Localizzazione della Battriana rispetto ai moderni confiniMappa della BattrianaLa Battriana achemenide e le satrapie circostanti
LaBattriana (in italiano ancheBactriana oBattria, inpersianoBakhtār, ingreco antico ΒακτριανήBaktrianê, inbattriano βαχλο,Bakhlo) è un'antica regione storica dell'Asia centrale. Era compresa approssimativamente tra la catena dell'Hindu Kush (l'anticoCaucasus Indicus) a sud e il fiumeOxus (oraAmu Darya) a nord, anche se il confine settentrionale variò nel corso del tempo. La sua capitale,Bactra (oggiBalkh)[1], è situata nell'odiernoAfghanistan settentrionale.
Antichissima sede di civilità, la regione è considerata il luogo di origine dellozoroastrismo, ed è stata anche un importante centro di diffusione delbuddismo e più tardi dell'Islam.
La Battriana era definita originariamente come la regione compresa tra l'Hindu Kush e il fiume Oxus, ma nel corso della storia comprese anche le terre a nord di tale fiume, fino alle catene montuose delPamir e deiMonti Hisor, che ne delimitavano il confine con laSogdiana attraverso la gola dellePorte di ferro. A est, oltre la catena dell'Hindu Kush, la Battriana confinava con l'antica regione diGandhāra nel subcontinente indiano. Più sfumato era il confine occidentale: in tempiachemenidi esso era delimitato dalla valle del fiumeHari, che costituiva lasatrapia diAria (odiernaregione di Herat). È un paese montagnoso con clima moderato. L'acqua è abbondante e la terra è molto fertile. La Battriana era la terra di provenienza di una delletribù iraniche.
È in queste terre, dove il fertile terreno del paesaggio montagnoso è circondato daldeserto Turaniano, che ilprofetaZoroastro predicò e guadagnò i primi adepti.[2][3] Il linguaggio sacro in cui è scritta l'Avestā, il libro sacro degliZoroastriani, era una volta denominato "vecchio Battriano".
Non è noto se la Battriana facesse parte dell'Impero deiMedi, ma la regione fu sottomessa daCiro il grande e da allora formò una dellesatrapie dell'Impero persiano. Dopo cheDario III di Persia fu sconfitto daAlessandro Magno e ucciso nel caos susseguente, il suo uccisoreBesso, satrapo della Battriana, cercò di organizzare una resistenza nazionale intorno alla sua satrapia.
Alessandro conquistò la Battriana senza troppe difficoltà; solo inSogdiana nel nord, oltre l'Oxus, incontrò una forte resistenza. La Battriana divenne unaprovincia dell'Impero macedone e in seguito entrò sotto il governo diSeleuco I, re dell'Asia.
Imacedoni (specialmenteSeleuco I e suo figlioAntioco I) fondarono l'Impero seleucide e molte grandi città greche nell'Iran orientale, cosicché lalingua greca divenne per un certo tempo quella dominante. Il paradosso che la presenza greca fosse maggiore in Battriana piuttosto che in aree più vicine allaGrecia potrebbe essere spiegato dalla politica dei nuovi re persiani di spostare gli inaffidabilicoloni greci in questa provincia più remota del loro enorme impero.
Le grandi difficoltà incontrate dall'Impero seleucide mentre combatteva gli attacchi diTolomeo II d'Egitto, diedero aDiodoto I, satrapo della Battriana, l'opportunità di rendersi indipendente (verso il255 a.C.) e di conquistare anche laSogdiana. Egli fu il fondatore delRegno greco-battriano. Diodoto e i suoi successori furono abili a difendersi dagli attacchi deiSeleucidi, in particolare diAntioco III il Grande, che fu definitivamente sconfitto daiRomani nel190 a.C., anno in cui era regnante in Battriana il rePantaleone.
Alcune delle scoperte fatte negli ultimi due secoli e mezzo hanno avuto un forte impatto. A cominciare dal 1843, per esempio, si è saputo che Agatocle e Antimaco hanno coniato, oltre ad altri loro tipi, una straordinaria serie di monete commemorative in onore dei primi re della Battriana. Queste emissioni speciali, a volte chiamate "monete pedigree", ci aiutano a disporre nel giusto ordine i regni dei sovrani, da Alessandro Magno a l'effimero regno di un re nominato Pantaleone "Il Salvatore". Tre monete delle serie sono ancora uniche, incluse due (onoranti re Diodoto "il Divino" e re Pantaleone) solo recentemente scoperte; la lista potrebbe allungarsi ancora. Queste rare monete non hanno paralleli numismatici altrove, e ci presentano un tratto inaspettato di un "album di foto ufficiali" dei primi monarchi della Battriana.[4]
I Greco-battriani furono così potenti da essere in grado di espandere il loro territorio fino all'India:
«Per quanto riguarda la Battriana, una parte si trova accanto a Aria verso il nord, benché la maggior parte stia sopra Aria e ad Oriente di essa. E produce quasi tutto tranne l'olio. I Greci che hanno indotto la Battriana a rivoltarsi, grazie alla fertilità del paese, sono diventati così potenti che si sono trasformati in padroni, non soltanto di Ariana, ma anche dell'India, come diceApollodoro di Artemita: e sono state sottomesse da loro più tribù che da Alessandro»
Il re battrianoEutidemo I e suo figlioDemetrio attraversarono l'Hindu Kush ed iniziarono la conquista dell'Afghanistan settentrionale e della valle dell'Indo.
