GliOrchi (Orchetti nelle edizioniitaliane antecedenti al2003,Orcs nell'originaleinglese) sono una razza diArda, l'universo immaginariofantasy creato dallo scrittore ingleseJ. R. R. Tolkien.
Si tratta di creature di formaumanoide, una progenie elfica corrotta nella mente e nel corpo daMelkor storpiando e torturando gliElfi da lui imprigionati inUtumno durante laPrima Era, come spiegato neIl Silmarillion[1]: l'ainu decaduto infatti non li ha creati, non è in grado di creare alcun essere vivente «a causa della sua ribellione nelloAinulindalë prima dell'Inizio»[2], ma la progenie degli Orchi si riproduce perpetuando l'originaria corruzione e Melkor li ha resi suoi schiavi sebbene queste creature in cuor loro lo detestino.
Gli Orchi[3] sono creature grottesche e deformi, dalla pelle verde scuro fino a rosa chiaro e dalle braccia particolarmente lunghe. Il volto è schiacciato, la bocca ampia dotata di zanne, gli occhi rossi particolarmente adatti a vedere al buio dato che trascorrono gran parte della loro vita in caverne e gallerie: odiano infatti e mal sopportano, fatta eccezione per gliUruk-hai diSaruman, la luce del sole, la quale gli "rende molli le gambe e fa girar loro la testa." Per tale motivo, durante labattaglia dei Campi del Pelennor,Sauron oscura il cielo con i fumi delMonte Fato favorendo l'avanzata del suo esercito. La loro altezza varia, da quella paragonabile a quella di un uomo (seppur molto basso) a quella di uno Hobbit.
Intimamente crudeli, antropofagi e all'occorrenza cannibali, sono tuttavia molto ingegnosi e valenti[4] sia nelle opere minerarie che nella lavorazione dei metalli, in particolar modo quando si tratta di produrre armi e strumenti di tortura.
Sia Melkor che, dopo di lui, Sauron non si curano della loro incolumità sia per malvagità sia perché, più semplicemente, gli Orchi si riproducono rapidamente rimpiazzando le perdite.Per questo motivo, per esempio, Sauron non si cura che gli Orchi di stanza presso il passo diCirith Ungol siano l'unica fonte di cibo perShelob:
(Il Signore degli Anelli, p. 873.)
Gli Orchi furono "generati" da Melkor nella Prima Era; da allora si diversificarono in un gran numero di razze, sparse qua e là per le Grandi Terre; la razza più antica è quella degliOrchi del Nord, i servitori diMorgoth; essi vivevano inAngband o sparsi per ilBeleriand, tuttavia non erano una razza uniforme, poiché anch'essi erano piuttosto diversificati, infatti esistono:
A seguito del crollo delThangorodrim e della disfatta di Morgoth, gli Orchi fuggirono dal settentrione e si rifugiarono nella Terra di Mezzo orientale; qui probabilmente cominciarono a creare problemi aiNani e agliUomini. Gran parte di loro si riversò nelleMontagne Nebbiose, ove si diversificarono ulteriormente in una gran numero di tribù con dialetti e costumi differenti.
Nella guerra diSauron contro l'Eriador, gli Orchi fecero parte del suo esercito; in seguito, allorché egli fu sconfitto, si rifugiarono aMordor con lui, ma solo una piccola percentuale, che però Sauron nutrì facendola incrementare di numero. Da essi ricavò i cosiddettiOcchirossi, gli Orchi soldati che fino al termine dellaTerza Era furono la maggior componente delle sue legioni.
Negli ultimi due secoli dellaTerza Era ad opera dei malvagiMaiar dimoranti nella Terra di Mezzo si ebbe un'ulteriore, terribile modifica degli Orchi. Sauron, infatti, cercò di rendere queste infami creature più robuste, riuscendovi; ed ottenne gli Uruk, Orchi neri molto grossi e forzuti, che causarono gravi danni aGondor. Oltre a servire come potente legione a Mordor, alcuni Uruk furono inviati nelle miniere delle Montagne Nebbiose, dove divennero dei veri e propri signori, e fornendo a Sauron degli utili servi in un luogo così distante.
