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Aviatico

Coordinate:45°48′02″N 9°46′16″E45°48′02″N,9°46′16″E (Aviatico)
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Aviatico
comune
Aviatico – Stemma
Aviatico – Bandiera
Aviatico – Veduta
Aviatico – Veduta
Panorama
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Bergamo
Amministrazione
SindacoMattia Carrara (lista civica) dal 15-5-2023
Territorio
Coordinate45°48′02″N 9°46′16″E45°48′02″N,9°46′16″E (Aviatico)
Altitudine1 022 m s.l.m.
Superficie8,49km²
Abitanti590[2] (31-7-2025)
Densità69,49 ab./km²
FrazioniAma,Amora,Ganda[1]
Comuni confinantiAlbino,Algua,Costa Serina,Gazzaniga,Selvino
Altre informazioni
Cod. postale24020
Prefisso035
Fuso orarioUTC+1
CodiceISTAT016015
Cod. catastaleA517
TargaBG
Cl. sismicazona 3(sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona F, 3 521GG[4]
Nome abitantiaviatichesi
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivo24 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Aviatico
Aviatico
Aviatico – Mappa
Aviatico – Mappa
Posizione del comune di Aviatico nella provincia di Bergamo
Sito istituzionale
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Aviatico[aˈvjaːtiko] (Aviàdech[aˈvjadɛk] oViàdech[ˈvjadɛk], indialetto bergamasco[5]) è uncomune italiano di 590 abitanti[2] dellaprovincia di Bergamo inLombardia. Posto sull'altipiano, che condivide conSelvino, che sovrasta laval Seriana, si trova a circa24 chilometri a nord-est delcapoluogo orobico.

Geografia fisica

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Territorio

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Il monte Cornagera con la frazione Amora

Il territorio di Aviatico è situato ad un'altezza di circa 1.022 ms.l.m. sulle pendici occidentali dei montiCornagera ePoieto.

Leggermente più elevato rispetto all'altopiano diSelvino, comprende nel proprio territorio le frazioni diAma,Amora eGanda. Nonostante geograficamente e storicamente sia considerato parte dellaval Seriana, il capoluogoorograficamente ricade nellaval Serina, tributaria dellaval Brembana, mentre solo le frazioni sono incluse nell'impluvio seriano.

I limiti comunali sono dati a Nord dallaForca, piccolo valico tra i monti Poieto e la cresta delmonte Suchello, mentre a Nord-Est confina con laval de Gru e la parte dellaval Vertova ricadente nel comune diGazzaniga. La porzione orientale è invece occupata dalla frazione di Ganda, a sua volta posta alla sommità della piccola valle delRovaro, delimitata dai crinali del monte Ganda e Rena, delimitazioni naturali con i territori di Gazzaniga eComenduno. A Sud-Ovest la linea prosegue a mezzacosta dalle pendici dei monti Rena fino a quelle del monte Nigromo, tratto entro il quale si incontrano Amora ed Ama. Ad Ovest si trova invece Selvino con il suo altopiano, mentre in direzione Nord-Ovest la divisione amministrativa è conRigosa, frazione diAlgua, e conCosta Serina.

Per ciò che concerne l'idrografia, non sono molti i corsi d'acqua che attraversano il territorio comunale. Si tratta per lo più di piccoli torrenti che raccolgono le acque in eccesso provenienti dai monti circostanti, e si sviluppano poi nel fondovalle seriano. Tra questi vi sono ilRovaro, l'Albina ed il Valgua.

Per quanto riguarda la viabilità interna, il paese ha una rete stradale ordinaria molto semplice, con tre vie che si uniscono nei pressi del centro abitato del capoluogo. La prima, la strada provinciale SP30, proviene daSerina e Trafficanti, frazione di Costa Serina; la seconda, la SP36 arriva da Selvino, mentre la terza, identificabile con la sigla SP 41, collega il capoluogo con le tre frazioni per proseguire versoOrezzo, frazione diGazzaniga, e la bassa valle Seriana.

Storia

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Dalla preistoria ai primi insediamenti

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La valle del torrente Albina, dove sono stati rinvenuti resti di frequentazioni primitive

L'origine della presenza umana sul territorio comunale è da far risalire allapreistoria, come si può evincere da numerosi ritrovamenti rinvenuti in alcune cavità naturali, nelle quali si svilupparono alcuni tra i primi gruppi sedentari della valle Seriana.

