Su alcuni dizionari della lingua italiana il significato del termine è fatto ricondurre specificatamente alla famigliaBalaenidae[2].
SecondoHerman Melville, scrittore del famoso romanzoMoby Dick, il terminebalena contiene al suo interno tutte le specie dell'ordine deicetacei ed è proprio secondo questa definizione che ilcapodoglio Moby Dick è "la balena bianca".
A causa del lorohabitat, le balene sono "respiratrici coscienti": devono decidere quando respirare. Riguardo al sonno, tutti imammiferi dormono e così fanno anche le balene, con l'unica differenza che non possono cadere in stato di incoscienza per periodi troppo lunghi, proprio perché devono essere coscienti per poter respirare. La soluzione a questo problema è ottenuta facendo sì che dorma solo un emisfero per volta del lorocervello. Così le balene non sono mai completamente addormentate ma possono comunque riposare secondo i loro bisogni. I cetacei dormono circa 8ore algiorno.
Sulla sommità del dorso si può riconoscere un foro denominatosfiatatoio che viene utilizzato dal mammifero per espellere i residui idrici e mucosi presenti nell'apparato respiratorio.
Le femmine di balena danno alla luce normalmente un solocucciolo lungo dai 5 ai 7 m. Sono deiplacentati. Nella maggior parte delle balene la maturità riproduttiva arriva tardi, tipicamente a 7-10 anni. Questa strategia fornisce a ogni nuovo nato un'alta percentuale di sopravvivenza.
Alparto il piccolo nasce facendo uscire prima la coda, in modo da minimizzare il rischio di affogare. Le madri delle balene nutrono i giovani in modo attivo, spruzzando illatte grasso nelle lorobocche.
Le balene sono discendenti dei mammiferi che vivevano sulla terraferma. I loro antenati hanno iniziato ad adattarsi alla vita acquatica approssimativamente 50 milioni di anni fa. Una recente scoperta (2009: la notizia è stata pubblicata dalla rivista statunitense onlinePLosOne, Public Library of Science) conferma l'ipotesi che i più antichi antenati dei cetacei attuali avevano origini terrestri: le balene venivano a terra per partorire.
La balenottera azzurra (Balaenoptera musculus) è il più grande tra i cetacei viventi, le sue dimensioni arrivano a 33 m di lunghezza per 160 t di peso, l'equivalente di 28-30 elefanti africani adulti.[3]
Nel corso dei secoli, le grandi balene sono state cacciate per l'olio, lacarne, ifanoni e l'ambra grigia. Fino alla metà del ventesimo secolo, la caccia alla balena ha condotto molte popolazioni di balene alla quasi estinzione. La commissione internazionale di caccia alla balena ha introdotto una moratoria sulla caccia alla balena nel 1986. Per vari motivi, alcune eccezioni a questa moratoria esistono; le nazioni che nonostante i limiti imposti dalla Commissione internazionale per la caccia alle balene praticano la caccia sono laNorvegia, l'Islanda e ilGiappone. Oltre a queste ci sono anche le comunità aborigene dellaSiberia, dell'Alaska e delCanada del Nord, perché la caccia alla balena fa parte della loro tradizione culturale e rappresenta un mezzo di sostentamento primario della popolazione.
Il 21 dicembre2007 il Giappone ha rinunciato alla caccia alle specie a rischio di estinzione, tuttavia non abolendola del tutto.[4] Pochi anni più tardi però, il 1 luglio 2019, la caccia alle balene per scopi commerciali venne nuovamente legalizzata, dopo il ritiro del Paese nipponico dalla Commissione internazionale per la caccia alle balene, avvenuto nel 2018.[5]
Parecchie specie di piccole balene restano impigliate nellereti deipescatori durante le fasi di pesca, questa situazione può impedire alle balene di risalire in superficie a respirare e le condanna ad una morte per annegamento. Questo capita specialmente durante la pesca deltonno nell'Oceano Pacifico dove ogni anno migliaia di delfini muoiono annegati. In vari paesi le piccole balene sono ricercate come fonte alimentare pregiata, per l'olio o per la carne da usare comeesca.
Gliecologi lungamente hanno sostenuto che alcuni cetacei, comprese le balene, sono messi in pericolo daisonar usati nei mezzi navali più moderni.
Nel2003 scienziatibritannici espagnoli hanno suggerito con vari articoli pubblicati sulla rivistaNature che isonar possono causare spiaggiamenti e causareembolie gassose.[6] Gli spiaggiamenti di balene sono diffusi tra varie specie (maggiormente tra quelle che usano un sistema di ecolocazione). Per studiare il fenomeno, sono state prese in considerazione tutte le registrazioni di spiaggiamenti degli ultimi 1000 anni riportate in scrittireligiosi e nelle indagini scientifiche per cercare di valutare l'incidenza dei sonar in questo fenomeno.
