| Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. | |
|---|---|
| Stato | |
| Forma societaria | Società per Azioni |
| Borse valori | Borsa Italiana:MN |
| Fondazione | 1907 aOstiglia |
| Fondata da | Arnoldo Mondadori |
| Sede principale | Palazzo Mondadori,Segrate (MI) |
| Gruppo | Fininvest |
| Persone chiave |
|
| Settore | Editoria, mass media |
| Prodotti | libri, quotidiani, radio, riviste |
| Fatturato | 904,7milioni€[3] (2023) |
| Utile netto | 62,4 milioni €[3] (2023) |
| Dipendenti | 1 945 (2023) |
| Sito web | www.mondadorigroup.com |
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Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., noto comeGruppo Mondadori, è unaholdingitaliana con sede aSegrate. Fondata aOstiglia nel1907 daArnoldo Mondadori, dal1991 è controllata dalGruppo Fininvest.
Con i suoi marchi editoriali, il gruppo pubblica libri e giornali (cartacei e digitali) inItalia e nel mondo, dispone di un'estesa catena di negozi, anche con la formula delfranchising, e detiene il 20% di "Monradio S.r.l.", società produttrice diRadio 101. È una società quotata allaBorsa di Milano dal1982, negli indiciFTSE Italia Small Cap eFTSE Italia STAR.

L'attività editoriale diArnoldo Mondadori (1889-1971) inizia aOstiglia (MN) nel1907[4]. La sua prima pubblicazione è un periodico "popolare-istruttivo":Luce![5]. Nel1911 conosceTomaso Monicelli (anche lui nato a Ostiglia[6], padre del famoso registaMario Monicelli e fratello della moglie di Arnoldo, Andreina) e insieme fondano "La Sociale"[7], uno stadio iniziale di quella che poi diventerà la casa editrice Mondadori[8]. Arnoldo e Tomaso iniziano a lavorare a una collana editoriale dedicata ai ragazzi in età scolare, con l'obiettivo di pubblicare libri formativi, ovvero letture di accompagnamento ai testi scolastici[9]. Nel1912 pubblicano il loro primo libro,Aia Madama, una raccolta di novelle scritte da Monicelli a cui l'anno successivo si aggiungeIl piccolo viandante, scritto sempre da Monicelli. La collana viene chiamata "Bibliotechina della Lampada" e i racconti verranno pubblicati regolarmente fino al1927.[10]
Negli anni dellaprima guerra mondiale Arnoldo Mondadori ha l'idea di un periodico illustrato per le truppe al fronte. LanciaLa Tradotta, che riscontra un buon successo.La Tradotta viene affiancato daLa Ghirba, cui contribuiscono pittori e scrittori famosi tra cuiArdengo Soffici,Giorgio de Chirico eCarlo Carrà.[11] Contemporaneamente allarga l'attività libraria pubblicando nomi importanti della narrativa nazionale. Nel1917 trasferisce il proprio stabilimento aVerona e alla fine del1919 apre la nuova sede dirigenziale aMilano[12].
Gli anni venti sono un periodo di crescita intensa. Nel1921 Mondadori riesce a stringere un accordo con l'industrialeSenatore Borletti tale da garantire sia un più stabile accesso alcredito sia un rapporto organico con le nuove classi politiche del nascente potere fascista. Il 31 maggio di quell'anno Borletti, che è entrato nella società con un consistente afflusso di capitale, diventa presidente della nuova Arnoldo Mondadori Editore con sede aMilano, di cui lo stesso Mondadori divieneconsigliere delegato. Borletti terrà la presidenza fino al 1939, anno della sua morte. Sempre nel 1921 Mondadori acquista i diritti dell'Enciclopedia dei ragazzi da un piccolo editore milanese[13]. L'opera, pubblicata a dispense, è lanciata in una vasta campagna pubblicitaria come il corredo indispensabile per ogni scolaro. Negli stessi anni ilgoverno Mussolini inizia il suo controllo sulla società riformando interamente i sussidiari scolastici. Il rapporto con ilregime fascista è, come per tutti i grandi industriali dell'epoca, di reciproco interesse[14]. Mondadori si lega a Mussolini fin da subito, infatti ottiene un'esclusiva per la realizzazione di un libro di Stato per le scuole elementari[15]. Alla produzione per la scuola, Mondadori affianca poi una ricca offerta di libri e periodici per l'infanzia, che confluisce nelGiornalino della domenica, storica testata per bambini acquistata nel1925.
Intanto, due anni prima, Senatore Borletti ha convinto Mondadori ad entrare nella proprietà del quotidiano milanese «Il Secolo» (1923). Le prime riviste mondadoriane, «Il giornalino della Domenica» e «La Donna» (acquisita nel dicembre 1922), confluiscono nella società editrice del quotidiano. Nel luglio 1925 Mondadori è nominato consigliere delegato anche della società editrice del quotidiano. Alla fine dell'anno inizia a stampare «Il Secolo Illustrato» inrotocalcografia, tecnologia che consente di stampare su carta da giornale fotografie di ottima qualità[16]. Le vendite però non raggiungono i risultati sperati. Il 30 marzo1927 Mondadori cede le sue quote ed esce dalla società. Per otto anni non pubblica periodici[17].