Tra queste grotte vi sono quelle conosciute con il nome diBus de Scabla eParadiso degli asini che, situate nella valle dell'Albina (vicine al confine conAlbino, a monte della località diPetello), hanno portato alla luce segni riferibili all'età del bronzo finale (cocci di vasi in terracotta) e sepolture dell'età del rame.

Tumulazioni coeve sono state rinvenute anche nella grottaCorna Altezza, anch'essa situata in posizione elevata nella piccola valle delRovaro (nei pressi del confine conGazzaniga ed Albino), vicino alla frazione diGanda, unitamente a resti di animali quali volpi, marmotte e orsi (l'Ursus spelaeus).

I primi insediamenti stabili risalirebbero invece alVI secolo a.C., quando nella zona si stabilirono popolazioni di origine ligure, dedite alla pastorizia, tra cui gliOrobi. Ad essi si aggiunsero ed integrarono, a partire dalV secolo a.C., le popolazioni di ceppo celtico, tra cui iGalli Cenomani. Si trattava di nuclei autonomi tra loro, che mantenevano un isolamento pressoché totale rispetto a quelli collocati nelle vicinanze.

La dominazione romana

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La chiesa parrocchiale di Aviatico, dedicata a san Giovanni Battista

La condizione mutò con l'arrivo deiRomani che, dopo aver avviato una prima opera di urbanizzazione, permise al borgo di uscire dal suo isolamento grazie alla costruzione di piccole vie di comunicazione quali sentieri e mulattiere.

Anche l'etimologia sarebbe da ricondurre a quel periodo. Nonostante a tal riguardo non esista un'uniformità di pensiero tra i vari storici, si presume che essa abbia origine daviaticum, cioè “ristoro per il viaggio”.

Infatti il paese si trovava in una posizione di passaggio per i viandanti che volevano spostarsi tra le valliSeriana eBrembana, passaggio che col passare dei secoli acquisì sempre più importanza fino ad avere rilevanza extra-territoriale.

Tale convinzione è propria anche dello storico Reginone anche se, nellaCronistorum de' Bèrgheim ne indica una differente matrice, derivante dal celticoAviutum, traducibile nel latinoviator transit. Un'altra interpretazione, perorata daBortolo Belotti, dal Mazzi e dall'Olivieri, vorrebbe invece far risalire l'origine del nome dal gentilizio romanoAvius oAvillius.

Non è tuttavia da escludere che questa possa essere riconducibile ad un periodo più antico, dal momento che lo storico latinoPlinio il Vecchio già nelI secolo identificava il nucleo abitativo con il nome diAvium, di probabile matrice ligure (riconducibile quindi agli Orobi) stante ad indicare la presenza di uccelli rapaci[6].

Il Medioevo

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La cappelletta nei pressi dellaForca, a ricordo dei fatti del1185

Con l'arrivo deiFranchi, avvenuto verso la fine dell'VIII secolo, il territorio venne sottoposto al sistema feudale. A tal riguardo nel973, mediante un atto redatto dall'imperatoreOttone II di Sassonia, il paese, al pari di gran parte della valle, venne infeudato alvescovo di Bergamo.Alcune cronache del tempo, tra la realtà e la fantasia, indicano che verso il termine dell'anno999, alcuni residenti del borgo abbandonarono le proprie abitazioni per via della grande paura derivante dall'avvento dell'anno 1000, rifugiandosi in luoghi riparati quali le grotte presenti sui monti circostanti. Al loro ritorno alcuni di loro, trovate le abitazioni completamente depredate, lasciarono il borgo andando a fondare altri nuclei abitativi, ovvero le attuali frazioni diAma,Amora eGanda.

NelBasso Medioevo le condizioni migliorarono notevolmente, dal momento che furono disboscate intere zone sulle pendici dei monti circostanti, furono bonificati terreni ed introdotte nuovo colture, nonché ampliati e migliorati i sentieri limitrofi, che divennero utilizzabili da carri e bestiame fino al fondovalle. In breve si svilupparono notevoli traffici, di viandanti e commercianti, lungo quella che in breve avrebbe acquisito il nome divia Mercatorum. Considerata una delle principali vie per il commercio tra le valli bergamasche, permetteva il passaggio di persone e merci dirette verso la val Brembana, in quei tempi difficilmente raggiungibile utilizzando gli impervi sentieri del fondovalle brembano.

