Il comune si trova in un vasto territorio sparso nell'altavalle Stura di Demonte, in una vallata che si snoda sulle sponde delloStura. Nel territorio sono presenti alcune vette importanti quali l'Oserot, di 2.860 m, l'Enciastraia, di 2.955 m, e laRocca dei Tre Vescovi di 2.867 m. È formato principalmente da terreni coltivati adortaggi e da prati nelle aree vicine agli abitati, da boschi diconifere,larici epino montano su una parte dei due versanti che formano la valle, infine da pascoli perbovini eovini ai piedi dellerocce.
Argentera è un comune sparso: a monte dell'abitato si trova la frazione Grange, una borgata formata da edifici in rovina testimonianti la peculiare tipologia abitativa delle case alpine: muri in pietra, aperture di dimensioni ridotte, porte e finestre in legno e tetti con le tradizionaliscandole in legno. Il borgo venne distrutto da un incendio durante laseconda guerra mondiale. Bersezio è l'abitato più popolato del comune e da qualche anno sede municipale. Attorno alle antiche case con tetti spioventi, possiamo osservare i lavori di spietramento realizzati in passato dagli abitanti: in parte sono stati cancellati dalle costruzioni realizzate per l'installazione degli impianti di risalita situati nelle immediate vicinanze del paese.
Ferrere è un piccolo villaggio situato a quota 1.900 m in una vasta conca ricca di pascoli a poca distanza dal confine con laFrancia. Dal colle del Ferro e dal vicino colle delPuriac transitano antiche strade dipellegrinaggio e diemigrazione. L'abitato, ora raggiungibile con una normale strada carrozzabile, è uno dei sempre più rari esempi di architettura alpina, sia per la disposizione delle costruzioni, sia per la tipologia abitativa. Infine Prinardo e Serre, due piccole borgate rurali: la prima è adiacente al fiumeStura: alcune case attorno alla cappella di Santa Maria Maddalena. La seconda si trova a breve distanza da Severagno [Servagno], un'antica borgata di cui ormai rimane in piedi solo qualche rudere.
Iltoponimo suggerisce che nella zona in un lontano passato fossero aperte miniere per la ricerca e l'estrazione dei metalli, tra cui l'argento. Il capoluogo si trova sulla statale 21, ai piedi deitornanti che portano alColle della Maddalena, a circa un'ora di viaggio in auto daCuneo (60 km circa).
È meta di molti gruppi che frequentano le case alpine delle parrocchiecuneesi del Sacro Cuore di Gesù, del Cuore Immacolato di Maria (in Argentera) e quello di Santa Maria (in Bersezio), il campeggio diVezza d'Alba, il campeggio parrocchiale diVillanova Mondovì ed alcuni gruppi discout per lo piùAGESCI.
Interessante è la parrocchiale di San Pietro, risalente alXVI secolo, che custodisce ilcrocefisso del Beat Crist (Benedetto Crocifisso), a cui la popolazione è particolarmentedevota. In località Bersezio è degna di nota la parrocchiale di San Lorenzo, che risultapriorato indipendente dalXIII secolo dal monastero diSan Teofredo inVelay.
Negli anni trentaMonsignor Riberi, sacerdote e storico cuneese, ritrovò nei locali dell'archivio parrocchiale diSambuco in unmanoscritto di inizio '500 alcuni canti natalizi scritti ad Argentera inoccitano. INouvè (appunto "canti di Natale") facevano (e fanno ancora adesso) parte dei tradizionali riti delle festività natalizie: nei giorni di Natale si mettevano in scena piccole rappresentazioni teatrali accompagnate da musiche e da canti. Riberi trovò solamente i testi dei canti, a partire dagli anni sessanta alcuni musicisti provarono a metterli in musica, la versione più nota è sicuramente quella di Sergio Berardo. Altre raccolte famose diNouvè sono quelli deChanal (ritrovati aChianale) e quelli del poetaNicolas Saboly.
La parrocchia di Argentera nasce il 12 marzo1545 per editto di mons. Gerolamo Vechiano, vicario del cardinalInnocenzo Cyboarcivescovo di Torino. Il territorio è estratto dalla parrocchia di Bersezio distante circa tre chilometri da Argentera, la distanza rendeva difficoltoso, soprattutto d'inverno, lo spostamento dei fedeli per le celebrazioni nella parrocchiale di San Lorenzo. La parrocchia come tutte quelle dellaValle Stura rimase sotto la giurisdizione diTorino fino al1817 quando venne istituita ladiocesi di Cuneo.