Antonio Serena | |
---|---|
![]() | |
Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 30 maggio2001 – 27 aprile2006 |
Legislatura | XIV |
Gruppo parlamentare | AN, Misto |
Circoscrizione | Veneto 2 |
Sito istituzionale | |
Senatore della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 23 aprile1992 – 29 maggio2001 |
Legislatura | XI,XII,XIII |
Gruppo parlamentare | Lega Nord, Misto |
Circoscrizione | Veneto |
Collegio | 5-Montebelluna,Vittorio Veneto |
Incarichi parlamentari | |
| |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | MSI(1961-anni '80?) LV(anni '80-2000) LN(1991-2000) AN(2000-2003) |
Titolo di studio | laurea in lingue straniere e in lettere moderne |
Professione | docente istituti superiori |
Antonio Serena (Padova,1º marzo1948) è unpolitico esaggistaitaliano.
Laureato inlingue straniere, inlettere moderne e instoria, e specializzato instoria contemporanea, Antonio Serena ha insegnato negli istituti superiori.
Serena ha militato giovanissimo nelMovimento Sociale Italiano, iscrivendosi a 13 anni all'associazione studentescaGiovane Italia. Successivamente è stato consigliere comunale aCornuda e aVittorio Veneto.[1]
Neglianni '80 Serena è stato cofondatore del movimento federalista l'Uomo Qualunque (ispirato all'omonimo partito del dopoguerra) poi confluito nellaLiga Veneta.
Nel 1992 è stato eletto alSenato della Repubblica con la lista dellaLega Nord. Rieletto nel 1994 e nel 1996, in quest'ultima tornata elettorale è risultato il primo dei senatori eletti nel Veneto con 69 441 voti (46,55%)[2]. Ha ricoperto gli incarichi di segretario di presidenza del Senato, di capogruppo nellaCommissione parlamentare antimafia e ha fatto parte della Commissione per ilTrattato di Schengen. Nel 1993 fu il promotore, assieme ai senatoriDonato Manfroi (Lega) eLuigi Biscardi (SD-Ulivo), dell'emendamento sull'abolizione del doppio stipendio per i parlamentari dipendenti dello Stato, approvato dal Parlamento nella Finanziaria Amato[3][4].Contrario alle sanzioni comminate dall'Unione europea per la violazione dei limiti di produzione imposti agli allevatori con il sistema dellequote latte, prese parte a una manifestazione tenutasi aTessera che sfociò in tafferugli con le forze dell'ordine. Per quella vicenda Serena fu indagato, ma lagiunta per le autorizzazioni del Senato negò l'autorizzazione a procedere.[5].
Vicino alle tesi diGianfranco Miglio, solidarizzò con il gruppo di attivisti per l'autodeterminazione del Veneto, noto comeSerenissimi, promotori di alcuni gesti dimostrativi culminati nel 1997 con l'assalto alcampanile di San Marco.[1] Nel 1998 insieme ad altri esponenti della Liga Veneta lasciò la Lega Nord per dissensi sul tema della secessione.[6] In ottobre si iscrisse al gruppo misto, fondando con il senatoreDonato Manfroi la componenteLiga Veneta Repubblica.
Nell'elezione del Presidente della Repubblica del 1999 fu il candidato di bandiera della Liga Veneta e ottenne 6 voti[1][7] Nel 2000 dichiarò vicinanza al leader nazionalista austriacoJörg Haider.[1]
Dopo tre legislature nella Lega, nel 2000 entrò inAlleanza Nazionale, e nel 2001 fu eletto allaCamera alleelezioni politiche del 2001 con il proporzionale nellaCircoscrizione Veneto 2. NellaXIV legislatura è stato il deputato che ha presentato il maggior numero di disegni di legge[8].
Nel 2003, in occasione della visita inIsraele, contestò aGianfranco Fini l'aver assunto posizioni occidentaliste esioniste.In precedenza, il 12 settembre 2003, inviò una lettera di dimissioni da Alleanza Nazionale recandosi successivamente aPalazzo Chigi per motivare le ragioni del suo gesto al Presidente Gianfranco Fini[9] Nello stesso periodo si spese pubblicamente perché fosse concessa lagrazia all'ufficialenazistaErich Priebke che nel 1996 il Tribunale Militare di Roma aveva mandato libero venendo però rinchiuso in un'aula del Tribunale assieme ai giudici che avevano appena pronunciato la sentenza da un gruppo di facinorosi appartenenti alla comunità ebraica di Roma. In seguito all' intervento del Ministro della Giustizia Giovanni Maria Flick, il giorno seguente Priebke fu riarrestato con un escamotage e, nuovamente incarcerato a Regina Coeli, l'anno successivo verrà condannato all' ergastolo per l'eccidio delle Fosse Ardeatine. Nonostante queste sue prese di posizione, in particolare nei confronti del ministro Giovanni Maria Flick, Serena nel 2001 era stato candidato ed eletto con il proporzionale nelle liste di Alleanza Nazionale nella circoscrizione Veneto 2 venendo successivamente sospeso e poi espulso da Alleanza Nazionale per aver inviato a tutti i parlamentari, su richiesta dell' avv. Paolo Giachini, legale di Priebke, una cassetta video che ricostruiva in modo imparziale la vicenda dell' ufficiale tedesco[10]. In realtà, come si è detto, già mesi prima il deputato aveva consegnato nelle mani di Fini una lettera di dimissioni, annunciando pubblicamente la sua decisione di abbandonare il partito[11]. Nelle tre legislature precedenti al Senato, Serena aveva sempre sostenuto che Priebke fosse oggetto di "crudeli e inutili comportamenti" per fatti avvenuti 52 anni prima[1] e ne aveva chiesto la grazia per "ragioni umanitarie" anche in ragione dell'età del detenuto. Durante tutto il suo mandato parlamentare alla Camera e al Senato, Serena presentò interrogazioni, disegni di legge e compì continue visite al carcere di Rebibbia[12], al fine di permettere che i detenuti ultraottantenni potessero lasciare il carcere.[13].
Antonio Serena aderì alle tesi diGiacinto Auriti sulla presunta politicausuraia delle banche e gli indirizzi delFondo Monetario Internazionale e le sostenne con interrogazioni e disegni di legge. In un'interrogazione allaCamera dei deputati nel dicembre 2005 Serena chiese l'intervento del governo in materia di abolizione delsignoraggio bancario.[14]
Antonio Serena ha pubblicato diversi saggi di orientamentorevisionista sullaseconda guerra mondiale e in particolare sullaguerra civile in Italia, con l'intento di portare alla luce i crimini delle formazioni partigiane e dei militari angloamericani nel Nord Italia negli ultimi anni del conflitto e nei mesi successivi allaLiberazione.
Nel 2014 è stato tra i consulenti storici del registaAntonello Belluco per il film "Il segreto di Italia" conRomina Power ispirato all'eccidio di Codevigo.[15]
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF(EN) 77953600 ·ISNI(EN) 0000 0000 6332 9904 ·SBNCFIV114101 ·LCCN(EN) n91032133 ·GND(DE) 138672431 |
---|