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Avezzano

Coordinate:42°01′51.51″N 13°25′34.94″E42°01′51.51″N,13°25′34.94″E (Avezzano)
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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vediAvezzano (disambigua).
Avezzano
comune
Avezzano – Veduta
Avezzano – Veduta
Veduta di Avezzano dalmonte Salviano
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Abruzzo
Provincia L'Aquila
Amministrazione
SindacoGiovanni Di Pangrazio[1] (Indipendente) dal 9-10-2020
Territorio
Coordinate42°01′51.51″N 13°25′34.94″E42°01′51.51″N,13°25′34.94″E (Avezzano)
Altitudine695 m s.l.m.
Superficie104,08km²
Abitanti40 917[2] (30-11-2024)
Densità393,13 ab./km²
FrazioniVedielenco
Comuni confinantiCapistrello,Celano,Luco dei Marsi,Massa d'Albe,Ovindoli,Scurcola Marsicana,Trasacco
Altre informazioni
Cod. postale67051
Prefisso0863
Fuso orarioUTC+1
CodiceISTAT066006
Cod. catastaleA515
TargaAQ
Cl. sismicazona 1(sismicità alta)[3]
Cl. climaticazona E, 2 561GG[4]
Nome abitantiavezzanesi
PatronoBartolomeo apostolo
Madonna di Pietraquaria
Giorno festivo27 aprile
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Avezzano
Avezzano
Avezzano – Mappa
Avezzano – Mappa
Posizione del comune di Avezzano all'interno della provincia dell'Aquila
Sito istituzionale
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Avezzano (IPA:/aved͡zˈd͡zano/ o/avet͡sˈt͡sano/[5],Avezzane[6] indialetto marsicano:/aved͡zˈd͡zanə/[7]) è uncomune italiano di 40 917 abitanti[2] dellaprovincia dell'Aquila inAbruzzo.

Elevato a rango dicittà condecreto del presidente della Repubblica del 21 giugno 1994[8], è documentato per la prima volta con chiarezza nel IX secolo[9]. Il centro urbano si è sviluppato a cominciare dalriordino amministrativo francese e ancor più verso la fine del XIX secolo in seguito al prosciugamento del lagoFucino, anticamente situato al centro dellaMarsica.

La città, quasi completamente distrutta dalterremoto del 1915[10], è stata decorata con lamedaglia d'argento al merito civile[11] avendo subito nel 1944, pochi anni dopo la ricostruzione, gravi danni a causa deibombardamenti aerei anglo-americani nonché atti di violenza e rappresaglienazifasciste[12]. A vocazione agricola, oltre che industriale e commerciale[13], costituisce un nodo geografico stradale e ferroviario nell'area appenninica dell'Italia centro-meridionale[14].

Geografia fisica

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Territorio

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Panoramica di Avezzano

La città, distesa sul bordo nordoccidentale dellaconca delFucino, è dominata a nord dalmassiccio del Velino, confinando con il colle diAlbe, e a ovest dalmonte Salviano, oltre il quale ai margini deipiani Palentini sorge la frazione diCese, al confine con il comune diCapistrello. A est del territorio comunale la località diPaterno segna la delimitazione conCelano, mentre a sud ricade in una porzione della piana fucense. Il terreno su cui poggia la città è in lieve declivio con salita in direzione nord-nordovest[15].

Il settore urbano presenta un'altitudine che va dai 670m s.l.m. dell'area adiacente alcastello Orsini-Colonna ai 740 m della moderna zona nord. Ildislivello del comune nel complesso varia dai 652 m del Fucino ai 1 398 m del gruppo montuoso deiTre Monti; l'escursione altimetrica è dunque pari a 746 m, mentre l'altitudine media si attesta a 782 m, pertanto lazona altimetrica attribuita è quella montana[16].

Avezzano è posizionata al centro dellaMarsica,regione storico-geografica abruzzese che comprende 37 comuni[17], per un totale di oltre 126 000 abitanti[18].

Foto aerea del Fucino

Idrologia

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Il territorio fucense è attraversato da una serie di canali realizzati dopo il prosciugamento e la bonifica del lago. Il collettore centrale raccoglie l'acqua che dalGiovenco e dai torrenti circostanti si riversa nel reticolo dei canali e che viene utilizzata soprattutto per scopi irrigui[19]. Alcune sorgenti, tutte di piccola portata, sgorgano lungo i pendii del Velino e dei Tre Monti di Paterno[20]. I piani Palentini sono in parte attraversati dall'Imele che confluendo con il torrente Ràfia, tra i comuni diScurcola Marsicana eMagliano de' Marsi, dà origine alfiume Salto[21]. Oltre che nellafascia ripariale dell'Incile del Fucino lezone umide, caratterizzate dalla presenza di piccoli laghi, si trovano nelle località di Pozzone e Papacqua[22][23].

Geologia e morfologia

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I rilievi che circondano la città a nord-nordovest, facenti parte dei gruppi montuosi delMagnola-Velino e del monte Salviano, sono caratterizzati dalle tracce delglacialismopleistocenico-olocenico per via della loro natura geologica di tipocalcareo-dolomitica[24]. Coperture detritiche si evidenziano alle pendici dei monti circonfucensi. Le pareti montuose, lungo la direttrice fucense di nordest fino aVenere, sono segnate dalla successionecarbonaticameso-cenozoica.

Nell'area di Avezzano i bordi della piana del Fucino presentano depositi fluvialighiaioso-sabbiosi,limi eargille[24]. Isedimenti sono databili almeno al periodo dell'ultima glaciazione[20]. Su entrambi i versanti del monte Salviano e sul monte Cervaro sono presenti fenomenologiecarsiche come piccole caverne o ripari rocciosi[25][26].

Clima

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Lo stesso argomento in dettaglio:Stazione meteorologica di Avezzano.

Collocata tra la catena centrale e quella occidentale dell'Appennino abruzzese, la città è caratterizzata da unclima continentale con inverni freddi e piovosi ed estati calde[27]. Il maltempo di matriceatlantica, proveniente dal bacinotirrenico, fa registrare nel periodo invernale precipitazioni anche di carattere nevoso, tuttavia le nevicate più intense si hanno con irruzioni fredde di matrice artica continentale dai settoribalcanici[28], quando le temperature in taluni casi possono sfiorare i -30 °C. La suaposizione geografica, ai bordi della conca fucense, favorisce l'inversione termica specialmente in autunno, inverno e primavera, con la formazione dinebbia e un tasso diumidità elevato. Le estati sono generalmente torride ma caratterizzate anche da fasi temporalesche con temporaneo incremento dell'umidità dell'aria.

Di seguito è riportata la tabella riassuntiva dei principali dati della locale stazione meteorologica in funzione dal 1926[29][30].

AvezzanoMesiStagioniAnno
GenFebMarAprMagGiuLugAgoSetOttNovDicInvPriEstAut
T. max. media (°C)5,77,510,914,819,823,626,927,123,118,412,67,26,815,225,918,016,5
T. media (°C)2,03,36,39,814,117,620,320,517,212,78,43,73,010,119,512,811,3
T. min. media (°C)−1,8−0,91,74,78,311,613,613,811,47,04,30,3−0,84,913,07,66,2
Precipitazioni (mm)6567626253422935577510898230177106240753
Giorni di pioggia998876346810102823132488

Origini del nome

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Iscrizione dell'ara funeraria della contrada Avidia

Sull'origine del nome Avezzano ci sono diverse ipotesi:

  • la più accreditata è quella relativa altoponimopredialeAvidianum (fundus Avidianus), da cui deriverebbe il nomeAvezzano, con una solav e laz sonora[7]. L'ara funeraria, rinvenuta nei pressi della città contemporanea, indicava la tenuta dellagens Avidia e in seguito la contrada del centro abitato[31][32]. IlgentilizioAvidius ricorre in altre iscrizioni della vicinaAlba Fucens[33].
  • stando a una supposizione l'origine del nome sarebbe invece connessa al predialeAd Vetianum oAd Vettianum[32]. Il luogo infatti sarebbe stato frequentato inepoca romana dallagens Vezzia[34] da cui il toponimovetiano ovettiano trasformatosi linguisticamente inAvezzano[35].
  • l'ipotesi che lega l'origine del nome all'invocazioneAveJane è stata giudicata inverosimile per mancanza di evidenze di carattere scientifico[32].

Storia

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Lo stesso argomento in dettaglio:Storia di Avezzano.

Origini

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Interno del cunicolo del Ferraro

Le tracce della presenza dei cacciatori nomadi sono databili alPaleolitico inferiore, mentre lo stanziamento a carattere continuativo risale tra ilPaleolitico medio e ilPaleolitico superiore[36][37]. Testimonianze di varia natura, archeologica e zoologica, sono emerse dalle cavità di originetettonica delmonte Salviano, in particolare dalle caverne Afra e La Difesa e dallagrotta di Ciccio Felice oltre che dai sitipreistorici diAntrosano ePaterno[25][38].

