Unantimicotico oantifungino è unfarmaco capace di inibire la crescita degliorganismi fungini, qualilieviti emuffe.[1]
La presenza diinfezioni cutanee di difficile eradicazione spontanea e la comparsa di nuove patologie associate a stati diimmunocompromissione sostenute dafunghi, richiede l'uso di farmaci in grado di colpire selettivamente le cellule fungine infettanti senza avere effetti tossici per l'organismo ospite.Come per gliantibiotici, gli antimicotici hanno come bersaglio le caratteristiche peculiari che differenziano lecellule fungine dallecellule animali. A differenza di questi ultimi però, essendo ifunghi di origineeucariota, hanno struttura e bersagli comuni alle cellule dell'organismo ospite (diminuendo la selettività e aumentando la tossicità).
Laparete cellulare dei funghi è formata daglucano,mannano echitina. La parete è in grado di dare stabilitàosmotica alla cellula fungina, unitamente alla capacità di fungere da barriera contro agenti tossici,anticorpo e killingmacrofagico. Per questo, il sovvertimento degli enzimi chiave catalizzanti la sintesi della parete comporta la distruzione della cellula fungina.
- Poliossine: lanikkomicina Z è il principale farmaco della classe delle poliossine, che agiscono bloccando la sintesi dellachitina, componente fondamentale per la sintesi della parete. La nikkomicina Z trova largo uso come antimicotico topico e sistemico, soprattutto nei soggetti sensibili alla terapia antimicotica classica.
La membrana cellulare dei funghi possiedeergosterolo, composto analogo alcolesterolo. L'assenza di ergosterolo nelle membrane cellulari dell'uomo, rendono questo composto il bersaglio più comune della terapia antimicotica. L'assenza o la ridotta presenza dell'ergosterolo nelle membrane fungine, comporta una instabilità osmotica e metabolica della cellula fungina, compromettendone la riproduzione e le attività infettive.
- Polienici: un poliene è una sostanza (unalchene) contenente diversi doppi legami in una struttura carboniosa a lunga catena. I farmaci polienici come l'amfotericina B o lanistatina contengono una catena carboniosa polienica ancorata ad una struttura polialcolica parallela. Questi composti, per la loro peculiare struttura, si legano al colesterolo (blanda adesione) e all'ergosterolo (adesione tenace), grazie alla formazione di legami ad alta affinità. Inoltre, gli antifungini polienici sono in grado di legarsi a vicenda, attratti l'un l'altro dalla presenza di gruppi ad affinità idrofila ed idrofobica. Queste proprietà, comportano la formazione di canali di membrana aventi nell'anello interno i composti polienici e nell'anello esterno, l'ergosterolo o il colesterolo. La presenza dei canali altera l'equilibrio osmotico (perdita dipotassio,sodio,zuccheri) della cellula fungina con compromissione delle funzioni cellulari e successiva lisi. A differenza degli altri farmaci che agiscono sulla parete cellulare (fungostatici, bloccano crescita e proliferazione), i composti polienici hanno una diretta attività fungicida, ovvero, in grado di uccidere i funghi infestanti. Tuttavia, benché l'amfotericina B sia un farmaco molto potente e con un ampio spettro d'azione, non è privo di attività tossica, spesso anche molto spiccata; la sua non perfetta selettività, comporta il legame anche con il colesterolo, provocando effetti citopatici in molte cellule, comprese quellenervose emiocardiche. Inoltre, l'amfotericina B non è solubile; questi problemi hanno portato alla formulazione di compostiliposomiali, in grado di solubilizzare l'amfotericina B e prevenirne la tossicità. Nonostante questi problemi, l'amfotericina B è l'antimicotico più utilizzato.
- Azoli: gli antifungini azolici comprendono due classi di derivati a strutturaimidazolica otriazolica, presentanti lo stesso spettro d'azione. Gli antifungini azolici inibiscono la sintesi dell'ergosterolo bloccando l'azione dell'enzimaSterolo 14 alpha-demetilasi a livello delcitocromo P450 (catalizza la tappa che porta la conversione dellanosterolo in ergosterolo). Ilfluconazolo è uno degli azolici più usati, soprattutto nel trattamento di infezioni daCandida spp. (tranneCandida krusei eCandida glabrata, trattate concaspofungina, vedi sopra). Per l'ampio spettro d'azione e per la bassa tossicità, il fluconazolo è usato comunemente nella profilassi nei pazienti trapiantati. L'itraconazolo è impiegato nelle infezioni da lieviti e anche da funghi filamentosi comeAspergillus. Gli azoli trovano largo impiego nelle infezioni opportunistiche ospedaliere ma anche come composti di pomate topiche per il trattamento di infezioni cutanee più o meno gravi.
- Allilamine: laterbinafina, principale allilamina, agisce inibendo la biosintesi dell'ergosterolo, agendo sull'enzima squalene epossidasi detto anchesqualene monoossigenasi. La terbinafina è spesso usata come pomata topica per il trattamento delle infezioni dadermatofiti; non manca un uso nelle infezioni polmonari.
La presenza di enzimi fungini specifici, soprattutto per la sintesi degliacidi nucleici e l'allestimento dell'apparato mitotico, rende possibile la terapia antimicotica anche a questo livello. Come per gli inibitori della sintesi dell'ergosterolo (esclusi i polienici), questi composti hanno un'attività fungostatica e non fungicida.
- Antimetabolici: la5-fluorocitosina agisce come inibitore della sintesi sia del DNA che dell' RNA tramite conversione intracitoplasmatica della 5-fluorocitosina in 5-fluorouracile, composto in grado di bloccare tutto l'apparato replicativo fungino. Questo composto, relativamente poco tossico, ha la particolarità di oltrepassare la barriera ematoencefalica ed ematoliquoriale, rendendolo il farmaco di elezione per la terapia dellemeningiti sostenute daCandida,Aspergillus eCryptococcus neoformans. Lagriseofulvina è un farmaco in grado di ostacolare la sintesi dell'apparato mitotico, interagendo con la sintesi delle strutture citoscheletriche; viene usato in associazione con altri antifungini, per aumentarne l'azione fungostatica.
I prodotti usati inagricoltura contro i funghi parassiti delle piante sono chiamatifungicidi e rientrano nella categoria deiprodotti fitosanitari. Accanto ai classici fungicidi a base dirame ezolfo sono stati sviluppati prodotti a base di molecole organiche come iditiocarbammati.
- Anna M. Molina Romanzi,Microbiologia clinica, Torino, UTET, 2002,ISBN 88-7933-251-1.
- Patrick R. Murray,Microbiologia medica, Roma, EMSI, 2008,ISBN 978-88-86669-56-6.