Movatterモバイル変換


[0]ホーム

URL:


Vai al contenuto
WikipediaL'enciclopedia libera
Ricerca

Attentati a Benito Mussolini

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Voce principale:Benito Mussolini.
Attentati a Benito Mussolini
attentato
Benito Mussolini dopo l'attentato subìto daViolet Gibson
Data1925-1932
StatoItalia (bandiera) Italia
ObiettivoBenito Mussolini
MotivazioneAntifascismo
Conseguenze
FeritiBenito Mussolini
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Gliattentati a Benito Mussolini furono almeno sei; Mussolini sopravvisse a tutti i tentativi di ucciderlo mentre era a capo del Governo italiano durante ilregime fascista, che governò l'Italia tra glianni 1920 e1940.

Tito Zaniboni

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Tito Zaniboni.
Il balcone dell'albergo Dragoni di Roma dal quale Tito Zaniboni avrebbe potuto e voluto mettere sotto tiro Mussolini quando si fosse affacciato daPalazzo Chigi

Il primo attentato fu ideato il 4 novembre1925 dal deputatosocial-unitarioTito Zaniboni e dal generaleLuigi Capello. Zaniboni avrebbe dovuto far fuoco con unfucile di precisione austriaco, unoSteyr-Mannlicher M1895, da una finestra dell'albergo Dragoni, fronteggiante il balcone diPalazzo Chigi dal quale ilDuce si sarebbe affacciato per celebrare l'Anniversario della vittoria, ma le forze di polizia guidate dal questoreGiuseppe Dosi, grazie ad una soffiata di una persona vicina a Zaniboni, lo arrestarono prima che potesse agire, sventando la minaccia.

Violet Gibson

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Violet Gibson.

Il 7 aprile1926Violet Gibson, una donna irlandese squilibrata, sparò un colpo di pistola verso Mussolini. Il Duce si salvò solo perché in quel momento stava compiendo unsaluto romano che lo portò ad arretrare la testa, rimanendo con solo una lieve ferita al naso. Successivamente la famiglia di Gibson, temendo per il proprio futuro, spedì una lettera di scuse al governo italiano, congratulandosi con Mussolini per essere sopravvissuto all'attentato.[1][2][3]

Gino Lucetti

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Gino Lucetti.

L'11 settembre1926 l'anarchicoGino Lucetti lanciò un ordigno esplosivo contro l'auto del capo del Governo. La bomba rimbalzò contro lo sportello della vettura ed esplose in strada, ferendo otto persone[4]. Lucetti fu immediatamente immobilizzato da un passante, taleEttore Perondi, e poi raggiunto dalla polizia. Dalla perquisizione subito effettuata, Lucetti fu trovato armato anche di una pistola caricata a proiettili dum-dum[5]. Fu condannato a trent'anni di carcere.

Anteo Zamboni

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Anteo Zamboni.

La sera del 31 ottobre1926, durante la commemorazione dellamarcia su Roma aBologna, il quindicenneAnteo Zamboni esplose un colpo di pistola verso il capo del Governo, bucandogli la giacca e sfiorandogli il petto. Bloccato dal tenente del 56º fanteriaCarlo Alberto Pasolini, padre dello scrittore e registaPier Paolo, Zamboni fu linciato ed ucciso sul posto con numerose coltellate dallecamicie nere[6].

Secondo alcune ricostruzioni, l'attentato sarebbe stato, in questo caso, il risultato di una cospirazione maturata all'interno degli ambienti fascisti avversi allanormalizzazione inaugurata da Mussolini, contrario a ulteriori eccessi rivoluzionari e al potere eccessivo delleformazioni squadriste. Secondo tali ipotesi, il colpo di pistola in realtà non sarebbe neppure stato sparato da Zamboni, che sarebbe stato una vittima delle circostanze.

