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Armata Bianca

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Armata Bianca
(RU) Белая Армия
Emblema modello 1919
Descrizione generale
Attiva1917 -1922
NazioneRussia (bandiera)Repubblica Russa
Russia (bandiera)Governo provvisorio panrusso
ServizioForza armata
TipoEsercito
RuoloCombattere i comunisti dell'Armata Rossa
Dimensione2.400.000 circa
MarciaL'addio della Slava
Battaglie/guerrePrima guerra mondiale
Guerra civile russa
Comandanti
Degni di notaSiberia

Sud della Russia

Nord della Russia

Nord-ovest della Russia

Voci su unità militari presenti su Wikipedia

Armata Bianca (in russoБелая Армия?,Belaja Armija) è il nome che fu dato all'esercitocontrorivoluzionario russo, formata in parte da sostenitori dellozar, che combatté contro l'Armata Rossabolscevica, nellaguerra civile russa dal 1918 al 1922.

L'Armata Bianca era sostenuta dal movimento deiBianchi, e da rappresentanti di molti altri movimenti politici: democratici, cadetti, socialisti riformisti, sostenitori diAleksandr Kerenskij e altri che si opposero allaRivoluzione d'ottobre del 1917, restando leali allaRepubblica russa. Aiuti arrivarono anche dalle potenze dell'Intesa, soprattuttoGiappone,Regno Unito,Francia,Stati Uniti eItalia che inviarono anche dei corpi di spedizione.

L'ideologia

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Manifesto di propaganda bianco
Sala dell'Armata Bianca nelmuseo antibolscevico diPodol'sk nei pressi di Mosca

La designazionebianca contiene diverse interpretazioni. In primo luogo in contrapposizione al nome dell'Armata Rossa, che combatteva a fianco deibolscevichi. In secondo luogo perché il colore bianco aveva una profonda associazione con la corona zarista, visto che gli zar erano anche chiamatizar bianchi.

Alcuni dei leader del movimento, in particolare il generalePëtr Nikolaevič Vrangel', formularono i concetti base che avrebbero dovuto amalgamare questa forza contro-rivoluzionaria, fondati su ideali di matricetradizionalista e sviluppati all'interno dei gruppi degli esuli dopo la fine della guerra civile da pensatori russi comeIvan Aleksandrovič Il'in, che presentavano molte similarità con le istanze del movimento deglislavofili. Questo insieme dottrinale fu denominatoIdea Bianca.

Ben presto gli ideali monarchici dei fautori delvecchio regime ebbero il sopravvento all'interno del movimento a scapito degli ideali repubblicani. Le politiche liberalsocialiste diAleksandr Kerenskij erano viste come dirette responsabili della Rivoluzione d'ottobre, e non fu accettata da tutti i comandanti la nomina del generalissimo, il granducaNikolaj Nikolaevič Romanov, a comandante in capo dell'armata.

Solo nell'agosto del 1922 quel che restava dell'Armata Bianca del generaleDiterichs costituì loZemskij Sobor (Assemblea Parlamentare) dell'oblast' dell'Amur, eleggendo a capo il granduca come Zar di tutta la Russia.

La composizione

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In realtà è improprio parlare di Armata Bianca in senso letterale ma piuttosto diArmate Bianche: non esistette infatti mai una struttura gerarchica ed organizzata a cui attribuire questo nome, ma si trattò di un insieme sparpagliato e a volte disorganizzato in regioni diverse di gruppi anti-bolscevichi, che componevano una sorta di confederazione. Gli ufficiali dell'esercito spesso erano personaggi di fede monarchica, e i suoi combattenti lottavano per una Russia unita, in opposizione al progetto di una confederazione di stati ideata dai bolscevichi.

Il nucleo degli ufficiali di questo esercito, laGuardia Bianca, era costituito da nazionalisti e reazionari provenienti dall'Esercito imperiale russo. I ranghi delle truppe regolari erano composti in gran parte dacosacchi, ma anche da volontari e coscritti di ideali monarchici, provenienti da diverse classi sociali. Vi era la presenza di altri gruppi militari, come l'Armata Verde e lamachnovščina, le cui unità talvolta occasionalmente si alleavano temporaneamente e occasionalmente anche con le truppe bolsceviche.

