Presso le grotte di San Giovanni è stata ritrovata una statuetta votiva inbronzo attualmente sita all'Antiquarium Teatinum. La statua raffigura un uomo con un gonnellino che regge nella mano destra un piatto in segno di offerta o di richiesta a unadivinità. DelI secolo a.C. sono state ritrovate delleepigrafi nelle zone limitrofe del paese. Tuttavia la prima citazione storica del paese risale all'870 quando tra i possedimenti dell'abbazia di Montecassino viene citata unsancti Petri in loco qui dicitur Ari (San Pietro nel luogo che viene chiamato Ari). Il folclore contadino ha sempre collegato l'origine della contrada San Pietro con una comunità monastica, voce attestata dalla presenza di alcuni ruderi, forse di un convento. Forse la fondazione di Ari è da ricercare proprio attorno a un monastero per trarre sostentamento e protezione. Ilcenobio grazie all'aiuto economico fornitogli daiNormanni si è andato man mano ampliandosi arrivando all'apogeo tra ilX e l'XI secolo quando constava anche di una biblioteca, di unoratorio e di un nugolo di possedimenti tra chiese, terreni, e mulini. Due bolle papali, diAlessandro III del1173 e diInnocenzo III del1208, ribadiscono l'appartenenza alladiocesi di Chieti, mentre una bolla dell'imperatoreLotario ne conferma alcuni privilegi.
Negli anni venti e trenta del 1900, divenne famosa la residenza dei baroni Nolli di Ari per la cosiddetta "Pensione Inglese". La baronessa Frances Picton Warlow Nolli, infatti, realizzò nel paese un cenacolo letterario che attraeva sia artisti inglesi e olandesi sia artisti e letterati italiani. Tra questi, si ricordano i nomi diGabriele D'Annunzio,Luigi Pirandello,Guglielmo Marconi.
Durante l'occupazione tedesca, l'11 gennaio 1944, San Pietro Ari fu luogo dell'eccidio di quattroprofughi ebrei (Giovanna Hofbauer, Sigismondo Schiff, Stefania Weiss, Ester Welicka),[5] arrestati nella vicinaOrsogna, dove durante i precedenti anni di guerra erano stati confinati come stranieri a regime di internamento civile.[6]
Il palazzo-"castello" fu verosimilmente un palazzo nobiliare, non edificato a scopo difensivo. La torremerlata che è posta accanto al portone d'accesso, in piazza Bucciante, è stata costruita nel1700, forse sui resti di un preesistente castello. A partire dalXVI secolo nel palazzo vi si avvicendarono varie famiglie, tra cui iCarafa; dal1577 vi risiedono iRamignani,camerlenghi diChieti, che usarono questo palazzo come residenza estiva. Nella seconda metà del Cinquecento vi furono intraprese delle modifiche strutturali dandogli un'impronta rinascimentale. Successivamente, alla fine delSettecento i Nolli utilizzarono il palazzo come residenza estiva. Alla fine dell'Ottocento ospitò un circolo culturale (la cosiddetta "Pensione inglese") cui parteciparono ancheGabriele D'Annunzio,Francesco Paolo Michetti eLuigi Pirandello, che nel 1908 era presidente di commissione agli esami di Stato del liceo classico diLanciano. Il palazzo consta di tre corpi di fabbrica. Anticamente, sulla medesima piazza dov'è il palazzo-"castello" vi era una chiesa parrocchiale, già esistente tra il1324 e il1325 e trasformata tra il XVIII e ilXIX secolo, distrutta nel 1944.
Chiesa di San Salvatore
fu ricostruita nel dopoguerra come parrocchia di Ari, sopra un'altura che sovrasta la collinetta del castello baronale, attualmente accessibile da una moderna monumentale scalinata. La chiesa antica risaliva al medioevo, fu ampliata nel 1754 e nuovamente a llla fine del '700 per l'aumento della popolazione e si andò a unire al palazzo castello.
Durante laseconda guerra mondiale inazisti minareto il campanile che dustrusse la zona centrale dellanavata. Neglianni cinquanta ilgenio civile demolisce le zone pericolanti dell'edificio e il comune, con lo spazio creato dalla demolizione, e amplia la piazza Bucciante. Oggi ne rimangono due stanze con levolte a crociera anticamente adibiti a stanze di servizio dell'edificio sacro. Nel1955 la chiesa venne ricostruita sul colle dinanzi il centro storico con struttura basilicale pseudo romanica, a tre navate etransetto, mentre la facciata, conrosone emosaico, sulla piazza è in mattoni. L'interno, spoglio conserva di particolare dei dipinti nell'abside e delle statue di santi tra cui quella diSan Giovanni Battista e quella della Madonna con Bambino. Accanto alla facciata romanicheggiante in mattoni, svetta uno slanciato e alto campanile a torre quadrata, dotato di orologio e di un concerto di campane montato allo stile veronese.
