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Axis mundi

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Thangkabhutanese del Monte Meru e dell'universo buddhista, XIX secolo,Trongsa Dzong,Trongsa,Bhutan
Yggdrasill in un manoscritto islandese del XVII secolo

L'axis mundi (lett. "asse del mondo") è un termine proprio dellastoria delle religioni,[1] con il quale si indica la nozione diasse dell'universo presente in differentireligioni emitologie.

Definizione

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Sono diversi gli ambiti che posseggono la funzione diAxis Mundi, ovvero la funzione di collegare Cielo, Terra e Inferi[2]. Esempi diAxis Mundi sono ilMonte Meru della cosmologia religiosa del Sud-est asiatico, loHara Berezaiti della tradizione religiosa iranica o anche l'Himinbjörg della mitologia scandinava[2]. Anche gli alberi "cosmici" svolgono la funzione di "asse dell'universo".

CosìMircea Eliade:

«Nei miti e nelle leggende sull'Albero della Vita abbiamo spesso trovato implicita l'idea che esso si trova nel centro dell'Universo e collega Cielo, Terra e Inferno. Questo dettaglio di topografia mitica ha valore particolarissimo nelle credenze dei popoli nordici, sia altaici che germanici e centro-asiatici, ma la sua origine è probabilmente orientale (mesopotamica).»

( Mircea Eliade,Albero - "Axis Mundi", inTrattato di storia delle religioni, Torino, Boringhieri, 1984, pp. 384 e ss..)

Gli Altaici ritengono che al centro della Terra si collochi un gigantesco abete che arriva alla dimora diBai-Ulgän, ovvero fino al Cielo[3]. In modo simile i Tartari Abakan ci dicono di una betulla che cresce su una montagna di ferro[3]. Medesima concezione si riscontra nelle credenze antico scandinave con l'alberoYggdrasil, mentre iSassoni chiamano tale alberoIrminsul[4].

Raffigurazione dell'Irminsul secondo Wilhelm Teudt.

In alcune mitologie cinesi, l'albero cosmico si situa presso la "Capitale perfetta" eretta al centro del mondo e da lì collega le Nove Sorgenti ai Nove Cieli; tale albero viene nominato come "albero eretto" ("Kieou-Mou")[5]. Allo stesso modo il "primo albero" della tradizioneMaya,Yaxche, il cui posto indica il centro di tutte le direzioni e i colori dell'universo[2].

«L'albero, secondo questi miti, esprime la realtà assoluta nel suo aspetto di norma, di punto fisso, sostegno del Cosmo. È il punto d'appoggio per eccellenza. Di conseguenza, le comunicazioni col cielo possono avvenire soltanto intorno a esso, o addirittura per suo tramite.»

(Mircea Eliade, 1984, pp. 384 e ss.)

Simo Parpola[6] evidenzia la presenza dell'"albero sacro" nella tradizione religiosaassira, rappresentazione del sovrano assiro in qualità "Axis Mundi", ovvero di unione tra cielo e terra in quanto rappresentante del cielo sulla terra. Lo studioso finlandese[6] ritiene anche che tale rappresentazione sia alla base dell'albero della tradizione ebraica dellaQabbaláh, mentre le nozioni relative siano presenti anche nelloZoroastrismo e nelle correntiplatoniche[7].

Nelle tradizioni degli indiani del Nordamerica è presente un pilastro cosmico in qualità di “Axis Mundi”. Presso gli indianiLenape, ma non solo, il palo al centro di dove si svolge il culto cerimoniale sostiene il cielo giungendo alla divinità celeste[2].

Anche le città, in particolare modo quelle imperiali con i loro palazzi e templi, possono svolgere il ruolo di "Axis Mundi", riproducendo l'immagine dellamontagna cosmica (vedi ad esempio loziggurat babilonese)[2].

Tutte queste immagini dell'"Axis Mundi" risultano essere dei luoghi di passaggio dove gli esseri, umani e non, possono incontrarsi o passare da un luogo all'altro; ma tali immagini possono anche indicare la soluzione di contraddizioni nello sviluppo spirituale in quanto ogni differente piano entra in comunicazione[2]. Per questa ragione, ovvero per il fatto che l'"essere", nella sua completa essenza e quindi nella sua piena realtà, è accessibile in tutte le sue dimensione, il luogo dell'Axis Mundi è considerato il piùsacro[2].

Questi simboli quindi, nella loro ambivalenza (in quanto collegano i differenti regni celesti, terreni e inferi, ma al contempo ne sottolineano la distanza) implicano un particolare vissuto basato sulla necessità di una rottura dei differenti piani di esistenza, per realizzare una differente esperienza del mondo rispetto a quella ordinaria[2].

Note

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  1. ^ Lawrence E. Sullivan,Axis Mundi, inEncyclopedia of Religion, vol. 2, New York, Macmillan, 2004, pp. 712 e ss..
    «AXIS MUNDI, the “hub” or “axis” of the universe, is a technical term used in the study of the history of religions.»
  2. ^abcdefghLawrence E. Sullivan, 2004, pp. 712 e ss.
  3. ^ab Uno Holmberg-Harva,Der Baum des Lebens, Helsinki, 1923, pp. 33 e ss.
  4. ^Rodolfo di Fulda,De miraculis sancti Alexandri, 3.
  5. ^Marcel Granet.La pensée chinoise (1934), Parigi, Albin Michel, 1999. In italiano:Il pensiero cinese. Milano, Adelphi, 1971.
  6. ^abSimo Parpola,The Assyrian Tree of Life: Tracing the Origins of Jewish Monotheim and Greek Philosophy, inJournal of Near Eastern Studies, vol. 52, 1993, pp. 161-208.
  7. ^Cfr. anchePietro Mander,La religione dell'antica Mesopotamia, Roma, Carocci, 2010, p. 107.

Bibliografia

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  • Mircea Eliade,Albero - "Axis Mundi", inTrattato di storia delle religioni, Torino, Boringhieri, 1984, pp. 384 e ss..
  • Lawrence E. Sullivan,Axis Mundi, inEncyclopedia of Religion, Vol. 2, New York, Macmillan, 2004, pp. 712 e ss..

Voci correlate

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