| Augusto Barbera | |
|---|---|
| Presidente della Corte costituzionale | |
| Durata mandato | 12 dicembre2023 – 21 dicembre2024 |
| Vice | Franco Modugno Giulio Prosperetti Giovanni Amoroso |
| Predecessore | Silvana Sciarra |
| Successore | Giovanni Amoroso |
| Giudice della Corte costituzionale della Repubblica italiana | |
| Durata mandato | 21 dicembre2015 – 21 dicembre2024 |
| Tipo nomina | Elezione da parte delParlamento in seduta comune |
| Ministro per i rapporti con il Parlamento | |
| Durata mandato | 28 aprile1993 – 4 maggio1993 |
| Capo del governo | Carlo Azeglio Ciampi |
| Predecessore | Egidio Sterpa |
| Successore | Paolo Barile |
| Presidente della Commissione parlamentare per le questioni regionali | |
| Durata mandato | 23 ottobre 1987 – 22 aprile 1992 |
| Predecessore | Armando Cossutta |
| Successore | Luciano Guerzoni |
| Deputato della Repubblica Italiana | |
| Durata mandato | 5 luglio1976 – 19 giugno1979 |
| Durata mandato | 30 giugno1982 – 14 aprile1994 |
| Legislatura | VII, VIII, IX, X, XI |
| Gruppo parlamentare | VII-X:PCI X-XI:PDS |
| Circoscrizione | Bologna |
| Incarichi parlamentari | |
IX legislatura:
X legislatura:
XI legislatura:
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| Sito istituzionale | |
| Dati generali | |
| Partito politico | Indipendente(dal 2015) In precedenza PCI(fino al 1991) PDS(1991-1998) DS(1998-2007) PD(2007-2015) |
| Titolo di studio | Laurea inGiurisprudenza |
| Università | Università degli Studi di Catania |
| Professione | Docente universitario |
Augusto Antonio Barbera[1] (Aidone,25 giugno1938) è ungiurista ed expoliticoitaliano.
Professore emerito didiritto costituzionale nell'Università di Bologna, è statoMinistro per i rapporti con il Parlamento nelgoverno Ciampi.
Dal 21 dicembre 2015 ègiudice della Corte costituzionale[2] esuo presidente dal 12 dicembre 2023 al 21 dicembre 2024.[3]

Laureatosi ingiurisprudenza all'Università di Catania, allievo diVincenzo Zangara, ha insegnatodiritto costituzionale aCatania (1969-1970) e aFerrara (1970-1977),Istituzioni di diritto pubblico nella Facoltà di Scienze politiche di Bologna (1977-1994) eDiritto costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza di Bologna fino al 2010. Ha lavorato come ricercatore inGermania Ovest, aKarlsruhe eHeidelberg, tra il 1967 e il 1969.
Nel 2015 è stato nominato Giudice Costituzionale su elezione del Parlamento.
È stato direttore della RivistaQuaderni costituzionali. Rivista italiana di diritto costituzionale, edita daIl Mulino. È inoltre componente del comitato di direzione o del comitato scientifico di diverse altre riviste di settore.
ÈAccademico emerito per la sezione di Scienze giuridiche economiche e finanziarie dell'Accademia delle Scienze di Bologna. È altresìsocio corrispondente dellaSocietà geografica italiana, nominato per «alti meriti nello studio della dimensione territoriale delle politiche istituzionali». È stato Vicepresidente delConsiglio di presidenza della giustizia amministrativa per il quadriennio 2001-2005, organo di autogoverno dei magistrati amministrativi.
Ha fatto parte di diverse Commissioni presso Regioni e presso vari Ministeri, fra cui, nel 1999, come Presidente, della Commissione istituita presso ilMinistero dell'Interno per l'elaborazione delTesto unico delle leggi sulle autonomie locali. È stato Presidente dell'ISLE (Istituto italiano di studi legislativi) nonché componente il consiglio scientifico della Scuola di scienza e tecnica della legislazione costituita presso il medesimo Istituto.
