Movatterモバイル変換


[0]ホーム

URL:


Vai al contenuto
WikipediaL'enciclopedia libera
Ricerca

Archivio di Stato (Italia)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Da aggiornare
Questa voce o sezione deve essere rivista e aggiornata appena possibile.
Commento:organizzazione obsoleta da molti mesi, con la riforma Franceschini.

Sembra infatti che questa voce contenga informazioni superate e/o obsolete. Se puoi,contribuisci ad aggiornarla.
Archivio di Stato
Sede dell'Archivio di Stato di Roma
StatoItalia (bandiera) Italia
Suddivisioni101
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

L'Archivio di Stato, inItalia, è unarchivio le cui competenze consistono nella conservazione e sorveglianza del patrimonio archivistico e documentario di proprietà dellaRepubblica Italiana in un determinato territorio e nella sua accessibilità alla pubblica e gratuita consultazione. In Italia sono 101[1] e sono amministrati dallaDirezione generale Archivi. L'archiviazione nazionale a livello centrale è invece effettuata dall'Archivio Centrale dello Stato.

Storia

[modifica |modifica wikitesto]
Luigi Osio, direttore dell'Archivio di Stato di Milano dal1851 al1873

Con la formazione delRegno d'Italia, all'interno dello stato era presente una situazione variegata di istituti archivistici derivati dalle cessate amministrazioni e con archivi in parte dipendenti dalMinistero dell'interno e in parte dalMinistero della pubblica istruzione.[2]

Tale situazione fu ancora più complicata con le successive acquisizioni diMantova eVenezia nel 1866 e diRoma nel 1870. Con decreto del 15 marzo1870, fu istituita dai ministri dell'Interno e della Pubblica Istruzione unacommissione sul riordino degli Archivi di Stato, presieduta dal senatoreLuigi Cibrario; la relazione della commissione, consegnata il13 aprile, suggerì l'accorpamento degli archivi sotto la dipendenza delMinistero dell'Interno (con maggioranza di un solo voto) e l'istituzione di nove sovrintendenze; allegò anche un'indicazione dei costi dei servizi e uno schema di regolamento per gli archivi.[3] Nel1874 venne applicata tale unificazione,[4] venne poi creato il Consiglio degli Archivi come organo consultivo del Ministero dell'Interno, vennero istituite leSovrintendenze archivistiche e le “scuole di paleografia e dottrina archivistica” presso i principali archivi.[5] Sempre nel 1874 furono stabilite le province di competenza delle dieci Sovrintendenze (aggiungendo Roma).[6]

Nel1875 fu promulgato un regolamento che normava le carriere, la consultazione, la copia e l'autenticazione dei documenti e venne istituito anche l'Archivio Centrale del Regno,[7] per la conservazione della documentazione di interesse storico prodotta dell'amministrazione centrale dello stato (poi denominatoArchivio Centrale dello Stato[8])Tra il1874 e il1892 furono creati altri Archivi di Statoa Bologna,[9]a Massa[10] ea Reggio Emilia.[11] Nel 1911 fu promulgato un nuovo regolamento, che riprendeva le disposizioni del 1875, ma più dettagliatamente ed estesamente[12]; fu lievemente modificato nel 1916.[13]

Per diversi anni poi il numero degli Archivi di Stato rimase stabile; solo nel 1926 furono creati gli Archivi di Statoa Trento ea Trieste[14] (con due sezioni aBolzano e aFiume). L'Archivio di Stato di Bolzano fu poi istituito nel 1930.[15]

Un'inchiesta sulla situazione degli Archivi di Stato venne condotta nel 1927 daMario Ferrigni per ilCorriere della Sera, mettendo in luce i problemi delle diverse sedi e, nell'articolo conclusivo dell'inchiesta, dell'amministrazione archivistica in generale.[16] Seguì sullo stesso giornale un articolo diAlessandro Luzio.[17]

Nel1932 gli archivi provinciali, che dal1866 erano soggetti alle province, vennero inseriti tra gli archivi statali prendendo il nome diArchivi provinciali di Stato: Agrigento, L’Aquila, Avellino, Bari, Caltanissetta, Campobasso, Catania, Catanzaro, Chieti, Cosenza, Foggia, Lecce, Messina, Potenza, Reggio Calabria, Salerno Siracusa, Teramo e Trapani; l'Archivio di Caserta, a causa della soppressione della provincia, era diventato sezione dell'Archivio di Stato di Napoli. Gli archivi di Trani e Lucera divennero sezioni degli archivi di Bari e di Foggia.[18]

La riforma del1939 previde l'istituzione, in ogni provincia italiana, di un Archivio di Stato o una Sezione di Archivio di Stato, come stabilito nelle tabelle in allegato alla stessa legge, e del carico sulle province delle spese per la manutenzione e ammobiliamento degli stesso.[19] Dal1960 tutti i costi degli archivi sono passati allo Stato[20].

