Nato nel 1874, l'Aston Villa fu tra i membri fondatori dellaFootball League nel 1888 e della Premier League nel 1992.[2] È uno dei club più antichi e vincenti d'Inghilterra: il suopalmarès conta infatti ventitrétrofei ufficiali,[3] compresa unaCoppa dei Campioni,[4] anche se 11 di questi onori furono conquistati prima dellaprima guerra mondiale; è inoltre il secondo club per numero distagioni trascorse in massima serie, alle spalle dell'Everton.
I colori sociali del club sono ilbordeaux ed ilceleste. Diversi sono stati glistemmi utilizzati, tutti caratterizzati dalla presenza di unleone rampante; lo storico simbolo circolare della squadra che vinse la Coppa dei Campioni fu sostituito qualche anno più tardi da uno scudo a righe bordeaux e celesti con il leone al centro, mentre nel 2007 venne ulteriormente inserito un leone d'oro su uno sfondo celeste.[5]
L'Aston Villa Football Club fu fondato il 21 novembre 1874 dai membri dell'Aston Villa Wesleyan Church, una parrocchia metodista di Birmingham. I quattro ventenni fondatori furono Jack Hughes, Frederick Matthews,Walter Price e William Scattergood.[6] La prima partita fu disputata contro una squadra dirugby, l'Aston Brook St Mary's Rugby: i giocatori si accordarono nel disputare il primo tempo con le regole del rugby, mentre il secondo fu disputato con regole calcistiche.[7] Il Villa diventò rapidamente una delle migliori compagini delleMidlands Occidentali e, già nel 1880, guidata dalcapitanoGeorge Ramsay, vinse il suo primo trofeo, laBirmingham Senior Cup.[8]
La squadra vinse la sua prima FA Cup nel 1887: il capitano di quella rosa,Archie Hunter, divenne uno dei primi calciatori noti nell'Inghilterra dell'epoca. L'anno successivo, nel 1888, il Villa fu tra i dodici club che inaugurarono la Football League; uno dei dirigenti della società bordeaux-celeste,William McGregor, fu il fondatore della lega. Già nei primi anni, dunque, l'Aston Villa si distinse come il club inglese più vincente dell'era vittoriana, con numerose vittorie in campionato e coppa.[9] Nel 1897 raggiunse ilDouble, ossia la vittoria di coppa e campionato nella stessa stagione. È del medesimo anno il trasferimento della squadra nell'attuale impianto sportivo, all'epoca chiamato Aston Lower Grounds.[10] I tifosi, tuttavia, si riferiranno romanticamente sempre a esso comeVilla Park, finché questo non diverrà il nome ufficiale.[10]
L'Aston Villa vinse per la sesta volta la FA Cup nel 1920; poco dopo, però, iniziò un lento declino che, nel 1936, nonostante fino a pochi anni prima fosse una delle potenze del calcio europeo, portò il club alla retrocessione. Questo risultato arrivò, soprattutto, a causa della debolezza difensiva della squadra: in una sola stagione, infatti, dovettero concedere ben 110 reti agli avversari, sette delle quali arrivate dall'Arsenal diTed Drake, in una vergognosa sconfitta casalinga per 1 a 7.[11] Come tutti gli altri club inglesi, l'Aston Villa non poté essere attivo per sette stagioni a causa dellaseconda guerra mondiale; il conflitto portò molte carriere ad una fine prematura.[12] Per il resto deglianni quaranta la squadra fu ricostruita sotto la guida dell'ex calciatoreAlex Massie. Nel 1957, a distanza di trentasette anni dall'ultimo trofeo, per il Villa arrivò una inaspettata vittoria in FA Cup, una finale vinta suiBusby Babes delManchester Utd diMatt Busby. Il club retrocesse nuovamente due stagioni dopo, nel 1958, a causa di un certo autocompiacimento dei calciatori. Il Villa, comunque, vinse subito il campionato diSeconda Divisione raggiungendo dunque un'immediata promozione. La stagione successiva si aggiudicò la primaCoppa di Lega, organizzata per la prima volta proprio in quel 1961.[13]