Nel1926 avviene la prima uscita de "Le Scie", la più anticacollana della Mondadori[18]. Nello stesso anno la casa editrice, codiretta da Mondadori e daVincenzo Errante, inizia la pubblicazione dell'edizione nazionale dell'Opera omnia diGabriele D'Annunzio, il maggiore scrittore italiano dell'epoca[19]. L'iniziativa consacra la Mondadori sulla scena culturale nazionale e internazionale[20]; il prestigio assunto le permetterà di sostenere negli anni altri progetti ambiziosi. Sono pubblicate le opere di giovani scrittori, come di autori già affermati e dei classici della letteratura. Tra gli altri si ricordano:Luigi Pirandello,Giovanni Pascoli,Giovanni Verga,Antonio Fogazzaro,Sibilla Aleramo eGrazia Deledda[21]. Nel1928 entra in azienda, su consiglio diSenatore Borletti, il letteratoLuigi Rusca. Nominato co-direttore generale, Rusca si occupa del risanamento economico dell'azienda[22]. Gradualmente ridimensiona gli spazi fino ad allora occupati da Vincenzo Errante[23]. Rusca rimarrà in carica per 17 anni, fino al1945.
Nel1929 vengono lanciati i "Libri Gialli" (dirige la collanaAlberto Tedeschi, le traduzioni sono opera in massima parte diEnrico Piceni), un progetto editoriale che consisteva nella pubblicazione di opere a carattere poliziesco di scrittori internazionali[24][25], un genere nuovo per l'Italia. La collana si distingue per il colore giallo delle copertine. Nonostante il prezzo abbastanza alto per l'epoca (cinque lire e mezzo), la risposta del pubblico fu positiva, con cinquantamila copie vendute in un mese e ottantamila dopo cento giorni. Accanto a quelli che sono considerati i maestri del genere, come ad esempioRaymond Chandler,Dashiell Hammett,Georges Simenon,Agatha Christie eErle Stanley Gardner, nel1931 iniziano a scrivere romanzi gialli anche alcuni scrittori italiani, comeAlessandro Varaldo eAugusto De Angelis.[26]
La collana ottiene un successo tale da dare il proprio nome al genere letterario. Seguono altre iniziative editoriali collegate: la collezione rilegata dei "Libri Gialli" (1929-1941, 5,50 lire, tiratura media 15 mila copie), quella popolare dei "Gialli Economici" (1933-1941, in brossura, 2 lire al volume, tiratura media 20 mila copie, un'uscita ogni 15 giorni), fino alla raccolta dei "Supergialli" (1933-1941).[27] Nel 1930 apparvero i "Libri Azzurri" (1930-36), collana che raccolse le opere dei più importanti autori italiani a costi popolari. Tra il 1931 e il 1932 uscirono tre nuove collane: "Libri Verdi" (1932-1941), diretta daLorenzo Montano, "Biblioteca Romantica" (1931 -1942) e "I Romanzi della Palma" (1932-1943)[28]. Sempre nel 1932 Mondadori fu il primo a tradurre ed a pubblicare in Italia le storie delcommissario Maigret. Lanciò una collana apposita, "Libri neri", con copertine fotografiche che dal settembre 1932 al luglio 1933 pubblicò 12 romanzi diSimenon[29]. Nel 1934, dopo cinque anni di lancio sul mercato, la tiratura complessiva dei "Libri gialli" sfiorò i due milioni di copie[30]. Decisa a cavalcare l'onda del successo, nel1935 la Mondadori tornò nel settore dei periodici dopo una pausa di otto anni. Venne lanciato il settimanaleIl Cerchio Verde (1935-1937), periodico illustrato di storie poliziesche.[31][32]

Intuendo le potenzialità di un nuovo mercato, nel1933 Mondadori inaugura una collana dedicata interamente a opere di autori stranieri,Medusa. Il catalogo della collana, diretta daLuigi Rusca[33], è uno dei più ricchi dell'editoria italiana ed ottiene un successo inaspettato. La Medusa contribuisce anche a sprovincializzare il mercato interno.[14]
In tre anni vengono stampati circa 60 titoli, con pubblicazioni di autori insigniti delpremio Nobel, e create un paio di collane figlie. La Medusa vede nascere lo sviluppo anche di nuove professionalità, come quella deltraduttore: tra i più importanti si ricordano scrittori del calibro diCesare Pavese eCorrado Alvaro[34]. L'anno seguente nasce anche una collana dedicata ai Classici Italiani, diretta daFrancesco Flora (e in seguito daDante Isella).
Nello stesso anno Mondadori raggiunge un accordo conWalt Disney, che porta la casa editrice a pubblicare in Italia delle produzioni dellaDisney.[35][36] Rimanevano escluse le storie a fumetti diTopolino[37] i cui diritti erano in mano al fiorentino Giuseppe Nerbini, che dal 1932 ne pubblicava le storie sul settimanale omonimo,Topolino, ma che fu poi costretto a cederlo alla Mondadori che ne continuò la pubblicazione[37][38] grazie all'intervento del regime fascista.[38]
Nel1935 Mondadori decide la riedizione integrale dell'Enciclopedia dei ragazzi, rinnovando sia i contenuti che la veste grafica. La nuova opera conterà circa 40 tra riedizioni e ristampe, sino all'ultima edizione del1979.[39]. Nel1936 la casa editrice decide di riorganizzarsi per comparti: nasce così l'«Anonima Periodici Italiani» (API), che raggruppa tutte le riviste mondadoriane[40]. Nel1937Cesare Zavattini, dopo avere assunto la direzione delCerchio Verde, è nominato direttore editoriale della casa editrice[41]. Nello stesso anno esce la collana "Omnibus". I primi due titoli,Via col vento diMargaret Mitchell eNovelle per un anno diPirandello riscuotono un lusinghiero successo[6]. Nel1938 nasceGrazia, rivista dedicata al pubblico femminile e l'anno successivoAlberto Mondadori, primogenito di Arnoldo, fonda il settimanaleTempo, precursore delle riviste d'informazione che caratterizzeranno gli anni del dopoguerra in Italia[39].