Chiesa della Madonna delle Grazie
La prima menzione risale al1671 in una visita dell'allora vescovo alla chiesa di Ari. Tra le statue site all'interno vi sono quelle dellaMadonna delle Grazie, una delle più antiche della provincia (XIII secolo), usata per le processioni, conservata attualmente nel museo diocesano diLanciano, e poi quella disanta Filomena[non chiaro]. Attraverso l’impegno del comitato restauro, della diocesi e dei cittadini la chiesa sta subendo un processo di restauro radicale, che la sta riportando allo splendore di un tempo. La chiesa ha classico impianto di chiesa rinascimentale campestre dell'Abruzzo, impianto rettangolare, facciata piana preceduta da portico ad archi, campanile a vela.
Chiesa di San Giovanni
La chiesa risulta officiata fino al1800 e documentata sin dall'inizio del1200. Oggi restano ruderi.
Chiesa di San Rocco
Forse ottocentesca, presenta all'interno un'aula unica con abside evolta a botte, e conserva una statua lignea.
Chiesa di Sant'Antonio abate
È sita a un chilometro da Ari sulla strada provinciale Ari-Filetto: risale al1858 ed è in stileneoclassico; per l'aspetto con il portico adiacente all'ingresso, si pensa fosse costruita sopra una preesistente. L'interno è a un'unica navata con soffitto a volta e abside poligonale. La facciata è preceduta da unportico a volta. All'interno vi sono varie statue tra cui una diSant'Antonio abate. Nella chiesa è presente anche un quadro raffigurante Sant’Antonio, datato 1847 da artista ignoto ma di pregevole fattura. Alcuni documenti attestano che precedentemente su questo stesso luogo vi era un altro edificio dedicato allo stesso santo. Questa chiesa grazie all’impegno del comitato festa e di diverse persone devote è stata restaurata parzialmente nel corso del 2015.
Chiesa di San Michele Arcangelo
Sita in contrada San Pietro all'incrocio con la Via perGiuliano Teatino e la strada provincialeFiletto-Miglianico. Risale aglianni trenta e fu inaugurata nel1939. Le pietre per la costruzione di questa chiesa sono state raccolte da donne e trasportate sul luogo di edificazione tramite carri agricoli ed edificata con il lavoro gratuito della gente. La chiesa è di modeste dimensioni, a navata unica, volta a botte e abside rotondeggiante.
Ruderi della chiesa di San Pietro in Campis
Sono siti nella contrada di San Pietro. Constava di un monastero benedettino. Fu abbattuta nel XVIII secolo perché ritenuta pericolante. Le sue fondamenta sono site sotto l'area comune dell'abitato. Nelle vicinanze della chiesa, sulla strada, è stata costruita una piccola cappella circolare con cupola, dedicata al santo.
Chiesa di Santa Maria della Misericordia
Posta su di un dirupo risparmiato da una precedente frana del1940, lungo via Santa Maria. La prima citazione risale al1661 insieme con uneremita. L'interno è ottagonale sovrastato da un cupolino; presso l'altare vi è una tela che raffigura laMadonna della Misericordia.
Cappella della Madonna delle Grazie.
Sita in contrada Pianagrande. È stata costruita nel2004 dagli abitanti stessa della contrada a loro spese con un finanziamento del comune. L'edificio è poco più che un'edicola ed è stato eretto su un progetto di un architetto locale.
Piazza Bucciante e giardini pubblici
Edicola di San Francesco di Paola
Fu costruita negli anni trenta e abbandonata neglianni settanta. Verrà ricostruita.
Chiesa di Santa Maria in Frasconara
Anch'essa come la chiesa di Santa Maria della Misericordia era sita in contrada Santa Maria, ed è scomparsa dalXVI secolo. Constava di un monastero femminile.
Chiesa di San Bartolomeo
Era sita in contrada Turri. La messa non fu officiata dalXVI secolo e lentamente decadde fino alla sua scomparsa.
Il piccolo centro è noto da anni come "Paese della memoria"[8]. Sono quasi trenta i monumenti, scolpiti nella bianca pietra della Maiella a memoria dei martiri di oggi; tutori dell'ordine, magistrati, giornalisti e giudici morti per mano mafiosa al servizio della patria e della giustizia. Tra questi si ricordano Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Rosario Livatino, Marco Biagi, Nicola Calipari.[9]
Primi piatti: Brodo con pane dorato (brodo di gallina),Bucatini al sugo di agnello.
Secondi piatti: Coniglio con le patate sotto il coppo,Baccalà con le patate,Pallotte cace e ove,Papparella (miscuglio di verdure di campo),Rivotiche (frittelle),Porchetta.
Terza settimana di luglio: Cococcioliamoci (evento enogastronomico dedicato al vino Cococciola, ottenuto dall’omonima uva a bacca bianca autoctona, che si può fregiare sia dell’indicazione IGP che di quella DOP).
1º sabato di agosto: Festa del socio della Cantina sociale di Ari
Viticoltura per uva da vino (Pecorino, Trebbiano, Passerina, Montepulciano e soprattutto Cococciola) e da tavola, olive, cereali e ortaggi.[11] Lavorazione di giunchi e vimini per produrre cesti, apicultura, intarsiatura del legno e produzione di cancelli in ferro battuto. Anticamente vi era la produzione e la lavorazione della lana nonché si praticava latransumanza.[13]
La principale squadra di calcio della città èS.S.D. Ari calcio 1972 che milita nel girone Cchietino di1ª Categoria. È stata rifondata nel 2017/2018. I colori sociali sono: il giallo e il blu.