Esempi di aquile araldiche dal XIII al XVI secolo, dalloHeraldischer Atlas di Hugo Gerard Ströhl
L'aquila è una dellefigure araldiche più diffuse. Quando non diversamente specificato, è di foggia convenzionale, con corpo di fronte, ali spiegate, e testa verso destra.
Questa concorrente aerea delleone vola raramente, e ciò potrebbe avvenire per rimarcare la sua supremazia: essa può regnare sulle stesse zone del leone, mentre quest'ultimo non ha alcun potere nell'aria, che diviene simbolicamente un mondo superiore.
L'aquila naturale ha le zampe coperte di piume fino agli artigli, contrariamente all'aquila araldica, le cui zampe glabre sono spesso rosse, e che dunque è più simile al falcone da caccia.
L'aquila, benché molto utilizzata nelle armi, soprattutto nell'Europa orientale, non ha conosciuto la stessa banalizzazione del leone. È sicuramente questa la ragione per cui le varianti sono meno numerose:
L'aquila bicefala (fig. 1), nata dalla riunione dei due imperi romani, ha a sua volta dato origine a un'effimera variante tricefala nel1229 ad opera diFederico II di Svevia che pensava di aggiungervi l'impero diGerusalemme. (fig. 2)
L'aquila della fig. 3 si blasona così:d'argento (il campo è bianco)all'aquila di rosso,al volo abbassato (ali con le penne pendenti),imbeccata di nero (col becco nero),lampassata di verde (con la lingua verde),membrata d'azzurro (con le zampe azzurre),armata d'oro (con gli artigli gialli).
benché teoricamente possibile, aquile così variopinte come questo esempio "scolastico" quasi non se ne trovano.
La si trova accompagnata da vari accessori, molto spesso ècoronata, o come nella fig. 4,nembata d'argento (aureolata di bianco)tenente una spada dello stesso (anche la spada è bianca)
Può essere mutilata: senza testa, saràdecollata, senza coda né zampe né cosce, saràdismembrata.
L'aquila ha dato origine ad alcunefigure mostruose tra cui l'arpia e ilgrifone, quest'ultimo con il suo reale concorrente terrestre illeone.
L'araldica napoleonica ristabilì un'aquila più vicina al modello naturale e al modello romano, volante, o in ogni casosorante (che sta spiccando il volo), ma che si ritrova principalmente negliornamenti esteriori dello scudo.
Il comune svizzero diAigle e il suo distretto vi trovano una rappresentazione immediata nelle loroarmi parlanti: troncato di nero e d'oro a due aquile, dell'uno nell'altro (sul campo nero è posta un'aquila d'oro, sul campo d'oro è posta un'aquila nera).
IlRione Cattedrale, che è uno dei Rioni partecipanti alPalio di Asti, presenta come simbolo araldico un'aquila nera simbolo della famiglia Alfieri di Asti.
Aquila bicipite di nero, rostrata e membrata d'oro, armata e lampassata di rosso e caricata in cuore di uno scudetto di verde, alla torre, d’argento, finestrata 2 e 1, di nero
L'aquila è rappresentata di fronte, conzampe epenne dellacoda divaricate,ali aperte con penne spiegate (si dicevolo spiegato) etesta di profilo, che guarda a destra, come deve avvenire per ogni animale araldicamente corretto (è appena il caso di ricordare che nelloscudo la destra è quella che l'osservatore vede a sinistra e viceversa, in quanto indica in realtà la destra di colui che porta lo scudo davanti a sé).
Coronata quando è cimata da una corona, cioè con la corona calzata o, comunque, direttamente posata sopra. Se sospesa sul capo si usa il terminesormontata.
Diademata oNimbata quando ha la testa cinta da un piccolo cerchio, come l'aureola dei santi.