Dal1937 ilregime fascista iniziò a far sentire la propria pressione sulla produzione giallista della Mondadori. In quell'anno, infatti, ilMinistero della cultura popolare dichiarò che nei romanzi «L'assassino non deve assolutamente essere italiano e non può sfuggire in alcun modo alla giustizia» e sui libri stranieri apparvero fascette che dicevano: «Gli usi e i costumi della polizia descritti in quest'opera non sono italiani. In Italia, Giustizia e Pubblica Sicurezza sono cose serie». Nel1941 fu ordinata la chiusura della collana Mondadori, in seguito a una rapina con scasso che si ipotizzò potesse essere stata istigata dalla narrativa "gialla".[42] Due anni dopo (1943)Benito Mussolini ordinò che entro il 31 luglio venissero confiscati «tutti i romanzi gialli in qualunque tempo stampati e ovunque esistenti in vendita». La collana riaprì solo nell'aprile1946 con il nuovo nome "Il Giallo Mondadori", che tuttora la caratterizza.
A partire dal1942 la Mondadori iniziò la pubblicazione dell'opera omnia diGiuseppe Ungaretti, intitolataVita di un uomo. Nello stesso anno si aggiudica i diritti diSalvatore Quasimodo. La sua prima raccolta pubblicata con Mondadori èEd è subito sera (contenente laceleberrima poesia ed altri componimenti scritti nei sei anni precedenti), che appare nella collanaLo specchio, dedicata allapoesia.[43] Nel periodo dellaseconda guerra mondiale, per sottrarsi al rischio dei bombardamenti, le redazioni e la sede vengono trasferite adArona, sulLago Maggiore, a pochi chilometri dalla villa di Meina dove abitava Arnoldo. Dopo l'8 settembre 1943 (armistizio tra Italia e Alleati e conseguente invasione dell'esercito nazista) l'editore decide di trasferirsi clandestinamente inSvizzera, seguito sia da Andreina che dai figli. Dal paese alpino poté continuare a tenere i contatti con gli agenti e gli autori stranieri (prevalentemente statunitensi)[44]. Nell'aprile del1944 la gestione dell'azienda venne commissariata dallaRepubblica Sociale Italiana.
L'offerta Mondadori è in grado così di soddisfare ogni interesse: l'editore infatti ha posto sul mercato una collana editoriale oppure un periodico in grado di soddisfare l'interesse di ogni fascia di pubblico[30]:
| Fascia di pubblico | Prodotto |
|---|---|
| Cultori della letteratura nazionale | collana «I Classici italiani»[45] |
| Appassionati di biografie | collana «Le Scie» |
| Libri di facile lettura | collana «Omnibus» |
| Appassionati di avventure | collana «Viaggi e grandi imprese» |
| Bambini in età scolare | I periodici «Giornalino della domenica» e «Topolino» e la collana «La lampada» |
| Pubblico femminile | collana «Biblioteca romantica», settimanale «Grazia» |
| Cultori della letteratura internazionale | collana «Medusa» |
| Cultori della poesia | collana «Lo Specchio» |
| Quotidiani e periodici di attualità | quotidiano «Il Secolo»[46] e settimanale «Tempo» |
| Letture d'evasione | Periodico «Le Grandi Firme»[47]; |
Nel 1946 la società assunse la denominazione attuale di «Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.»[48]. Due collane segnano la ripresa dell'attività editoriale della casa editrice nel secondodopoguerra: «I classici contemporanei italiani» (1946) e «I classici contemporanei stranieri» (1947). Superata la fase di assestamento, la Mondadori inaugura una collana che propone "bei libri" ad un prezzo contenuto, settore all'epoca scoperto. Nel1948 nasce così la «Biblioteca Moderna Mondadori», che punta ad allargare il bacino dei lettori, rivolgendosi soprattutto al pubblico giovane[49]. Intanto la collana dei "Gialli" conosce un successo senza precedenti: nel periodo 1946-1949 vengono stampate 1 377 222 copie[50].

Sul versante dei periodici esconoConfidenze eBolero Film. Nel1950 Mondadori rientra nel settore dei settimanali d'informazione, dove non è più presente dal 1943, quando aveva sospesoTempo. La nuova rotativa arotocalco permette di realizzare pagine illustrate di grande qualità. È così che appareEpoca: viene lanciata nell'ottobre1950 con lo slogan «Il settimanale della famiglia italiana» e una tiratura di 300 000 copie. Il settimanale, che importa in Italia il modello americano difotogiornalismo[51], è curato a livello grafico daBruno Munari e diretto da Alberto Mondadori. Oltre a distinguersi per la raffinatezza dell'impianto grafico,Epoca vanta tra le sue collaborazioni alcune delle più importanti firme del panorama giornalistico italiano del tempo:Cesare Zavattini,Elio Vittorini,Giovanni Spadolini e più tardi ancheIndro Montanelli[39]. Seguiranno poi i mensiliArianna (che verrà chiuso nel 1972) eStoria Illustrata (1956-2000). Tra il 1950 e il 1960 il settore periodici moltiplicò per cinque volte il proprio valore, con un conseguente incremento del fatturato pubblicitario[52].