Infine, nell'ultimo mezzo secolo della Terza Era, lo stregone traditoreSaruman modificò questi Uruk, rendendoli ancor più robusti, tanto da coprire in viaggio lunghe distanze e di sopportare la luce del sole. Solitamente questi Orchi chiamavano se stessiUruk-hai, mentre le altre razze venivano da loro dispregiativamente definitesnaga, schiavi. Come se non bastasse, il perfido Saruman infuse ad alcuni Uomini sangue di Orco, ottenendo l'orribile generazione deimezzi-orchi, alti come Uomini ma con il viso crudelmente simile a quello orchesco. Mentre è probabile che almeno gli Uruk-hai di Saruman si estinsero a seguito della sconfitta della battaglia delTrombatorrione, i mezzi-orchi furono invece rilasciati dagliHobbit dopo la battaglia diLungacque, e quindi si mescolarono alle genti dell'Eriador.
All'inizio dellaQuarta Era, con la sconfitta di Sauron gli orchi fuggirono e ormai allo sbando, senza più una guida, molto probabilmente vennero tutti sterminati dagli uomini dei Regni Uniti mentre i goblin che abitavano nelle montagne nebbiose vennero uccisi dai nani della stirpe di Durin. Durante quest'era l'unico luogo in tutta la Terra di Mezzo dove si potevano incontrare Orchi erano solo le Montagne Grigie a nord che durante la Terza Era erano infestate ancora da alcuni draghi.
Tolkien riprende il nomeorc eork[6] direttamente dal vocabolo inantico inglese che compare nelpoema epicomedioevaleBeowulf e che si riferisce ad alcune creature mostruose della schiatta diGrendel.
Dal termine in antico inglese, lo scrittore conia[7] il vocabolosindarin «orch» (con il plurale «yrch»)[8] e «uruk» nellinguaggio nero utilizzati, assieme a «orc», in gran parte della sua produzione, anche se neLo Hobbit utilizza quasi esclusivamente il termine «goblin».
Questa discrepanza dipende dal fatto che l'ambientazione deLo Hobbit, pur attingendo per molti aspetti (nomi, personaggi, creature e luoghi) a quell'insieme di scritti sullaTerra di Mezzo che costituirannoIl Silmarillion, non era stata concepita inizialmente da Tolkien come coincidente con la Terra di Mezzo, e il romanzo manteneva un impianto favolistico di varia ispirazione[9].
Nello specifico, un'importante fonte[10] per l'ideazione degli Orchi era stata, oltre alBeowulf, lafavolaLa principessa e l'orco (The Princess and the Goblin,1872) dello scrittorescozzeseGeorge MacDonald. Gli Orchi di Tolkien mostrano, tuttavia, alcune differenze rispetto agli originali: amano cantare ritmate e feroci liriche[11] e hanno i piedi robusti e resistenti dove invece quelli degli Orchi di MacDonald sono delicati[12].
Nell'originale inglese deLo Hobbit (che viene pubblicato nel1937) il termine «orc» non viene, quindi, utilizzato se non in due casi: quandoGandalf cerca di spaventareBilbo menzionando le creature delle Terre Selvagge e nel nome della spada elficaOrcrist rinvenuta tra gli oggetti del tesoro deiTrollBerto, Maso e Guglielmo. Tutte le altre occorrenze del romanzo riportano, in assonanza con l'opera di MacDonald, il termine «goblin», anche se si tratta comunque di creature già simili a quelle delle successive opere tolkeniane.
Una versione iniziale degli Orchi, molto diversa come fisionomia da quelle successive, compare nella poesia di TolkienGoblin Feet (Piedi d'orco) che venne pubblicata nell'annuarioOxford Poetry del1915 e, successivamente, inBook of Fairy Poetry (Libro della poesia fiabesca,1920) di Dora Owen. InGoblin Feet, gli Orchi sono descritti come «minuscole creature elfiche e i suoni del loro canto e della loro danza [sono] magici»[13].
Nelle edizioni initaliano delSignore degli Anelli per l'editoreRusconi, dal1970 fino all'acquisizione diBompiani e alla revisione dellaSocietà Tolkieniana Italiana nel2003, la parolainglese «orc» viene tradotta come «orchetto».
La scelta stilistica, che l'ha differenziata per lungo tempo dall'edizione italianaAdelphi deLo Hobbit, dove veniva utilizzato il termine «orco» (per quanto, come già detto, nell'originale inglese di quest'opera fosse utilizzato «goblin»), rientra in una più ampia e complessavicenda editoriale relativa alla pubblicazione italiana del romanzo.