Tracce delle necropoli di epoca romana, risalenti tra l'VIII e il V secolo a.C., sono emerse nelle località situate lungo la linea di confine dei territori occupati daEqui eMarsi come colle Sabulo, Cretaro-Brecciara e valle Solegara[36][39]. Ilfundus Avidianus, riconducibile al II-I secolo a.C., fu incluso totalmente nell'ager diAlba Fucens dopo lacolonizzazione romana[40].

Nel 41 d.C.[41] l'imperatoreClaudio avviò i lavori finalizzati al prosciugamento del lagoFucino attraverso unemissarioipogeo servito da alcunicunicoli, realizzati a sud della contemporanea Avezzano. L'opera idraulica, considerata tra le più ardite dell'epoca romana, fu completata nel 52 d.C. portando al prosciugamento di una buona parte del bacino lacustre attraverso lo scolo delle acque nel fiumeLiri[42]. Con lacaduta dell'Impero romano d'Occidente e le successiveinvasioni barbariche venne a mancare l'attività di manutenzione tanto che i sottopassi si ostruirono causando il totale ritorno del lago nel suoalveo naturale[43].

Medioevo

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Il castello Orsini-Colonna

Devastato dalle incursioni degli eserciti stranieri deiGoti,Greco-bizantini eAlemanni[44][45] per quasi tutto il periodoaltomedievale il territorio fu caratterizzato dalla presenza di centri abitati sparsi, gli antichipagi, alcuni dei quali situati sui contrafforti montuosi[46].

Avezzano è citata per la prima volta con chiarezza in un diploma del IX secolo riportato daLeone Marsicano nellaChronica sacri monasterii casinensis[9]. Tuttavia il processo di aggregazione che formò la cittadella ebbe inizio dopo labattaglia di Tagliacozzo vinta daCarlo I d'Angiò, a cui seguì la distruzione diAlbe e del nucleo diPietraquaria[47] e, secondo alcuni storici, con il coincidente abbandono dell'area di Penna, collocata tra l'Incile e il sito diLucus Angitiae[48].

Glistatuti dell'universitas risalgono presumibilmente al XIV secolo[49] mentre il centro urbano si sviluppò ulteriormente quando diversi villaggi adiacenti alla località Pantano completarono l'accorpamento per motivi logistici[50] intorno alla chiesa dedicata in origine a San Salvatore e poi a Sant'Antonio Abate[51] o, secondo altre fonti, a San Pietro o a San Clemente[52] e solo successivamente aSan Bartolomeo[47][53]. La città fedele aFilippo II d'Angiò fu fatta devastare daFrancesco I del Balzo che nella seconda metà del Trecento ordinò ilsacco compiuto dal capitano di venturaAmbrogio Visconti e da 12 000 scorridori[49].

Età moderna

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Il XV secolo segnò il declino definitivo di Albe, fino ad allora centro di riferimento politico e amministrativo dellacontea, a favore della cittadina confinante[54]. Il territorio fu al centro delle lotte di potere tra le famiglie romane degliOrsini e deiColonna.Gentile Virginio Orsini fece trasformare ilcastello trecentesco in una rocca rinascimentale, conformandola ai nuovi criteri dell'architettura militare[55][56]. Gli Orsini mantennero il controllo delle contee e dellebaronie marsicane fino agli anni 1495-1499, periodo in cui alcuni diplomi di reFederico I di Napoli attestano chiaramente il predominio dei Colonna sulla famiglia rivale[57]; la loro signoria durò ininterrottamente per circa tre secoli fino all'abolizione dei feudi[58]. Nel 1811Gioacchino Murat decretò l'istituzione deldistretto di Avezzano[59].

Il fenomeno delbrigantaggio fu al centro delle vicende storiche del comprensorio[60] prima e dopo l'unità d'Italia[61] in seguito alla quale venne creato ilcircondario di Avezzano[62].

Età contemporanea

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«Che meraviglioso specchio dev'essere stato il lago nella sua integrità!
Ancora esso appare così incantevole nello splendore della sera,
che si può pensare, guardandolo, alle ninfe e alle galatee nuotanti nei suoi flutti…»

(Ferdinand Gregorovius,Passeggiate per l'Italia[63])

Illusione ottica del lago in un giorno di nebbia

Tra il 1855 e il 1876Alessandro Torlonia fece prosciugare definitivamente il lagoFucino che era il terzo bacino lacustre in Italia per superficie, dopo ilGarda e ilMaggiore[64]. Fu ripreso il progetto di diciotto secoli prima e attraverso il restauro e l'ampliamento dell'incile, dell'emissario e deicunicoli di Claudio l'alveo fucense divenne una pianura coltivabile di oltre 14 000 ettari[19]. Successivamente alla bonifica delle terre emerse la zona venne dotata di diverse infrastrutture come la rete viaria interna[65], a cui seguì la realizzazione delle strade perSulmona eTivoli tra il 1873 e il 1881, dellaferrovia Roma-Sulmona nel 1888 e della linea diretta aSora eNapoli nel 1902 dopo la realizzazione dellagalleria elicoidale di Capistrello[66][67]. Risale alla seconda metà dell'Ottocento anche ilprogetto di ferrovia Rieti-Avezzano che non fu mai portato a termine[68].

Nel pieno dello sviluppo socioeconomico l'area fucense fu colpita il 13 gennaio 1915 dalterremoto della Marsica, classificato tra i maggiorieventi sismici avvenuti in Italia per forza distruttiva e numero di vittime[69]. La scossa principale, registrata dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle ore 07:52:43[70], provocò 30 519 morti e la devastazione di numerosi comuni dell'Italia centrale[71][72]. Ad Avezzano, prossima all'epicentro, le vittime furono oltre diecimila[73].

Molti giovani avezzanesi scampati al sisma persero la vita sulfronte durante laprima guerra mondiale. Con la successiva ricostruzione, favorita dai prigionieri austro-ungarici delcampo di concentramento e dai soldati dellaLegione Romena d'Italia[74], vennero trasferiti nella città nuova uffici pubblici ed ecclesiastici e la cattedra delladiocesi dei Marsi[75].

La città subì durante laseconda guerra mondiale diversibombardamenti aerei, nuovamente distrutta per oltre il 70%[76] fu liberata dall'esercito neozelandese il 10 giugno 1944[77]. In seguito alle lotte contadine delsecondo dopoguerra fu attuata lariforma agraria che permise l'espropriazione anticipata dei terreni del Fucino ai danni deiTorlonia, l'assegnazione agli agricoltori diretti e il miglioramento delle condizioni socioeconomiche del territorio[78].

Nel 1961 il comune di Avezzano fu decorato con lamedaglia d'argento al merito civile per gli atti di abnegazione della sua comunità durante il secondo conflitto mondiale[11]; fu elevato a rango dicittà condecreto del presidente della Repubblica del 21 giugno 1994.[8]

Simboli

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Lo stesso argomento in dettaglio:Stemma di Avezzano.

Lo stemma in uso è il decimo nella storia di Avezzano[79], è stato concesso con decreto del presidente della RepubblicaOscar Luigi Scalfaro dell'8 agosto 1994.[8][80]

Stemma
«D'azzurro, al San Bartolomeodi carnagione, in maestà, aureolato d'oro, capelluto e barbuto di nero, mirante verso l'alto, i fianchi e parte delle gambe drappeggiati di rosso, il braccio destro alzato, la mano destra impugnante il coltello del martirio, postoin banda, con la punta all'insù, d'argento, la spalla sinistra coperta dalla pelle del Santo, al naturale, pendente fino al fianco sinistro, attraversante il drappeggio, terminante con le mani e con il viso, rovesciati, il Santo sostenuto dallapianura diminuita, d'oro. Ornamenti esteriori da Città.[80][81]»
Gonfalone
«Drappo di giallo, riccamente ornato di ricami d'oro e caricato dallo stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in oro, recante la denominazione della città, le parti in metallo ed i cordoni saranno dorati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto giallo con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma della città e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri ricolorati dai colori nazionali frangiati d'oro.[80][81]»

Onorificenze

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Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
«Decreto del Presidente della Repubblica»
— 21 giugno 1994[8][11]
Medaglia d'argento al merito civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Sotto l'infuriare dei bombardamenti e delle rappresaglie nemiche, che causavano gravissime perdite umane e materiali, conserva intatta la sua fede nella libertà e nei destini della Patria.»
— 31 dicembre 1961[11]