In questo periodo inizia anche la pubblicazione di altre importanti collane fra cui "I libri del pavone" e "Il bosco". Nel 1952 inizia la pubblicazione de "Urania", una collana di romanzi di fantascienza, tuttora pubblicata, che ha contribuito in maniera sostanziale alla diffusione di questo genere letterario in Italia.[53] Il primo romanzo pubblicato èLe sabbie di Marte diArthur C. Clarke[54][55]. Nel1954 nasce la prima catena di librerie (Mondadori per voi); è invece del1960 la creazione delClub degli Editori, primo esempio di organizzazione per la vendita di libri per corrispondenza.[56]
Nel1958 Mondadori fonda la casa editriceIl Saggiatore, con l'obiettivo di entrare nel difficile mercato dell'editoria colta. Intanto la casa madre è impegnata nella fondazione di dieci nuove collane. Viene disegnato un nuovo organigramma per la direzione dei vari settori dell'editoria (narrativa italiana, narrativa straniera, poesia e saggistica). Al vertice delle direzioni viene postoVittorio Sereni con la carica di "direttore letterario" (rimarrà in Mondadori dal 1958 al 1975). Collaborano con Sereni:Niccolò Gallo, direttore delle collane di narrativa italiana (dal 1959 al 1971) edElio Vittorini, direttore delle collane straniere[57] (nel 1960 assunse la direzione della collanaMedusa). Sereni porta in MondadoriVasco Pratolini,Carlo Bernari,Giovanni Arpino eMario Tobino[58]; inoltre valorizza le opere di due grandi scrittori già conosciuti dal pubblico mondadoriano, qualiMario Soldati eAldo Palazzeschi, che rafforzano la collana di narrativa italiana.

Qualche anno più tardi, nel1962, Mondadori pubblicaPanorama. Il periodico, preceduto da cinque numeri zero, nasce come mensile d'informazione il cui fondatore e direttore èNantas Salvalaggio. Nei primi anni la rivista ottiene un tiepido riscontro, sarà poi sotto la guida del direttoreLamberto Sechi che, ispirandosi alla formula editoriale diTime eNewsweek, lo trasformerà in periodico di attualità raggiungendo i favori di pubblico e pubblicità[59]. Nel1963 la casa editrice che, dalla sua fondazione aveva pubblicato una sola enciclopedia l'Enciclopedia dei ragazzi, fa uscire l'Enciclopedia della Scienza e della Tecnica, L'opera è diretta da Edgardo Macorini e viene realizzata con il contributo di scienziati ed esperti italiani e stranieri[60].
Nel1965 è la prima casa editrice a lanciare una collana dilibri tascabili nelle edicole, gli "Oscar Mondadori": un esperimento che avrà un enorme successo e che sarà imitato da molti editori. L'obiettivo della collana era quello di raggiungere quel pubblico poco abituato all'acquisto in libreria. Il primo romanzo pubblicato con questa formula fuAddio alle armi diErnest Hemingway, che riscontrò subito grandi risultati in termini di copie vendute[39]. Il periodo di grande espansione porta la Mondadori a diventare, nel decennio '60, il primo gruppo editoriale italiano nel settore librario e la 46ª società italiana per fatturato complessivo.

Verso la metà degli anni sessanta l'espansione della casa editrice rende necessario il trasferimento in nuovi uffici, visto che quelli di via Bianca di Savoia a Milano, anche a causa della localizzazione molto centrale, sono difficilmente ampliabili. Arnoldo e Giorgio Mondadori valutano molti progetti, ma nessuno convincerà fino in fondo i due manager. È invece nel corso di un viaggio in Sudamerica che Giorgio Mondadori resta letteralmente folgorato dal palazzo delMinistero degli Esteribrasiliano aBrasilia:Palazzo Itamaraty, anche noto come Palazzo degli Archi, realizzato dall'architettoOscar Niemeyer. Matura così la decisione di affidare a questi anche la progettazione della nuova sede della casa editrice che, tra il 1967 e il 1968, acquista un'area di oltre 166 000 metri quadrati nel comune diSegrate, alle porte di Milano. Il progetto definitivo è datato 1970, anno nel quale il consiglio di amministrazione della società decide di vendere alleAssicurazioni Generali il terreno di Segrate: il palazzo di Niemeyer sarà dunque realizzato a spese di Generali, che lo concederanno poi in affitto a Mondadori. Con questa operazione Giorgio Mondadori ottiene il duplice risultato di non impegnare i conti dell'azienda, senza rinunciare però a un'opera di grande impatto. La costruzione inizia nel 1971, mentre il trasferimento dell'azienda nei nuovi uffici è datato gennaio 1975.[61]
Nel1968 il fondatore Arnoldo Mondadori nomina suo successore alla presidenza il figlioGiorgio (l'altro figlio,Alberto, ha deciso di dedicarsi alla sua creatura,il Saggiatore).Mario Formenton, marito della figlia Cristina, è nominato vicepresidente eamministratore delegato; Sergio Polillo è il direttore generale del settore editoriale (dal 1974direttore generaletout court)[62]. Sempre nel 1968Bob Noorda ridisegna il logo aziendale concependo la grande "A" rossa che ancora oggi contraddistingue il marchio. L'anno successivo vede la luce un nuovo progetto editoriale di Mondadori, la collana "I Meridiani" che ha lo scopo di raccogliere in un solo volume gli scrittori più significativi di tutti i tempi e di tutte le letterature. Ai classici antichi e moderni, si affianca la letteratura delNovecento. La collana, fondata daVittorio Sereni (vedisupra), viene inaugurata conGiuseppe Ungaretti. Vengono pubblicati 256 titoli dedicati a 172 autori nei primi quarant'anni di vita della collana[63].