Si può dire che goblin sia un termine arcaico[14].
È un orco albino che viene menzionato neLo Hobbit e nell'appendice A deIl Signore degli Anelli.[15] Del suo aspetto si apprende esclusivamente che era: «un grande Orco con un'enorme testa coperta da un elmo, eppure agile e veloce.[15]». Tolkien descrive Azog come un guerriero «crudele e pieno di astuzia», dotato di una forza sovrumana tale da rompere il collo diNáin nonostante il nano avesse un collare di ferro a proteggerlo.[15]
Azog viene definito come "orco" neIl Signore degli Anelli e come "goblin" neLo Hobbit. NeLo Hobbit Gandalf, in una discussione con Thorin, dice appunto che Azog appartiene alla razza dei Goblin: «Tuo nonnoThròr fu ucciso, come ben ricordi, nelle miniere di Moria da Azog il Goblin.»[16]. Questa apparente discrepanza dipende dal fatto cheLo Hobbit, mantenendo un impianto favolistico[17], ha una narrazione incentrata maggiormente sul punto di vista degli hobbit, e "goblin" è appunto il termine con cui soprattutto gli hobbit chiamano gli orchi. Nei film diPeter Jackson invece i due termini indicano due razze distinte, e Azog "Il profanatore" è definito solo come orco.
Nelle prime due edizioni deLo Hobbit non era specificato il nome dell'orco che uccideThrór. Il nome Azog fu inserito nella terza edizione deLo Hobbit pubblicata nel1966, successiva all'uscita della seconda edizione del1965 deIl Signore degli Anelli[18]. Il nome Azog ha un'origine sconosciuta e, secondo John D. Rateliff, potrebbe derivare dallinguaggio nero diMordor[19].
Azog è il capo degli Orchi che, durante laTerza Era, prendono possesso delle miniere diMoria, antica fortezza delpopolo di Durin.[15] QuandoThròr (nonno diThorin Scudodiquercia), insieme al suo amico Nár, ritorna a Moria per visitarne le antiche dimore, viene catturato dopo aver varcato il cancello delle miniere e massacrato da Azog e dai suoi subordinati. Dopo aver decapitato Thròr e inciso sul suo viso il suo nome con il fuoco in rune naniche, Azog restituisce la testa del nano a Nár, assieme a un sacchetto di monetine, e offende aspramente il popolo di Durin definendoli "accattoni barbuti", non prima di essersi proclamato nuovo signore di Moria.[15]
Questo evento dà inizio alla guerra fra Orchi e Nani. Durante laBattaglia di Nanduhirion o Azanulbizar, dove gli Orchi assalgono i Nani, Azog esce dalle sue dimore per affrontare i nemici e spezza il collo diNáin, nipote di Thrór, che lo aveva sfidato. Nell'epilogo della battaglia, però, venne ucciso dal giovaneDáin II Piediferro, che gli mozza la testa davanti ai cancelli di Moria. Al termine della battaglia i Nani prendono la testa mozzata di Azog e, prima di infilzarla in cima ad un'asta, gli inseriscono in bocca il sacchetto di monetine che l'Orco aveva dato a Nár[15].
Nella trilogia deLo Hobbit diPeter Jackson, il ruolo di Azog è interpretato daManu Bennett con la tecnica delmotion capture. In origine il personaggio non avrebbe dovuto avere l'aspetto che appare nel film. Tuttavia, quandoPeter Jackson decise di dare maggior spazio al personaggio, modificò il suo aspetto per renderlo più minaccioso e singolare. Per questa ragione, per il ruolo di Azog Jackson decise di non usare unostuntman, ma di scegliere un attore prestante fisicamente come Bennett[20]. Nel film è rappresentato come un grosso orcoalbino che cavalca unamannara femmina bianca[21]. L'orco è ancora vivo durante il periodo in cui si svolgono i film, poiché, a differenza di quanto scritto nel romanzo, non viene ucciso daDáin, ma solo ferito daThorin Scudodiquercia (che gli amputa la mano e parte dell'avambraccio sinistro).