Storia

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Le attività

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Combatté durante laguerra civile russa contro l'Armata Rossa tra il novembre del 1917 e il 1922 con isolate sacche di resistenza lungo il fronte orientale che prolungarono il conflitto fino al 1923.

Ricevette supporto anche da altre forze politiche, quali i democratici, i rivoluzionari socialisti ed altri gruppi politici che si opponevano alle conseguenze dellaRivoluzione d'ottobre, nonché da parte degliImperi centrali, ed anche occasionalmente da altre potenze mondiali, comeGiappone,Regno Unito,Italia,Canada,Francia,Stati Uniti d'America,Germania,Cecoslovacchia eGrecia, che operarono soprattutto sui diversi fronti inUcraina,Siberia eCrimea, non riuscendo mai ad organizzarsi in un esercito unificato, e permettendo così all'Armata Rossa di conseguire la superiorità strategica.

Gli scenari di guerra principali

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  • Il fronte meridionale. Le operazioni nella regione delDon, iniziarono il 5 novembre 1917 sotto la guida del generaleMichail Alekseev e del generaleLavr Kornilov, e in seguito del generaleAnton Denikin. Le forze su questo fronte erano leForze Armate della Russia Meridionale, e sopportarono la maggior parte delle operazioni militari del conflitto, rappresentando quindi la minaccia più grave per l'Armata Rossa. Inizialmente essa era composta interamente da volontari, in gran partecosacchi, i primi a opporsi alla salita al potere dei bolscevichi. Nel 1919, dopo il fallimento dell'offensiva suMosca del generale Denikin, l'armata sotto il suo comando fu costretta alla ritirata. Il generale Vrangel' riorganizzò l'armata in Crimea e istituì un governo provvisorio riconosciuto dalla Francia, dando poi vita a una nuova avanzata che fallì rapidamente quando il leader polaccoJózef Piłsudski stipulò una pace separata con i Sovietici, e ritirò la Polonia dal conflitto.
  • Il fronte orientale, inSiberia. Vide l'inizio delle operazioni nella primavera del 1918 e inizialmente combattuto da una forza militare clandestina composta da ufficiali dell'esercito e menscevichi. Ebbero il sostegno di entità locali, quali ilGoverno provvisorio della Siberia, l'Autonomia di Alash e l'Emirato di Bukhara. Il fronte iniziò un'offensiva in concomitanza con le forze cecoslovacche, ma le truppe bianche furono sconfitte dai bolscevichi, che non permisero ai polacchi di abbandonare il suolo russo, sterminandoli. Guidate dall'ammiraglioAleksandr Kolčak, le truppe bianche ebbero parziali successi all'inizio della campagna, ma furono costrette alla ritirata verso i confini più estremo-orientali, dove mantennero sacche di resistenza fino al 1922.
  • Il fronte nord-occidentale. Nella regione delBaltico vennero raccolte truppe anti-bolsceviche al cui comando si pose il generaleBermondt-Avalov. L'armata era formata in prevalenza datedeschi del Baltico e guerreggiò in funzione deigovernatorati baltici filo-tedeschi; la spregiudicatezza e l'avventurismo dei comandanti ne decretò l'insuccesso. Nel 1919 il generaleNikolaj Judenič, disceso dallaFinlandia, riorganizzò l'Armata Bianca nella regione baltica con l'appoggio dei britannici e procedette in ottobre all'offensiva controPietrogrado, senza vincerne la resistenza.
  • Un piccolo fronte a nord si aprì nel 1919 con il tentativo del generaleEvgenij Miller, sostenuto dagli inglesi e a capo di un modesto contingente antirivoluzionario. L'incapacità di dotarsi di sufficiente equipaggiamento bellico costrinse in poco tempo le truppe rimaste all'evacuazione via mare.

Altre formazioni antibolsceviche

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Soldati dell'armata del Don nel 1919 con un carro armatoMark V
La nave da battagliaVolya della flotta antibolscevica nel 1918

Principali personalità dell'Armata Bianca

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Bibliografia

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  • Marina Grey e Jean Bordier,Le armate bianche. Russia 1919-1921, Mondadori, 1971.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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