Con successiva riforma del1963, tutti gli istituti stabiliti nei capoluoghi di provincia assunsero il nome di Archivio di Stato; venne istituito, inoltre, ilConsiglio superiore degli archivi presso ilMinistero dell'interno, vennero modificate le norme per il personale, il restauro e per la riproduzione dei documenti.[21] A partire dal1974 gli Archivi di Stato iniziarono a dipendere dal neo-costituitoMinistero dei beni culturali e ambientali invece che dalMinistero dell'interno.[22]

Organizzazione

[modifica |modifica wikitesto]

Gli Archivi di Stato sono coordinati dalMinistero della cultura, giàMinistero per i beni e le attività culturali, in particolare dallaDirezione generale Archivi. Dal punto di vista tecnico-scientifico dipendono dalla Direzione generale Archivi del ministero.[23]

In quasi tutti icapoluoghi di provincia è presente un Archivio di Stato; essi sonoarchivi di concentrazione.

Competenze e funzioni

[modifica |modifica wikitesto]

Gli Archivi di Stato italiani sono in tutto 100 e le loro finalità sono:

  • conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio documentario degli organi periferici dello Stato (ad es.: Prefetture, Questure, Direzioni Regionali dei ministeri, ecc.), ossia tutti gli uffici dipendenti direttamente dai ministeri;
  • i documenti degli organi giudiziari e amministrativi dello Stato non più occorrenti alle ordinarie esigenze del servizio e acquisiti ai sensi dell'articolo 41 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio;
  • tutti gli altri archivi e singoli documenti che lo Stato abbia in proprietà o in deposito per disposizione di legge o per altro titolo;
  • esercitano la sorveglianza mediante la partecipazione alle commissioni istituite (ai sensi dell'art. 41 del Codice) sugli archivi correnti e di deposito degli organi amministrativi e giudiziari dello Stato e sulla gestione dei flussi documentali, qualunque ne sia il supporto, anche in base alla normativa vigente in materia di riproduzione sostitutiva di documenti digitali e gestione elettronica dei documenti;
  • esplicano funzioni relative al trattamento e la comunicazione dei documenti riservati;
  • svolgono attività di promozione;
  • curano lo studio, la ricerca, l'ordinamento, l'inventariazione, la riproduzione e conservazione dei documenti conservati.

Presso gli Archivi di Stato sono conservati gli incartamenti prodotti dalle amministrazioni degli Stati pre-unitari.

A differenza degli Archivi di Stato le Soprintendenze Archivistiche, presenti in ogni regione con sede nel capoluogo, si occupano della vigilanza sulla corretta conservazione e tutela degli archivi degli enti pubblici territoriali (regioni, provincie e comuni) e non territoriali (INPS, Camere di commercio, ASL, Banca d'Italia, ecc.) e quelli privati dichiarati bene culturale.

Il nome tecnico della sua mansione di controllo è "sorveglianza" (in un'accezione che vuole portare anche alla valorizzazione della documentazione). In diciassette archivi di Stato italiani hanno sede anche le Scuole di archivistica, paleografia e diplomatica; esse hanno come obbiettivo la formazione professionale del personale scientifico in servizio presso l'amministrazione archivistica e di tutti coloro che desiderano intraprendere la professione di Archivista.

Le Sezioni di Archivio di Stato sono trentacinque (la legge stabilisce un numero massimo di quaranta): sono istituzioni analoghe agli Archivi di Stato, ma poste in un comune non capoluogo, e subordinate all'Archivio di Stato del capoluogo. Si tratta di archivi formatisi storicamente con una rilevante qualità e quantità e che, secondo il principio della pertinenza territoriale, sarebbe sconsiderato trasferire altrove poiché strettamente legati al territorio dove hanno sede.

Sedi

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Lista degli Archivi di Stato italiani.

Gli archivi di Stato in Italia sono 100, tutti collocati in altrettanti dei 112capoluoghi delle 107province italiane.[24]

A questi si aggiungono 35 sezioni di archivi di Stato in possesso di un patrimonio documentario importante e non trasferito presso la sede dell'archivio di Stato da cui dipendono. Secondo il principio della "pertinenza territoriale", infatti, sarebbe sconsiderato trasferire altrove tali archivi, poiché sono strettamente legati al territorio in cui hanno sede.