Nelsecondo film, diventa il comandante delle legioni di Sauron. Nella versione estesa, vi è un flashback dellaBattaglia di Azanulbizar: dopo aver uccisoThrór, sconfigge in duello suo figlioThráin e gli prende l'Anello. Nelterzo e ultimo film, Azog è il comandante di legioni degli orchi e guida le sue truppe in direzione dellaMontagna Solitaria per labattaglia dei Cinque Eserciti, con l'aiuto del figlio Bolg che comanda un secondo esercito di orchi provenienti dalMonte Gundabad. Durante la battaglia comanda le legioni dalla torre di Collecorvo e, sapendo dell'arrivo di Thorin,Fíli,Kíli eDwalin, riesce con astuzia a separare i quattro e a uccidere Fíli. Successivamente si scontra con Thorin sul fiume ghiacciato di Collecorvo e riesce a ferire mortalmente quest'ultimo, che però ribalta velocemente la situazione e riesce a uccidere il profanatore trafiggendolo al petto con la spada elficaOrcrist.
Un grande capitano degli Orchi che guidò la sua gente nell'assedio diGondolin; "fatto a pezzi" daTuor.
Compare con un ruolo secondario e da antagonista nel romanziLo Hobbit, mentre viene menzionato nelle Appendici deIl Signore degli Anelli. All'interno delcorpus dello scrittore, Bolg è un gigantesco orco a capo del vasto esercito di suoi simili e mannari che neLo Hobbit partecipa allabattaglia dei Cinque Eserciti contro elfi, nani e uomini.
Non si conosce nulla del suo aspetto e della sua personalità si apprende esclusivamente che era intenzionato a distruggere la dinastia di Durin[22]. Il nome "Bolg" è di origine ignota; potrebbe derivare dalla parola "bolg", proveniente dalla lingua mágol[23][24], il cui significato è letteralmente "forte", oppure deriva da "bolg", una parola di significato sconosciuto che apparteneva all'anticalingua irlandese[24].
Bolg è il figlio di Azog. Dopo la morte di suo padre per causa diDáin II Piediferro nellabattaglia di Nanduhirion o Azanulbizar, Bolg giura che avrebbe vendicato suo padre e distrutto ladinastia di Durin.[15][22]
Al comando di un grande esercito composto da orchi emannari, Bolg si reca ai piedi dellaMontagna Solitaria dove affronta l'esercito composto dagli uomini dellaCittà del Lago, gli Elfi Silvani e i Nani provenienti daiColli Ferrosi nellabattaglia dei cinque eserciti. Durante lo scontro, Bolg, affiancato dalle sue guardie del corpo, affronta molti nemici e va vicino alla vittoria, ma viene ostacolato dall'intervento del mutapelleBeorn, giunto improvvisamente sul campo di battaglia. Beorn, dopo aver sbaragliato le guardie del corpo di Bolg, attacca l'orco facendolo a pezzi. Alla morte del loro capo, l'esercito degli orchi e dei mannari si disgrega in preda al panico e viene sconfitto definitivamente[25].
Bolg compare con un ruolo di un certo rilievo nella trilogia cinematografica deLo Hobbit diretta daPeter Jackson. In questa trilogia viene rappresentato come un enrome orco albino proprio come Azog. Nelsecondo film prende il posto di suo padre (impegnato a comandare le legioni delNegromante) come cacciatore della compagnia diThorin Scudodiquercia, inseguendola fino aBosco Atro e laCittà del Lago, dove si scontra conLegolas; nelterzo film comanda un'ulteriore legione del Negromante proveniente damonte Gundabad e, durante la battaglia dei Cinque Eserciti, uccideKíli e arriva a un passo dall'uccidere ancheTauriel, venendo, però, fermato e ucciso da Legolas.
Bolg è interpretato nel secondo film daLawrence Makoare (già interprete, nella trilogia originale, delRe stregone di Angmar, dell'Uruk-haiLurtz e dell'orco Gothmog) e nel terzo daJohn Tui mediante la tecnica delmotion capture, apparendo come un orco gigante albino esattamente come Azog. Nelprimo film, il personaggio appariva brevemente in un flashback durante labattaglia di Azanulbizar, interpretato daConan Stevens mediante la tecnica tradizionale deltrucco prostetico: poiché, però, secondo Jackson sarebbe stato visivamente strano vedere Azog realizzato in CGI e Bolg in prostetico, ha riaccreditato questa prima versione come "Guardiano delle Celle Segrete diDol Guldur"[26], facendolo ricomparire anche nel terzo film come l'orco che tenta di uccidereGandalf imprigionato, ma che viene spazzato via dalla luce emessa dall'AnelloNenya diGaladriel.
