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Augustin Bea

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Augustin Bea,S.I.
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ilcardinale Augustin Bea nel1963
In nomine Domini Jesu
 
Incarichi ricoperti
 
Nato28 maggio1881 aRiedböhringen
Ordinato presbitero25 agosto1912 dall'arcivescovoHermann Jürgens
Creato cardinale14 dicembre1959 dapapa Giovanni XXIII
Nominato arcivescovo5 aprile1962 dapapa Giovanni XXIII
Consacrato arcivescovo19 aprile1962 dapapa Giovanni XXIII
Deceduto16 novembre1968 (87 anni) aRoma
Manuale

Augustin Bea (Riedböhringen,28 maggio1881Roma,16 novembre1968) è stato uncardinale,arcivescovo cattolico ebiblistatedesco,gesuita, nominato cardinale dapapa Giovanni XXIII, pioniere dell'ecumenismo e deldialogo ebraico-cristiano nella Chiesa cattolica. È considerato uno dei più influenti prelati del Concilio Vaticano II.

Biografia

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Nacque a Riedböhringen, oggi frazione diBlumberg, il 28 maggio1881. Fu ordinato sacerdote il 25 agosto1912 e completò gli studi allaPontificia Università Gregoriana nel1914. Dal1924 fu professore diSacra Scrittura e dal1930 rettore fino al1949 delPontificio Istituto Biblico, negli stessi anni fu direttore della rivista "Biblica".

In questi anni ilPontificio Istituto Biblico abbandonò l'esegesi tradizionale cattolica stabilita nell'enciclicaSpiritus Paraclitus dipapa Benedetto XV e adottò progressivamente ilmetodo storico-critico (la solafilologia senza lapatristica e ilmagistero della Chiesa cattolica[1]) e laCritica delle forme di cui promosse la diffusione in Italia.[2]

L'esegesi storica prendeva in considerazione solo il senso letterale del testo biblico separando i dati storici, filosofici e archeologici dalla riflessione teologica e spirituale. Nello stesso tempo Bea si opponeva alla scuola dellaNouvelle théologie di cui erano esponentiJean Daniélou eHenri de Lubac che sosteneva un'esegesi spirituale separata dal senso storico-letterale. La posizione di padre Augustin Bea fu rafforzata dalla nomina a presidente e segretario dellaPontificia commissione biblica rispettivamente del cardinaleEugène Tisserant eJacque-Marie Vosté, entrambi allievi di padreMarie-Joseph Lagrange, il fondatore dell'École biblique et archéologique française de Jérusalem.[3]

A padre Augustin Bea è attribuita una forte influenza sull'enciclicaDivino Afflante Spiritu dipapa Pio XII, nella parte del documento che individua lo scopo principale dell'esegesi nella determinazione del senso letterale del testo.[4]

Padre Augustin Bea fu ancheconfessore di papa Pio XII dal1945 fino alla morte di lui (1958).[5]

Nel1946 papa Pio XII ebbe in animo di elevarlo alla dignità cardinalizia, ma ne fu dissuaso daJean-Baptiste Janssens, generale dei gesuiti, preoccupato per le eventuali critiche della Curia a un eccessivo favore del Papa verso gli stessi gesuiti.

Finalmentepapa Giovanni XXIII lo elevò al rango dicardinale nelconcistoro del 14 dicembre1959; il 17 dicembre dello stesso anno ricevette ladiaconia diSan Saba.

Nel1960 fu nominato presidente del neonatoPontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani (noto anche come Segretariato per la promozione dell'unità dei cristiani), carica che ricoprì fino alla morte e che lo rese una figura chiave nello sviluppo dell'ecumenismo e deldialogo ebraico-cristiano nella Chiesa cattolica. RicordaElio Toaff, rabbino capo di Roma:

«Quando mi trasferii a Roma da Venezia [nel 1951], cominciai a frequentare la biblioteca delPontificio Istituto Biblico, diretta da Agostino Bea, persona di gentile squisitezza, che mi colmò di cortesie. La nostra conoscenza si trasformò ben presto in amicizia, e un giorno monsignor Bea mi confidò che, essendo tedesco di nascita, sentiva tutto il peso del male che il suo popolo aveva fatto agli ebrei e voleva fare qualche cosa per riparare, sia pure in minima parte. Gli nacque così l'idea di un Concilio ecumenico nel quale si sarebbe dovuto approvare un documento sugli ebrei. Lui stesso ne voleva essere il promotore e l'estensore.[6]»

Fu elettoarcivescovo titolare di Germania di Numidia il 5 aprile1962 e consacratovescovo il 19 aprile dello stesso anno da papa Giovanni XXIII.

Il sogno di Bea si realizzò di lì a pochi anni; fu uno dei protagonisti delConcilio Vaticano II, impegnandosi in prima persona alla stesura della dichiarazioneNostra aetate. Partecipò alconclave del 1963, che elessepapa Paolo VI.

Ricevette titoli accademici onorari dalleuniversità di Vienna,Friburgo in Brisgovia,Friburgo (in Svizzera),Fordham,Boston College,Harvard eUniversità Cattolica d'America. È stato autore di dieci libri e di 430 articoli scientifici su archeologia, esegesi dell'Antico Testamento,mariologia, encicliche papali, unità dei Cristiani,antisemitismo, Concilio Vaticano II, rapporti con ilprotestantesimo e leChiese ortodosse ed ecumenismo.

Morì il 16 novembre1968 all'età di 87 anni e fu sepolto nella chiesa parrocchiale di Riedböhringen.

