Atomi per la pace (in ingleseAtoms for peace) è stato un discorso del presidente degli Stati UnitiDwight D. Eisenhower sull'uso pacifico dell'energia nucleare, pronunciato l'8 dicembre 1953, all'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Su suggerimento dello stesso Eisenhower, il nome fu poi attribuito alla prima Conferenza tenutasi aGinevra dall'8 al 20 agosto1955, con la quale convenzionalmente si fa iniziare lo sviluppo delle tecnologie per lo sfruttamento dell'energia nucleare, e in particolare lafusione nucleare.
È innegabile che l'inizio di un'idea di sfruttamento pacifico dell'energia nucleare sia una conseguenza dello sgancio dellabomba atomica aHiroshima e Nagasaki nell'agosto del1945. Già il 15 novembre del1945 il presidenteTruman e i primi ministri ingleseAttlee e canadeseMackenzie King si incontrarono aWashington, firmando una dichiarazione trilaterale sull'energia atomica. In particolare si impegnarono a
Poco dopo, il 27 dicembre1945, un accordo firmato aMosca con l'Unione Sovietica portò alla nascita della Commissione delle Nazioni Unite per l'Energia Atomica (UNAEC). L'atto più noto di questa Commissione fu ilpiano Baruch, che prende il nome dal delegato americanoBernard Baruch. Questi propose il 13 giugno1946 un ambizioso progetto[2], che prevedeva la creazione dell'Autorità Internazionale per lo Sviluppo Atomico (IADA), che avrebbe avuto
Lo scopo principale della IADA sarebbe stato quello di
È ovvio che un piano del genere era assolutamente incompatibile con l'incipienteguerra fredda. Infatti i contrasti fraStati Uniti e Unione Sovietica fecero naufragare il piano Baruch assieme a tutta l'UNAEC, che si sciolse alla fine del 1949 dopo anni di sterili dibattiti.
Il 25 marzo del1951 il presidente dell'ArgentinaJuan Perón fece una dichiarazione, nella quale si leggeva che il fisico tedescoRonald Richter era riuscito a
Richter stava lavorando in un laboratorio segreto nell'isola diHewmall in Argentina: la notizia in realtà era falsa, ma paradossalmente essa costituì l'inizio degli studi sulla fusione termonucleare controllata, sia negli Stati Uniti, sia in Unione Sovietica.
Come conseguenza delle dichiarazioni di Perón, il presidenteTruman spinse ilfisicoLyman Spitzer a realizzare il primo dispositivo per il confinamento di unplasma per lafusione nucleare, lostellarator: nella sua versione originale, il dispositivo appariva come un tubo piegato a forma di 8. Dopo avere discusso il progetto nella Commissione americana per l'Energia Atomica (AEC), Spitzer fondò il 7 luglio 1951 ilProgetto Matterhorn, aPrinceton nelNew Jersey: il Progetto Matterhorn fu il primo nucleo delPrinceton Plasma Physics Laboratory (PPPL).
Allo stesso tempo, il fisico russoIgor' Kurčatov seppe delle dichiarazioni di Perón, e le comunicò immediatamente, in modo da convocare un consiglio scientifico con cui discutere della cosa: si decise che a capo del programma di ricerca fosse posto il famoso fisico russoLev Arcimovič. Il 5 maggio 1951Stalin firmava ufficialmente l'inizio del programma di ricerca sovietico sulla fusione nucleare[3]. In questo programma confluirono idee già sviluppate in precedenza, come quella di un reattore a confinamento magnetico, elaborata già nell'ottobre1950 dai fisiciAndrej Sacharov eIgor' Tamm. Questa idea sarebbe diventata presto realtà, e al reattore sperimentale a confinamento magnetico sarebbe stato dato il nome diTokamak nel1957.
È un paradosso della storia che la configurazione che a tutt'oggi viene considerata come la più promettente per la fusione termonucleare controllata (ITER per esempio è unTokamak) rimase sconosciuta in Occidente dalla sua ideazione (1950) fino alla Seconda conferenza di Ginevra (1958), quando la ricerca in ambito fusione nucleare venne desecretata. Nello stesso periodo, infatti, in USA si perseguiva la linea dello stellarator.