Re degli Orchi provenienti dal Monte Gramma,Golfimpal fu ucciso da Ruggitoro (o Ruggibrante, a seconda della traduzione) Tuc durante la battaglia di Terreverdi, nellaContea. Ruggitoro lo decapitò con un'ascia e la sua testa finì in una tana di coniglio, motivo per cui dal suo nome deriva quello del gioco del golf (nell'universo di Arda).
Gorbag serve come capitano nella città diMinas Morgul; tuttavia, in occasione della caccia diShelob ai danni diFrodo Baggins eSamvise Gamgee, Gorbag si reca al valico per controllare la situazione, e qui incontraShagrat, capitano diCirith Ungol, anch'egli giunto per vedere cos'è accaduto. Assieme i due orchi decidono di trasportare Frodo nella torre, allo scopo di perquisirlo e torturarlo; ma Gorbag, vista la cotta di maglia di Frodo, decide di contraddire gli ordini dei suoi padroni, tenendola per sé. Shagrat, in disaccordo, lo uccide e poi fugge, portando con sé il prezioso oggetto.
Nel filmIl ritorno del re della trilogia cinematografica,Gorbag è interpretato daStephen Ure.
Nel libro,Gothmog è il luogotenente diMinas Morgul, ma non è specificata la sua natura: potrebbe infatti essere un orco, un Numenoreano nero o addirittura uno deiNazgûl. Di lui sappiamo soltanto che rinvigorisce l'assedio di Minas Tirith subito dopo la morte diThéoden e poco prima dell'arrivo diAragorn. Nel romanzo, non è specificato che fine faccia, ma è probabile che muoia in battaglia.
Nel filmIl Signore degli Anelli - Il ritorno del re diPeter Jackson, Gothmog è interpretato dall'attore neozelandeseLawrence Makoare, che impersona anche ilRe stregone di Angmar. In questo film, viene rappresentato come un grosso orco dalle orride fattezze che pare affetto daelefantiasi. È il comandante degli orchi che assedia Minas Tirith. La sua morte viene mostrata soltanto nella versione estesa: egli sta per assassinareÉowyn, che ha appena ucciso il Re stregone di Angmar, ma viene a sua volta trucidato da Aragorn eGimli.
È il re dei Goblin che, neLo Hobbit, catturano la compagnia diThorin Scudodiquercia diretta versoErebor. Il Grande Goblin è un personaggio minore nei romanzi di Tolkien. Nel libro del suo aspetto si apprende esclusivamente che era «un Goblin orrendo e dalla testa enorme» e che sedeva su un trono, una pietra larga e piatta. Malvagio e crudele, ma anche intelligente e astuto, il Grande Goblin appare per la prima volta quando cattura sulleMontagne Nebbiose la compagnia di Thorin Scudodiquercia diretta verso Erebor. Interroga personalmente il gruppo. Quando scopre in possesso dei Nani alcune delle spade che, in epoche passate, avevano abbattuto molti della sua specie, il Grande Goblin decide di punire il gruppo. Proprio in quel momento, però, intervieneGandalf che uccide il re con la spadaGlamdring e libera i suoi compagni[27]. Viene chiamato anche Re dei Goblin o Malevolenza da un suo stesso soldato-goblin.
Il personaggio compare nel filmLo Hobbit del 1977, diretto e prodotto daJules Bass eArthur Rankin Jr., dove è doppiato da John Stephenson.
Appare anche nella trasposizione cinematografica diPeter Jackson deLo Hobbit dove è interpretato daBarry Humphries, attraverso lamotion capture[20] con la voce italiana diMassimiliano Plinio. Per la parte del Re dei Goblin, Jackson era in cerca di una figura che mostrasse una delicata sensibilità e una profondità emotiva[28]. Il regista si interessò a Humphries dopo aver visto alcuni suoi spettacoli teatrali di Dame Edna e lo giudicò perfetto per il ruolo[29].