Questa strada lastricata, che ebbe il suo massimo splendore nei secoli compresi tra ilXII ed ilXVI, si sviluppava dalla città diBergamo, arrivava aNembro e saliva aSalmezza, da cui i traffici proseguivano verso l'altipiano diSelvino ed Aviatico (raggiungibile anche da una via alternativa passante dal paese di Albino) per raggiungere poiTrafficanti (frazione diCosta Serina), ed infineSerina.In seguito all'inaugurazione dellavia Priula, che dal1597 aprì una via alternativa nel fondovalle brembano, il borgo risentì di un isolamento che si protrasse per secoli.

Ilmonte Cornagera, luogo di rifugio per gli abitanti nei momenti di calamità

In ambito demografico, negli anni compresi tra il1173 ed il1175, ad Aviatico si verificò un aumento della popolazione causato dall'immigrazione di alcune persone residenti presso il monte Purito, di competenza territoriale di Selvino. Questi, non accettando la delibera secondo la quale il loro paese sarebbe passato nei possedimenti della città di Bergamo, si trasferirono quindi in alcune baite utilizzate saltuariamente da pastori nomadi.

Nemmeno dieci anni più tardi, il 22 giugno1185, il paese venne assalito da un'orda di banditi che mise a soqquadro l'abitato. Non trovando sufficienti beni da depredare a causa della povertà degli abitanti, presero in ostaggio alcune ragazze del villaggio. Si verificò allora la reazione degli abitanti, che raggiunsero i delinquenti e li affrontarono in una vera e propria battaglia svoltasi nei pressi dellaForca di Aviatico, riuscendo a liberare le prigioniere. Qualche anno più tardi in quei luoghi fu innalzata una cappelletta, dedicata allaMadre del Buon Consiglio a ricordo di quegli eventi.

Nel frattempo a livello amministrativo si era verificata l'emancipazione comunale dei paesi della valle, tra cui quindi anche Aviatico, dal giogo feudale della curia bergamasca. Questo fu reso possibile anche grazie alla sinergia creatasi tra le varie comunità, che permise di istituire nelXIII secolo ilComune Maggiore di Albino, comprendente anche numerose comunità del fondovalle.

Gli eventi infausti non erano tuttavia finiti, dal momento che ben presto cominciarono ad emergere le diatribe tra le fazioniguelfa, per la quale era schierata la maggior parte degli abitanti di Aviatico, eghibellina. Il livello di recrudescenza raggiunse l'apice il 26 maggio1344, quando i reggenti del vicino borgo di Selvino cercarono di sopraffare quelli di Aviatico. Ne seguì una cruenta battaglia in cui vennero distrutte abitazioni ed uccise numerose persone, tra cui Antonio Cantulus, capo della comunità di Aviatico. Il luogo dove si svolsero gli eventi prese il nome da quella stessa persona, tanto che ancora oggi la località è nota con il nomeCantul.

In seguito a questo gli abitanti decisero quindi di dotarsi di una struttura difensiva, al fine di poter meglio contrastare nuove eventuali incursioni. Questa, dotata anche di una torre, venne edificata verso il1370 presso il colleBotto, a metà strada traCantul e la frazione di Ama.

La Serenissima Repubblica di Venezia

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Alla definitiva pacificazione si arrivò pochi anni più tardi grazie all'avvento dellaRepubblica di Venezia, avvenuta formalmente nel1427, in seguito alla richiesta di sottomissione avanzata dai consoli di Aviatico.

LaSerenissima diede il via ad un periodo di tranquillità in cui l'intera zona riprese a prosperare, anche grazie alla diminuzione della pressione fiscale ed alla maggiore autonomia. Si svilupparono ulteriormente i commerci, specialmente della lana prodotta e trasportata alle industrie laniere dellaval Gandino, e vi fu nuovo impulso per l'agricoltura e l'allevamento.Un violento scossone alla tranquillità della popolazione venne dalla violenta epidemia dipeste di manzoniana memoria, che tra il1629 ed il1631 dimezzò il numero degli abitanti. Coloro che trovarono scampo al morbo, che per gran parte aveva trovato rifugio tra i torrioni e le grotte dellaCornagera, decisero di edificare un santuario sul crinale della costa, dedicato a san Rocco, a fianco del quale vennero sepolti i morti causati dalla pestilenza.