Nel corso degli anni settanta la Mondadori acquisisce la struttura definitiva di grande gruppo multimediale. La produzione libraria si estende alle grandi opere così come alle edizioni economiche. L'attenzione al mercato e alla profittabilità è all'origine anche di alcuni errori: la casa rifiuta la pubblicazione di nuovi autori comeWilbur Smith,Stephen King eMario Puzo[64]. Anche il catalogo dei periodici si espande in diversi settori: economico (Espansione); domestico (Casaviva,Guida Cucina,Guida Maglia;Guida tv); per ragazzi (Centocose,Dolly,Barbie –Topolino è leader nel segmento con 500 000 copie); femminili (Donna Più); maschili (Il Fotografo); culturali (i trimestraliNuovi Argomenti ePrometeo). Nel1976 grazie ad unajoint venture con ilGEDI nasce il quotidianoLa Repubblica.[65] Nel 1977Giorgio Mondadori lascia il gruppo[66]: poco tempo prima egli era stato messo in minoranza dalle due sorelle che unirono le loro quote. La presidenza della Mondadori passa aMario Formenton.
Alla fine deglianni settanta fa la sua breve comparsa un particolare tipo di stampa: illibro animato. Nel1980 unajoint venture con la canadese Harlequin Enterprises porta alla nascita di Harlequin Mondadori, che tratta esclusivamente narrativa femminile. Dal 1980 al2015[67] la casa editrice pubblica in Italia la collana "Harmony", leader nel mercato deiromanzi rosa[68]. Nel1982Enzo Biagi firma un contratto di cinque anni per la pubblicazione di alcuni libri (il primo è1935 e dintorni), per poi tornare alla Rizzoli[69]. Nello stesso anno la Mondadori lancia la propria rete televisiva,Rete 4 (Mondadori aveva fondato una concessionaria già nel 1979, laGPE - Telemond) ma non si ottengono i risultati attesi e nel1984 la rete viene ceduta allaFininvest. La cessione però non copre le perdite. Per la prima volta dai tempi di Borletti, il gruppo accetta l'ingresso nell'azionariato di capitali provenienti da ambienti industriali e finanziari estranei al mondo dell'editoria.
Nella primavera del1984, laCIR - Compagnie Industriali Riunite diCarlo De Benedetti diventa socio di maggioranza della Mondadori Editore[70]. Nel1987 scompare a causa di una malattia il presidenteMario Formenton, artefice del rilancio dell'azienda dopo la sfortunata avventura nel mondo della televisione commerciale. L'anno seguenteSilvio Berlusconi acquisisce le azioni di Leonardo Mondadori e quindi la Mondadori è in mano a tre soggetti: la CIR diCarlo De Benedetti, gli eredi di Mario Formenton e laFininvest di Silvio Berlusconi. Tra i tre soggetti si apre la lotta per il controllo della società: per dirimere la questione si affidano ad un arbitratosuper partes; il conseguentelodo arbitrale, depositato il 20 giugno 1990, dà ragione a De Benedetti, ma Berlusconi impugna il lodo dinanzi alla Corte di Appello di Roma che il 24 gennaio 1991 lo annulla, riassegnando la Mondadori alla Fininvest. Successivamente, nel 2007 la Cassazione stabilirà che quella sentenza era stata viziata dalla corruzione del giudice Vittorio Metta da parte diCesare Previti, avvocato dellaFininvest. La successiva divisione dei valori materiali ed immateriali sollecitata da Carlo Caracciolo ed intermediata tra le parti daGiuseppe Ciarrapico assegnerà definitivamente:
Negli anni 1988 e 1989 i libri pubblicati nella collana degli Oscar toccano il vertice di 7 milioni di copie vendute[71]. Nello stesso periodo viene pubblicata l'edizione italiana del libroI versi satanici diSalman Rushdie, per il quale lo scrittore inglese viene minacciato di morte. Anche la Mondadori entra nel mirino dellafatwā lanciata contro lo scrittore: il 3 luglio 1991 il traduttore italiano del libro, Ettore Capriolo, è ferito da un facinoroso nella sua casa a Milano.
L'azienda nel1991 entra a far parte del gruppoFininvest, che ne è diventato azionista di maggioranza (53,06%). Nel1994 viene pubblicato un saggio riguardante lamafia dal titoloL'Europa dei padrini (L'Europe des parrains), del giornalistaFabrizio Calvi il quale riportava anche alcune inchieste della Criminalpol del1984 sui rapporti dell'entourage diBerlusconi con il bossVittorio Mangano. L'edizione italiana edita dalla Mondadori non presenta i riferimenti a Berlusconi e al boss mafioso, all'epoca fattore nella residenza di Arcore di Berlusconi[72]. Nel1995 inizia la collaborazione diRenata Colorni la quale dirige dapprima le collaneI Classici eI Meridiani e, successivamente, l'intero settore dell'editoria letteraria.
Dall'inizio degli anni 2000 l'espansione dell'azienda e il conseguente aumento del personale richiede l'utilizzo di sedi distaccate a Segrate-Milano Oltre[73], mentre la sede in Corso Europa a Milano viene ceduta. Mondadori è uno dei primi editori a entrare nel mercato deglie-book e nel2000 viene siglato un accordo con laMicrosoft[74] per la creazione del primo sito italiano per la vendita dei libri elettronici[75]. Nel2012 le case editrici del Gruppo Mondadori[76] lanciano collane di libri solo in versione elettronica.
