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Automobilismo

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Motivo:da rivedere totalmente nelle affermazioni categoriche fin dalle prime righe; ad esempio le rally Dakar non sono su tracciato chiuso, le gare di regolarità non sono a chi arriva più in fretta, le composizioni delle squadre non sono tutte così particolari, ecc.ecc. Fonti generaliste come Garzanti e Treccani non sono sufficienti per questo argomento

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Una gara delCampionato del Mondo Turismo, competizione automobilistica riservata ad automobili Turismo prodotte in grandi serie.

L'automobilismo è unosport, consistente nel gareggiare con un'automobile da corsa - realizzata secondo uno specifico regolamento tecnico che varia in base alla competizione - entro un percorso chiuso alla normale circolazione (autodromo oppure tracciato stradale).[1][2]

Descrizione

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Immagine di una corsa dell'American Le Mans Series, campionato nordamericano attivo dal 1999 al 2013 per vettureSport Prototipo aderenti al regolamentoLMP1 edLMP2 eGran Turismo di categoriaGT1 eGT2.
Ilrally include gare su asfalto, sterrato e neve. La serie più prestigiosa di questa specialità è ilCampionato del Mondo Rally.
Una gara delCampionato del Mondo di Formula 1, la massima serie in termini prestazionali per monoposto.

Ciascuna vettura è gestita da unasquadra motoristica, composta diingegneri emeccanici e con un coordinatore a capo[1]; l'atleta che conduce il veicolo è detto "pilota".[1]

L'obiettivo di tale sport è percorrere il tracciato di gara (in base ad un determinato numero di giri oppure dikm) impiegando un tempo minore rispetto agli avversari. I campionati di automobilismo sono, generalmente, basati su più gare che si disputano in tracciati differenti: ogni corsa attribuisce, in base al piazzamento del traguardo, punti ai singoli piloti ed alle rispettive squadre. Alla conclusione del campionato, il pilota e la squadra che hanno totalizzato il maggior numero di punti si aggiudicano il titolo.[1]

Nello specifico i titoli più prestigiosi sono quelli messi in palio nelCampionato del Mondo organizzati dallaFederazione Internazionale dell'Automobile (FIA). Ogni specialità automobilistica, differenziata da un'altra in base alla tipologia di vetture utilizzate, al numero di piloti che si possono alternare alla guida di uno stesso esemplare, alla distanza ed al fondo stradale (asfaltato, sterrato o neve) su cui la competizione si sviluppa, gode di un proprio Campionato del Mondo. Nel caso dellemonoposto la massima espressione è ilCampionato del Mondo di Formula Uno, delleSport Prototipo e delleGran Turismo ilCampionato del Mondo Endurance FIA, delleTurismo laCoppa del Mondo Turismo e dellevetture da rally ilCampionato del Mondo Rally.

Per lecase automobilistiche questo sport ha sempre rappresentato un ottimo campo di ricerca tecnologica. Sono infatti innumerevoli le innovazioni progettate e sviluppate sulle automobili da corsa che successivamente sono state adottate su quelle stradali, contribuendo a migliorarne le prestazioni velocistiche, l'efficienza e la sicurezza.

Da sottolineare che all'automobilismo è connaturato ilpericolo di incidenti, provocati da guasti meccanici o errori di pilotaggio, con esiti a volte mortali per i piloti, i commissari di percorso, i meccanici e in certe circostanze anche per gli spettatori. Col passare degli anni però l'incremento del livello di sicurezza ha limitato gli eventi luttuosi.

Storia

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Gli inizi

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Lo stesso argomento in dettaglio:Storia dell'automobilismo (1878-1894), Storia dell'automobilismo (1895), Storia dell'automobilismo (1896) e Storia dell'automobilismo (1897).

Il primo evento agonistico automobilistico risale al 16 luglio 1878, quando due veicoli a vapore si sfidarono in una corsa di circa 201miglia organizzata lungo le strade tra Green Bay e Madison, nello stato delWisconsin (Stati Uniti d'America): per la cronaca la vittoria a poco meno di 10chilometri orari di media arrise a Frank A. Shomer e Hans M. Farrand che guidavano un veicolo chiamato Oshkosh.

Nel1894 si svolse inFrancia la prima competizione automobilistica propriamente detta, organizzata dal giornale diParigi "Le Petit Journal" sul tratto stradaleParigi-Rouen, che vide affrontarsi leDe Dion-Bouton, lePanhard-Levassor, lePeugeot e leBenz & Cie. diKarl Benz.

Nel1895 ci fu laParigi-Bordeaux, vinta daÉmile Levassor, mentre in quello stesso1895 venne indetta la prima corsa italiana (18 maggio, Torino-Asti-Torino). Anche la prima vera corsa americana è ascrivibile al1895 ed ebbe luogo il 2 novembre, da Chicago a Waukegan e ritorno, per un totale di circa 92 miglia (148 chilometri): si impose la Mueller-Benz guidata da Oscar B.Mueller.