Genealogia episcopale

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Lagenealogia episcopale è:

Onorificenze

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Ordine al merito bavarese - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Croce al Merito dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale Tedesca - nastrino per uniforme ordinaria
— 1952
Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale Tedesca - nastrino per uniforme ordinaria
— 1960
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Legion d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Giorgio I - nastrino per uniforme ordinaria

Note

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  1. ^Il vero volto del cardinale Agostino Bea - Parte sesta - Articolo di Don Curzio Nitoglia, suwww.unavox.it.URL consultato il 4 luglio 2024.
  2. ^Il vero volto del cardinale Agostino Bea - Parte seconda - Articolo di Don Curzio Nitoglia, suwww.unavox.it.URL consultato il 4 luglio 2024.
  3. ^Roberto de Mattei,Il Concilio Vaticano II. Una storia mai scritta, Torino, 2010, pp. 41, 48-50
  4. ^Roberto de Mattei,Il Concilio Vaticano II. Una storia mai scritta, Torino, 2010, pp. 52-53
  5. ^Roberto de Mattei,Il Concilio Vaticano II. Una storia mai scritta, Torino, 2010, p. 53
  6. ^Elio Toaff,Perfidi ebrei, fratelli maggiori, Milano, Mondadori, 1986, pp. 214-215

Bibliografia

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  • Jan Willebrands,Il cardinale Agostino Bea: il suo contributo al movimento ecumenico, alla libertà religiosa e all'instaurazione di nuove relazioni con il popolo ebraico, inAtti del Simposio Card. Agostino Bea (Roma, 16-19 dicembre 1981), Roma, 1983
  • Stjepan Schmidt s.j.,Agostino Bea, Il cardinale dell'unità, Roma, 1987
  • Stjepan Schmidt s.j.,Agostino Bea, Cardinale dell'ecumenismo e del dialogo, Milano, 1996
  • J.-M. Vereb,Because He Was a German! Cardinal Bea and the Origins of Roman Catholic Engagement in the Ecumenical Movement, 2006
  • Saretta Marotta,Gli anni della pazienza. Bea, l'ecumenismo e il Sant'Uffizio di Pio XII, Bologna, Il Mulino, 2019.

Voci correlate

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Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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PredecessoreRettore del Pontificio Istituto BiblicoSuccessore
Leopold Fonck,S.I.1930 -1949Ernest Vogt,S.I.

PredecessoreCardinale diacono di San SabaSuccessore
-17 dicembre1959 - 16 novembre1968Jean Daniélou,S.I.

PredecessorePresidente del Segretariato per la promozione dell'unità dei cristianiSuccessore
-6 giugno1960 - 16 novembre1968Johannes Willebrands

PredecessoreVescovo titolare di Germania di Numidia
(titolo personale di arcivescovo)
Successore
-5 aprile - 19 aprile1962José del Carmen Valle Gallardo

PredecessorePresidente della Pontificia commissione per la neo-vulgataSuccessore
-29 novembre1965 - 16 novembre1968Eduard Schick
V · D · M
Vincitori delPremio internazionale per la pace degli editori tedeschi
Max Tau (1950) •Albert Schweitzer (1951) •Romano Guardini (1952) •Martin Buber (1953) •Carl Jacob Burckhardt (1954) •Hermann Hesse (1955) •Reinhold Schneider (1956) •Thornton Wilder (1957) •Karl Jaspers (1958) •Theodor Heuss (1959) •Victor Gollancz (1960) •Sarvepalli Radhakrishnan (1961) •Paul Tillich (1962) •Carl Friedrich von Weizsäcker (1963) •Gabriel Marcel (1964) •Nelly Sachs (1965) •Augustin Bea eWillem Visser 't Hooft (1966) •Ernst Bloch (1967) •Léopold Sédar Senghor (1968) •Alexander Mitscherlich (1969) •Alva Myrdal eGunnar Myrdal (1970) •Marion Gräfin Dönhoff (1971) •Janusz Korczak (postumo 1972) •Club di Roma (1973) •Roger Schutz (1974) •Alfred Grosser (1975) •Max Frisch (1976) •Leszek Kołakowski (1977) •Astrid Lindgren (1978) •Yehudi Menuhin (1979) •Ernesto Cardenal (1980) •Lev Kopelev (1981) •George F. Kennan (1982) •Manès Sperber (1983) •Octavio Paz (1984) •Teddy Kollek (1985) •Władysław Bartoszewski (1986) •Hans Jonas (1987) •Siegfried Lenz (1988) •Václav Havel (1989) •Karl Dedecius (1990) •György Konrád (1991) •Amos Oz (1992) •Friedrich Schorlemmer (1993) •Jorge Semprún (1994) •Annemarie Schimmel (1995) •Mario Vargas Llosa (1996) •Yaşar Kemal (1997) •Martin Walser (1998) •Fritz Stern (1999) •Assia Djebar (2000) •Jürgen Habermas (2001) •Chinua Achebe (2002) •Susan Sontag (2003) •Péter Esterházy (2004) •Orhan Pamuk (2005) •Wolf Lepenies (2006) •Saul Friedländer (2007) •Anselm Kiefer (2008) •Claudio Magris (2009) •David Grossman (2010) •Boualem Sansal (2011) •Liao Yiwu (2012) •Svjatlana Aleksievič (2013) •Jaron Lanier (2014) •Navid Kermani (2015) •Carolin Emcke (2016) •Margaret Atwood (2017) •Aleida eJan Assmann (2018) •Sebastião Salgado (2019) •Amartya Sen (2020) •Tsitsi Dangarembga (2021) •Serhij Žadan (2022) •Salman Rushdie (2023) •Anne Applebaum (2024)
V · D · M
Compagnia di Gesù
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