Il 13 dicembre2002 muore a Milano, dopo una lunga malattia,Leonardo Mondadori, nipote del fondatoreArnoldo, entrato nel gruppo editoriale subito dopo la laurea, nel1972, ne era stato vicepresidente dal1982 al1991 e poi presidente dal 1991 fino alla morte. Il suo successore alla presidenza del gruppo èMarina Berlusconi. L'organigramma del2003, dopo la presidente, è così composto: Maurizio Costa è vicepresidente e amministratore delegato, mentre ilCda è composto da 14 membri:Marina Berlusconi,Francesco Barbaro,Pier Silvio Berlusconi,Pasquale Cannatelli,Fedele Confalonieri, Maurizio Costa, Bruno Ermolli, Martina Mondadori,Roberto Poli,Giovanni Puerari,Mario Resca e Marco Spadacini.
Nel2004 viene lanciata la prima edizione internazionale delsettimanaleGrazia inBulgaria e attraverso accordi dilicensing o joint venture locali, la Mondadori crea negli anni una vera e propria rete di testate femminili basata sul marchio della storica rivista di moda. Il «Grazia International Network»[77] si espande inGran Bretagna e negliEmirati Arabi Uniti (2005), inSerbia eCroazia (2006), inRussia ePaesi Bassi (2007), inIndia (2008), inFrancia,Cina,Thailandia eIndonesia (2009), inGermania eBahrein (2010), inBosnia ed Erzegovina (2011), inSudafrica,Polonia eSlovenia (2012), per finire conSpagna,Corea,Messico eAlbania nel2013. Alcuni lanci non hanno il successo atteso e le edizioni internazionali inGrecia eAustralia vengono chiuse dopo pochi anni. Nel2020 nasceGrazia USA grazie all'accordo con Pantheon Media Group[78]. La direzione editoriale del Grazia International Network è affidata a Carla Vanni, nota giornalista del settore, per molti anni direttore dell'edizione italiana dello stesso settimanale. L'espansione dell'attività internazionale ha portato alla nascita della controllata «Mondadori International Business», che gestisce le attività internazionali, compreso il licensing di altre riviste comeCasaviva,Interni,Flair,Sale & Pepe eIcon.
Nel gennaio del2005 la Mondadori acquista l'emittente radiofonica Radio 101 One-O-One, tramite Monradio S.r.l., trasformandola inR101, acquistando anche il 10% della societàRock FM S.r.l. Nell'agosto del2006 ottiene il controllo della filiale francese (Emap France) del gruppo editoriale ingleseEMAP plc. per 545 milioni di euro, rinominandola poi Mondadori France. La quota di mercato detenuta dalla società nella stampa periodica è considerata la terza per dimensione nel paese. Oltre a controllare alcune case editrici, pubblica alcuni libri insieme con laRai Libri.
Il2007 è l'anno in cui ricorre il centenario della casa editrice e la Mondadori viene definita dalPresidente della RepubblicaGiorgio Napolitano, in visita alla sede di Segrate, "patrimonio di tutto il paese".[79] Il 13 luglio2007, la II sezione penale dellaCorte di cassazione rende definitiva la condanna a un anno e sei mesi perCesare Previti e ad altri imputati; questa sentenza stabilì in modo definitivo che la sentenza del 14 gennaio del1991 con cui laCorte d'appello diRoma annullava il lodo arbitrale - che assegnava la maggioranza alla cordata che faceva riferimento aCarlo De Benedetti - fu frutto di corruzione.[80]
Nel novembre del2008 Mondadori vende l'80% del capitale di Mondadori Printing S.p.A. (società in cui erano concentrate le attività della divisione grafica e di stampa) al Gruppo Pozzoni[81] e nel gennaio2012 viene acquisito dal Gruppo Pozzoni il rimanente 20% del capitale[82]. Nell'aprile2012 Mondadori Printing S.p.A. acquista dalla Pozzoni S.p.A. il ramo d'azienda Elcograf e Datamill[83]. A dicembre2012 viene rimossa la vecchia insegna Mondadori Printing dagli stabilimenti di Verona, a testimoniare il cambio definitivo di proprietà e gestione[84].
Da gennaio2010 le attività della divisione libri del Gruppo Mondadori vengono presidiate da due nuove direzioni generali: editoria "Trade", specializzata in libri di narrativa e saggistica pubblicati da Mondadori, Einaudi, Piemme e Sperling, ed editoria "di Creazione", specializzata in libri progettati internamente come quelli scolastici, d'arte e illustrati pubblicati daMondadori Education ed Electa.
Nel 2010 l'azienda crea il Comitato di sostenibilità con lo scopo di individuare le linee di sviluppo della strategia diresponsabilità sociale d'impresa (Csr) e di redigere una versione sperimentale a uso interno delBilancio di sostenibilità. La prima versione pubblica esce nel 2012 (Bilancio di sostenibilità 2011), cui seguono gli aggiornamenti annuali[85]. Sempre nel 2012 viene creata una sezione «Sostenibilità» sul sito istituzionale, che si classifica al 17º posto nella graduatoriaCsr Online Award (Premio online sulla responsabilità sociale d'impresa) 2012 e al 15° nell'edizione successiva, prima tra le società quotate italiane del settore comunicazione[86].