Per mantenere una sorta di monopolio statunitense, il presidente Truman spingeva non solo per le ricerche sul nucleare in ambito civile, ma anche sul piano militare, anche in conseguenza della prima detonazione controllata di unabomba atomica, effettuata da parte dell'Unione Sovietica nel1949. Truman in particolare pressava per la realizzazione di unabomba all'idrogeno. A questo scopo il fisicoEdward Teller cominciò degli studi teorici sulla realizzazione della bomba a Princeton, nell'ambito delProgetto Matterhorn. Voci dicono cheSpitzer tendesse a frenare questo progetto, forse anche per le pressioni esercitate daAlbert Einstein, che lavorava a quel tempo all'Institute for Advanced Study[4], sempre a Princeton. Fatto sta cheTeller alla fine si trasferì aLos Alamos, dove nel1952 portò a compimento il progetto di una bomba che contenesse un nucleo dideuterio etrizio, circondato da un "guscio" di uranio: era la bomba all'idrogeno, realizzata secondo uno schema a cui aveva dato un contributo anche il matematico polaccoStanisław Ulam[5]. Il 1º novembre1952 la bomba all'idrogeno veniva fatta esplodere al di sopra dell'atollo diEnewetak, come parte dell'operazione edera ("Operation Ivy").
Nel gennaio1953Eisenhower succedeva a Truman, e il 5 marzo dello stesso anno Stalin moriva. Il monopolio statunitense sullo sfruttamento della tecnologia civile e militare dell'energia nucleare si stava lentamente erodendo: da un lato per la concorrenza diCanada eGran Bretagna, dall'altro per la rincorsa sovietica. Il vantaggio era che ora a capo delle due superpotenze c'erano uomini nuovi, e quindi Eisenhower pensò di poter risolvere in modo positivo la situazione di stallo successiva al naufragio dell'UNAEC.
Un motivo in più fu fornito dalla notizia (12 agosto 1953) che l'Unione Sovietica aveva fatto esplodere la sua prima bomba all'idrogeno[6].L'8 dicembre 1953 il presidente Eisenhower propose all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite la creazione di un'organizzazione per promuovere l'uso pacifico dell'energia nucleare e di ricercare uno sforzo internazionale per far sì che l'energia nucleare non venisse più utilizzata per scopi militari[7].
Eisenhower cominciò con un lugubre ammonimento: «la bomba all'idrogeno è centinaia di volte più potente della bomba di Hiroshima e Nagasaki», e che «il desiderio di costruirne una non è solo nostro». Infatti, la tecnologia di costruzione della bomba all'idrogeno era in possesso anche di Canada e Gran Bretagna, e presto sarebbe stata raggiunta anche da altri Paesi. Eisenhower tentò di rassicurare l'Unione Sovietica dicendo che:
Il punto nodale del discorso di Eisenhower era proprio la promozione di una Conferenza internazionale il cui slogan fosse"Atomi per la pace" (Atoms for peace), che fosse seguita dalla creazione di un'agenzia internazionale «...alla quale ciascun governo interessato dia il suo contributo per una causa comune.»
L'idea centrale veniva espressa da Eisenhower nel modo seguente:
Per realizzare questo, era necessario un cambiamento netto di atteggiamento: le ricerche nucleari, sia in ambito civile, sia in ambito militare, da argomento sottoposto a segreto, dovevano diventare materia di scambio fra vari Paesi. Si doveva cioè passare da una politica di segreto e di negazione a una politica di trasparenza e cooperazione internazionale nello sviluppo e applicazione dellatecnologia nucleare.
Il discorso di Eisenhower fu applaudito in pubblico e poi criticato aspramente: uno dei punti a cui Eisenhower teneva di più, cioè che l'AIEA diventasse una specie di "banca" dimateriale fissile, naufragò nel nulla. La stessa AIEA rimase per 40 anni essenzialmente irrilevante nella corsa agliarmamenti nucleari.
