SecondoErodiano, Balbino era stato un governatore di province,[1] ma la lista delle sette province contenuta nellaHistoria Augusta, così come ilproconsolato d'Asia e d'Africa riferiti dalla stessa fonte, è probabilmente un falso.
Fu console per due volte:[1] il primo incarico fu diconsole suffetto, probabilmente intorno al200; il secondo fu il consolato ordinario conCaracalla nel213, che rende plausibile il godimento da parte di Balbino del favore dell'imperatore.
QuandoGordiano I eGordiano II vennero proclamati imperatori in Africa, ilSenato romano nominò una commissione di venti uomini,[3] incluso Balbino, per coordinare le azioni contro l'imperatore in caricaMassimino il Trace.[2] Giunta la notizia della sconfitta e morte dei Gordiani per mano di un governatore fedele a Massimino,Capeliano,[4] il Senato elesse Balbino e Pupieno imperatori.[5] I senatori, riuniti nel Tempio di Giove Capitolino, vennero assaliti dalla folla, che richiedeva l'elezione al trono di un parente dei Gordiani;[6] dopo aver tentato inutilmente di lasciare il tempio con una scorta armata, i due imperatori elevarono al rango dicesare il giovaneGordiano III, nipote di Gordiano I.[7]
All'epoca Balbino aveva circa sessant'anni: l'essere un senatore anziano, ricco e con le giuste conoscenze gli liberò la strada per il soglio imperiale. Mentre a Pupieno, più esperto militarmente, furono affidati gli eserciti;[8] egli, quindi, si mise subito in marcia versoRavenna per andare incontro a Massimino che veniva da nord, Balbino rimase aRoma.[9] Qui la situazione si fece molto difficile quando due soldati vennero uccisi nel Senato dai senatori Gallicano e Mecenate. Il popolo si schierò contro la stessaguardia pretoriana, che poco dopo ne fece strage, tanto che buona parte della città fu data alle fiamme.[10] Alla morte di Massimino la folla festante, ricevute le teste del tiranno e del figlio, si riunì nelCirco Massimo, per tributare i dovuti ringraziamenti al nuovo co-Augusto Balbino.[11]
Le fonti affermano che, dopo il suo ritorno dalla vittoriosa campagna contro Massimino, Pupieno iniziò a sospettare che Balbino si volesse sbarazzare di lui, e poco dopo iniziarono a vivere in parti differenti del palazzo imperiale. LaGuardia pretoriana era insoddisfatta dei due senatori, di estrazione e nomina senatoriale; i pretoriani temevano inoltre di essere sciolti e sostituiti dalla guardia germanica di Pupieno: decisero allora di attaccare il palazzo e rovesciare gli imperatori. Pupieno cercò di convincere Balbino di ricorrere alla guardia germanica, ma Balbino, diffidente, rifiutò, sospettando un tranello; ne seguì un violento alterco, interrotto solo dall'arrivo dei pretoriani, che portarono i due imperatori al proprio campo e li uccisero, proclamando Gordiano IIIaugusto.[12][13]
^IXX Viri Ex S.C. Rei Publicae Curandae, «Venti uomini per volontà del Senato per la cura dello Stato» (Zosimo, I, 14.2; Aurelio Vittore,Caesarum, 24.7;Historia Augusta,Gordiani, 14.3 e 22.1).
^Historia Augusta -I due Massimini, 20.6; Erodiano,Storia dell'impero dopo Marco Aurelio, VII, 12.6-7.
^Erodiano,Storia dell'impero dopo Marco Aurelio, VIII, 6.8.
^Erodiano, VII, 8.2-7;Historia Augusta,Maximus et Balbinus, 14. È stato suggerito che la rivolta dei pretoriani sia stata in qualche modo incoraggiata dai partigiani di Gordiano (Whittaker, C.R.,Herodian, vol II, p. 303, nota 3);Zosimo,Storia nuova, I, 16.2.
Marina Silvestrini,Il potere imperiale da Severo Alessandro ad Aureliano in: AA.VV.,Storia di Roma, Einaudi, Torino, 1993, vol. III, tomo 1; ripubblicata anche comeStoria Einaudi dei Greci e dei Romani, Ediz. deIl Sole 24 ORE, Milano, 2008 (v. il vol. 18°)
Maurice Sartre,Le Dies Imperii de Gordien III: une Inscription Inèdite de Syria, in Syria 61, pp. 51–61