| Associazione bancaria italiana | |
|---|---|
| Abbreviazione | ABI |
| Fondazione | 13 aprile1919 |
| Scopo | associazionismo bancario e finanziario |
| Sede centrale | |
| Presidente | |
| Direttore | Marco Elio Rottigni |
| Lingua ufficiale | italiano |
| Sito web | |
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L'Associazione bancaria italiana (ABI) (dal1926 al1943 "Confederazione generale bancaria fascista") è un'associazione di settore, volontaria esenza finalità di lucro, del mondo bancario italiano: rappresentandone e cercando di tutelarne gli interessi, ma senza alcun potere esecutivo e decisionale nei confronti di alcunabanca.
Seppur associate, le banche rimangono indipendenti e autonome rispetto all'ABI, che oltretutto è completamente differente e slegata dallaBanca d'Italia (al contrario di ABI, esercita attività di vigilanza sulle banche). Fra le attività principali di ABI ci sono: organizzazione di studi e dibattiti sui temi bancari, attività di informazione e assistenza tecnica nei confronti delle banche associate, organizzare convegni per gli associati.
Si avvale anche di una sua società chiamata ABIServizi, governata e gestita interamente da ABI: il lavoro di ABIServizi è esclusivamente l'esercizio di attività editoriali, tipografiche e di distribuzione (con esclusione della diffusione di quotidiani) di pubblicazioni, stampati, software, supporti magnetici ed elettronici, anche attraverso la vendita per corrispondenza. Inoltre ABIServizi presta servizio per l'organizzazione di convegni e seminari.
Ha la sua sede principale aRoma aPalazzo Altieri inpiazza del Gesù n.49. E sedi a Milano, in via Locatelli n.1 e Bruxelles, in Avenue Marnix, 30.
L'Associazione bancaria italiana nacque aMilano il 13 aprile1919. Il primo presidente fu, fino al1926, il banchiereLuigi Della Torre, gerente della casa bancaria milaneseZaccaria Pisa. La nascita va collocata nel quadro dello sviluppo dell'associazionismo economico in generale e non soltanto creditizio che si verifica nel Paese tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni delNovecento. Nel1926, in seguito al sorgere dell'ordinamento corporativo, si costituisce la Confederazione generale bancaria fascista. Nel1945, al termine delsecondo conflitto mondiale, l'ABI si ricostituisce.[1]
Con gli anni, la caratteristica di rappresentanza di sistema si è andata rafforzando, allargandosi all'intero mondo finanziario. Intanto il sistema bancario si è profondamente trasformato. Neglianni novanta, lalegge Amato e la privatizzazione, la seconda direttiva di coordinamento bancario con la banca universale, ilTesto unico della finanza e ilTesto unico bancario cambiano il quadro delle regole. Di qui la trasformazione in un sistema di banche per lo più private e quotate, con un forte interesse all'apertura all'Europa e all'euro. In questo nuovo scenario all'ABI viene confermata la rappresentanza di tutti gli operatori bancari e finanziari.[1]
In questi anni la direzione generale dell’ABI fu affidata aGiuseppe Zadra (1992-2009), che ne accompagnò l’evoluzione nel contesto delle riforme e dell’integrazione europea[2].Sotto la sua guida, l’Associazione consolidò i rapporti con le istituzioni comunitarie e con la Federazione Bancaria Europea, di cui fu anche presidente.[3][4]
A partire dal1997, l'ABI assume anche la rappresentanza sindacale diretta delle aziende del settore. Le viene anche riconosciuta la competenza a definire le linee unitarie relative ai rapporti di lavoro, alle politiche dell'occupazione, ai rapporti con le organizzazioni sindacali dei lavoratori di tutto il sistema, tranne che i contratti collettivi di lavoro stipulati dalla Federazione italiana delle banche di credito cooperativo.[1]
Nel febbraio2012, in seguito all'approvazione in Senato del decreto sulle liberalizzazioni delgoverno Monti, il comitato di presidenza, guidato daGiuseppe Mussari, si è dimesso per protesta.[5] L'oggetto del contendere è stata l'imposizione dell'azzeramento delle commissioni in base al reddito del cliente.
Dal 2010 è stata presieduta daGiuseppe Mussari, riconfermato nel 2012 e dimessosi il 22 gennaio2013 a seguito dello scandaloMonte dei Paschi di Siena, di cui era stato presidente.
Dal 31 gennaio 2013 è presieduta daAntonio Patuelli, presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna.
L'Associazione raggruppa quindi tutti gli operatoribancari efinanziariitaliani. L'ABI rappresenta inoltre il sistema creditizio e finanziario italiano in tutte le sedi internazionali, tra cui laFederazione bancaria europea e laFederazione ipotecaria europea.
Essa costituisce la voce di tutte le banche, piccole, medie e grandi, pur senza potere decisionale nei confronti di esse. È anche l'espressione della finanza, delle società di leasing e factoring, delle fiduciarie, dellesocietà di intermediazione mobiliare (SIM) e diquelle di gestione del risparmio (SGR).
Da statuto, l'ABI promuove "iniziative per la crescita ordinata, stabile ed efficiente del sistema bancario e finanziario, in un'ottica concorrenziale coerente con la normativa nazionale e dell'Unione europea".
L'associazione ha i seguenti obiettivi:
Altri progetti
| Controllo di autorità | VIAF(EN) 142467189 ·ISNI(EN) 0000 0004 1759 0852 ·SBNCFIV013528 ·LCCN(EN) n82017487 ·J9U(EN, HE) 987007456760105171 |
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