A livello amministrativo, come riportato nella relazione stilata dal comandante della SerenissimaGiovanni Da Lezze, nel1593 Aviatico risultava essere dipendente dal comune diDesenzano, mentre le frazioni Ama ed Amora inscritte nel perimetro territoriale di Albino, con Ganda divisa tra le due entità.L'autonomia arrivò il 6 luglio1653 dopo aver ottenuto lo status di“contrada esterna” del Comune Maggiore di Albino. Lo status di contrada esterna diede tuttavia qualche problema di interpretazione dal momento che in documenti delXVIII secolo Aviatico viene indicato talvolta come autonomo, talvolta come assoggettato ad Albino.

Dall'avvento di Napoleone fino ai giorni nostri

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La bidovia sul monte Poieto, attivata nelXX secolo

L'arrivo dellanapoleonicaRepubblica Cisalpina, che nel1797 subentrò alla Repubblica di Venezia, portò una serie di riorganizzazioni territoriali in un breve lasso di tempo. Dapprima autonomo con la pertinenza soltanto del territorio censuario, nel1798 Aviatico acquisì i borghi di Ama ed Amora, con Ganda che venne aggregato nel1805. Quattro anni più tardi invece tutto il comune venne inglobato nel territorio di Albino.La dominazione francese fu malvista da parte di numerosi abitanti, dal momento che le cronache riportano di continue perquisizioni ed arresti tra i presunti cospiratori.A tal riguardo il comandante della guarnigione militare posta a Bergamo decise l'invio nel paese di una guarnigione di cavalleria al fine di reprimere eventuali rivolte.

In seguito allaRestaurazione del1816, l'intera regione passò all'austriacoRegno Lombardo-Veneto, che definì nuovamente i confini ripristinando l'autonomia di Aviatico, in quella che è l'attuale configurazione territoriale.I decenni seguenti, con il paese che nel1859 entrò a far parte delRegno d'Italia, non videro episodi di rilievo, con gli abitanti dediti a condurre una vita umile ma dignitosa, che tuttavia spesso obbligava a scegliere la via dell'emigrazione.

Si verificò quindi una progressiva diminuzione della popolazione che, dopo aver raggiunto le 877 unità rilevate nel censimento del1921, scese fino alle 514 del1971. Nella seconda parte delXX secolo il trend demografico negativo fu arrestato dallo sviluppo dell'industria del turismo che, grazie alla presenza di itinerari naturalistici ed alla tranquillità del posto, che ha comportato un forte sviluppo edilizio ed ha permesso nuove opportunità ai residenti.

Simboli

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I simboli del comune sono lo stemma e il gonfalone concessi con D.P.R. 11 maggio1972.

Blasonatura stemma:

«D'azzurro, all'albero al naturale, nodrito su di unmonte di sei cime d'oro (3,2,1) sostenente tre uccelli di nero; il tutto sinistrato da uncervo saliente d'argento. Ornamenti esteriori da comune.»

(D.P.R. 11 maggio 1972)

Blasonatura gonfalone:

«Drappo troncato, di giallo e d'azzurro, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sotto descritto con la iscrizionecentrata in argento:Comune di Aviatico

(D.P.R. 11 maggio 1972)

Monumenti e luoghi d'interesse

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Il santuario di san Rocco

Tra gli itinerari naturalistici vi sono i montiPoieto eCornagera, che sovrastano l'abitato. Il primo presenta itinerari alla portata di tutti, con un dislivello limitato, comunque superabile mediante l'utilizzo dellabidonvia che, un tempo utilizzata per la pratica dellosci alpino, conduce fino alla sommità, su cui è posto anche un rifugio, da cui è possibile godere di una visuale sulla bassaval Seriana e laval Gandino.La seconda è invece adatta ad un'utenza più esperta, con sentieri che si sviluppano tra forre e guglie, offrendo la possibilità di compiere arrampicate anche di elevata difficoltà.