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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Cattedrale fotografata perWiki Loves Monuments
Cattedrale dei Marsi
La chiesa madre delladiocesi è dedicata asan Bartolomeo, patrono di Avezzano insieme allaMadonna di Pietraquaria, proclamata compatrona nel 1978[82][83]. La cattedrale, voluta dopo ilterremoto del 1915 dal vescovo Pio Marcello Bagnoli, venne progettata dall'autore delpiano regolatore generale comunale, l'ingegnere Sebastiano Bultrini, subendo tuttavia notevoli modifiche[84]. Realizzata inpiazza Risorgimento e consacrata la prima volta nel 1942 venne danneggiata due anni dopo daibombardamenti alleati[85]. Con il progetto di restauro, elaborato prima dall'architetto Pasquarelli[82] e in seguito dall'ingegnere Giuseppe Mazzocca, venne realizzata la facciata di travertino instile neorinascimentale[86].
Santuario della Madonna di Pietraquaria
Santuario della Madonna di Pietraquaria
La piccola chiesa originaria risalente con ogni probabilità al Duecento cadde in rovina in seguito all'abbandono del centro fortificato diPietraquaria e venne ricostruita nel 1614[87] e ampliata nel corso dell'Ottocento[83][88]. Il santuario con base a croce latina ha un'unica navata e un'ampia abside. Esternamente è affiancato dal campanile a base quadrata e dal convento costruito nel 1840 e successivamente ampliato[83]. Lateralmente si trova la "Domus Mariae" che venne inaugurata nel 1957 e affidata allesuore benedettine di carità[89].
Chiesa di San Giovanni Decollato
Chiesa di San Giovanni Decollato
Di costruzione quattrocentesca fu in origine dedicata asan Francesco. Quasi completamente distrutta dal sisma del 1915, venne ricostruita negli anni trenta su progetto dell'ingegnere Loreto Orlandi che aggiunse sulla facciata laterale il portale cinquecentesco della scomparsachiesa di Santa Maria in Vico. Presenta stili architettonici variegati con interno e facciata caratterizzati da elementi decorativi in stiletardobarocchi, mentre il portale centrale è di fatturarinascimentale[90].
Chiesa di San Rocco
La chiesa originariabassomedievale, la cui facciata richiamava lo stileromanico, era situata oltre la cinta muraria. Dopo il sisma del 1915 venne riedificata in un'altra area, su progetto dall'architetto Giuseppe Zander, e inaugurata nel 1958[91]. Esternamente le parti inferiori di facciata e campanile sono rivestite di travertino e quelle superiori con ceramiche gialle e verdi[92].
Chiesa di Santa Maria in Vico
Insieme al convento deifrati cappuccini, la chiesa del XVI secolo andò distrutta a seguito del sisma del 1915 unitamente ad altri edifici religiosi come lacollegiata di San Bartolomeo, l'exmonastero di Santa Caterina e lachiesa di San Nicola. Convento e chiesa furono riedificati a cominciare dagli anni venti in un'area diversa della città ricostruita[93].
Santuario della Madonna del Silenzio in San Francesco
La chiesa di San Francesco fu edificata insieme al convento tra il 1920 e il 1922 nel quartiere Frati. Nel 1939 furono abbattute le strutture con gravi problemistatici[94]; la riedificazione avvenne nel 1971. Nel 2020 la chiesa è stata elevata a santuario diocesano intitolato alla Madonna del Silenzio[95]. Una nicchia ospita il dipinto su tavola di autore ignoto riconducibile inizialmente allostile bizantino (IX-X secolo)[96], da studi successivi invece altardo gotico del XV secolo[97]. Fu recuperato, insieme al tabernacolo ligneo settecentesco, dalle rovine della chiesa di Vico[93]. Le pitture murali sono opera di Francesco Antonio Bianchi[98].
Chiesa di San Giuseppe
Fu il primo edificio sacro ricostruito in città dopo il 1915, fungendo da cattedrale fino alla ricostruzione della chiesa di San Giovanni Decollato e, successivamente, della nuova cattedrale di Avezzano. Di piccole dimensioni è dedicata al cultoortodosso[99].
Chiesa della Madonna del Passo
Situata nel moderno quartiere diBorgo Pineta, venne completata nel 1959 e affiancata dal campanile negli anni settanta. La struttura a croce latina presenta tre navate. In fondo alla navata centrale si trova l'abside poligonale, in quelle laterali sono collocati ifonti battesimali[100].

Architetture civili

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Il palazzo municipale illuminato in occasione dell'anniversario dell'Unità d'Italia
Palazzo di Giustizia
Progettato nel 1917 in stileneoclassico-eclettico dall'architetto Luigi Gallo, l'edificio venne inaugurato nel 1930[101] per ospitare la sede deltribunale istituita nel 1861[102][103]. Nel 1944 il palazzo subì gravi danni dai bombardamenti[104].
Palazzo Municipale
Ultimato il 15 dicembre 1927 su progetto di Sebastiano Bultrini[105] presenta uno stile architettonico ispirato alleville toscane del Quattrocento. La sala consiliare è adornata da affreschi realizzati da Ciro Mantegna sui bozzetti del pittore siciliano Ferdinando Stracuzzi, i cui simboli littori furono sostituiti dopo la caduta del fascismo da Francesco Antonio Bianchi con covoni di fiori e grano. Le pitture raffigurano la bonifica del Fucino e la ricostruzione della città dopo il 1915[106].
Palazzo Torlonia
Palazzo Torlonia
Costruito alla fine dell'Ottocento crollò quasi completamente nel 1915. Il palazzo originario era dotato di tre piani sormontati da una piccola torre campanaria con orologio. Sulla facciata del palazzo fatto ricostruire nel 1925 daGiovanni eCarlo Torlonia fu esposta intorno al 1927 la scultura raffigurante lo stemma del principato del Fucino con l'effigie dell'araba fenice sulrogo a simboleggiare la rinascita del territorio. L'opera che nel 1944 sarebbe stata trafugata dai tedeschi in ritirata venne successivamente sostituita. Le sale del primo piano sono decorate con i pavimenti in ceramiche dipinte diVietri sul Mare e gli affreschi di Vincenzo Alicandri, Francesco Antonio Bianchi ePietro Cascella[107]. Dopo lariforma agraria del 1950 il palazzo ha ospitato gli uffici amministrativi dell'ente Fucino e dell'agenzia regionale per i servizi di sviluppo agricolo, prima di essere gestito dal comune insieme alle pertinenze dell'omonimavilla[108].
Palazzo Vescovile
La residenza vescovile, progettata negli anni venti da Sebastiano Bultrini, venne inaugurata nel 1928. Posteriormente a essa è situato l'edificio che ha ospitato il seminario diocesano; le due strutture sono state realizzate dopo lo spostamento della cattedra diocesana daPescina ad Avezzano[82]. Lo stile architettonico è caratterizzato da elementi semplici e lineari[109].
Teatro dei Marsi
Progettato nel 1971 dall'architetto Furio Cruciani è stato inaugurato nel 2006, dopo una lunga fase progettuale e burocratica. La moderna struttura ha una capienza di circa 800 posti a sedere, ampia platea, galleria, foyer disposto su due piani e possiede caratteristiche tecniche congeniali a concerti, opere liriche e prosa[110].
L'edificio delle malterie italiane nei pressi dell'ex zuccherificio
Villino Cimarosa
Edificio instile Liberty situato accanto alla chiesa della Madonna del Passo. Edificato esternamente alcampo di concentramento nel 1916 per ospitare gli uffici delgenio militare, divenne dal 1942 il quartier generale cittadino delleSS. Riutilizzato come asilo e successivamente abbandonato è statovincolato dallaSoprintendenza[111].
Zuccherificio di Avezzano
Il complesso dismesso è un sito d'interesse archeologico-industriale[112]. Fu costruito da una società italo-tedesca alla fine del XIX secolo, alcuni anni dopo il prosciugamento del Fucino, e reso completamente funzionante nel 1903. Le parti che subirono gravi danni dal sisma del 1915 e durante laseconda guerra mondiale furono ricostruite con uno stile architettonico distinto. L'attività industriale cessò nel 1986[113].

Architetture militari

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Castello Orsini-Colonna
Sul sito in cui si trovavano i resti della torre di avvistamento a base quadrata innalzata nel 1181 da Gentiledi Palearia e fatta espugnare nel 1363 daFrancesco I del Balzo[49] ha avuto inizio la costruzione del castello dallo stile essenziale, con mastio interno circondato da cinta muraria quadrata ai cui angoli spiccavano le torrette rompitratta. Nel 1490 venne rimaneggiato nelle formerinascimentali per volontà diGentile Virginio Orsini, con il probabile concorso tecnico diFrancesco di Giorgio Martini[55]. Nel 1546 il maniero fu fatto ampliare daMarcantonio Colonna con l'adeguamento a palazzo fortificato e la realizzazione del giardino. Gravemente danneggiato nel 1915 e nel 1944 è stato parzialmente restaurato su progetto dell'architetto Alessandro Del Bufalo nel 1994[114][115].