I tardi anni sessanta furono un periodo di agitazione tra i tifosi, desiderosi di cambi nella dirigenza della squadra. Tutto iniziò a causa della terza retrocessione del club, sotto la guida dell'allenatoreDick Taylor, nel 1967. Quando, nel campionato successivo, l'Aston Villa terminò solo alla sedicesima posizione di Seconda Divisione, i tifosi chiesero alla dirigenza di rassegnare le dimissioni. Con un bilancio finanziario sempre più in rosso, il club navigò nella parte bassa della classifica per diverso tempo. La società decise, perciò, di licenziare il sostituto di Taylor,Tommy Cummings, e poco tempo dopo l'intera dirigenza, a causa della pressione dei tifosi, diede le proprie dimissioni. Dopo molte speculazioni il controllo fu assunto dal finanziere londinese Pat Matthews, che scelse Doug Ellis come presidente. Ciononostante la nuova proprietà non riuscì ad evitare la retrocessione in terza divisione al termine del campionato 1969-1970. Nel 1971–1972 vi fu il ritorno in seconda divisione, coronato dal record di punti (70) per il torneo. Nel 1973 fu nominato nuovo allenatoreRon Saunders e nel 1977 il club tornò nella massima divisione e nellecoppe europee.[14]
Sotto la guida di Saunders il Villa tornò ad essere una squadra di successo, vincendo il campionato inglese nella stagione1980-1981. Tra la sorpresa generale Saunders diede, tuttavia, le dimissioni a metà della stagione successiva, con il club ai quarti di finale dellaCoppa Campioni. Fu sostituito dal suo assistenteTony Barton, il quale fu in grado di guidare iVillans alla vittoria della massima competizione confederale nella finale diRotterdam contro ilBayern Monaco. Da quel giorno l'Aston Villa è una delle sei squadre inglesi ad essersi aggiudicata la massima competizione europea, insieme aLiverpool,Nottingham Forest, Manchester United,Chelsea eManchester City.[15] È questo il punto più alto raggiunto dal Villa neglianni ottanta, terminati, tuttavia, amaramente, con la retrocessione del1987. La stagione successiva, però, la squadra tornò in massima divisione, facendo seguire alla promozione il secondo posto in campionato nel1988-1989.[16]
Nel 1992 l'Aston Villa fu tra i membri fondatori della Premier League e nella stagione inaugurale del torneo chiuse al secondo posto. Nel resto deglianni novanta il club cambiò tre diversi allenatori, ma senza esito: i piazzamenti in campionato non furono soddisfacenti, nonostante due vittorie nella Coppa di Lega inglese.[17] Nel 2000, per la prima volta dal 1957, la squadra raggiunse la finale di FA Cup, perdendola per 1-0 contro ilChelsea; fu l'ultima finale disputata al vecchiostadio di Wembley, poi chiuso e demolito. Ancora una volta alla guida della squadra si alternarono vari manager, ma i risultati restarono mediocri, finché nel 2006 arrivòMartin O'Neill a sostituireDavid O'Leary.[18] Nel frattempo, dopo ventitré anni come presidente, Ellis decise di vendere il club a Randy Lerner, già proprietario della franchigiaNFL deiCleveland Browns.[19] L'arrivo di un nuovo tecnico e un nuovo proprietario portò una ventata d'ottimismo nella tifoseria e una serie di cambiamenti, come quelli dello stemma e delle divise.[5]
Negli anni a venire il rendimento del club peggiorò, sino alla retrocessione al termine della stagione2015-2016, dopo ventotto anni di militanza ininterrotta in massima serie. Dopo tre anni inChampionship (seconda divisioneinglese), nel 2019 il club tornò in Premier League e nel 2022-2023, sotto la guida diUnai Emery, si qualificò allaConference League, tornando nelle coppe europee dopo tredici anni.