Il 1º maggio1898 si verificò il primo incidente mortale nella storia dell'automobilismo sportivo, durante laCorsa del Périgueux. Nei fatti, il marchese Renaud de Montaignac de Chauvance, in gara con la suaLandry et Beyroux, urta laBenz Parisienne di De Montariol, tentando un sorpasso. Entrambe le vetture finirono nella scarpata laterale alla strada. De Montariol rimase illeso, mentre de Montaignac subì gravi ferite e morì tre ore dopo il sinistro.

La prima competizione automobilistica veramente "internazionale" fu laGordon Bennett Cup, organizzata dal1900 al1905.

L'ACF, la Federazione Francese dell'automobilismo, organizzò diverse corse, con partenza aParigi e arrivo in diverse città transalpine o europee fino al1903, quando per un incidente mortale morì, vicino ad Angouleme durante laParigi-Madrid,Marcel Renault. Altri 8 incidenti mortali convinsero il governo francese a vietare le corse automobilistiche.

Nel1906, nacquero laTarga Florio (93 Miglia sulle strade siciliane) e, nella cittadina diLe Mans, il primo veroGran Premio. 32 sfidanti gareggiarono in un lunghissimo circuito di 105 km per due giorni, percorrendo in media 6 giri al giorno. I 1260 km di corsa furono completati per primo dall'ungherese Ferenc Szisz su unaRenault.

Nella stessa cittadina francese dal1923 si svolge anche una delle manifestazioni automobilistiche più conosciute, la24 Ore di Le Mans.

Nel1907, nacque la corsa sul circuito tedesco delKaiserpreis (75 Miglia sulla catena delTaunus) e il GP francese delDieppe (48 miglia di circuito).

Il primoOvale fu costruito inInghilterra aBrooklands nel 1907, il secondo, ben più famoso, adIndianapolis nel 1909, dove nel1911 nacque la500 Miglia di Indianapolis che si corre ancora nel ventunesimo secolo.

1910-1939

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L'Italia fu il secondo paese a chiamare la corsa "Gran Premio": la prima edizione si disputò nel1921. Nel1924 si aggregarono ancheBelgio eSpagna.

Nel1922 fu costruito il circuito permanente diMonza, il terzo al mondo e il primo nell'Europa continentale; risale invece al1927 un'altra pista leggendaria, quella delNürburgring.

Alberto Ascari al termine di una corsa a bordo di unaFerrari 500

Negli anni trenta si delineò in misura definitiva la differenziazione tra auto da Gran Premio e macchine Sport, con le varie case automobilistiche comeAlfa Romeo,Auto Union,Bugatti eMercedes-Benz che costruirono vetture da 600 cavalli. Il peso massimo era di 750 kg, limite in vigore dal 1934 al 1937.Un vero e proprio Campionato del Mondo per macchine da Gran Premio che premiava solo le Case fu organizzato per tre stagioni dal 1925 al 1927 e vide l'affermazione, in successione, di Alfa Romeo ('25), Bugatti ('26) e Delage ('27).Nel 1931 e 1932 fu istituito un Campionato Internazionale che il primo anno premiò Minoia (Alfa) e successivamente Nuvolari (anche lui su Alfa).NelGran Premio di Monaco del1933, per la prima volta nella storia, la griglia di partenza fu determinata dai tempi di qualificazione. Le squadre già da anni erano differenziate dal colore della propria nazione:

Il Predominio delle vittorie fino agli anni venti era dei costruttori francesi (Bugatti,Delage), ma con l'arrivo delle case italiane comeAlfa Romeo eMaserati le cose iniziarono a cambiare, impossessandosi esse del dominio completo sul panorama automobilistico.
Negli anni trenta, ilPartito Nazista stanziò consistenti somme a favore delle case tedesche (Mercedes eAuto Union), per cercare di vincere le corse ed aumentare inoltre il prestigio delIII Reich, cosa che riuscì, giacché quelle case dominarono le corse dal 1934 al 1939.

Nel1935 nacque il primo "Campionato Europeo Grand Prix" per piloti, dove i migliori corridori si affrontavano in alcuni Gran Premi Europei. Questa competizione durò fino al1939, anno dell'inizio dellaseconda guerra mondiale, e fu sempre dominato da piloti e vetture tedesche.

Dal 1950 in poi

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A Parigi nel1949, la Federazione Internazionale (successivamente diventata laFIA) organizzò il primo Campionato del Mondo diFormula 1 per l'anno successivo. Fu instaurato un sistema di punti per le sette gare del Mondiale, che racchiudeva anche la500 Miglia di Indianapolis.

Il primo Gp di Formula 1 fu svolto nel circuito inglese diSilverstone il 13 maggio. Quel Mondiale lo vinceràNino Farina con l'Alfa Romeo.