Si riporta qui la dizione originaria del nome degli archivi ("Regio Archivio di Stato in ...").[25]

ArchivioDirettore nel 1861Dipendente da
18611866187118741932
R. Archivio di Stato in TorinoCelestino CombettiInterno
R. Archivio di Stato in GenovaMarcello CipollinaInterno
R. Archivio di Stato in CagliariGirolamo AzuniInterno
R. Archivio di Stato in MilanoLuigi OsioInterno
R. Archivio di Stato in BresciaPietro ZapelliInterno
R. Archivio di Stato in ModenaGiuseppe CampiInterno
R. Archivio di Stato in ParmaAmadio RonchiniInterno
R. Archivio di Stato in MantovaIstruzioneInterno
R. Archivio di Stato in VeneziaIstruzioneInterno
R. Archivio di Stato in Roma[26]Interno
Archivi toscanisovrintendente generaleFrancesco Bonaini
R. Archivio di Stato in FirenzeGaetano MilanesiIstruzioneInterno
R. Archivio di Stato in LuccaSalvatore BongiIstruzioneInterno
R. Archivio di Stato in SienaFilippo Luigi PolidoriIstruzioneInterno
R. Archivio di Stato (di Santo Stefano) in PisaGiovanni ColombiniIstruzioneInterno
Archivi napoletanisovrintendente generaleFrancesco Trinchera
R. Archivio di Stato in NapoliFrancesco LattariIstruzioneInterno
Archivi provinciali napoletaniIstruzioneProvince[27]Interno
Archivi sicilianisovrintendente generale reggenteBenedetto Castiglia
R. Archivio di Stato in PalermoDomenico BracciInterno
Archivi provinciali sicilianiInternoProvince[27]Interno

Note

[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^Direzione generale Archivi, suarchivi.cultura.gov.it.
  2. ^Parte decimaterza : Ministero dell'Interno, inCalendario generale del Regno d'Italia : anno secondo, Torino, Stamperia dell'Unione tipografico-editrice, 1863, pp. 847-850.URL consultato il 14 giugno 2020. Ospitato su Biblioteche civiche torinesi.
  3. ^ Commissione sopra il riordinamento degli Archivi di Stato,Relazione della Commissione istituita dai Ministri dell'Interno e della Pubblica istruzione con decreto 15 marzo 1870, inGazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 338, Firenze, 9 dicembre 1870, pp. 1-2.URL consultato il 12 settembre 2016(archiviato dall'url originale il 20 settembre 2016).
  4. ^Regio decreto 5 marzo 1874, n. 1852
  5. ^Regio decreto 26 marzo 1874, n. 1861, in materia di "riordinamento degli Archivi di Stato"
  6. ^Regio decreto 31 maggio 1874, n. 1949, in materia di "fissazione delle Sovrintendenze per gli Archivi di Stato e designazione delle Provincie comprese nella circoscrizione rispettiva"
  7. ^Regio decreto 27 maggio 1875, n. 2552, in materia di "regole per l'ordinamento generale degli archivi di Stato"
  8. ^Legge 13 aprile 1953, n. 340, articolo 1, in materia di "Modificazioni alla legge 22 dicembre 1939, n. 2006, sugli Archivi di Stato"
  9. ^Regio Decreto 22 ottobre 1874, n. 2256.
  10. ^Regio Decreto 13 febbraio 1887, n. 4341
  11. ^Regio Decreto 20 marzo 1892, n. 222.
  12. ^Regio decreto 2 ottobre 1911, n. 1163, in materia di "regolamento per gli archivi di Stato"
  13. ^Decreto legislativo luogotenenziale 26 ottobre 1916, n. 1687, in materia di "modificato il regolamento per gli archivi di Stato approvato col R. decreto 2 ottobre 1911, n. 1163"
  14. ^Regio decreto 13 agosto 1926, n. 1630
  15. ^Regio decreto 2 giugno 1930
  16. ^Mario Ferrigni,Splendore e decadenza degli Archivi d'Italia, inCorriere della Sera, Milano, 26 febbraio, 3, 8, 11 e 31 marzo, 16 aprile, 3 e 12 maggio 1927.
  17. ^Alessandro Luzio,Dopo l'inchiesta sugli Archivi di Stato, inCorriere della Sera, Milano, 13 maggio 1927, p. 1.
  18. ^Regio decreto 22 settembre 1932, n. 1391.
  19. ^Legge 22 dicembre 1939, n. 2006, tabelle A e B.
  20. ^Legge 16 settembre 1960, n. 1014, articolo 2, in materia di "Norme per contribuire alla sistemazione dei bilanci comunali e provinciali e modificazioni di talune disposizioni in materia di tributi locali"
  21. ^Decreto del Presidente della Repubblica 30 settembre 1963, n. 1409.
  22. ^Decreto-legge 14 dicembre 1974, n. 657; Legge 29 gennaio 1975, n. 5; Decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 1975, n. 854.
  23. ^ (PDF)Organigramma MiBAC eSito DGA
  24. ^I 12 capoluoghi privi di un archivio di Stato sono:Aosta (capoluogo dellaRegione Autonoma Valle d'Aosta); i 5 capoluoghi delle province diCrotone,Lecco,Lodi,Monza e Brianza,Sud Sardegna; i 6 co-capoluoghiCarrara (provincia di Massa-Carrara),Cesena (provincia di Forlì-Cesena),Urbino (provincia di Pesaro e Urbino),Barletta,Andria eTrani (provincia di Barletta-Andria-Trani), i quali però ospitano tutti - tranne Carrara e Andria - una sezione di archivio di Stato.
  25. ^Cfr. ad esempio Pietro Vayra,Il Museo storico della casa di Savoia nell'Archivio di Stato in Torino, Torino, 1880.
  26. ^Istituito con Regio Decreto 30 dicembre 1871, n. 605.
  27. ^abREGIO DECRETO 21 gennaio 1866, n. 2781 - Normattiva, sunormattiva.it.URL consultato il 22 ottobre 2023.