Per un breve periodo ebbero un grande potere; sembrava che un grande impero greco dovesse sorgere in Oriente. Ma questo impero fu lacerato da dissensi interni e continue usurpazioni. Quando Demetrio avanzò nell'India, uno dei suoi generali,Eucratide, si nominò re di Battriana e presto in ogni provincia nacquero nuovi usurpatori, che si proclamavano re e combattevano uno contro l'altro.
La maggior parte di costoro è conosciuta solo grazie alle loro monete, di cui un grande numero è stato trovato in Afghanistan e in India. A causa di queste guerre, la posizione dominante dei Greci fu insidiata rapidamente. Dopo Demetrio ed Eucratide, i re abbandonarono la monetazione secondo lo standard attico ed introdussero uno standard locale, senza dubbio per ampliare i loro consensi anche al di là della minoranza greca. In India, ilsincretismo andò oltre: il sovranoMenandro, noto come un grande conquistatore, arrivò a convertirsi alBuddismo, assai forte inAsia centrale e inSogdiana in particolare. I suoi successori riuscirono a rimanere al potere più a lungo, ma verso il10 d.C. tutto ciò che rimaneva dei re greci era completamente sparito.
La debolezza dell'impero greco-battriano è dimostrata dalla sua rapida e completa disfatta prima da parte deiSaka e poi da parte deiYuezhi (che divennero poi noti comeKushan), che conquistarono laDa-Xia, nome cinese della Battriana, che viene riportato nelle sue cronache l'inviato cineseZhang Qian, verso il126 a.C..
Ma il suo emergere, isolato da migliaia di chilometri dalla Grecia, può essere descritto solo come un paradosso. Comunque la sua influenza culturale non fu completamente perduta; uno stile artistico costituito da una miscela di elementi orientali e occidentali, conosciuto come culturadel Gandhara, sopravvisse all'impero per centinaia di anni.
Ideogramma perDa Xia, l'antico nome cinese della Battriana
La Battriana (nota ai cinesi comeDa Xia) fu visitata dall'esploratore cineseZhang Qian nel126 a.C.
Le relazioni di Zhang Qian furono messe per iscritto nelShiji (Relazioni del Grande storico) daSima Qian nelI secolo a.C. Descrivono un'importante civilizzazione urbana di circa un milione di persone, che viveva in città cinte da mura governate da piccoli re locali o da magistrati. Da Xia era un influente paese con ricchi mercati, che commerciava un'incredibile varietà di oggetti, che arrivavano da lontano, perfino dalla Cina meridionale.
Nel periodo in cui Zhang Qian visitò la Da Xia non c'era più un grande re e i Battriani erano sottomessi ainomadiYuezhi, che si erano insediati nel nord dei loro territori oltre l'Oxus. Tuttavia, Zhang Qian descrisse una popolazione più sofisticata che demoralizzata, ma che aveva paura della guerra.
Questi contatti portarono immediatamente all'invio di diverse ambasciate da parte della Cina, che aiutarono lo sviluppo dellaVia della seta.
^Le fonti greche la chiamavano anche Zariaspa, dal nome del fiume che la attraversava. Cfr. Arriano,Anabasi, IV 1, 5; 16, 5-6; Strabone,Geografia, XI 11, 2 (516); 8, 9 (514); Plinio,Naturalis Historia, VI 45.
Beal, Samuel (trad. da).The Life of Hiuen-Tsiang by the Shaman Hwui Li, with an Introduction containing an account of the Works of I-Tsing, Londra, 1911.
Hill, John E. 2003, «Annotated Translation of the Chapter on the Western Regions according to theHou Hanshu», 2ª ed.,[1]Archiviato il 26 aprile 2006 inInternet Archive.
Hill, John E. 2004.The Peoples of the West from the Weilue 魏略by Yu Huan 魚豢: A Third Century Chinese Account Composed between 239 and 265 CE. Traduzione inglese annotata.[2]Archiviato il 26 aprile 2006 inInternet Archive.
Watson, Burton (trad. da), «Chapter 123: The Account of Ta-yüan»,Records of the Grand Historian of China: tradotto dal Shih chi diSsu-ma Ch'ien,Columbia University Press, 1961, pg. 265
Watters, Thomas,On Yuan Chwang's Travels in India (A.D. 629-645).
Ristampa: New Delhi, Munshiram Manoharlal Publishers,1973.
Arthur Cotterell,From Aristotle to Zoroaster, 1998, pp. 57-59.ISBN 0-684-85596-8