È stato - fra il 1976 e il 1994 - parlamentare, eletto allaCamera dei deputati nelle liste delPartito Comunista Italiano prima e delPartito Democratico della Sinistra poi (e dal 1980 al 1982 membro del Consiglio della Regione Emilia-Romagna). Dal 1987 al 1992 è stato presidente della Commissione parlamentare per le questioni regionali, nonché, dal 1992, vicepresidente della Commissione bicamerale per le riforme istituzionali. Nell'aprile 1993 è nominato ministro per i Rapporti con il Parlamento nelgoverno diCarlo Azeglio Ciampi, dal quale si è dimesso, insieme ad altri tre ministri di partiti della sinistra (Luigi Berlinguer,Vincenzo Visco eFrancesco Rutelli), a causa della mancata concessione, da parte del Parlamento, dell'autorizzazione a procedere nei confronti diBettino Craxi. È stato fra i promotori deireferendum elettorali del 1991, diquelli del 1993 edel 1999. Aderisce poi alPartito Democratico.
Ha pubblicato 22 volumi (alcuni frutto di lavori collettivi) e più di 400 saggi, note a sentenze, relazioni o interventi a convegni in tema di fonti del diritto, libertà fondamentali, ordinamento regionale e locale, amministrazioni indipendenti, forme di governo e sistemi elettorali, storia costituzionale. Una sintesi della sua opera si trova nella voce da lui curata "Costituzione della Repubblica italiana", negli "Annali dell'enciclopedia del diritto", volume VIII, Giuffrè, Milano, 2015.
Ha scritto numerosissime pubblicazioni di settore, tra cui un celebre trattato didiritto pubblico curato insieme aGiuliano Amato e i manuali per il corso didiritto pubblico e il corso didiritto costituzionale scritti insieme a Carlo Fusaro.

Nel 2015, prima della sua elezione a giudice costituzionale, ha pubblicato un saggio sulla Rivista dell'Associazione Italiana dei Costituzionalisti, intitolato "La sentenza relativa al blocco pensionistico: una brutta pagina per la Corte". In un passaggio, ha dimostrato apertura all'introduzione delladissenting opinion per la Corte costituzionale[4].
È stato componente delCollegio Garante della Costituzionalità delle Norme dellaRepubblica di San Marino e dal novembre 2005 presidente dello stesso. In tale veste nel 2010 ha interrotto la procedura per la celebrazione del referendum d'indirizzo per l'adesione di San Marino all'Unione Europea, suscitando notevole dibattito a San Marino.[5]
Il 16 dicembre 2015 viene elettogiudice costituzionale dal Parlamento in seduta comune, con 581 voti su un quorum di 571, su indicazione delPartito Democratico, al trentaduesimo scrutinio complessivo insieme aFranco Modugno eGiulio Prosperetti, sostenuti rispettivamente dalMovimento 5 Stelle e daArea Popolare, a seguito di un accordo politico fra i tre partiti.[6]
Il 12 dicembre 2023 Barbera è stato elettoPresidente della Corte Costituzionale,[3][7][8] dopo un breve periodo in cui aveva rivestito lo stesso incaricoad interim in seguito al termine del mandato diSilvana Sciarra.[7]
Il nome di Augusto Barbera è stato incluso nell'elenco dei 44 indagati nell'inchiesta sui concorsi a cattedra di diritto costituzionale della tornata 2008-2010, con l'accusa di falso in atto pubblico per induzione. Secondo l'ipotesi investigativa avrebbe favorito taluni candidati, tra cui Federico Pizzetti, figlio diFrancesco, già garante della Privacy.[9][10] Il Pubblico Ministero in data 5 agosto 2016 ha chiesto la chiusura dell'indagine per intervenutaprescrizione.[11] Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma in data 11 aprile 2017 accogliendo la richiesta del PM ha emesso il decreto di archiviazione evidenziando che non risulta alcun contatto o pressione di Augusto Antonio Barbera «avente ad oggetto la promessa reciproca e/o lo scambio di voti o di consensi».[12]
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