Durante il viaggio degli orchi che hanno rapitoMeriadoc Brandibuck ePeregrino Tuc, Grishnàkh si oppone al volere diUglùk, capo degliUruk-hai, che dirige la banda. Grishnàkh è un soldato diMordor, e preferirebbe condurre i due prigionieri dal suo padroneSauron piuttosto che attraversareRohan, ma ha paura di sfidare Uglùk, ed inoltre egli conosce il segreto che néSauron néSaruman possono celare: un mezzuomo possiede l'Unico Anello. Perciò Grishnàkh, mentre la banda di orchi è assalita dai prodi cavalieri di Rohan, si apparta con Merry e Pipino per perquisirli e impossessarsi del prezioso gioiello, ignorando che i suoi due prigionieri non lo possiedono.[30] Per fortuna dei dueHobbit, comunque, Grishnàkh viene ucciso da un cavaliere, cosicché essi possono scampare al massacro e rifugiarsi nella grande Foresta diFangorn.[31] In un'altra versione, Grishnàkh viene ucciso da Barbalbero mentre insegue Merry e Pipino.
Nel filmLe due torri della trilogia cinematografica,Grishnàkh è interpretato daStephen Ure.
Lagduf è un orco al servizio diShagrat, ucciso dagli arcieri diGorbag mentre fuggiva dalla Torre assieme a Muzgash.[32][33]
Lug è un Orco che partecipò all'assedio diGondolin, fu ucciso daTuor con l'asciaDramborleg, che gli troncò le gambe.
Lugdush è unUruk-hai al servizio diSaruman, membro della squadra diUglùk. È menzionato solo in pochi punti, come quando il suo capitano gli ordina di sorvegliare gli Hobbit prigionieri,Meriadoc Brandibuck ePeregrino Tuc.[34]
Mauhùr è unUruk-hai al servizio diIsengard. Egli, durante il passaggio in cui Merry e Pipino sono prigionieri degli Orchi, attende la squadra diUglùk nei pressi della Foresta diFangorn[35]; probabilmente viene ucciso dai Cavalieri diÉomer o dagli abitatori di Fangorn. Nel film egli è interpretato da Robbie Magasiva.
Muzgash è un orco diCirith Ungol, ucciso dai seguaci diGorbag mentre lasciava la Torre assieme a Lagduf.[32][33]
Il "massimo difensore" delle schiere di Orchi che assalironoGondolin; decapitato daEcthelion. Tolkien scrisse la prima versione (mai completata) della caduta di Gondolin nel1917, tuttavia il personaggio non compare nella versione pubblicata nelSilmarillion.
Un signore degli Orchi nellaPrima Era, ucciso daTuor con un fendente al capo nell'assedio di Gondolin.
Radbug è uno degli Orchi, probabilmente un seguace diGorbag, ucciso daShagrat durante la lotta per il possesso di Frodo e dei suoi oggetti.
Shagrat è una figura di una certa rilevanza nell'opera di Tolkien.Frodo, dopo esser stato ferito dall'immondaShelob, viene condotto, incosciente, dagli orchi nella Torre diCirith Ungol. Qui (per fortuna sua e del fedeleSam) il capitano della torre, Shagrat, litiga con il capitano degli Orchi giunti daMinas Morgul,Gorbag. Assieme a loro lottano le rispettive fazioni; infine, nella torre rimangono solo Shagrat, un Orco chiamato Snaga, Frodo e Sam, giunto in seguito. Sam si scontra con Shagrat, ma l'Orco riesce a sfuggirgli; giunto dai suoi superiori, Shagrat consegna loro la cotta di maglia dimithril appartenente a Frodo, e di cui si è impossessato.[36] Non si sa quale sia la fine di Shagrat, ma un Orco che gliHobbit odono lungo il cammino riferisce ad un commilitone che Shagrat non sarebbe più stato un capitano.[37] Comunque, la cotta di maglia perviene allaBocca di Sauron, che la mostra aGandalf durante il colloquio con i Capitani dell'Ovest innanzi alMorannon.[38]
Nel filmIl ritorno del re,Shagrat è interpretato daPeter Tait.
Il cantante deiDimmu Borgir,Shagrath, dichiarò in un'intervista che il suo nome d'arte è ispirato proprio all'uruk nero.
Snaga è un Orco segugio delle schiere diCirith Ungol. Egli è agli ordini diShagrat, ma a seguito del litigio fra questi eGorbag e la morte di tutti gli altri Orchi, egli si rifiuta di obbedire al comando di Shagrat di lasciare la Torre per avvisare iNazgûl, poiché teme il 'grande guerriero elfico'. Dopo la fuga del suo capitano, Snaga si reca daFrodo, suo prigioniero, per fustigarlo; maSamvise Gamgee interviene, spaventa l'Orco che ruzzola giù dalle scale, spezzandosi il collo.[39]
Anche un altro Orco porta il nome di Snaga, ma esso compare neLe due torri: è uno degli Orchi esploratori cheUglùk invia in avanscoperta.