I colori del club sono il bordeaux ("claret") e il celeste ("sky blue"). Precisamente le maglie sono bordeaux con le maniche celesti, i pantaloncini bianchi, i calzettoni celesti. Originariamente i colori prevedevano anche una tonalità di bianco, grigio o blu. Per alcuni anni, dal 1877 al 1879, la squadra indossò divise dei colori più disparati: tutte bianche, blu e nere, rosse e blu o completamente verdi. Dal 1880 furono adottate delle casacche nere con un leone rosso ricamato sul petto, in base a un'idea di William McGregor. Queste divise rimasero inalterate per sei anni, finché una voce ufficiale del club disse che i colori sociali sarebbero staticioccolata e blu cielo.[20]
Non vi sono notizie certe sul motivo dell'adozione di celeste e bordeaux. Secondo la voce più accreditata la scelta dell'abbinamento sarebbe da ricondurre all'influenza di alcuni uomini scozzesi come George Ramsay e William McGregor, che avrebbero proposto la combinazione tra il marrone degliHeart of Midlothian (poi divenuto granata) e il blu deiRangers, con il leone rampante nello stemma, tipicamente scozzese.[20]
Dal 2016 lo stemma ufficiale introdotto nel 2007 viene parzialmente modificato togliendo il testo PREPARED e ingrandendo il leone. Il nuovo distintivo era stato modificato nel 2007 prevedendo un leone in primo piano, su uno sfondo celeste chiaro. Era stata aggiunta anche una stella, per ricordare la vittoria in Coppa dei Campioni del 1982. La parolaPrepared era rimasta, ma il nome Aston Villa è stato accorciato in AVFC. Lerner ha chiesto ai tifosi di dare suggerimenti per il nuovo logo.[5] Le divise con il nuovo stemma furono presentate il 17 luglio 2007 a Birmingham. Il 2 giugno 2008 è stato ufficializzato il nuovo sponsor per la stagione, l'Acorns Children's Hospice, un'associazione di beneficenza. Si è trattato del primo accordo di questo tipo nella Premier League.[21]
Il 6 aprile 2016 il club annuncia che avrebbe utilizzato un nuovo stemma dellastagione 2016-2017, seguendo i suggerimenti e le idee date dai tifosi ed i gruppi organizzati. Nel nuovo stemma al leone sono stati aggiunti gli artigli, mentre la parola "Prepared" è stata rimossa per aumentare le dimensioni del leone e delle iniziali del club nello stemma.[22] Nel novembre 2022, a seguito di un nuovo sondaggio tra i tifosi, il club ha annunciato che avrebbe adottato un nuovo stemma, a forma circolare, per lastagione successiva.[23] Successivamente il responsabile delle operazioni commerciali del club, Chris Heck, ha chiarito come il nuovo logo sarebbe stato utilizzato esclusivamente per le divise da gioco e l'abbigliamento da allenamento, mantenendo il badge esistente come logo principale in tutti gli altri ambiti.[24] Nel maggio 2024, il club annuncia un nuovo logo, questa volta a forma di scudo.[25]
Il club non ha un inno ufficiale, anche se tra i più conosciuti e cantati dai tifosi ci sonoVilla Villa,Hi Ho Aston Villa deiSilver Linings eHolte Henders in the Sky dei Ghost Riders.[26]
L'attuale stadio dell'Aston Villa è il Villa Park, che secondo laclassificazione degli stadi UEFA ha un punteggio di quattro stelle. Prima dell'attuale impianto la squadra giocò all'Aston Park, dal 1874 al 1876, e al Perry Barr, dal 1876 al 1897.Attualmente[quando?] il Villa Park è lo stadio più grande delleMidlands occidentali e si trova all'ottavo posto tra quelli inglesi. Ha ospitato per sedici volte laNazionale inglese, la prima volta nel1899 e la più recente nel 2005. È stato il primo stadio inglese ad ospitare partite in tre secoli diversi.[27] È anche lo stadio più utilizzato nelle semifinali di FA Cup, avendone ospitate ben cinquantacinque. La società ha intenzione di ampliare la North Stand, per portare la capienza dell'impianto a51 000 spettatori. Inoltre è l'unico stadio al mondo ad aver ospitato incontri tra nazionali in tre secoli diversi.
L'attuale campo di allenamento del club si trova a Bodymoor Heath, nel nordWarwickshire, e fu acquistato da Doug Ellis nei primi anni settanta da un agricoltore locale. Nei primi anni novanta il sito cominciò a mostrare segnali d'invecchiamento, pertanto nel2005 Ellis stanziò un budget di 13 milioni di sterline per ristrutturarlo. I lavori furono, tuttavia, sospesi a causa di alcuni problemi finanziari e furono lasciati a metà, fino a quando Randy Lerner acquistò la società e fissò tra le sue priorità quella di far diventare Bodymoor Heath una delle migliori strutture del mondo. Il nuovo campo d'allenamento fu ufficialmente inaugurato il 6 maggio2007 dall'allenatore Martin O'Neill, dal capitanoGareth Barry e dal capitano della squadra vincitrice della Coppa dei Campioni nel 1982 Dennis Mortimer. L'Aston Villa cominciò ad allenarsi lì dalla stagione 2007–2008.[28]
Le prime quote del club furono distribuite verso la fine delXIX secolo[29].
