Baranzate viene citata per la prima volta in un codicelongobardo del994 d.C., con il nome diBalanziate. Nel1235 è documentata l'esistenza del Comune di Baranzate: molti terreni appartengono al Monastero Maggiore di Milano (oggi S.Maurizio) e al monastero di S.Ambrogio. Nelsecolo XIII si cita l'esistenza della chiesetta di S.Vincenzo in Baranzate.
In questo periodo delBasso Medioevo l'economia del paese è completamente basata sull'agricoltura: il villaggio è costituito da un nucleo centrale, circondato da campi e vigneti. Nel1450 il controllo della zona passa alla famiglia degli Sforza, che introduce la coltivazione delgelso con lo scopo di produrreseta, attività che rimane fiorente nella zona fino all'inizio delXX secolo.
Dopo la dominazione degliSforza, nel1530 ilfeudo diDesio cui Baranzate appartiene viene elevato a marchesato e rimane proprietà dei conti Gallarati sino al1580, quando, per mancanza di eredi, viene messo all'asta dal Senato di Milano e passa nelle mani dei fratelli Manriquez. Nelsecolo XVII sulle rovine dell'antica chiesetta ne viene costruita una nuova dedicata alla Natività della Vergine Maria. Nel1713 il Ducato di Milano passa sotto l'Austria, numerosi documenti citano il censimento promosso daMaria Teresa d'Austria anche sul comune di Baranzate.
Con l'avvento diNapoleone Bonaparte avviene l'abolizione dei feudi e degli ordini monacali, tutto va sotto il controllo dello stato, Baranzate appartiene al dipartimento dell'Olona e viene annesso per la prima volta aBollate. Nel1833 la chiesetta diviene proprietà dei Lainati. Il 24 febbraio1869 con Regio decreto firmato daVittorio Emanuele II si stabilisce l'annessione del comune di Baranzate al comune di Bollate. Nel1880 la chiesetta e molti terreni passano agli Erba. Nel1895 lo stabilimento degli Erba è sostituito dalla Leon Beaux. In questo periodo la bachicoltura costituisce una fonte di reddito per le famiglie contadine. Il baco da seta veniva nutrito con le foglie della pianta di gelso, presente nello stemma comunale: nel 1887 sul territorio baranzatese erano presenti 2.243 gelsi.
Nel1900 la chiesetta appartiene ai Visconti di Modrone. Nel 1936 Baranzate conta 851 abitanti. Nel1957 viene costruita la nuova "Chiesa di Vetro" dedicata a Nostra Signora della Misericordia degli architettiMangiarotti eMorassutti: inaugurata dal CardinaleMontini, circonda la struttura esterna un muro con 14 stazioni della Via Crucis, realizzata nel 1958 dallo scultore Gino Cosentino.La chiesetta di via Nazario Sauro cessa la sua funzione religiosa, divenendo in seguito proprietà comunale.
Negli anni sessanta si assiste ad un'alta crescita demografica dovuta ai flussi migratori provenienti da ogni regione d'Italia. Nel 1961 Baranzate raggiunse i 4.389 abitanti. Sul territorio nascono molte industrie, la pressante richiesta di abitazioni porta ad una urbanizzazione irrazionale e disordinata nelle aree confinanti con il comune di Milano: le coltivazioni agricole scompaiono progressivamente. Dieci anni dopo, nel 1971 Baranzate conta 12.175 abitanti con un aumento nel decennio precedente pari al 178%.
Nel 1975, in seguito a indagini precedenti, venne individuato un covo delleBrigate Rosse in un appartamento nel comune. In seguito a un blitz all'interno del centro, vennero individuate numerosi volantini e macchine da stampa, in ciò che si presume fosse un importante nucleo di produzione per le Brigate.[3]
Il 21 maggio1997 il comitato "Uniti per Baranzate" si è fatto promotore di una raccolta di firme per chiedere la costituzione di Baranzate quale comune autonomo. Il 21 marzo1999 si è svolto a Baranzate unreferendum in merito, a cui hanno partecipato il 64% degli aventi diritto al voto nella frazione, il 70% dei quali si è espresso a favore dello scorporo da Bollate. Nel1999 viene abbattuta la vecchia sede del Comune di Baranzate.
