IlBalletto delle donne fu un gruppo di ballo fondato daMargherita Gonzaga d'Este che si esibiva assieme alconcerto delle donne.
Quando Margherita si trasferì a Ferrara per sposare il ducaAlfonso II d'Este era appena tredicenne. Il suo sposo, per farla divertire, creò ilconcerto delle donne ed ella volle completare questo gruppo di cantanti al femminile, creando a sua volta un gruppo di ballo, anch'esso al femminile, per accompagnare il canto deimadrigali e la musica strumentale, eseguiti aCarnevale oltre che nelle altre festività o in occasione delle visite di personalità importanti che erano assai frequenti presso la corte.[1] Questo genere di spettacolo prevedeva dellecoreografie, musica e testi poetici.[2] Tutte le componenti delballetto erano di sesso femminile ed alcune di esse facevano anche parte delconcerto delle donne. Fra questeLaura Peverara (che si travestiva in abiti maschili almeno in una circostanza)[3],Anna Guarini eLivia d'Arco, almeno nel 1582 e nel 1583,[4] oltre che aVittoria Bentivoglio, una componente della prima formazione delconcerto.[3]
Invece di essere una danza spontanea tra i cortigiani, come era stata fino al 1579, ilballetto era diventato un divertimento elaborato e ben collaudato.[5] Questo divertimento comprendeva spessotravestimenti che venivano spesso commentati dai cronisti contemporanei. Alfonso assisteva a questi spettacoli per accontentare la giovane moglie, ma tuttavia non era personalmente coinvolto come Margherita, che ballava lei stessa, né era coinvolto come lo era nelconcerto delle donne.[6] Un balletto venne composto e rappresentato in occasione delle nozze di Laura Peverara il 22 febbraio 1581.
Le coreografie ed i testi deiballetti venivano scritti, tuttavia potrebbero non essere stati stampati e forse è questa la motivazione per cui nessuno di essi è giunto fino ai nostri giorni. Alfonso mantenne i divertimenti della sua corte altamente segreti, e un corrispondente contemporaneo scrisse che gli spettacoli erano così "privati" che un programma non poteva essere ottenuto, neppure per essere inviato al cardinaleLuigi d'Este.Luzzasco Luzzaschi eIppolito Fiorini scrivevano musica per ilballetto eGiovanni Battista Guarini i testi, tuttavia questi non sono giunti fino a noi. Questo genere di intrattenimento probabilmente continuò fino alla fine della corte degliEste nel 1597, quando Alfonso morì e la città fu acquisita dalpapato.[7]