Il 14 agosto 2006 fu confermato cheRandy Lerner, allora proprietario deiCleveland Browns dellaNational Football League, aveva raggiunto un accordo di 62,6 milioni disterline con l'Aston Villa per un cambio di gestione del club. Una dichiarazione pubblicata il 25 agosto alLondon Stock Exchange (LSE) annunciò che Lerner aveva ottenuto 59,69% delle azioni Villa, divenendo socio di maggioranza; si nominò inoltre presidente del club.[30] Lerner ha preso il pieno controllo il 18 settembre, possedendo l'89,69% delle azioni. Il 19 settembre 2006 Ellis e il suoconsiglio di amministrazione si dimisero e furono sostituiti da uno nuovoboard guidato da Lerner. Quest'ultimo nominò Charles Krulak direttore non esecutivo e ad Ellis fu assegnata la carica onoraria di presidente emerito.
Nel maggio 2014 Lerner mise in vendita il club con una valutazione di 200 milioni di sterline.[31]
Il 18 maggio 2016 Randy Lerner ha concordato la vendita dell'Aston Villa aRecon Group, di proprietà dell'uomo d'affari cineseXia Jiantong. La cessione è stata perfezionata il 14 giugno 2016 per una somma di 76 milioni di sterline, dopo essere stato approvata dallaFootball League, con il club entrato a far parte della Sport, Leisure and Tourism division di Recon Group[32][33][34].Recon Group è stato selezionato come gruppo in grado di acquistare l'Aston Villa a seguito di un processo di selezione da parte del club[35][36].
L'Aston Villa ha inserito il primo sponsor sulla maglia nel 1982, pubblicizzando la Davensports. Il primo sponsor tecnico, invece, è stato laUmbro, nel 1975.[20]
L'Aston Villa ha rinunciato, nelle stagioni 2008-2009 e 2009-2010 a sponsorizzazioni esterne, ha invece promosso una campagna di sensibilizzazione in favore dell'Acorns Children's[37][38].
Dal 2015 gli sponsor commerciali dell'Aston Villa sono statiQuickbooks. Precedenti sponsor commerciali sono statiDavenports (1982–83),Mita (1983–93),Müller (1993–95),AST Computer (1995–98),LDV (1998–2000),NTL (2000–02),Rover (2002–04), DWS Investments(2004–06),32Red.com (2006–08),FxPro (2010–11),Genting Casinos (2011–13),Dafabet (2013–2015), eIntuit QuickBooks (2015–). Per la stagione 2019-20, invece, sulle maglie della squadra apparirà il bookmaker asiatico W88.
L'Aston Villa F.C. ha avuto in tutto 37 allenatori. Il primo fu lo scozzeseGeorge Ramsay, che guidò la formazioneclaret & blue per ben 42 anni, dal 1884 al 1926. Degli allenatori dell'Aston Villa la maggior parte sono britannici. Nella lista, infatti, figurano 31 britannici su 37 tecnici. Gli unici a non provenire dalRegno Unito sono lo slovaccoJozef Vengloš, l'irlandeseDavid O'Leary, i francesiGérard Houllier eRémi Garde, l'italianoRoberto Di Matteo e lo spagnoloUnai Emery . Tra le nazionalità dei tecnici prevale quella inglese (19 rappresentanti), seguita dalla scozzese (10) e chiude il podio quella francese (2) mentre quella gallese, slovacca, irlandese, nordirlandese, spagnola e italiana sono tutte a quota 1. Nella sua storia l'Aston Villa ha avuto sempre allenatori europei. Il tecnico in carica più a lungo fu George Ramsay che, come detto, è rimasto sulla panchina per 42 anni. Il secondo tecnico più longevo fu l'ingleseW. J. Smith, che diresse il club per otto anni, dal 1926 al 1934. Restò per otto anni sulla panchina deiVillans ancheRon Saunders, dal 1974 al 1982.
LaVilla's Fab 50 top player è una lista, pubblicata dal sito ufficiale del club, dei 50 calciatori più importanti della storia della squadra nel dopoguerra. È stato inserito un profilo al giorno, partendo dalla 50ª posizione, ad iniziare dal 6 giugno 2011.[39] La lista dei calciatori è composta da:
Al 2025-2026 l'Aston Villa ha trascorso 112 stagioni nella massima divisione inglese, secondo soltanto all'Everton, a quota 123.[40] Proprio per questo la partita traVillans eToffees è stata la più disputata nel calcio inglese in prima divisione. Nella classifica generale di tutti i tempi della Premier League l'Aston Villa si piazza al quarto posto.[41]
Il club detiene anche il record di gol realizzati in una singola stagione: 128, nelcampionato 1930–1931.[42] La leggenda del club Archie Hunter è stato il primo calciatore a segnare ad ogni turno della vittoriosa cavalcata in FA Cup del 1887. È anche la squadra rimasta imbattuta più a lungo nelle partite casalinghe di FA Cup, non avendo subito una sconfitta per tredici anni (dal 1888 al 1901).[43]Un altro record detenuto dal club è quello del maggior numero di partite consecutive senza pareggio in campionato, 51, stabilito tra il gennaio 1891 ed il dicembre 1892.Quando l'Aston Villa si è aggiudicato la Coppa dei Campioni è diventato anche il primo club a superare, in finale, il Bayern Monaco. La partita è terminata con il punteggio di 1-0 per gli inglesi, con rete diPeter Withe.