Monumenti

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Testata dell'emissario del Fucino vista dall'alto
Fontana di piazza Torlonia
Incile del Fucino
In località Borgo Incile all'imbocco dell'emissario si trova l'infrastruttura monumentale instile neoclassico completata nel 1876 in occasione del prosciugamento totale del bacino fucense, la cui progettazione architettonica insieme a quella del giardino venne curata daCarlo Nicola Carnevali[116]. Il ponte delleparatoie a tre archi è sovrastato dalla testata dell'emissario e dalla statua alta circa sette metri dell'Immacolata Concezione diMaria. La statua presente è la copia identica di quella originale crollata nel 1915[117]. Sul capo della Vergine si trova una corona di dodici stelle, mentre altri elementi in bronzo richiamano l'apocalisse biblica. L'opera funzionante, realizzata già inepoca romana, connette il canale esterno all'emissarioipogeo servito sulmonte Salviano dal sistema deicunicoli di Claudio.

Segnata dalterremoto della Marsica del 1915 e daibombardamenti dellaseconda guerra mondiale, l'area urbana di Avezzano non presenta un ampio patrimonio monumentale e artistico. Nel centro della città, si trovano il fontanile cinquecentesco diMarcantonio Colonna e il monumento ai caduti per laPatria intitolatoGloria al fante, sormontato dalla statua bronzea raffigurante laVittoria, venne inizialmente collocato inpiazza Risorgimento e successivamente spostato inpiazza Torlonia. L'opera, realizzata dopo la metà degli anni venti dallo scultore neo-ellenisticoErmenegildo Luppi, fu inaugurata l'8 febbraio 1931 alla presenza del ministroPietro Gazzera e dell'onorevoleCarlo Delcroix[118][119]. La fontana circolare ottocentesca situata nella stessa piazza fu progettata dall'agrimensoreGiulio Del Pelo Pardi e realizzata nel 1899 dallo scalpellino Enrico Santirocco[120].

Sul monte Salviano si trovano ilmemoriale realizzato in ricordo delle vittime del terremoto del 1915 e dellaprima guerra mondiale, il cuiobelisco è stato realizzato nel 1965 dallo scultorePasquale Di Fabio[121] e la sculturaTeatro della Germinazione, opera del 1998 diPietro Cascella collocata nei pressi del valico[122].

Siti archeologici

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Ingresso della grotta di Ciccio Felice
Collegiata di San Bartolomeo
L'area di scavo archeologico dell'ex collegiata seicentesca di San Bartolomeo è situata nel vecchio centro urbano di Avezzano. A cominciare dai primi anni 2000 sono tornati alla luce i sepolcri collettivi e i resti delle chiese preesistenti risalenti alle diverse fasiimperiale,medievale erinascimentale. L'abate e storicoMuzio Febonio, nell'operaHistoriae Marsorum, asserì che la chiesa originaria venne edificata sui resti di un tempiopagano, in località Pantano, tra il IX e il X secolo[115].
Cunicoli di Claudio
A sud della città, alle pendici del monte Salviano, si affacciano sulla conca fucense gli imbocchi dei cunicoli di servizio dell'emissario sotterraneo. Il tunnel, lungo circa sei chilometri, presenta una sezione variabile da 5 a 10 metri quadrati e un dislivello pari a 8,44 metri. L'opera, fatta realizzare daClaudio tra il 41 e il 52 d.C.[41], servì a diminuire notevolmente la portata del lago Fucino[42] allontanando i rischi connessi a inondazioni e malsane secche estive, favorendo così le attività agricole. I lavori coinvolsero oltre 25 000 uomini tra schiavi e maestranze; per semplificare la perforazione e l'estrazione del materiale roccioso vennero scavati, in parte a mano, trentadue pozzi verticali e sei cunicoli inclinati[43]. Con lacaduta dell'Impero romano, in assenza di manutenzione, la galleria si ostruì facendo ritornare lo specchio d'acqua ai livelli originari. Il progetto fu ripreso e ampliato circa diciotto secoli dopo la messa in opera daAlessandro Torlonia che portò a termine il totale prosciugamento e la successiva bonifica. L'area è tutelata dal parco archeologico istituito nel 1977[123].
Grotta di Ciccio Felice
Situata alle pendici del monte Salviano è un sito d'interesse archeologico e speleologico. Le prime notizie scientifiche divulgate daPietro Barocelli risalgono al 1949[36] pochi anni dopo il termine della seconda guerra mondiale, durante la quale venne utilizzata dagli avezzanesi come unrifugio antiaereo. Dal sito sono emersi vari strumenti per la caccia e frammenti litici risalenti alPaleolitico superiore e all'Eneolitico, oltre a numerose tracce strutturali dell'età del ferro e materiali ceramici databili al IV-I secolo a.C.[37][124] Non distante è situata la piccola grotta Afra indagata nel 1956[36].
Villa romana
In località Macerine, nelle adiacenze dellastrada statale 5 Via Tiburtina Valeria, sono emersi i resti della villa romana edificata nel II secolo a.C. lungo l'originario tracciato dellavia Tiburtina Valeria. Il sito, incluso nell'ager publicus diAlba Fucens, presenta un settore rustico e uno residenziale. Con gli scavi iniziati nel 2005 sono tornati alla luce i resti delle terme, risalenti al II-III secolo, il pavimento a mosaico con motivi figurati, le tombe del V-VI secolo e altri reperti. L'area archeologica è stata aperta al pubblico nel 2008[125].
Altri siti
La necropoli di località Cretaro-Brecciara è stata rinvenuta durante i lavori di realizzazione dell'interporto. Le tombe sono risalenti all'VIII-VII secolo a.C., mentre altri reperti appartengono all'età repubblicana[126]. Nel 2018 altre tre tombe a fossa del VII secolo a.C., contenenti ossa e corredi funerari, sono emerse da un banco sabbioso della località colle Sabulo[127]. Sul monte Salviano sono presenti i resti del recinto fortificato databile all'XI secolo appartenuto al feudo diPietraquaria che governò una parte del territorio montano circostante[128]. Nel 1978 presso l'insediamentoneolitico diPaterno, situato a pianura di Cellitto lungo il tragitto primordiale della via Tiburtina Valeria, è stata rinvenuta l'omonima statuetta litica, oltre al vasellame ceramico[129]. I monumenti funerari di valle Solegara, realizzati in epoca imperiale, sono collocati tra il versante meridionale del colle Pettorino di Alba Fucens eAntrosano, al lato dell'originaria via Valeria; nella stessa area sono state rinvenute tracce di tombe databili con ogni probabilità tra il VII e il V secolo a.C.[130] Il sito archeologico di Alba Fucens, fondata come una colonia di diritto latino e divenuta una città commerciale, sorge a circa sette chilometri a nord di Avezzano; sul colle di San Pietro si trova l'anfiteatro romano, mentre su un fianco del colle Pettorino si apre lacavea delteatro albense[131].