Le indagini di polizia si svolsero inizialmente negli ambienti squadristi bolognesi, ipotizzando in un primo tempo un coinvolgimento diras locali comeRoberto Farinacci,Arconovaldo Bonacorsi e, secondo un'altra ipotesi,Leandro Arpinati, ma non portarono ad alcun risultato, dato che le autorità imposero di non indagare ulteriormente, viste le gravi ripercussioni che la notizia di dissapori interni al fascismo avrebbe avuto sull'opinione pubblica.[7] A quel punto si concluse ufficialmente che l'attentato non poteva che essere opera di un elemento isolato.[8] Un'ulteriore indagine sollecitata dalMinistero dell'Interno fu svolta ancora dai magistrati del Tribunale Speciale, ma anch'essa approdò alle medesime conclusioni conseguite dalla polizia.[9]

I procedimenti penali successivi condannarono a pene detentive il padre e la zia dell'attentatore per aver influenzato il giovane nelle sue scelte; poco tempo dopo il Duce decise di graziare i due condannati e di sovvenzionarne il fratello, che si trovava in difficoltà economiche.[10]

Gli ultimi attentati

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Michele Schirru, Angelo Pellegrino Sbardellotto e Domenico Bovone.

Mussolini scampò ad altri tre attentati, nel1931 e nel1932, ad opera deglianarchiciMichele Schirru eAngelo Pellegrino Sbardellotto e delrepubblicanoDomenico Bovone, che furono condannati a morte e giustiziati per aver complottato contro il capo del Governo.

Note

[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^The Irish woman who shot Mussolini, suindependent.ie.
  2. ^Violet Gibson: The Irish Woman who Shot Mussolini, suhiddenherstory.com.
  3. ^Irish woman Violet Gibson shoots Benito Mussolini in the face, suirishcentral.com.
  4. ^ Marco Cesarini Sforza,Gli attentati a Mussolini, Per pochi centimetri fu sempre salvo, inLa storia illustrata, n. 8, 1965, p. 243. "Lucetti, fermo dove la strada si restringe sulla destra di Porta Pia, lancia contro la prima vettura una bomba a mano tipo Sipe. Ma la bomba colpisce il tetto della macchina senza esplodere, rimbalza a terra e solo allora deflagra, facendo otto feriti leggeri tra i passanti."
  5. ^Gli attentati a Mussolini, ,ibidem, "Lucetti fu trascinato di peso nel portone attiguo agli uffici della Banca Commerciale, che allora si trovava all'inizio di via XX Settembre, perquisito (gli fu trovata addosso una pistola caricata a pallottole dum-dum) e portato alla sede della Questura romana, che allora occupava i locali dell'attuale commissariato Trevi, a piazza del Collegio Romano."
  6. ^Gli attentati a Mussolini, pag. 244 "Un gruppo disquadristi si lanciò sull'attentatore: più tardi sul suo cadavere furono contate quattordici pugnalate profonde, un colpo di pistola e tracce di strangolamento"
  7. ^ Brunella Dalla Casa,Attentato al duce: le molte storie del caso Zamboni, Il Mulino, 2000, pp. 150-152,ISBN 88-15-07914-9,OCLC 46430885.
  8. ^Gli attentati a Mussolini, pag. 244 "Lasciamo la parola all'ex capo dei servizi politici presso la Direzione generale della PS, Guido Leto. "Furono sospettati a turno" egli scrive "Farinacci, Balbo, Arpinati, quest'ultimo perché proveniente dalle file anarchiche e amico della famiglia Zamboni, e lo stesso Federzoni, ma le indagini accurate che furono eseguite dalla questura di Bologna, diretta allora da un eccellente funzionario, il questore Alcide Luciani, e da un altro espertissimo funzionario, perfetto conoscitore dell'ambiente bolognese, Michelangelo Di Stefano, giunsero alla conclusione che non v'era alcun elemento apprezzabile per sostenere la tesi di un complotto organizzato nei ranghi fascisti. Ve n'erano, invece moltissimi per convalidare quella di un gesto di un isolato".
  9. ^Gli attentati a Mussolini,  pag. 244 "Un'inchiesta segreta fu anche compiuta, in seguito, per iniziativa del Sottosegretario all'Interno, conte Giacomo Suardo, dal magistrato Noseda del Tribunale Speciale; ma i risultati non differirono da quelli stabiliti dalle indagini della polizia"
  10. ^Gli attentati a Mussolini, pag. 244: "Mussolini pure accettando la tesi ufficiale perché non si trovò mai traccia che portasse ad altre conclusioni, rimase non del tutto persuaso dell'opera della giustizia, tanto che-dopo qualche tempo- fece non solo graziare i condannati, ma sovvenzionò sempre un fratello dell'attentatore"