A seguito di un crescente interesse pubblico, l'ordinamento giudiziario degliStati Uniti ha ordinato al reparto della difesa degli Stati Uniti di limitare rigorosamente l'uso del sonar a bassafrequenza durante i periodi dipace. Tentativi per ottenere simili risultati sulle navi inglesi, effettuati inGran Bretagna dalle società per la conservazione delle balene e dei delfini, non hanno per ora ottenuto esiti positivi. IlParlamento europeo d'altra parte ha chiesto ai membri dell'UE di limitare l'uso di sistemi sonar di una certa potenza fino a quando non si saranno fatti studi sugli impatti ambientali di tali tecnologie.[7]
Inoltre i conservazionisti sono preoccupati anche che i test sismici usati per rilevaregiacimenti di petrolio e digas sottomarini possono danneggiare le capacità di ecolocazione e di udito delle balene. Suggeriscono anche che le modifiche, ai campi magnetici naturali, causate dai test possono essere a loro volta responsabili degli spiaggiamenti.[8]
LaBibbia sembra accennare alle balene per cinque volte:
«e Dio creò le grandi balene (mostri marini)»
(Genesi 1:21)
«Son io forse il mare oppure una balena (mostro marino), perché tu mi metta accanto una guardia?»
(Giobbe 7:12)
«tu sei come un giovane leone delle nazioni, e tu sei come una balena nel mare»
(Ezechiele 32:2)
«Ma il Signore dispose che una grossa balena (pesce) inghiottisse Giona; Giona restò nel ventre del pesce tre giorni e tre notti. Dal ventre della balena (pesce) Giona pregò il Signore suo Dio e disse»
(Giona 2:1-3)
«per come Giona erano tre giorni e tre notti nella pancia della balena; così il figlio dell'uomo sarà di tre giorni e tre notti nel cuore della terra»
(Matteo 12:40)
Tutte queste citazioni sono desunte dallaversione protestante dire Giacomo che traduce con "balena" il termine greco κῆτος. Nei testi biblici, tuttavia, non c'è evidenza che questi animali del mare fossero effettivamente balene, tant'è vero che il termine ebraico, per esempio nel libro di Giona, èdag gadòl (דג גדול),[9] letteralmente "grande pesce".[10]
Nel romanzo fantascientifico diLuciano di Samosata,Storia Vera, l'autore e il gruppo di compagni è inghiottito, nel libro II, da un κῆτος, cioè un cetaceo, una balena. I personaggi possono vivere per alcuni mesi nel corpo della balena nutrendosi dei pesci e degli uccelli che entrano nel corpo del cetaceo, costruendo abitazioni sui sedimenti che si trovano nell'enorme corpo della bestia.
Il poemetto inlatino medievaleWithin Piscator, risalente alX secolo e attribuito aLetaldo di Micy, narra la storia di un pescatore diRochester che durante una battuta di pesca viene ingoiato da una balena e rimane nel suo ventre per diverso tempo prima di riuscire a fuggirne.
La caccia delle balene è l'argomento di uno dei classici dellaletteratura americana,Moby-Dick diHerman Melville, ove Ismaele, il narratore, dedica una digressione allacetologia (capitolo XXXII). In continuità con il racconto biblico ed in accordo con l'opinione conservatrice dei marinai diNantucket, egli preferisce definire la balena come "un pesce sputante con una coda orizzontale",[11] pur dimostrando di conoscere gli studi diLinneo che, da più di ottant'anni, classificavano i cetacei tra i mammiferi.
Nellaversione diWalt Disney del romanzo per ragazziLe avventure di Pinocchio diCarlo Collodi, il burattino protagonista della storia e suo padreGeppetto vengono ingoiati da una balena, che nella versione originale porta il nome diMonstro. Va però notato che nel romanzo originalePinocchio finisce nella pancia di unpescecane, un gigantesco pesce mostruoso.
In seguito a questo adattamento il personaggio è stato identificato come balena anche in altre versioni della fiaba, sia cinematografiche sia cartacee.
^Ancien Testament interlinéaire hébreu-français, texte de la Biblia Hebraica Stuttgartensia, Alliance Biblique Universelle - Société Biblique Française 2007,ISBN 978-2-85300-710-8, Giona 2.1 e seg.; pag. 1902