Aree naturali

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La riserva naturale del Salviano, sullo sfondo ilmassiccio del Velino, in una foto scattata perWiki Loves Earth
Piazza Torlonia
Riserva naturale guidata Monte Salviano
L'area protetta, già parco periurbano dal 1993[132], è stata ufficialmente istituita nel 1999 in un'area di circa 722 ettari. Nell'ex bar in pietra è stata realizzata la casa del Pellegrino, un centro culturale in cui sono esposte le fotografie della fauna e della flora locale ed è allestito l'erbario[122]. Il percorso denominatovia dei Marsi, incluso nelsentiero europeo E1, risale all'epoca preromana[133]; altri itinerari sono la via dellatte[134] e il sentiero intitolato aRobert Baden-Powell che conduce al crocione, una grandecroce cristiana di legno innalzata nel 1902 a poca distanza dalsantuario della Madonna di Pietraquaria[135]. Nel 2024 è stato inaugurato nei pressi dell'aula verde didattica ilparco tematico della fauna, un'area dotata di pannelli divulgativi e alcune sculture lignee a grandezza naturale degli animali della riserva[136]. Ilmonte Salviano è indicato tra isiti di interesse comunitario dell'Abruzzo.
Villa Torlonia
Il parco a pianta rettangolare si estende per oltre tre ettari comprendendo l'omonimopalazzo storico, il palazzo di vetro e la sala convegni intitolata ad Antonio Picchi, gli ex granai, laneviera e ilmuseo della civiltà contadina e pastorale. Quest'ultimo è adibito tra il parco e ilpadiglione Torlonia, struttura lignea a pianta ottagonale realizzata nel 1891[137]. Nel giardino fatto realizzare daiTorlonia dimorano diversi tipi di piante e alberi comeacacia,cedro del Libano,ciliegio giapponese,ginkgo etasso[138] e sono esposti alcuni frammenti dei capitelli in pietra della statua originaria della Madonna dell'Incile edificata nel 1876 e crollata nel 1915[139].
Piazza Torlonia
A pianta triangolare si trova su un'area pianeggiante del centro urbano. Precedentemente chiamata piazza Aia[140] venne adeguata daGiulio Del Pelo Pardi[141][142] a un giardino dotato di viali alberati e siepi dibosso. Al centro della piazza è posta la fontana monumentale donata daAnna Maria Torlonia e Giulio Borghese nel 1899, in seguito alla realizzazione del primo acquedotto cittadino[141]. Il busto bronzeo raffigurante il principe Alessandro Torlonia, realizzato dopo la sua morte[140], e il monumento ai caduti per la Patria sono collocati lateralmente[119].
Pineta
Venne piantumata durante ilperiodo fascista con lo scopo primario di proteggere la zona dai gelidi venti invernali provenienti dalmassiccio del Velino. È collocata a nord del contemporaneo quartiere diBorgo Pineta, in località Tre Conche, nei pressi del sito dell'excampo di concentramento[143]. La vegetazione della pineta consiste inpini neri di medio e alto fusto.
Parco periurbano La Pulcina
Area verde situata nella zona nord della città. Nel 2019 è stato realizzato un parco tematico comunale grande circa 4 000 metri quadrati denominato Dino Park che ospita le riproduzioni in dimensioni reali di alcunidinosaurianimatronici[144][145]. Nel 2023 è stata inaugurata l'area attrezzata di sgambatura per icani[146].

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[147]

Etnie e minoranze straniere

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I dati dell'istituto nazionale di statistica rilevano al 1º gennaio 2023 una popolazione straniera residente pari a 3 392 persone[148], rappresentante l'8,3% della popolazione residente ad Avezzano[149]. Le comunità maggiormente rappresentate sono le seguenti:

  1. Marocco: 1 090
  2. Romania: 829
  3. Ucraina: 244
  4. Albania: 229
  5. Pakistan: 132
  6. Cina: 125
  7. Bulgaria: 69
  8. Georgia: 69
  9. Polonia: 66
  10. Repubblica Dominicana: 44

Lingue e dialetti

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Lo stesso argomento in dettaglio:Dialetti della Marsica.
Mappa dei dialetti italiani meridionali

Il dialetto parlato ad Avezzano è incluso nel sistema deidialetti meridionali intermedi[150]. Tuttavia il territorio comunale risulta solcato dal confine tra l'area linguisticaabruzzese e quella caratterizzata dalcontinuum dialettaletagliacozzano che si estende alle contemporanee frazioni diAntrosano,Cese eSan Pelino[151].

Il dialetto avezzanese, come quello dell'areafucense-marsicana, presenta relativamente ad alcune caratteristichefonetiche una somiglianza con ilnapoletano[152], ciò a causa degli scambi economici documentati tra le due aree durante ilRegno di Napoli attraverso la via perSora eCassino.

Nondimeno, in seguito al prosciugamento del lagoFucino e alterremoto del 1915 e successivamente a causa dell'industrializzazione e delle relazioni dipendolarismo con lacapitale, si è andato sviluppando un influsso fonetico in formaallofona deldialetto romanesco[153][154].

Religione

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Avezzano ospita la sede dell'omonimadiocesi, intitolata ufficialmente aiMarsi fino alla modifica del nome avvenuta nel 1986[75]. La cattedra ha avuto due spostamenti, il primo nel 1580 dall'anticachiesa di Santa Sabina a quella diSanta Maria delle Grazie aPescina[75], infine in modo ufficiale dal 1924 in città, dove diversi anni dopo venne consacrata la nuova chiesa madre della diocesi, lacattedrale di San Bartolomeo[82].

Tradizioni e folclore

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Il culto dellaMadonna di Pietraquaria risale al XII secolo, mentre la festa in onore della compatrona della città contro le siccità, le pestilenze e i terremoti si tiene ufficialmente dal 1779[155]. Il 25 aprile si svolge lafiera, mentre la notte del 26 aprile vengono accesi in tutti i quartieri i cosiddetti "focaracci",falò devozionali sul modello della festairlandese diBeltane, tradizione che risale al 1870[156]. Il giorno successivo è dedicato alle celebrazioni religiose con la statua della Vergine che viene portata in processione dal santuario alla cattedrale, scendendo lungo il sentiero dellaVia Crucis e percorrendo le strade cittadine[157]. In occasione di particolari ricorrenze[158] viene trasportato a spalla il grande quadro raffigurante laMadonna col Bambino[83]. Nel mese di maggio il santuario, meta di pellegrinaggi mariani, viene raggiunto salendo a piedi lungo il sentiero dellaVia Crucis[159].

Istituzioni, enti e associazioni

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L'ospedale civile Santi Filippo e Nicola era originariamente situato in via san Francesco, dinanzi allachiesa dei Santi Filippo e Nicola da cui prese il nome. Dopo il sisma del 1915 fu ricostruito in via monte Velino, infine spostato in un moderno edificio nella periferia nord della città non distante dal casello autostradale dellaA25, su un'area di circa 50 000 metri quadrati[160].

Cultura

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Archivi e biblioteche

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Sede della biblioteca presso l'ufficio regionale delle attività culturali

Lasezione di Archivio di Stato di Avezzano istituita nel 1999 è ubicata nelpalazzo Torlonia[161]. Il materiale archivistico comunale è conservato presso l'ASCA, l'archivio storico del comune di Avezzano[162]. La diocesi locale si avvale della biblioteca del seminario intitolata aMuzio Febonio in cui si trova una delle tre ristampe deLe opere di Galileo, raccolta di scritti diGalileo Galilei del XVII secolo[163], e dell'archivio storico "Angelo Melchiorre" creato intorno al X secolo[164] che custodisce l'Exsultet commissionato nel 1056[165]. L'archivio-biblioteca "Enea Merolli" è costituito da migliaia di volumi e centinaia di fascicoli processuali della prima metà del Novecento[166].

La biblioteca comunale con un fondo di circa 3 000 volumi sulla storia del territorio è stata allestita nel palazzo Torlonia insieme all'archivio storico del Centro Studi Marsicani "Ugo Maria Palanza"[167]. Dal 1982 la biblioteca, intitolata aIgnazio Silone, è collocata presso l'edificio realizzato nel 1970 dall'architettoPaolo Portoghesi in collaborazione con l'ingegnereVittorio Gigliotti che ospita l'ufficio regionale delle attività culturali[168]. La biblioteca "Bruno Cassinelli" e quella intitolata a "Nicola Irti" con il fondo librario "Benedetto Croce" sono specializzate in diritto e letteratura giuridica[169][170].

Ricerca

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Polo della ricerca è il CRUA, consorzio di ricerca unico d'Abruzzo. È stato istituito per incentivare la cooperazione fra ricerca e industria e per promuovere e supportare le piccole e medie imprese del territorio abruzzese nei processi dell'innovazione rivolti ai prodotti del comparto agro-industriale e ai settori microrganismi/starter e alta formazione[171].

Scuole

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L'investimento nelle strutture scolastiche ha prodotto importanti effetti nel territorio comunale di Avezzano[172] dove sono presenti diversescuole dell'infanzia,scuole primarie,scuole secondarie di primo grado edi secondo grado con vari indirizzi di studio[173].

Università

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La città ospita dal 2004[174] la sede distaccata della facoltà digiurisprudenza dell'Università degli Studi di Teramo[175]. Dal 2016[176] è operativo il polo didattico universitario telematico"Pegaso"[177].

Musei

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Il padiglione Torlonia

Il polo espositivoAia dei Musei ospita il museo lapidario marsicano, istituito nel 1888 dopo il prosciugamento del lago Fucino, e l'allestimento multimediale che ripercorre l'opera idraulica. Nella sezione lapidaria sono esposti i resti dei portali in pietra di alcune chiese distrutte dal sisma del 1915 e vari reperti di epoca romana, medievale e rinascimentale[178][179].

Ilmuseo della civiltà contadina e pastorale espone presso ilpadiglione Torlonia e il parco dell'omonimavilla i mezzi e gli utensili usati dai primi agricoltori del luogo subito dopo il prosciugamento del lago, oltre agli arcaici attrezzi della realtà agreste. Lapinacoteca d'arte moderna è stata collocata dopo il restauro degli anni novanta nel piano superiore delcastello Orsini-Colonna[180]. Nel 2021 è stato inaugurato ilmuseo dell'intrattenimento elettronico che ospita in un edificio prossimo al nucleo industriale la più vasta esposizione europea dicomputer,console,flipper,cabinati evideogiochi arcade realizzati dal 1971 agli anni duemila[181].