Tra le altre tracce, sono da segnalare anche quelle contrassegnate con il segnavia delC.A.I. numero 519 (dal Poieto alla Forca, incrocio di più sentieri a nord del paese frequentato per la presenza di un laghetto artificiale, fino almonte Suchello), numero 521 (dal Poieto allaCornagera fino al borgo di Ganda, da cui si scende sul fondovalle seriano presso Rova), numero 522 (da Ganda ad Orezzo tramite la"valle di Platz"), 537 (dalla località"Cantul" ad Ama, poi Amora fino a Bondo Petello) e 538 (da Ganda al"Col del Batès" fino a Comenduno).

In ambito architettonico merita menzione lachiesa parrocchiale di san Giovanni Battista, che sovrasta il centro abitato. Edificata al termine delXIII secolo ed inizialmente intitolata alla Madre di Dio, ha subìto numerosi rifacimenti e ristrutturazioni nel corso dei secoli che l'hanno portata alle attuali dimensioni. Originariamente inclusa nella pieve di Nembro, ma in seguito inserita nella vicaria di Selvino, custodisce al proprio interno dipinti diGiovan Battista Moroni (“san Francesco di Assisi”), diGiuseppe Orelli (“Battesimo di Gesù”), diAntonio Cifrondi e del Querena.

Poco distante, nei pressi del crinale della costa, si trova la chiesetta di san Rocco. Edificata in seguito ad un voto fatto dagli abitanti durante l'epidemia di peste del1630, venne collocata nei pressi del cimitero. Ampliata nel corso delXX secolo, presenta affreschi di angeli e santi ed un dipinto delCifrondi.

Inoltre, alle pendici del Poieto, si dirama un incrocio di sentieri noto come Forca d'Aviatico, da cui partono sei percorsi diretti a paesi e montagne vicini. Vi si trova un laghetto artificiale.

Degne di nota sono anche la chiesetta della"Madonna della neve", posta alla sommità delmonte Poieto, ma anche le chiese delle tre frazioni. Ad Ama è difatti presente la secentesca chiesa dedicata a San Salvatore ed alla Trasfigurazione, adAmora la parrocchiale di san Bernardino da Siena ed a Ganda quella di santa Maria Assunta.

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[7]

Amministrazione

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PeriodoPrimo cittadinoPartitoCaricaNote
7 giugno199328 aprile1997Anselmo Stefano DentellaDemocrazia CristianaSindaco
28 aprile199720 agosto1998Vasco Olivierilista civicaSindaco
30 novembre199828 maggio2003Vasco Olivierilista civicaSindaco
28 maggio200316 aprile2008Anselmo Stefano Dentellalista civicaSindaco
16 aprile200828 maggio2013Anselmo Stefano Dentellalista civica "Insieme per il futuro"Sindaco
28 maggio201311 giugno2018Michele Villarboitolista civica "Insieme per il futuro"Sindaco
11 giugno201815 maggio2023Mattia Carraralista civica "Cambia Vento"Sindaco
15 maggio2023'in carica'Mattia Carraralista civica "Cambia Vento"Sindaco

Note

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  1. ^Comune di Aviatico - Statuto (PDF), sucomuniecitta.it.
  2. ^abBilancio demografico mensile anno 2025 (dati provvisori), sudemo.istat.it,ISTAT.
  3. ^Classificazione sismica (XLS), surischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), inLegge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A,Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151.URL consultato il 25 aprile 2012(archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di),Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001,ISBN 88-87353-12-3.
  6. ^U. Zanetti.op. cit., pg.64
  7. ^Dati tratti da:

Bibliografia

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  • Paesi e luoghi di Bergamo. Note di etimologia di oltre 1.000 toponimi, Umberto Zanetti. Bergamo, 1985
  • Atlante storico del territorio bergamasco, Monumenta Bergomensia LXX, Paolo Oscar e Oreste Belotti.
  • Aviatico. Progetti di vita nelle sue cartoline, Roberto Belotti. Ed. Corponove, 2008

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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V · D · M
Comuni dellaVal Seriana
SuperioreArdesio ·Castione della Presolana ·Cerete ·Clusone ·Fino del Monte ·Gandellino ·Gorno ·Gromo ·Oltressenda Alta ·Oneta ·Onore ·Parre ·Piario ·Ponte Nossa ·Premolo ·Rovetta ·Songavazzo ·Valbondione ·Valgoglio ·Villa d'Ogna
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V · D · M
Italia (bandiera)Comuni dellaprovincia di Bergamo
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