Il 13 novembre2001, forte delle neotrasferite competenze in materia alle Regioni (Decreto Legislativo 267/2000 e modifiche al titolo V della parte seconda dellaCostituzione), il Consiglio Regionale dellaLombardia ha approvato il disegno di legge "Istituzione del Comune di Baranzate inprovincia di Milano" numero 349. Nel2002 l'ufficio territoriale del Governo di Milano ha nominato un commissario prefettizio per amministrare il neonato comune in attesa delle prime elezioni amministrative. Il 4 aprile 2002 l'Amministrazione Comunale di Bollate fa ricorso alTribunale Amministrativo Regionale e il 13 febbraio2003 con sentenza della Corte Costituzionale il Comune di Baranzate cessa di esistere. La motivazione riguarda la non validità del referendum del 1999, al quale hanno partecipato i soli cittadini della frazione. La sentenza indica la via da seguire per ottenere l'autonomia.
La mozione di scorporo da Bollate è stata in seguito ripresentata e la legge regionale n. 13 del 22 maggio2004, entrata in vigore il successivo 8 giugno, ha definitivamente sancito la costituzione di Baranzate in comune. Nelle prime elezioni amministrative del 3 aprile-4 aprile2005 viene eletto Sindaco Giuseppe Corbari, candidato dellalista civica "Insieme per Baranzate", esperienza di governo terminata venerdì 17 luglio 2009.
Nelle seconde elezioni amministrative del 28-29 marzo2010 è stato rieletto il sindaco Giuseppe Corbari, candidato sempre della lista civica "Insieme per Baranzate".
Nelle terze elezioni amministrative del 31 maggio2015 è stato eletto il sindaco Luca Mario Elia, candidato della listaPD "Progetto per Baranzate".
Nelle quarte elezioni amministrative del 20 settembre 2020 è stato rieletto il sindaco Luca Mario Elia candidato lista civica "Progetto per Baranzate".
Lo stemma del comune di Baranzate è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 20 marzo 2006.
«Di oro, algelso sradicato, con le parti legnose al naturale e con dieci foglie di verde; al capo di azzurro, merlato alla guelfa all'ingiù di tre pezzi. Ornamenti esteriori da Comune.[4]»
(D.P.R 20.03.2006)
L'albero di gelso ricorda le coltivazioni che costituivano in passato la principale risorsa del Comune, mentre la più recente realtà industriale, è simboleggiata dal bordo merlato delcapo che richiama il profilo di un ingranaggio.
Il gonfalone è un drappo di giallo con la bordatura di azzurro.[4]
Secondo le statisticheISTAT[6] al 1º gennaio 2020 la popolazione straniera residente nel comune metropolitano era di 4 168 persone, pari al 35% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano al 2020:[6]
In termini percentuali, Baranzate è il primo tra i comuni della città metropolitana, seguito daPioltello e Milano, con rispettivamente il 25,5% e il 20,1%.
Nella zona di Baranzate e presente una piccola varietà di negozi e supermercati dove possibile recarsi. E presente unRoadhouse, unEsselunga, unMcdonalds, unVirgin Active, unLeroy Merlin, Un Beps e un ODS Store.
Il carcere di Bollate, nonostante il nome, si trova sul territorio dei comuni di Baranzate eMilano. Il nome "Carcere di Bollate" fu dato alla struttura perché quando questa fu inaugurata, nel 2000, Baranzate faceva ancora parte del comune di Bollate, dal quale si scorporò solo nel 2004, ma al carcere non è mai stato cambiato nome.