Media

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Hanno sede in città le televisioni locali Antenna 2[182], Info Media News[183] eTelesirio[184] e quattro emittenti radiofoniche: Radio Antenna Futura[182], Radio Luna[182], Radio Monte Velino[185] e Radio Stella[186].

Arte

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Ilpremio Avezzano, organizzato annualmente dal 1949 al 1970, è una rassegna nazionale diarti figurative,pittura escultura riservata agli artisti contemporanei a cui partecipano esponenti del mondo della cultura di fama nazionale[187]. Negli anni cinquanta fu inclusa nella kermesse intitolataSettimana Marsicana[188], una serie di eventi legati adagricoltura,artigianato,commercio,industria,musica esport[189][190].

Teatro

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L'attività teatrale viene svolta perlopiù alteatro dei Marsi e alcastello Orsini-Colonna da alcune compagnie cittadine come Il Teatro dei Colori[191] e il Teatro Lanciavicchio[192] che promuovono la formazione attraverso i laboratori e le attività scolastiche. Sono diverse le associazioni teatrali amatoriali e dialettali attive[193].

Cinema

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Ilfilm muto sullaprima guerra mondiale intitolatoSempre nel cor la Patria! del registaCarmine Gallone fu girato nella città che appena distrutta dal terremoto del 1915 poté tragicamente simulare i panorami di guerra[194]. Nel 1979 furono girate nel capoluogo marsicano alcune scene del filmFontamara del registaCarlo Lizzani, tratto dall'omonimo romanzo diIgnazio Silone[195]. Nel 2003 il registaGianluca Maria Tavarelli scelse la piana del Fucino tra le location del filmLiberi conElio Germano eNicole Grimaudo[196]. Nel 2006 ad Avezzano fu ambientato il film-documentarioTaccone, fuga in salita, omaggio al ciclistaVito Taccone, del registaCésar Meneghetti[197]. La frazione diSan Pelino è apparsa nel filmStorie sospese diretto nel 2015 dal registaStefano Chiantini[198].

Musica

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Sono presenti ad Avezzano alcuni cori polifonici che spaziano dalla musica sacra alla classica come l'associazione corale La Fenice[199], il coro Claudio Monteverdi[200], l'orchestra I flauti di Toscanini[201] e l'orchestra giovanile della diocesi dei Marsi[202]. L'ente concertistico Harmonia Novissima fa parte del Cidim, il comitato nazionale italiano di musica[203].

Cucina

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Lo stesso argomento in dettaglio:Cucina marsicana.
Gnocchi di patate del Fucino

La presenza del lagoFucino in tutte le epoche ha garantito con ipesci d'acqua dolce le necessarie risorse alimentari, insieme allaselvaggina e allafrutta[204]. La fauna ittica presente nel bacino fucense era costituita prevalentemente daanguille,barbi,carpe,gamberi,lasche,scardole,spinarelli,tinche,trote, a cui si accostavano numerose specie dianfibi[205]. Piatti tipici della tradizione gastronomica locale erano i pesci sotto ai coppi, ovvero puliti e riempiti di foglie disalvia, infine cotti in untegame posto nella brace del camino e protetti da un coppo in ferro, ovvero un coperchio concavo[206]. Dopo il prosciugamento del lago anche la cucina locale si è radicalmente trasformata avvicinandosi alla tradizione culinaria dell'Abruzzo montano con personali interpretazioni e contributi. Avezzano è nota per la produzione dellapatata del Fucino, certificataIGP[207] ePAT[208] e dellacarota dell'altopiano del Fucino, anch'essa riconosciuta con il marchio europeo IGP[209]. Gli utilizzi in cucina di questi ortaggi sono variegati.

I primi piatti si distinguono per l'uso di formati di pasta abruzzese come i maccheroni alla chitarra, i ravioli e le fettuccine accompagnati da salse a base di pomodoro con carne di vitello o maiale. Le fettuccine possono essere condite anche con ragù bianco di patate e guanciale[210]. Tipici piatti invernali sono i brodi a base vegetale o di pollo oppure le polente di farro o semplicemente accompagnate dal sugo o dai fagioli. Primo piatto della Marsicatransumante sono gli anellini alla pecoraia, una pasta a forma di anello servita con una salsa mista di pomodoro e vegetali a cui viene aggiunta la ricotta di pecora. Eredità della cucina povera rinascimentale sono le minestre a base di legumi e farro e le sagne con i fagioli[211].

Le ricette dei secondi piatti prediligono le carni suine e bovine. Anche ad Avezzano, come nel resto d'Abruzzo, è diffusa la specialità degliarrosticini di pecora. Tra gli usi culinari tipici della frazione diAntrosano c'è lapecora ajo cotturo, la cui carne viene cotta in un grande paiolo di rame[210]. Neipiani Palentini viene prodotta la farina delgrano Solina[212], mentre i dolci tipici sono leferratelle marsicane, sfoglie realizzate con stampi in metallo dal disegno a rombi in rilievo[211].

Ilvino cotto è una bevanda che si ottiene da uva dei vitigni diMontepulciano servita calda dopo bollitura in una pentola di rame. APaterno si producono diverse varietà di vino rosso, rosato e bianco[213].

Eventi

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Ilfestival Cinema e Ambiente Avezzano è un evento incentrato sulle tematicheambientali e dello sviluppoecosostenibile. Al concorso partecipano lungometraggi e cortometraggi realizzati in Italia e pellicole internazionali[214].

Geografia antropica

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Urbanistica

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Lo stesso argomento in dettaglio:Urbanistica di Avezzano.

La città distrutta dalterremoto della Marsica del 1915 è stata ricostruita perlopiù entro la prima metà del Novecento con unostile tardo Liberty che in parte caratterizza il livello urbanistico e architettonico. Le ville e alcuni edifici del centro urbano presentano aspetti relativi a un sobrio Liberty, alneomedievale oppure alNeoclassico[215]. Grazie ai fondi recuperati dall'onorevoleCamillo Corradini la ricostruzione fu portata avanti adottando il piano regolatore del 1916 redatto dall'ingegnere diVilla Romana di Carsoli, Sebastiano Bultrini che immaginò unacittà giardino a bassa densità edilizia. L'area urbana, che include i punti generatori di piazza Matteotti presso lastazione ferroviaria e di piazza Castello da cui a raggiera si diramano le principali arterie, si caratterizza per la struttura regolare costituita da strade frequentemente incrociate e marciapiedi larghi e alberati[216].

Frazioni

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Il monte Velino sullo sfondo di Antrosano
Antrosano
Sorge a nord della città, adagiata sul versante meridionale del colle diAlbe. Fu costruita dagli abitanti di quest’ultima fuggiti dal nucleo medievale fatto distruggere daCarlo I d'Angiò dopo labattaglia di Tagliacozzo. Divenneuniversitas autonoma tra il XV e il XVI secolo fino al 1811; in seguito passò sotto il comune diMassa d'Albe prima di essere annessa al comune di Avezzano nel 1959[217]. Il paese è abitato da oltre 1 000 residenti[218].
Spunto del paese di Castelnuovo
Castelnuovo
La frazione, situata a nord di Avezzano, è adagiata sul monte Castello; la sua origine coincide con l'incastellamento. Dal 1811 al 1960 ha fatto parte del comune di Massa d'Albe[217]. È abitata da circa 170 persone[218].
Cese
Il paese con ogni probabilità è sorto dalla volontà dei pastori e dei contadini del luogo che, dopo vicissitudini di varia natura, avrebbero abbandonato capanne e casolari disseminati neipiani Palentini per aggregarsi in un unico centro. Col tempo il nucleo abitato si è consolidato intorno all'abbazia che ibenedettini fecero edificare su un preesistente tempio pagano, dopo aver lasciato il vecchio monastero che occupavano sul monte Cimarani. Il numero degli abitanti sfiora le 600 unità[218].
Paterno
Immediatamente contiguo a San Pelino, dista circa cinque chilometri dal centro della città. Il centro primordiale fu totalmente distrutto dal terremoto del 1915 e ricostruito più a valle; nel 1938 fu edificata la chiesa intitolata aSan Sebastiano. Frazione diCelano fino al 1954, anno in cui fu aggregato al comune di Avezzano[217], conta oltre 1 800 abitanti[218].
San Pelino
È situato a est di Avezzano, lungo lastrada statale 5 Via Tiburtina Valeria. Ilvicus, circondato da frutteti e vigneti, avrebbe preso il nome daPelino di Brindisi, martirizzato aCorfinio nel 662[219]. La parte vecchia del paese si sviluppò in altura, luogo che ospitò la villa di epoca romana appartenuta aLucio Vitellio il Vecchio,console ecensore. Con unregio decreto-legge emanato il 7 dicembre 1939 fu incluso nel comune di Avezzano[217], di cui rappresenta la frazione più popolosa con oltre 2 000 abitanti[218].