Bibliografia

[modifica |modifica wikitesto]
  • A. Romiti,Archivistica generale. Primi elementi, Lucca, Civita Editoriale, 2002;
  • M. B. Bertini,Che cos'è un archivio, Roma, Carocci, 2008
  • P. Carucci, M. Guercio,Manuale di archivistica, Roma, Carocci, 2008.

Voci correlate

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

Collegamenti esterni

[modifica |modifica wikitesto]
V · D · M
Ministero della cultura
Direzioni generaliEducazione, ricerca e istituti culturali ·Archeologia, belle arti e paesaggio ·Sicurezza del patrimonio culturale ·Musei ·Archivi ·Biblioteche e diritto d'autore ·Creatività contemporanea ·Spettacolo ·Cinema e audiovisivo · Organizzazione · Bilancio
Istituti dotati di autonomia specialeArchivio Centrale dello Stato ·Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze ·Biblioteca Nazionale Centrale di Roma ·Centro per il libro e la lettura ·Istituto centrale per gli archivi ·Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi ·Istituto centrale per il catalogo e la documentazione ·Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche ·Istituto centrale per il patrimonio immateriale ·Istituto centrale per il restauro ·Istituto centrale per l'archeologia · Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale ·Istituto centrale per la grafica ·Istituto centrale per la patologia degli archivi e del libro ·Opificio delle pietre dure · Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo ·Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma ·Musei nazionali italiani - musei ad autonomia speciale
Organi perifericiSegretariati regionali ·Musei nazionali italiani - direzioni regionali Musei ·Soprintendenze (Archeologia, Belle Arti e Paesaggio ·Archivistiche e Bibliografiche) ·Archivi di Stato ·Biblioteche pubbliche statali
Enti pubblici vigilatiAccademia della Crusca ·Accademia Nazionale dei Lincei · Edizione Nazionale dei Testi Mediolatini d'Italia · Fondazione Guglielmo Marconi ·Giunta centrale per gli studi storici (Istituto italiano per la storia antica ·Istituto storico italiano per il medio evo ·Istituto storico italiano per l'età moderna e contemporanea ·Istituto per la storia del Risorgimento italiano) ·Istituto italiano di numismatica · IstitutoDomus Mazziniana ·Unione accademica nazionale ·Scuola archeologica italiana di Atene ·Società Italiana degli Autori ed Editori ·Museo storico della Liberazione · ConsorzioVilla Reale eParco di Monza · Consorzio delleResidenze Reali Sabaude
Controllo di autoritàThesaurus BNCF23031
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Archivio_di_Stato_(Italia)&oldid=143774549"
Categoria:
Categorie nascoste:

[8]ページ先頭

©2009-2025 Movatter.jp