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Aurunci

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Disambiguazione – Se stai cercando il gruppo montuoso dei monti Aurunci, vediMonti Aurunci.
Gli aurunci in una carta della regione.

GliAurunci erano una popolazioneosca di origineindoeuropea, il cui arrivo inItalia risale a circa il 1000 a.C.Il territorio degli Aurunci si estendeva a sud di quello delVolsci, nella zona delvulcano Roccamonfina, tra il fiumeLiri e ilVolturno.

Popolo

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Dionigi di Alicarnasso, in relazione allo scontro che si ebbe tra Romani e Aurunci nei pressi diAricia nel 495 a.C., li descrive come bellicosi e temibili per la loro forza e statura[1].

Storia

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Fontiromane descrivono gli Aurunci come una popolazione poco evoluta[2] che si stanziava prevalentemente in villaggi in cima a delle colline, a carattere prevalentemente difensivo.[senza fonte]Il loro territorio, a sud di quelli deiVolsci e degli affiniAusoni, era l'area compresa tra ilLiri, cioè le attualiSant'Apollinare,San Giorgio a Liri,Vallemaio, (Valle dei Santi), la piana delGarigliano (Castelforte eSanti Cosma e Damiano), l'area montuosa e collinare deiMonti Aurunci orientali (Ausonia eCoreno Ausonio), la valle dell'Ausente, la zona costiera delGolfo di Gaeta sino aTerracina, le pendici sud-occidentali delvulcano Roccamonfina, il versante meridionale delmonte Maggiore e ilVolturno.

Le stesse fonti romane citano gli Aurunci in riferimento all'attacco che i Romani portarono ai Volsci e alla città diSuessa Pometia, che fu rasa al suolo dai romani nel 495 a.C.[3].Come conseguenza gli Aurunci inviarono una ambasceria a Roma, chiedendo per sé le terre tolte dai Romani ai Volsci diEcetra ed il ritiro della guarnigione romana lasciata a guardia della città.Al rifiuto di soddisfare tali richieste, Romani e Aurunci si scontrarono nei pressi diAricia; dopo una giornata di duri scontri, gli Aurunci furono sconfitti[4].

Gli Aurunci nel Lazio

I Romani riuscirono ad assoggettare gli Aurunci solo dopo lunghe lotte, alla fine dellaseconda guerra sannitica nel 314 a.C.Per stabilire poi definitivamente il loro dominio su quelle terre, i Romani distrussero le città facenti parte dellaPentapoli Aurunca (cioè la federazione delle cinque città aurunche, composta daAusona,Vescia,Minturnae,Sinuessa eSuessa) e successivamente fondarono le colonie diSuessa Aurunca eMinturnae, che ancora oggi conservano il nome e pressoché la posizione.

Ausoni e Aurunci

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Secondo alcuni studiosi i nomiAusoni eAurunci, benché usati in modo diverso, erano semplicemente forme diverse per indicare la stessa popolazione, con la lettera "R" variante comune per la "S" in latino (Aurunci - Auronici - Auruni - Ausuni).Tale fenomeno, chiamatorotacismo, fu notato dagli stessi Romani[5].PeraltroTito Livio narra che i Romani debellarono prima gli Aurunci e quindi gli Ausoni, attestando quindi l'esistenza di due differenti popoli.Stessa distinzione è posta daPlinio il Vecchio nella suaNaturalis historia.[non chiaro]

Archeologia

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Dagli scavi archeologici è noto cheCales era una delle città di questo popolo.Si trovava sulla via Latina, l'attualevia Casilina, vicino alle montagne sannitiche, pochi chilometri a nord diCasilinum (l'attualeCapua) e poco a sud diTeanum.Il sito archeologico si trova nel territorio del comune diCalvi Risorta.

Inoltre, un paese inprovincia di Catanzaro,Montepaone, secondo la tradizione risulta storicamente fondato sempre dalla popolazione degli Aurunci poiché alle origini quella zona si faceva propriamente chiamareAurunco.[senza fonte]

NelParco di Roccamonfina, presso la sommità del monte La Frascara (928 m) si trova l'Orto della Regina, un recinto di mura megalitiche con funzione militare oggi immerso in un fitto castagneto: le mura sono costituite da grossi blocchi di pietra di dimensioni anche molto variabili da53 cm a210 cm, con un perimetro poligonale di circa180 m, che racchiude un'area di circa2500 .Le mura cingono la vetta della montagna, adattandosi alla sua morfologia, con spessori che arrivano ai due metri[6].

IlMuseo civico archeologico Biagio Greco diMondragone espone reperti di epocaprotostorica attribuiti agli Aurunci, rinvenuti durante campagne di scavo archeologiche nel territorio comunale[7].

Note

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  1. ^Dionigi, L. VI, § 32.
  2. ^Dionigi, L. I, § 21.3.
  3. ^Dionigi, L. VI, § 29.
  4. ^Dionigi, L. VI, § 32-33.
  5. ^Terenzio, L. VII, § 26.
    «In multis verbis, in quo antiqui dicebant s, postea dicunt r… foedesum foederum, plusima plurima, meliosem meliorem, asenam arenam»
    .
  6. ^L'Orto della Regina, suroccamonfina.net.URL consultato il 13 dicembre 2024.
  7. ^Museo Civico "Biagio Greco" Mondragone, susistemamusealeterradilavoro.it.URL consultato il 13 dicembre 2024.

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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