L'autotreno è untreno diesel automotore, di regolanon scomponibile, composto da elementi motorizzati e rimorchiate. Questo tipo di rotabili non prevendono la presenza di unalocomotiva, in quanto sono autonomi[1].
Il termineautotreno (letteralmente, treno automotore) nacque in Italia intorno aglianni trenta quando laFiat produsse la prima unità della serie diATR 100, un treno a composizione bloccata per l'epoca innovativo, dotato di due unità di trazione estreme amotore Diesel con un'unità intermedia rimorchiata[2]. Venne allora coniato il neologismoautotreno, che evocava l'altro neologismo, già in uso,elettrotreno, che aveva ottenuto un largo successo presso l'utenza viaggiatori delleFerrovie italiane. In seguito sono state costruite in Italia poche altre serie di autotreni tra cui l'automotrice doppia, denominata però differentemente,ALn 442-448 (oBinato Breda). Gli autotreni vengono definiti con l'espressione ingleseDiesel Multiple Unit (acronimo DMU) presso la quasi totalità delle altre amministrazioni ferroviarie europee e del resto del mondo. Hanno avute significative produzioni inGermania,Inghilterra eFrancia sin dagli anni trenta. Per leRENFE spagnole laFiat ha prodotto autotreni derivati dal progetto italiano dell'Automotrice ALn 990; modelli analoghi sono stati forniti alle ferrovie argentine.
NegliStati Uniti d'America molte società adottarono autotreniBudd Rail Diesel Car; è famoso l'autotrenoPioneer Zephyr, che negli anni trenta conquistò un primato di velocità.
A differenza delleautomotrici, gli autotreni sono composti da più elementi, il cui numero varia a seconda della natura per cui lo stesso rotabile viene concepito; come ad esempio il treno denominatoMinuetto, il quale è composto da tre elementi, oppurel'elettrotreno ETR.425, denominato "Jazz", il quale è composto da cinque elementi.
Al di là del numero complessivo di elementi costituenti, l'autotreno nasce per essere usato acomposizione bloccata, quindi i vari elementi che lo costituiscono sono inscindibili fra loro.
Il concetto di autotreno si è esteso anche nell'ambito delloscartamento ridotto; a dicembre del 2015, laFerrovia Circumetnea ha acquistato quattro autotreni dalla ditta polaccaNewag; ognuno di essi composto da due elementi[3].
Per via della loro natura, gli autotreni sono anche reversibili, cioè non hanno bisogno di essere scomposti, né manovrati quando dev'essere invertito il senso di marcia; questa loro peculiarità si traduce in rapidità, motivo per cui stanno sostituendo sempre più i treni a composizione normale[4], utilizzati per l'espletamento dei treni regionali, i quali, tecnicamente sono anch'essi treni reversibili.
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