Voci correlate

[modifica |modifica wikitesto]
V · D · M
Antifascismo in Italia (1919-1943)
Eventi storiciBiennio rosso in Italia (1919-1920) ·Strage di Palazzo d'Accursio (1920) ·Ribellione di Proština (1921) ·Repubblica di Albona (1921) ·Fatti di Sarzana (1921) ·Fatti di Empoli (1922) ·Sciopero legalitario (1922) ·Fatti di Parma (1922) ·Strage di Torino (1922) ·Delitto Matteotti eSecessione dell'Aventino (1924) ·Manifesto degli intellettuali antifascisti (1925) ·Attentati a Benito Mussolini (1925-1932) · Enciclica Non Abbiamo Bisogno (1931) ·Partecipazione degli antifascisti italiani alla guerra civile spagnola (1936-1939) ·Battaglia di Guadalajara (1937) ·Rivolta di San Mauro Forte (1940) ·Eccidio di Bari (1943)
Repressione dell'antifascismoSquadrismo ·Tribunale speciale per la difesa dello Stato ·Casellario politico centrale ·OVRA ·Confino ·Censura
Vittime della repressioneFerruccio Ghinaglia ·Giuseppe Di Vagno ·Giovanni Minzoni ·Giacomo Matteotti ·Piero Gobetti ·Giovanni Amendola ·Anselmo Cessi ·Gastone Sozzi ·Antonio Gramsci ·Fratelli Rosselli (Carlo eNello)
Formazioni combattentiFormazioni di difesa proletaria (Guardie Rosse ·Arditi del Popolo ·Legione Proletaria Filippo Corridoni) ·Colonna Italiana ·Battaglione Matteotti ·Battaglione Garibaldi
Partiti politiciPartito Repubblicano Italiano ·Partito Socialista Italiano ·Partito Socialista Italiano (massimalista) ·Partito Popolare Italiano ·Partito Comunista Italiano ·Partito Sardo d'Azione ·Partito Liberale Italiano ·Unione Nazionale ·Partito d'Azione ·Partito Socialista Unitario
Organizzazioni e movimenti
in ItaliaItalia libera ·Alleanza Nazionale per la Libertà ·Azione Cattolica
in esilioGiustizia e Libertà (Francia) ·Concentrazione antifascista (Francia) ·Mazzini Society (USA)
Stampa antifascistaAvanti! ·Critica Sociale ·L'Unità ·Il Popolo ·L'Ordine Nuovo ·La Rivoluzione liberale ·Non Mollare ·Umanità Nova ·Il Mondo ·L'Italia libera ·Il Quarto Stato
Voci della categoria
V · D · M
Benito Mussolini
Attentati ·Cultura di massa
PoliticaDuce ·Storia del fascismo italiano ·Leggi razziali fasciste ·Propaganda fascista ·Fascismo
GoverniGoverno Mussolini ·Governo della Repubblica Sociale Italiana
Partiti politiciPartito Socialista Italiano (1900-1914) ·Fasci italiani di combattimento (1919-21) ·Partito Nazionale Fascista (1921-43) ·Partito Fascista Repubblicano (1943-45)
Elezioni1924 ·1929 ·1934
Eventi storiciMarcia su Roma ·Crisi di Corfù ·Assassinio Matteotti ·Secessione dell'Aventino ·Riconquista della Libia ·Guerra d'Etiopia ·Invasione italiana dell'Albania ·Potenze dell'Asse ·Patto tripartito ·Entrata dell'Italia nellaSeconda guerra mondiale ·Caduta del fascismo ·Repubblica Sociale Italiana (Caduta) ·Morte
LuoghiVilla Torlonia (Residenza) ·Palazzo Venezia ·Rocca delle Caminate ·Palazzo Feltrinelli ·Cripta Mussolini
Famiglia
GenitoriAlessandro Mussolini ·Rosa Maltoni
FratelliArnaldo ·Edvige
Matrimonio e figliRachele Guidi (1915) ·Edda ·Vittorio ·Bruno ·Romano ·Anna Maria ·Benito Albino
AmantiIda Dalser ·Margherita Sarfatti ·Clara Petacci
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Attentati_a_Benito_Mussolini&oldid=146693318"
Categorie:
Categorie nascoste:

[8]ページ先頭

©2009-2025 Movatter.jp