nel 1602Vincenzo Casciarolo, un alchimista, scoprì per caso che labarite (principale minerale di bario) diventava luminescente se riscaldata. La pietra, particolarmente abbondante nel bolognese, fu soprannominata "spongia solis" o pietra di Bologna. Era il primo fenomeno documentato dellaluminescenza.
Il bario si trova soprattutto nella barite (solfato di bario cristallino), da cui viene estratto trasformandolo in cloruro di bario (BaCl2) che viene poi fuso e sottoposto ad elettrolisi per ottenere l'elemento puro.
In natura il bario è una miscela di setteisotopi stabili. Esistono ventidue isotopi noti di tale elemento, ma la maggior parte sono moltoradioattivi e hannoemivita che va da pochi millisecondi ad alcuni minuti: la sola eccezione è il133Ba con emivita di 10,51 anni.
Tutti i composti del bario solubili inacqua o in acidi sono estremamente velenosi: ilsolfato di bario può essere usato inmedicina soltanto perché non si scioglie e non viene assorbito dall'intestino, e viene eliminato completamente dall'apparato digerente con lefeci. Anche il bario puro è tossico, ma ladose letale per un uomo è abbastanza alta rispetto a quella di altri veleni (250 mg/kg). Come già detto il bario si ossida rapidamente all'aria, perciò deve essere conservato immerso inidrocarburi liquidi (come ilcherosene) o altri fluidi privi diossigeno e in grado di tenerlo separato dall'aria.