Da allora sono nate tantissime categorie di corse automobilistiche: quelle a "ruote scoperte" (che sono conosciute come vetture diFormula) e quelle a "ruote coperte" (come le vettureSport Prototipo,GT,Turismo e daRally).

Dalla F1 sono nate laChamp Car e laFormula Indy negliStati Uniti d'America, le categorie minori come laFormula 2 (exFormula 3000, da cui sono usciti tantissimi talenti), laFormula 3 (doveMichael Schumacher eMika Häkkinen si davano battaglia nella loro adolescenza), laFormula Renault, laFormula Nippon, laAtlantic Championship, ilkarting (la categoria base per tutti i piloti) e la nuovissimaFormula E, campionato elettrico all'attivo dal 2014.

Tra leruote coperte, oltre alRally, ilGranturismo si è evoluto con le gare GT3 come Intercontinental GT Challenge eGT World Challenge e le categorie GTE delCampionato del mondo endurance e dell'IMSA, mentre precedentemente la serie di riferimento è stata ilFIA GT nella quale correvano le GT1 e le GT2. Tra i prototipi i massimi campionati sono ilCampionato del mondo endurance (erede del defuntoCampionato del mondo sportprototipi) e l'IMSA. Il turismo si è invece evoluto nelWTCC (successivamente divenutoWTCR), ilDeutsche Tourenwagen Masters (Campionato Tedesco di altissimo livello).

Tipi di competizioni

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Le competizioni automobilistiche si dividono in due tipi:

  • gare di velocità: vince chi completa il percorso di gara nel minor tempo, oppure chi percorrere più strada in un tempo prestabilito (come nella celebre24 ore di Le Mans)
  • gare di regolarità: vince chi completa il percorso di gara mantenendo una velocità media il più possibile vicina a quella prestabilita. Questo tipo di gare mette alla prova soprattutto l'affidabilità della vettura, cioè la capacità di affrontare il percorso (spesso lungo e accidentato) senza guasti e rotture meccaniche.

Si possono inoltre suddividere in base al tipo di percorso:

  • Corse in circuito: si percorre un numero prestabilito di giri di un tracciato chiuso, che può essere una pista permanentemente riservata alle competizioni (circuito permanente) oppure un percorso ricavato su strade normalmente aperte al traffico, spesso all'interno di una città (circuito cittadino), o un misto delle due cose (circuito semipermanente). Vi sono due tipi di circuiti:
    • Stradali: sono circuiti che presentano rettilinei di diversa lunghezza e curve di diverso raggio e sviluppo, singole o in successione. Questo tipo di pista impegna il pilota e la vettura in frequenti accelerazioni, frenate, cambi di marcia e ne mette alla prova tutte le qualità. I più famosi circuiti di questo tipo sono quello diMonza, delNürburgring, diLe Mans (dove si corre la celebre24 Ore), diSpa, diSilverstone, diSuzuka, diBathurst e diMontecarlo (circuito cittadino).
    • Ovali: sono circuiti che presentano solo due, tre o quattro curve che girano tutte nella stessa direzione, generalmente di raggio molto ampio. La velocità media sul giro è di solito assai elevata: non vi sono né curve lente né frenate rilevanti. Questo tipo di pista è molto diffusa negliStati Uniti d'America, mentre in Europa ve ne sono pochissime e scarsamente usate. La più celebre in assoluto è quella diIndianapolis dove ogni anno si disputa la famosissima500 Miglia. Altri ovali famosi sono quelli di Daytona, Talladega, Charlotte, Bristol e Martinsville.
  • Corse su strada: si disputano su percorsi ricavati da strade normali. Un tempo molto praticate, sono quasi scomparse a causa della loro pericolosità. Le più celebri erano certamente laTarga Florio, laCarrera Panamericana e laMille Miglia, che si corse fino al1957 su un percorso appunto di circa 1600 km daBrescia aRoma e ritorno.
  • Corse su percorsi non asfaltati: si gareggia su strade sterrate, sentieri di campagna o persino piste tracciate neldeserto. Le più famose corse di questo tipo sono le gare delCampionato Mondiale Rally e laParigi-Dakar. Spesso vengono inseriti nel percorso passaggi accidentati e dossi sui quali le vetture spiccano veri e propri salti.

I campionati più famosi e seguiti sonoFormula 1,Rally, ilMondiale Endurance e i campionatiamericani (NASCAR,IndyCar, IMSA).

Note

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  1. ^abcd Claudio Ferretti e Augusto Frasca,Enciclopedia dello sport,Garzanti Libri, 2008, p. 1670.
  2. ^automobilismo, sutreccani.it.URL consultato il 23 gennaio 2018.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • A.C.I/CSAI (AutomobileClub d'Italia/CommissioneSportivaAutomobilisticaItaliana)
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