Altre località del territorio

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Borgo Incile
Laborgata è situata nei pressi del nucleo industriale avezzanese. Attraverso l'Incile del Fucino furono convogliate le acque del lago nell'emissario ipogeo del monte Salviano per farle defluire nel fiumeLiri. La testata dell'incile è sormontata dalla statua della Madonna dell'Immacolata Concezione[117]. L'abitato è sorto grazie ai contadini giunti nella piana per lavorare le terre disseccate e bonificate. Negli anni cinquanta dopo la riforma agraria i vecchi fabbricati rurali vennero sostituiti dalle case coloniche e furono realizzate le aree di aggregazione[220]. Nel 1963 venne inaugurata la chiesa intitolata allaMadonna di Loreto[221].
Borgo Via Nuova
Area suburbana posta a sud della città, creata dopo la riforma agraria si è sviluppata durante l'industrializzazione del territorio[222]. La chiesa a navata unica, completata nel 1970, è dedicata asant'Isidoro[223].
Caruscino
Sorge a circa tre chilometri a est del centro urbano. La borgata, che conta oltre 1 500 abitanti[218], è sorta su iniziativa dell'ente per la colonizzazione dellaMaremmatosco-laziale e del territorio delFucino con il nome di Villaggio del bracciante San Giuseppe di Caruscino[224]. Si sviluppò a cominciare dagli anni cinquanta dopo lariforma agraria e il conseguente esproprio dei terreni ai Torlonia con l'assegnazione ai contadini. Furono costruiti cinque forni per l'approvvigionamento del pane che vengono riaccesi in occasione della festa disan Giuseppe Artigiano[225].
Pietraquaria
Località nota in epoca medievale comePetram Aquarum[47][226]. Nellabolla pontificia dipapa Clemente III del 1188 sono citate le chiese di Santa Maria, San Giovanni e San Pietro[227], mentre nel XIII secolo risultò essere un feudo indipendente e il più grande incastellamento dellacontea di Albe, abitato presumibilmente da circa 650 persone[53]. Nel 1242Federico II di Svevia sarebbe stato ospitato nel centro fortificato durante la sua visita finalizzata a risolvere il problema dell'emissario di Claudio che, ostruito da tempo, era la causa principale delle inondazioni del lago Fucino[228]. Dopo l'esito della battaglia di Tagliacozzo del 1268 subì probabilmente la distruzione da parte degliAngioini diCarlo I d'Angiò, ma fu l'ultimo a scomparire tra i diversivici presenti nell'area montana[87]. In cima almonte Salviano al centro dell'omonima riserva naturale è situato ilsantuario della Madonna di Pietraquaria.

Economia

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Agricoltura

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Il Fucino in una foto pubblicata dalNASA Earth Observatory

Grazie alla trasformazione lago-pianura che nelFucino ha causato stravolgimenti sociali e modificato il sistema economico si è sviluppata gradualmente un'agricoltura di tipo intensivo favorita dalle caratteristicheorografiche della piana, con la cresta delle montagne quasi mai al di sotto dei 1 500m s.l.m. e dal clima, caratterizzato dall'escursione termica estiva, che agevola la capacità produttiva[229].

Agli inizi del Novecento la costruzione dellozuccherificio di Avezzano favorì soprattutto la coltivazione dellabarbabietola da zucchero[230] che venne affiancata alla produzione deicereali[229]. Tuttavia fino agli anni cinquanta l'allevamento di bestiame e l'agricoltura hanno avuto le caratteristiche limitate delle imprese di tipo familiare; nel 1951 con l'istituzione dell'ente Fucino scomparve lazootecnia mentre l'attività agricola si è progressivamente evoluta acquisendo le caratteristiche imprenditoriali.

Le colture più importanti sono lapatata del Fucino, nota anche con il nome di "patata di Avezzano", e lacarota dell'altopiano del Fucino; entrambi i prodotti hanno ottenuto il marchio di qualitàIGP[207][209]. Numerosi gli ortaggi che vengono trattati nei centri dicondizionamento sorti nella piana:cavolfiore,finocchio,insalata,radicchio rosso,sedano.

Dal 2006 per effetto della chiusura di quasi tutti gli zuccherifici italiani determinata dalla riformaeuropea "OCMzucchero"[231] è scomparsa la coltivazione delle barbabietole per far posto alle nuove colture, alcune delle quali utilizzando la tecnica dellarotazione, in particolarecanapa da fibra,grano,mais epomodori utilizzati per lebiomasse e comefertilizzanti[229][232].

I dati relativi alsettore primario del Cresa, centro regionale di studi e ricerche economico-sociali, attestano che il comparto agricolo fa da traino all'economia locale[13].

Artigianato e commercio

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Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e rinomate vi sono quelleartigianali, come latessitura finalizzata alla realizzazione ditappeti,arazzi ecoperte, oltreché ilricamo artistico. Il territorio si contraddistingue anche per la produzione dimobili rustici[233].

Un ruolo importante è rivestito dalsettore terziario[13], in particolare il comparto tradizionale con le aree commerciali che si trovano sulla via Tiburtina Valeria, nelle direzioni diCappelle dei Marsi e diSan Pelino e con gli esercizi pubblici presenti nel centro cittadino. Due sono i mercati settimanali[234], mentre con il sistema delchilometro zero, nella piazza del Mercato si vendono i prodotti biologici e tipici locali[235].

Industria

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Stabilimento delleCartiere Burgo

La prima industria del territorio fu lozuccherificio di Avezzano costruito alla fine del XIX secolo e reso operativo a cominciare dal 1901[236]. Accanto a esso vennero realizzati gli edifici delle malterie italiane, annoverate tra i primibirrifici del Paese[237], oltre alledistillerie operative dal 1936. Nei primi anni del 1900 si insediarono alcune fabbriche legate all'indotto generato dall'opificio o dalle attività agricole fucensi[238] come l'industria del legname Saila, edificata dopo il prosciugamento e ricostruita dopo il sisma, nel 1924, su progetto dell'ingegnere Luigi Vendittelli[239]. Il nucleo industriale vero e proprio si è sviluppato dopo il 1962, anno della costituzione del locale consorzio di industrializzazione per un'area inizialmente pari a circa 375 ettari[240].

Nella zona, a sud della città, operano varie attività di tipo industriale e artigianale che rappresentano un volano per ilsettore secondario delle aree interne dell'Abruzzo[13][241]. Nello stabilimento exTexas Instruments, acquisito daMicron Technology e successivamente da LFoundry, di proprietà di una multinazionalecinese dell'elettronica, lavorano circa 1 300 addetti. Micron prosegue l'attività in un'altra sede del nucleo dove operano realtà industriali comeCartiere Burgo,Saes Getters,FIAMM-Siapra e Nuova Presafer. Numerose le imprese specializzate nei compartimanifatturieri, deiservizi e dellacantieristica[242].

A poca distanza è operante dal 1963 ilCentro spaziale del FucinoPiero Fanti diTelespazio che figura tra i principali centri spaziali del mondo[243].

Servizi

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Il centro fieristico di Avezzano, realizzato nel 2006 nei pressi del nucleo industriale, è dislocato su un'area coperta di 3 000 metri quadrati e su una all'aperto di circa 5 000. Può ospitare eventi e fiere d'importanza nazionale di vario genere[244].

Turismo

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La città è posta al centro del sistema dei parchi e delle riserve dell'area interna dell'Abruzzo risultando un punto di partenza agevole per raggiungere le località della Marsica come ilparco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, ilparco naturale regionale Sirente-Velino,Tagliacozzo, i paesi dellapiana del Cavaliere, lavalle Roveto, lavalle del Giovenco,Ovindoli, l'altopiano delle Rocche e altre località situate al confine delLazio[245].

Infrastrutture e trasporti

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Stazione ferroviaria

Strade

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La città è connessa all'autostradaA25 Roma-Pescara tramite il casello e alcuni svincoli dellastrada statale 690 Avezzano-Sora. Lo svincolo direzionale dell'autostradaA24 Roma-L'Aquila-Teramo si trova a pochi chilometri dal casello, nella località diTorano.

Altre principali vie di comunicazione sono lastrada statale 82 della Valle del Liri che collega Avezzano conSora eCassino, terminando il suo percorso aItri (LT); lastrada statale 5 Via Tiburtina Valeria che unisceRoma conTivoli, Avezzano ePescara e lastrada statale 578 Salto Cicolana versoRieti, il cui innesto è situato aCappelle dei Marsi.