Nel luglio del2012 viene annunciato[87] l'accordo con la società canadese Kobo (del gruppo giapponeseRakuten) in base al quale Mondadori distribuirà sul mercato italiano gliereader e i tablet della famiglia Kobo, caratterizzati dalla capacità di leggere e-books in qualsiasi formato (aperto) e quindi non vincolati a uno specifico fornitore. In base all'accordo l'intero catalogo elettronico di Mondadori viene unito a quello mondiale di Kobo, all'interno del sitohttp://www.kobobooks.com. Dopo qualche settimana l'e-store di Mondadori, Bol.it, viene trasformato in InMondadori.it e agganciato alla piattaforma Kobo.
La trasformazione da Bol.it a InMondadori non riguarda solo gli spazi virtuali, visto che da settembre 2012 anche molti negozi fisici Mondadori cambiano insegna per diventare InMondadori[88].
Nell'ottobre 2012 Gruner+Jahr/Mondadori (joint venture Mondadori-Bertelsmann) annuncia la chiusura diFocus Extra, Focus Domande e Risposte,Focus Brain Trainer, Wars, Biografie,Jack,Geo eFocus Wild (queste ultime due verranno invece continuate) con 60 esuberi (su 120 dipendenti)[89]; la vicenda si chiude nel gennaio del2013, quando viene firmato[90] l'accordo sullo stato di crisi alla Gruner+Jahr/Mondadori, approvato all'unanimità dall'assemblea dei giornalisti della casa editrice.
Un caso controverso riguarda il libroImprimatur scritto da Rita Monaldi e Francesco Sorti. Gli autori denunciarono infatti un presunto boicottaggio da parte delle case editrici italiane: avrebbero evitato di pubblicarlo nuovamente – nonostante il successo conseguito – a causa di una supposta pressione delVaticano che non avrebbe gradito la divulgazione di fatti storici riguardanti le trame dipapa Innocenzo XI[91][92][93].
Nel2013 si dimette l'amministratore delegato Maurizio Costa, per 16 anni alla guida dell'azienda[94] e gli subentraErnesto Mauri, già presidente e direttore generale di Mondadori France e della divisione periodici del Gruppo. I primi mesi del 2013 sono caratterizzati da operazioni sui periodici: alcune testate vengono chiuse o cedute[95] (Casa Viva,Ville e Giardini,Panorama Travel,Men's Health), poi avviene il rilancio[96] di alcuni marchi (Chi,Donna Moderna,TuStyle,Grazia). L'area digitale del Gruppo riparte da nomi nuovi che arrivano dal mondo di Internet e dei media digitali: Federico Rampolla viene nominato[97] responsabile dell'area Innovazione digitale. L'11 marzo2014 la Mondadori annuncia[98] l'acquisizione diANobii,rete sociale dedicata ai libri, fondata da Greg Sung nel 2005, alla data uno dei maggiori social network verticali dedicato agli appassionati della lettura. Nel novembre dello stesso anno il gruppo di Segrate riunisce tutti i suoi marchi librari in unasocietà per azioni, «Mondadori Libri»[99], che da gennaio2015 ha come vice presidenteGian Arturo Ferrari (presidente è Ernesto Mauri). La nuova società controlla le partecipazioni nelle case editrici del Gruppo attive nei settori commercio, arte e scolastica (Edizioni Piemme (100%), Giulio Einaudi editore (100%), Mondadori Education (100%), Mondadori Electa (100%), Sperling & Kupfer Editori (100%), Harlequin Mondadori (50%)) e nella società di distribuzione Mach 2 Libri (34,91%).[100]
Il 1º luglio2015 il Gruppo Mondadori annuncia l'acquisizione del restante 50% dellajoint venture con Gruner und Jahr[101]. Al posto della società mista nasce la S.p.A. «Mondadori Scienza». Successivamente la casa editrice effettua due dismissioni: cede l'80% di Monradio, cui fa capo l'emittente radiofonicaR101[102], poi cede il 50% della joint venture con Harlequin[67]. Tali operazioni servono a raccogliere parte del capitale necessario per effettuare un'operazione di acquisizione del valore di oltre 127 milioni di euro: il 5 ottobre 2015, infatti, la Mondadori rileva daRCS MediaGroup la controllata «RCS Libri» (tranne il marchioAdelphi)[103][104]. Con questa operazione, la Mondadori diventa la prima casa editrice italiana per fatturato; inoltre, secondo uno studio di Mediobanca, diventa il primo operatore nell'editoria libraria (con il 38% del mercato) e il primo operatore nel settore periodici (31% del mercato)[105].
L'Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) avvia un'istruttoria che si conclude nel marzo2016. La Mondadori deve cedere laBompiani e la quota posseduta inMarsilio Editori. L'Autorità inoltre approva dieci misure volte a stimolare la concorrenza sia nel settore editoriale che nel settore della distribuzione (pronunciamento del 23 marzo 2016)[106][107]. Dopo aver ottenuto l'autorizzazione dell'autorità regolatoria, il 14 aprile2016 l'acquisizione è finalizzata[108]. «RCS Libri», rinominata «Rizzoli Libri», viene incorporata in «Mondadori Libri S.p.A.». Nuovo presidente è Gian Arturo Ferrari (vicepresidente del gruppo). In adempimento delle decisioni dell'Antitrust, segue la cessione della partecipazione in Marsilio Editori[109][110] a GEM (società della famiglia De Michelis) e quella della Bompiani alla casa editriceGiunti Editore[111].
