| Aquile Bianche | |
|---|---|
| Attiva | 1991–1995 |
| Nazione | |
| Contesto | Guerre jugoslave |
| Ideologia | Nazionalismo serbo Irredentismo serbo |
| Alleanze | Scorpioni |
| Affinità politiche | |
| Componenti | |
| Fondatori | Mirko Jović Dragoslav Bokan |
| Componenti principali | Vojislav Šešelj Milan Lukić |
| Simboli | |
| Mostrina | |
| Bandiere | |
| Attività | |
| Azioni principali | Battaglia di Borovo Battaglia di Osijek Battaglia di Vukovar Battaglia di Jasenovac Massacro di Voćin Battaglia di Foča Massacro di Sjeverin Massacro di Štrpci |
LeAquile Bianche (in serboБели орлови?,Beli orlovi) sono state un gruppoparamilitarenazionalistaserbo fondato daMirko Jović eDragoslav Bokan, attivo durante le guerre diCroazia e diBosnia ed Erzegovina.
Il nomeAquile Bianche sembra sia derivato da un gruppocetnico con lo stesso nome attivo durante laSeconda guerra mondiale e che nel dopoguerra aveva condotto varie azioni contro ilnuovo stato socialista, salvo poi essere represso dalle autorità titine. Oltre al nome ufficiale, venivano definiti comeVendicatori (in serboОсветници?,Osvetnici) eŠešeljoviti (in serboШешељевци?,Šešeljevci), per via della presenza nel gruppo diVojislav Šešelj, leader delPartito Radicale Serbo[1] divenuto volto delle Aquile Bianche nonostante non fosse fra i fondatori dell'organizzazione.
Il gruppo è stato fondato nel1991 dai nazionalisti serbiMirko Jović, leader del partitoRinnovo Nazionale Serbo, eDragoslav Bokan, ex regista televisivo e segretario generale del medesimo partito di Jović. Ai due si unì ancheVojislav Šešelj, leader del nazionalistaPartito Radicale Serbo. Il gruppo, di matrice nazionalista, partecipò alle battaglie diBorovo eVukovar in Croazia, rendendosi protagonista delmassacro di Voćin avvenuto nel dicembre del 1991 ai danni di 43 civilicroati. Prese anche parte alla guerra inBosnia ed Erzegovina, partecipando a battaglie nei pressi diBijeljina,Višegrad eZvornik. Venne sciolto nel1995.
Vari membri delle Aquile Bianche sono stati condannati per crimini di guerra dalTribunale penale internazionale per l'ex-Jugoslavia. Un comandante del gruppo,Milan Lukić, è stato condannato all'ergastolo, mentreMitar Vasiljević venne condannato a quindici anni di carcere.