Ferrovie

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Lastazione di Avezzano è servita dalle relazioni che percorrono la direttriceRoma-Pescara ed è il punto di diramazione dellalinea ferroviaria Avezzano-Roccasecca, che collega la città con Sora e Cassino[246]. La piccolastazione di Paterno-San Pelino è dal 1999 unafermata impresenziata della linea che collega Roma a Pescara[247].

Interporto

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Contiguo al casello autostradale della A25 è ubicato il centro smistamento merci della Marsica[14]. L'interporto ospita in seguito alterremoto dell'Aquila del 2009 il polo logistico nazionale dellaProtezione civile gestito dallaCroce Rossa Italiana[248].

Mobilità urbana

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Iltrasporto pubblico locale è svolto dalla SCAV e si compone di alcune linee su autobus[249]. La mobilità interurbana è garantita dagli autoservizi offerti dallaSocietà Unica Abruzzese di Trasporto[250] e dallaCotral[251].

Amministrazione

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Lo stesso argomento in dettaglio:Sindaci di Avezzano.

Caratterizzata da un sobriopatriottismo e dalliberalismo[252], la storia politico-amministrativa del comune fa registrare a cominciare dalla fine dell'Ottocento la contrapposizione tra imovimenti cattolici e le nuove organizzazionilaiche esocialiste, favorite dalla piccolaborghesia locale in contrasto con ilcapitalismo deiTorlonia, proprietari delle terre bonificate delFucino[253]. Pochi anni dopo il periodo deipodestà[254] e lanascita della Repubblica Italiana, la città fu guidata fino al 1993 dallaDemocrazia Cristiana, appoggiata dai primi anni sessanta dai socialisti[255]. Successivamente si sono alternatecoalizioni dicentro-sinistra e dicentro-destra. Dal 2020 il governo del comune è affidato a un'aggregazioneindipendente ecivica[256].

Gemellaggi

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Altre informazioni amministrative

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Nel 1939San Pelino fu la prima frazione a essere inclusa amministrativamente al comune di Avezzano. Dal 1954 al 1960 anche le frazioni diAntrosano,Castelnuovo ePaterno sono entrate a far parte del territorio comunale.

La città ospita alcuniconsorzi edenti sovracomunali come l'Unione dei comuni Montagna Marsicana[260], ilConsorzio Acquedottistico Marsicano[261], ilConsorzio di bonifica Liri-Garigliano[262], ilBacino imbrifero montanoLiri-Garigliano[263] e la sede territoriale dell'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino meridionale[264].

Sport

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Il centro della città addobbato con gli ombrelli rosa in occasione delGiro d'Italia 2024

Ha sede nel comune la società dicalcioAvezzano, fondata nel 1919 con il nome diForza e Coraggio Avezzano F.C.[265].

La squadra dell'Avezzanorugby è stata costituita nel 1977[266].

La società Hockey Avezzano dihockey su prato è stata creata nel 1969 e presieduta inizialmente dal campione del ciclismoVito Taccone[267].

Per quattro volte la città è stata scelta come sede di arrivo e partenza di tappa delGiro d'Italia, nel1986, nel1988, nel2003[268] e nel2024[269]. In alcune edizioni laTirreno-Adriatico ha fatto tappa o ha attraversato il comune[270].

Allostadio dei Pini si sono svolte diverse edizioni del meeting internazionale diatletica leggera intitolato a Pietro Marianella. Nel 1974Sara Simeoni vi stabilì il record italiano disalto in alto e in altre edizioni vi gareggiaronoPietro Mennea,Fiona May eSteve Williams, primatista mondiale dei 100 metri[271].

La casa automobilistica statunitensePanoz produce dal 2017 l'automobile sportiva chiamataPanoz Avezzano in onore al padre del fondatoreDon Panoz, marsicano emigrato nellaVirginia Occidentale dopo ilterremoto del 1915[272].

Avezzano ha ospitato nel 1991 l'incontro diboxe valido per il titolo mondialeIBF traGianfranco Rosi e Glenn Wolfe[273] e nel 2009 le gare dipugilato ai XVI Giochi del Mediterraneo[274]. Dal 1989 al 1993 laPro Calcetto Avezzano ha militato nel massimo torneo diserie A dicalcio a 5[275]. Il circuito di Avezzano, riservato alleauto d'epoca, rievoca eventi competitivi che risalgono alla seconda metà del Novecento[276].

Impianti sportivi

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Le strutture sportive con la maggiore capienza sono lostadio dei Marsi-Sandro Cimarra e lostadio dei Pini. Nella periferia nord si concentrano gli impianti per la pratica di vari sport: campi da tennis, palasport, palestra del pugilato, pattinodromo, piscina e ilvelodromo Vito Taccone[277].

Lo stadio del rugby e quello dell'hockey su prato sono stati costruiti dopo ilcampionato mondiale di calcio 1990[278].

Note

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Voci correlate

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Avezzano
StoriaAntiche unità di misura del circondario di Avezzano ·Avezzano (famiglia) ·Bombardamenti di Avezzano ·Campo di concentramento di Avezzano ·Circondario di Avezzano ·Collegio elettorale di Avezzano (Regno d'Italia) ·Contea di Albe ·Distretto di Avezzano ·Legione Romena d'Italia ·Marsi ·Medaglia di benemerenza per il terremoto di Avezzano del 1915 ·Progetto di ferrovia Rieti-Avezzano ·Sindaci di Avezzano ·Spedizione negli Abruzzi ·Statuti antichi di Avezzano ·Stemma di Avezzano ·Storia di Avezzano ·Terremoto della Marsica del 1915 ·Urbanistica di Avezzano
AmbienteFucino ·Monte Salviano ·Piani Palentini ·Piazza Torlonia ·Riserva naturale guidata Monte Salviano ·Tre Monti ·Via dei Marsi ·Villa Torlonia
ArchitettureAcquedotto romano di Alba Fucens ·Anfiteatro romano di Alba Fucens ·Castello Orsini-Colonna ·Cattedrale dei Marsi ·Chiesa di San Giovanni Decollato ·Chiesa di San Nicola ·Chiesa di San Rocco ·Chiesa di Santa Croce ·Chiesa di Santa Maria in Cese ·Chiesa di Santa Maria in Vico ·Incile del Fucino ·Monastero di Santa Caterina ·Padiglione Torlonia ·Palazzo di Giustizia ·Palazzo Municipale ·Palazzo Torlonia ·Palazzo Vescovile ·Piazza Risorgimento ·Santuario della Madonna del Silenzio ·Santuario della Madonna di Pietraquaria ·Teatro romano di Alba Fucens ·Villino Cimarosa
Siti archeologiciAlba Fucens ·Collegiata di San Bartolomeo ·Cunicoli di Claudio ·Grotta di Ciccio Felice ·Pietraquaria ·Villa romana
Cultura e museiAia dei Musei ·Bibliografia su Avezzano ·Dialetti della Marsica ·Festival Cinema e Ambiente Avezzano ·Museo della civiltà contadina e pastorale ·Museo dell'intrattenimento elettronico ·Museo di arte moderna di Avezzano ·Sezione di Archivio di Stato di Avezzano ·Teatro dei Marsi
ReligioneConfraternita di Maria Santissima di Pietraquaria ·Diocesi di Avezzano ·Madonna di Pietraquaria ·Parrocchie della diocesi di Avezzano
CucinaArrosticini ·Carota dell'altopiano del Fucino ·Cucina marsicana ·Grano Solina ·Patata del Fucino ·Pecora ajo cotturo
SportAvezzano Calcio ·Avezzano Rugby ·Calcetto Avezzano ·Stadio dei Marsi-Sandro Cimarra ·Stadio dei Pini ·Velodromo Vito Taccone
Enti e aziendeBanca Popolare della Marsica ·Comunità montana Marsica 1 ·Comunità montana Montagna Marsicana ·Consorzio Acquedottistico Marsicano ·Consorzio di bonifica Liri-Garigliano ·Telesirio ·Unione dei comuni Montagna Marsicana ·Zuccherificio di Avezzano
TrasportiAutostrada A25 ·Ferrovia Avezzano-Roccasecca ·Ferrovia Roma-Avezzano-Sulmona-Pescara ·Stazione di Avezzano ·Stazione di Paterno-San Pelino ·Strada statale 5 Via Tiburtina Valeria ·Strada statale 82 della Valle del Liri ·Strada statale 578 Salto Cicolana ·Strada statale 690 Avezzano-Sora
Frazioni e borgateAntrosano · Borgo Incile · Borgo Via Nuova · Caruscino ·Castelnuovo ·Cese ·Paterno ·San Pelino
Abruzzo ·Provincia dell'Aquila ·Marsica ·
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Italia (bandiera)Comuni dellaprovincia dell'Aquila
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