Barì è un toponimo di probabile origineprotosarda confrontabile con diversi altri toponimi della Sardegna quali:Barái (Siligo),Baraíma (Cabras),Barùmini (Barumini),Barala (Torpè),Barigi (Lotzorai) ecc..
L'origine del borgo risale all'alto medioevo quando, per sfuggire alle incursioni diVandali eSaraceni, le popolazioni si rifugiarono nell'interno, a circa4 km dalla costa.
Nelmedioevo la villa di Barì appartenne algiudicato di Cagliari e fece parte dellacuratoria dell'Ogliastra fino al1258, quando, alla caduta del giudicato, venne annessa prima algiudicato di Gallura e poi allaRepubblica di Pisa. Con laconquista aragonese della Sardegna (1324) fu incorporato nella contea di Quirra, feudo deiCarroz. Dal1603 la contea fu trasformata in marchesato, feudo dei Centelles e poi degli Osorio, ai quali fu riscattato nel1839 per diventare un comune amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale.
«Stemmapartito: nel primo d'oro, all'albero di agrumi di verde, fruttato di sei d'oro, nodrito sulla campagna di verde; nel secondo, d'argento, allatorre di rosso, priva di merlatura, chiusa e finestrata di nero, fondata sulmare d'azzurro, fluttuoso d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.»
(D.P.R. 2 marzo 1984)
Vi è raffigurata latorre di Barì, torre d'avvistamento costruita dopo il 1572 su piccolo promontorio lungo la costa per difendere il territorio dalle scorribande dei pirati.
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di giallo.
Il territorio di Bari Sardo si estende tra spiagge e colline, dove si trovano importanti monumenti storici, come inuraghi di Ibba manna, Ibbixedda, Niedda Puliga, Moru, Mindeddu e Sellersu, letombe dei giganti Canali, Uli e Pitzu Teccu, e una torrearagonese. Completano il quadro la chiesaparrocchiale di Nostra Signora di Monserrato e le chiese campestri di San Leonardo, Santa Cecilia, oltre a San Giovanni in località Sa Marina.
San Leonardo: piccola chiesa delXVI secolo, in attesa di ristrutturazione, che ospitò in passato la statua in legno dell'omonimo santo.
Santa Cecilia: piccola chiesa campestre, ora inglobata nel tessuto urbano del paese, che viene utilizzata in alcune occasioni particolari.
San Giovanni: chiesa costruita negli anni 90 nella frazione costiera in località Sa Marina; si celebrano le messe nel periodo estivo, a luglio viene festeggiata la sagra di san Giovanni, con la processione dal paese di Bari Sardo alla frazione marina.
La torre del periodo spagnolo: La costruzione, fortificata, si erge su un promontorio che divide due spiagge: quella detta appunto "della torre", e quella di Planargia. La sua costruzione, secondo quanto si legge sullaCarta sulla descricion de la Isla Y Reyno de Sardena di Francesco Vico si può collocare fra il1572 e il1639. La sua funzione originaria, con 15km di visuale sulla zona che si estende da capo Bella Vista a capo Sferracavallo, era quella di avvistamento. Di forma troncoconica, ha un'altezza di 12,75 metri e un diametro di 11,4 metri alla base e 8 metri al coronamento.
Tra le attivitàartigianali più rinomate e tipiche del paese vi è quellatessile, che si distingue per la produzione di tappeti, di cuscini e di coperte inlino, lavorato con la tradizionale tecnica cosiddettaa pibiónis (pr. a pibionisi).[5]
Vi sono come un tempo Artigiani, creatori di ceste in legno e canne realizzate completamente a mano e creatori ditagéris (pr. tagerisi) ovvero i vassoi realizzati in legno pregiati tipicamente adoperati per arrosti di carne poi successivamente usati anche per antipasti.
Nel 2008 è stato inaugurato il campo in erba artificiale dello stadio comunale Circillai, dove disputa le partite interne la societàU.S. Bari Sardo 1971 Calcio: nata nel 1971, nella stagione 2017-2018 disputerà il 18º campionato diPromozione Regionale della propria storia. I colori sociali sono il bianco ed il blu e la massima serie raggiunta è l'Eccellenza nell'anno 2004 e nel 2023.