Tuttavia l'idea di una cooperazione internazionale in ambito di ricerca nucleare non andò persa, e si concretizzò nella prima Conferenza sullo sfruttamento pacifico dell'energia nucleare.
Con l'incoraggiamento da parte di tutto il mondo, leNazioni Unite convocarono quella che adesso è nota come "Prima conferenza diGinevra" sull'uso pacifico dell'energia atomica, dall'8 al 20 agosto1955.La conferenza divenne il più grande convegno di scienziati e ingegneri che il mondo avesse visto fino allora, e può essere considerata una pietra miliare nella storia della scienza, la prima conferenza internazionale dedicata allo sviluppo di una nuova tecnologia.
Alcune delle principali caratteristiche e conseguenze di questa conferenza sono elencate qui di seguito:
Una sintesi dell'atmosfera di ottimismo che si respirava in quegli anni è data dalle dichiarazioni del presidente della Conferenza, l'eminente fisicoindianoHomi Bhabha, che predisse che nei successivi venti anni gli scienziati sarebbero riusciti a
Infatti, per Bahba e i suoi colleghi dei Paesi in via di sviluppo, l'energia nucleare avrebbe fornito una scorciatoia verso la prosperità di cui i Paesi industrializzati stavano incominciando a godere.
Churchill sintetizzò queste aspettative con la frase:
Negli anni anteriori al 1955-1958 la ricerca nucleare era sotto strettosegreto militare: gli stessi documenti segreti contenevano dei nomi in codice, comegoo (per indicare ilplasma),altitude (temperatura),jet (campo magnetico). Per esempio, "plasma ad alta temperatura in un campo magnetico" diventava "high-altitude goo in a jet" ("sostanza appiccicosa in un aereo ad alta quota").
Il fatto che queste ricerche fossero segrete ebbe in qualche caso degli esiti drammatici sulle persone che partecipavano ai programmi di ricerca: per esempio, il fisico teorico russoDavydov[non chiaro] fu estromesso dal programma russo sulla fusione nucleare nel 1951 e licenziato l'anno successivo con la motivazione ufficiale di avere avvicinato un cittadino sovietico che anni prima era emigrato dall'URSS. Un altro caso che ebbe molta più risonanza in occidente fu quello diAndrei Sakharov, che si mostrò sempre critico verso il programma nucleare sovietico in ambito militare.
Nel clima generale di distensione successivo alla Conferenza di Ginevra del 1955, ci furono notevoli passi in avanti verso una condivisione delle ricerche nucleari: particolarmente indicativa fu la visita, nel1956, di una delegazione sovietica guidata daNikita Khruščёv,Nikolai Bulganin e l'accademicoIgor Kurchatov, nelRegno Unito. Questa visita fu il primo vero passo sulla via della cooperazione internazionale in ambito difusione nucleare controllata[10]. Kurchatov il 25 aprile 1956 tenne un memorabile seminario nei laboratori diHarwell, in cui riassumeva i risultati ottenuti in Unione Sovietica sugli esperimenti di plasmi impulsati (quelli che ora sono noti comepinches)[11].
Nell'aprile 1956 la prima delegazione occidentale visitò l'Istituto Kurchatov: erano dei membri dell'Accademia Svedese della Scienze. In risposta,Hannes Alfvén invitò i fisici russiL A Artsimovich eI N Golovin alla conferenza diastrofisica che si tenne aStoccolma nell'ottobre 1956. Artsimovich e Golovin tennero seminari sulla ricerca suipinches e itokamak, e conobberoLyman Spitzer eR Pease, che guidava allora il programma britannico sulla fusione nucleare.