Nell'appendice sui linguaggi in coda al Signore degli Anelli, in particolare nel brano "A proposito degli Orchi e del Linguaggio Nero" il termine Snaga è tradotto conschiavo ed è l'appellativo che gliUruk-hai davano a tutti gli orchi di altre razze.
Ufthak è un Orco appartenente alle schiere diCirith Ungol. Nel libroIl ritorno del re egli viene menzionato dal suo capitano,Shagrat, il quale lo trovò imbozzato nella tana diShelob, ma non lo liberò per paura di suscitare la collera del ragno.[40]
NeLe due torri,Uglùk è unUruk-hai incaricato daSaruman di guidare la sua truppa attraverso le lande diRohan. Uglùk è più forte dei suoi simili, e anche di tutti gli altri orchi che compongono la banda, perciò impone la sua volontà uccidendo chi si oppone.[41] Uglùk vuole consegnare gliHobbit in suo possesso a Saruman, incurante degli ordini provenienti daMordor portati daGrishnàkh. Ma non riesce a portare a termine la sua missione, poiché viene ucciso dal nipote del Re di Rohan,Éomer, che smonta da cavallo e poi lo decapita nei pressi della Foresta diFangorn.[42]
Nel filmLe due torri, Uglùk è interpretato daNathaniel Lees. Dopo la morte di Lurtz per mano di Aragorn, Uglùk prende il posto come caposquadra degli Uruk-hai inviati da Saruman a recuperare gli Hobbit portatori dell'Anello.
Ulbandi, chiamata anche Fluithuin, è una femmina di Orco e compare neiRacconti ritrovati, essa è inoltre, forse, l'unica femmina di Orco presente nelle opere tolkieniane.Viene menzionata come madre diGothmog, assieme aMelkor.
Vi sono molti personaggi appartenenti alla razza degli Orchi nei libri di Tolkien, tuttavia non tutti hanno un nome; eccone qui di seguito un piccolo elenco.
Questi sono gli Orchi non inclusi nei libri, ma ideati appositamente nelle trilogie cinematografiche diPeter Jackson.
Lurtz[43] è il capitano degliUruk-hai che conduce i suoi simili alla ricerca della Compagnia dell'Anello, con lo scopo di catturare gli Hobbit. Il suo personaggio è interpretato dall'attoreLawrence Makoare.
Lurtz fu il primo degliUruk-hai diSaruman ad essere creato, e fu il loro comandante nella battaglia contro la Compagnia dell'Anello pressoAmon Hen. Qui uccideBoromir, il quale stava difendendo gliHobbitMerry ePipino, scagliando contro l'uomo tre frecce. Mentre i suoi compagni catturano gli Hobbit, Lurtz rimane indietro per dare il colpo di grazia a Boromir, ma viene ostacolato daAragorn che riesce a impedire che il suo amico venga dilaniato e dopo uno scontro uccide Lurtz prima tagliando il braccio destro, poi colpendolo allo stomaco e infine tagliandogli la testa con la spada.
Lurtz era l'Uruk-hai più grosso e forte del suo gruppo. Possedeva anche una straordinaria resistenza fisica. Infatti, nonostante Aragorn gli avesse trapassato la gamba con il suo pugnale, tagliato un braccio e lo avesse infilzato allo stomaco con la sua spada, Lurtz continuava a combattere contro il ramingo.
Nel racconto di Tolkien,Boromir viene ucciso da un orco o più orchi sconosciuti, essendo stato "colpito da molte frecce".[44]
Il personaggio di Lurtz è uno dei personaggi giocabili per la fazione diIsengard nel videogiocoIl Signore degli Anelli: La battaglia per la Terra di Mezzo e nei suoi seguiti.
Nel libro,Snaga è un Orco al servizio diShagrat, ma nel film è un Orco della banda diGrishnàkh a portare tale nome. Egli vuole a tutti i costi divorare Merry e Pipino, a dispetto degli ordini diMordor eIsengard, ma è lui a finire ucciso daUglùk e divorato dal resto della banda. Snaga è interpretato daJed Brophy. Il nome Snaga è inoltre usato dagli uruk-hai per nominare gli orchi comuni. L'orco Snaga è presente anche nel videogiocoGuardians of Middle-earth, e la sua arma è un tipo di sciabola.