Nel resto dell'anno 2016, Mondadori acquisisce Banzai Media Holding, ovvero l'insieme deisiti web tematici diEPrice,[112][113] tra i quali AndroidWorld.it, SmartWorld.it, MobileWorld.it,AlterVista, PianetaDonna, CookAround,Giallo Zafferano, Studenti, Mypersonaltrainer e SoldiOnline.
Il2018 è un anno caratterizzato da una serie di operazioni che portano il gruppo Mondadori a concentrarsi sulle attività librarie e a rivedere completamente l'approccio con il settore della produzione di contenuti, sia nel settore dei software gestionali sia nella produzione giornalistica di notizie. Agli inizi di maggio del 2018 viene annunciata[114] la cessione di Inthera ad Hci Holding: costituita nemmeno due anni prima, Inthera avrebbe dovuto rappresentare l'area del Gruppo specializzata in "strategia, progettazione e sviluppo di soluzioni di marketing data-driven"[115]. Nello stesso periodo il Gruppo Mondadori avvia una trattativa con il Gruppo European Network per la cessione dei periodiciTuStyle eConfidenze, operazione che viene poi bloccata da un sopraggiunto accordo sindacale con i giornalisti del Gruppo[116], che prevede una consistente riduzione degli stipendi e il ricorso acontratti di solidarietà[117]. In data 1º novembre 2018 il settimanale «Panorama» viene ceduto alla società editrice del quotidiano «La Verità» diMaurizio Belpietro[118]: l'operazione viene preceduta da una lunga trattativa sindacale con i giornalisti della storica testata[119].
Nell'aprile2019 viene ceduta Mondadori France, società francese del gruppo che pubblica unicamente periodici, a Reworld Media[120][121]. Alla fine dello stesso anno avviene la cessione di altri cinque periodici a Maurizio Belpietro: Confidenze,Cucina Moderna,Sale & Pepe,Starbene e TuStyle. Viene creata una nuova società, «Stile Italia Edizioni» (75% Belpietro, 25% Mondadori)[122].
Il 12 luglio2021 la Mondadori annuncia l'acquisizione del 100% delle azioni di «De Agostini Scuola», il ramo dellacasa editrice novarese dedicato all'istruzione. Con tale acquisizione la Mondadori diventa proprietaria anche dei marchi Petrini, Marietti Scuola, Utet Università, "Cideb-Black Cat" e Garzanti Scuola[123][124]. «De Agostini Scuola» si affianca aMondadori Education eRizzoli Education. Con l'operazione il Gruppo Mondadori diventa il primo operatore italiano nel mercato dell'editoria scolastica[125].
Il primo aprile2022 Mondadori chiude l'acquisizione del 50% di De Agostini Libri. L'operazione è effettuata dalla controllata Mondadori Libri[126]. Il successivo 6 giugno viene annunciato l'acquisto del 51% del capitale sociale della casa editrice peruginaStar Comics[127], il principale editore italiano di fumetti, per un valore stimato in 15 milioni di euro[128]. L'acquisizioni viene finalizzata il 30 giugno[129].
Il 22 novembre 2022 il Gruppo annuncia la vendita di due testate a Reworld Media (gruppo mediatico francese che aveva già acquisito Mondadori France nel 2019): lo storico settimanaleGrazia e il periodicoIcon[130]. L'operazione viene conclusa il 10 gennaio 2023[131].
Il 3 marzo 2025 aumenta la quota di partecipazione in Star Comics fino al 75,5%.[132]
Mondadori ha avuto, fino a dicembre 2023, una concessionaria pubblicitaria injoint venture conPublitalia '80 (Gruppo MFE).
Cedute/Cessate:
Dal 1º gennaio2020 confluite in «Mondadori Media S.p.A.»[136]
Tabella con confronto dei principali dati finanziari di Mondadori del periodo 2007-2017[139][140][141][142][143]:
| Anno | Fatturato (milioni €) | Margine Lordo Operativo – EBITDA (milioni €) | Risultato Operativo – EBIT (milioni €) | Utile Netto (milioni €) |
|---|---|---|---|---|
| 2022 | 903,0 | 130,7 | 72,7 | 52,1 |
| 2021 | 807,3 | 91,1 | 45,2 | 44,2 |
| 2020 | 744,0 | 84,6 | 14,8 | 4,5 |
| 2019 | 884,9 | 102,9 | 62,3 | 28,2 |
| 2018 | 891,4 | 77,5 | 56,3 | 20,3 |
| 2017 | 1268,3 | 101,1 | 61,5 | 30,4 |
| 2016 | 1263,3 | 94,0 | 60,0 | 22,5 |
| 2015 | 1123,2 | 81,6 | 54,5 | 6,4 |
| 2014 | 1177,5 | 67,1 | 42,4 | 0,6 |
| 2013 | 1275,8 | −12,8 | −183,1 | −185,4 |
| 2012 | 1416,1 | 68,1 | −149,9 | −166,1 |
| 2011 | 1507,2 | 130,4 | 103,8 | 49,6 |
| 2010 | 1558,3 | 140,2 | 114,2 | 42,1 |
| 2009 | 1540,1 | 106,2 | 71,8 | 34,3 |
| 2008 | 1819,2 | 249,2 | 203,5 | 97,1 |
| 2007 | 1958,6 | 268,9 | 225,2 | 112,6 |
L'azionariato, all'8 giugno 2023, è il seguente:[144]
L'archivio storico Arnoldo Mondadori Editore (AME) e la Biblioteca storica della casa editrice sono conservati a Milano dallaFondazione Arnoldo e Alberto Mondadori.[145][146]
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