iso:isotopo NA: abbondanza in natura TD:tempo di dimezzamento DM: modalità di decadimento DE: energia di decadimento in MeV DP: prodotto del decadimento
Viene prodotto in natura dal decadimentoradioattivo dell'uranio e deltorio ed è il più pesante degli alogeni. Si stima che la crosta terrestre ne contenga circa 28 g e per questo è l'elemento più raro in natura. Inoltre, il suo isotopo più abbondante che è l'At-210, ha un tempo di dimezzamento massimo di 8 ore e 30 minuti, per cui è il secondo elemento naturale più instabile dopo ilfrancio.
Gli isotopi dell'astato non godono di vita abbastanza lunga da studiarne le proprietà, ma le misure spettroscopiche lasciano pensare a caratteristiche simili a quelle delloiodio – come quest'ultimo, è probabile che possa accumularsi nella ghiandolatiroidea. Considerazioni teoriche fanno ipotizzare che l'astato abbia un carattere metallico più marcato dello iodio. Alcunereazioni elementari in cui è coinvolto l'astato sono state condotte e studiate da ricercatori delBrookhaven National Laboratory diNew York.
Con la possibile eccezione delfrancio, l'astato è l'elemento più raro in natura. Si stima che l'interacrosta terrestre ne contenga in tutto meno di 28grammi.
L'astato è un elemento radioattivo che si presenta in natura nei minerali di uranio e di torio. Se ne preparano i campioni bombardando bismuto con particelle alfa in unciclotrone, ottenendo gli isotopi relativamente stabili209At e211At che vengono successivamente separati.
Dell'astato, il menoelettronegativo degli alogeni, sono noti 41isotopi, tuttiradioattivi. Il più stabile è210At, che ha un'emivita di 8,1 ore[2], il meno stabile è213At, con un'emivita di 125 nanosecondi.218At e219At[3] sono presenti in natura in quanto prodotti delle catene di decadimento, rispettivamente, dell'isotopo 238 e dell'isotopo 235 dell'uranio.
Insoluzione acquosa l'astato si comporta in modo simile alloiodio, anche se le soluzioni che lo contengono devono essere estremamente diluite. L'elemento disciolto può essere ridotto da agenti come l'anidride solforosa e ossidato dal bromo. Come lo iodio, quando l'astato è sciolto in una soluzione, si può isolare ed estrarre tramite il benzene.
Inoltre l'astato presenta stati di ossidazione con caratteristiche di coprecipitazione affini a quelle dello iodio, dello ione ioduro e dello ione iodato. Potenti agenti ossidanti possono produrre unoione astatato, ma non uno ione perastatato. Lo stato molecolare è più facilmente ottenibile ed è caratterizzato da elevata volatilità e da notevole solubilità in sostanze organiche.
Molteplici composti dell'astato sono stati sintetizzati in quantità microscopiche e studiati il più possibile prima del suo naturale decadimento radioattivo. In particolare le reazioni a cui prende parte sono state studiate in soluzioni molto diluite di astato e, in maggiore quantità, diiodio che agisce da trasportatore, facilitando la filtrazione, la precipitazione e l'isolamento dei singoli composti. Nonostante questi composti siano di interesse principalmente teorico, sono in fase di analisi per un possibile impiego inmedicina nucleare.
È molto probabile che l'astato formi legami ionici con i metalli alcalini e alcalino-terrosi come ilsodio o illitio, pur non essendo reattivo come gli alogeni più leggeri. Alcuni esempi di sali dell'astato sono:
astaturo di sodio (NaAt), un composto ipotetico, di interesse teorico nell'ambito della chimica deglialogenuri;[senza fonte]
astaturo di magnesio (MgAt2);
tetraastaturo di carbonio (CAt4).
Analogamente agli altri alogeni, l'astato forma un idracido, l'acido astatidrico (HAt) che, a differenza dei precedenti, presenta un minore momento di dipolo.