Sharkû è il nome del capitano degli Orchi cavalcalupi nel filmLe due torri. È interpretato daJed Brophy.
Lo si vede per la prima volta negli abissi diIsengard, doveSaruman gli ordina di attaccareRohan con i suoi Mannari; compare poi nella battaglia (presente solo nel film) innanzi alFosso di Helm tra Cavalieri di Rohan e Orchi cavalcalupi, in cui riesce a far precipitareAragorn da un dirupo, ma muore pochi istanti dopo per le ferite riportate nello scontro.
Nel libro,Sharkû è il soprannome con cui Saruman veniva chiamato dai suoi servitori, e che significa "vecchio uomo".
Guritz compare nel filmIl ritorno del re, interpretato daJoel Tobeck. Nei crediti finali è citato semplicemente comeOrc Lieutenant.
Riconoscibile a prima vista per la lunga cicatrice che gli deturpa il volto e per il teschio impalato sul suo elmetto, Guritz è il principale tenente di Gothmog, e partecipa all'assedio diMinas Tirith e alla battaglia che ne segue. Viene ucciso da Aragorn sull'Harlond mentre attende i Corsari diUmbar.
Fimbul è uno degli Orchi cacciatori di Azog presente nella trilogia cinematografica deLo Hobbit, e luogotenente di Yazneg, braccio destro di Azog, che guidò gli Orchi cacciatori verso Thorin Scudodiquercia e la sua banda di Nani. Fimbul in seguito diventa il braccio destro di Azog, poiché questi aveva dato Yazneg in pasto ai mannari a causa dei suoi fallimenti.
Questi sono alcuni degli Orchi che sono stati creati per il videogioco del 2012Guardians of Middle-earth.
QuestoGoblin è non solo malvagio ma anche pazzo: è una bomba a orologeria sempre in movimento, sempre in esecuzione. Felgrom trasporta sul suo dorso un'enorme bomba esplosiva ma può lanciare anche delle bombe più piccole; indossa una maschera di ferro con un lungo naso a becco. Felgrom e i suoi compagni sono l'avanguardia di una compagnia dei soldati diMordor abituati a instillare la paura nei loro nemici. Quando si sente minacciato o si sente in trappola Felgrom si suicida facendo esplodere l'enorme bomba che trasporta, ma questo a lui non gliene importa: infatti lo fa consapevolmente sapendo che un loro danno ai nemici diSauron vale molto della propria vita insignificante; Felgrom in particolare desidera fortemente saltare su un manipolo di soldati e, facendosi esplodere, bruciarli nelle fiamme.
Una volta morto questoGoblin fu posseduto da un'entita oscura. È coperto da vestiti cremisi e da un'armatura, i cui bracciale destro e l'elmo sono coperti da punte acuminate, e galleggia nell'aria; dentro il suo corpo è presente un'energia negativa, simile alla forza che anima iBalrog (è molto probabile che l'entità che lo ha posseduto sia lo spirito di uno di questi terribili esseri), che gli conferisce il potere di controllare le fiamme e le ombre. Essendo malvagio Lugbol ride della sofferenza dei suoi nemici quando sono avvolti nelle sue fiamme. Inoltre, quando si sente troppo indifeso, può evocare un mannaro di fuoco che lo aiuta nelle sue battaglie.
Mozgog è un Orco terribile, implacabile e non lascia scampo a nessuno. La sua corazza è costituita da: un elmo con 4 aculei triangolari, un bracciale, collegato a uno dei parabracci, legato al corpo con una cintura, e quella sulla vita ha un teschio animale come fibbia; dal pettorale sinistro al braccio sinistro vi è un tatuaggio tribale verde-scuro; come arma utilizza un'enorme spada. Dopo aver ucciso molti orchi per la sua posizione di potere Mozgog non ha amici ma molti nemici, sia tra le file degli uomini sia tra i suoi stessi compagni rendendolo pericoloso come un animale braccato. Inoltre, i lunghi anni trascorsi a meritarsi il posto come comandante degli Orchi, lo hanno trasformato in un Orco quasi imbattibile: può essere colpito molte volte ma non cede mai e la sua forza è grande che con un colpo di spada può uccidere subito un nemico.
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