Nel giugno1957 un gran numero di articoli correlati con la ricerca sulla fusione nucleare furono presentati alla Conferenza diVenezia, intitolata "Fenomeni di ionizzazione nei gas", anche se la ricerca nucleare non veniva esplicitamente menzionata. La Conferenza di Venezia è notevole per il numero impressionante di articoli che diventeranno fondamentali nell'ambito della fusione nucleare e lafisica del plasmi, da parte di fisici famosi comeMarshall Rosenbluth eVladimir Shafranov.
Gli articoli dell'Istituto Kurchatov correlati con la ricerca sulla fusione nucleare controllata furono desecretati poco prima dell'inizio della Seconda Conferenza di Ginevra (1958), e furono pubblicati in quattro volumi a cura diM Leontovic (dal titoloPlasma Physics and Problems of Controlled Thermonuclear Reactions).Nello stesso periodo anche gli Stati Uniti resero pubbliche le ricerche: la Gran Bretagna lo aveva già fatto all'inizio del 1957.
Fra le conseguenze più notevoli della Conferenza di Ginevra "Atoms for peace" furono le trattative per la costituzione di una agenzia internazionale per l'energia atomica, che iniziarono immediatamente dopo la fine della Conferenza[12]. I Paesi che all'inizio del 1955 aWashington iniziarono una stesura dello Statuto di quella che sarebbe diventata l'AIEA erano otto, e cioèStati Uniti,Gran Bretagna,Francia,Canada,Australia,Sudafrica,Belgio ePortogallo. Gli ultimi cinque di questi otto Paesi che iniziarono i negoziati furono coinvolti in quanto produttori di uranio. Il 18 luglio 1955 l'Unione Sovietica si unì alle negoziazioni per lo Statuto, e come segno di partecipazione rese disponibili cinquanta chilogrammi di uranio-235 in forma debolmente arricchita (meno del 20% di uranio-235 sul totale). Il 22 agosto una versione preliminare dello Statuto fu fatta circolare a tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite.
Il grande dilemma che sottintendeva la creazione dell'AIEA veniva espresso negli Stati Uniti con lo slogan "promozione o controllo?" ("promotion vs control"): in altre parole, un controllo capillare delle risorse nucleari (come indicato dal piano Baruch che era naufragato assieme all'UNAEC nel 1949) avrebbe ostacolato lo sviluppo delle tecnologie nucleari; d'altra parte, uno sviluppo incontrollato della tecnologia nucleare avrebbe chiaramente potuto essere usato in ambito militare.
Di fronte a questo dilemma che stava minando alla base l'ideaAtoms for peace, la decisione coraggiosa di Eisenhower e del suo staff fu quella di continuare sulla strada dello sviluppo, convinti del fatto che eventuali diversioni verso scopi militari sarebbero stati inevitabili in ogni caso.
Il 27 febbraio 1956 Unione Sovietica,Cecoslovacchia,Brasile eIndia si unirono al gruppo iniziale degli otto Paesi dell'incontro di Washington, e diedero una forma definitiva allo Statuto, che venne terminato il 18 aprile del 1956: compiti dell'AIEA erano i seguenti
È notevole per esempio che già nel 1956 ci fosse un così marcato interesse per iPaesi in via di sviluppo, esplicito nell'Articolo III.A.2, che impegna l'AIEA a tenere in "debita considerazione le aree sottosviluppate nel mondo".
Il 23 ottobre 1956, dopo cinque settimane di discussione aperta alle Nazioni Unite, lo Statuto (rivisto in alcune sue parti) fu firmato dagli 81 Paesi che avevano partecipato alle riunioni di discussione. Lo Statuto ufficialmente entrò in vigore nove mesi dopo, il 29 luglio 1957, quando 26 Paesi che avevano predisposto gli strumenti necessari lo ratificarono: era ufficialmente nata l'AIEA.
Una Commissione Preparatoria (PREPCOM) si interessò di reperire i fondi per il primo anno ufficiale di attività dell'AIEA (il 1958), e per la prima Conferenza Generale, che si tenne aVienna al Konzerthaus dal 1º al 23 ottobre 1957: l'AIEA aveva ormai già 54 membri, di cui 52 mandarono loro delegati a Vienna.
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