Come molti altri club inglesi, l'Aston Villa ha diversi gruppi di tifosi organizzati (le cosiddettefirm): ilVilla Youth, gliSteamers, iVilla Hardcore e iC-Crew, con questi ultimi molto attivi neglianni settanta eottanta. Il più famoso tra i gruppi è ilVilla Youth ("Gioventù del Villa"), i membri dei quali sono ritenuti tra i più tranquilli d'Inghilterra, essendo stati molto raramente al centro di fatti di cronaca.[44] Malgrado ciò, si ricorda un episodio avvenuto nel2004, in occasione del quale alcuni gruppi di sostenitori del club rimasero coinvolti in scontri con quelli delQueens Park Rangers e uno steward perse la vita.[45] Come si è potuto notare recentemente in tutto il movimento calcistico inglese, il fenomenohooligans sembra, però, essere stato arginato anche fra i tifosi dell'Aston Villa.[46]
Un buon numero di sostenitori si organizza in club. Il principale è l'Official Aston Villa Supporters Club, che può vantare molte sezioni regionali e internazionali.[47] Durante l'era di Doug Ellis il numero dei gruppi indipendenti era superiore a quello odierno, mentre in seguito alla sua cessione della società, nel2006, molti di essi si sono sciolti.[48] Le associazioni di tifosi curano anche alcunefanzine (riviste di e per tifosi) comeHeroes and Villains eThe Holy Trinity. Una vasta rete di club di tifosi ufficiali è stato creato a partire dal 2006. I tifosi dell'Aston Villa (The Villans) sono presenti in tutto il mondo con un nutrito numero di club. Uno dei club esteri ufficiali, i Latin Lions (Club Italiano) ospita l'evento annuale dei tifosi con la presenza delle leggende del club.
Dal punto di vista etnico l'ex direttore generale del club Richard FitzGerald ha dichiarato che il 97% dei sostenitori è di etnia caucasica, nonostante lo stadio sorga in un'area dove la presenza di bianchi è solo del 40%.[49] La nuova proprietà vuole supportare le minoranze e agevolarle, per farle partecipare al tifo in maniera più consistente: a tal proposito sono state create alcune istituzioni, come l'Aston Pride, per sostenere i tifosi.[50] È stato sviluppato anche un programma, chiamatoA Villa in the community, volto a incoraggiare i giovani a diventare sostenitori della squadra.[51] I nuovi proprietari hanno anche raccolto i pareri dei tifosi per cercare di coinvolgerli il più possibile nella gestione della società: nelle riunioni a cadenza trimestrale tra il club e i sostenitori, questi ultimi vengono invitati a porre delle domande alla dirigenza della squadra.[52]
L'avversario storico dell'Aston Villa è ilBirmingham City, squadra della stessa città. Dalla rivalità nasce underby noto come ilSecond City Derby,[53] essendoBirmingham la seconda città più popolosa del Regno Unito. Esistono inoltre delle storiche rivalità con alcune squadre della zona come ilCoventry City, ilWest Bromwich Albion e ilWolverhampton Wanderers. Queste tre squadre, insieme alWalsall e alle due del derby prima citato, sono identificate come iBig Six, ossia le sei squadre più importanti delle Midlands occidentali. Di queste, però, solo l'Aston Villa, il West Bromwich Albion e il Wolverhampton Wanderers militano nellaPremier League 2022-2023, mentre le altre giocano nelle serie inferiori. Proprio dopo la retrocessione del West Bromwich al termine dellastagione 2005–2006, l'Aston Villa si trovò ad essere l'unica squadra delle Midlands occidentali a giocare la Premier League. Così nellastagione 2006–2007 l'avversario geograficamente più vicino fu loSheffield United.[54] Nellastagione 2007–2008 il Birmingham City tornò in Premier e perse nel corso dell'anno sia il derby del girone d'andata che quello del ritorno. Al termine del campionato retrocesse nuovamente. Per questa ragione nella stagione 2008–2009 non si disputa ilSecond City Derby. Nell'anno successivo, il Birmingham City è tornato nella massima divisione inglese, assieme al Wolverhampton Wanderers.