Perantenato si intende un progenitore da cui deriva una linea didiscendenza per via di sangue, riferito solitamente a uncapostipite oascendente del passato molto più lontano rispetto aigenitori o ainonni di unafamiglia in senso stretto.[1] Più genericamente, si parla di antenato in riferimento a unorganismo da cui discendono uno o più esserigenealogicamente collegati.[1]
Una fotografia della famiglia dello storicoVolodymyr Barvinok (sullo sfondo), con tre generazioni dei suoi antenati (1908)
Risalire ad un'ascendenza comune consente di costruire il relativocladogramma, ossia il diagramma dellafilogenesi di unlignaggio o di un gruppo di organismi.[3]La genetica chiamaomologhi queicromosomi appartenenti a individui diversi ma caratterizzati da un'omologia, cioè da una parziale identità morfologica, perché derivanti da un antenato comune.[4]
Due individui sono geneticamenteimparentati se l'uno è l'antenato dell'altro, oppure se condividono un antenato comune.[5] Nella teoria dell'evoluzione, lespecie che condividono un medesimo antenato sono dette discendenti comuni.[6] Alcune ricerche suggeriscono che in media unapersona abbia il doppio degli antenatifemminili rispetto a quellimaschili. Ciò potrebbe essere dovuto alla prevalenza passata di relazionipoligamiche e diipergamia tra ledonne.[7]
In ambitogiuridico, per antenato si può intendere la persona da cui sia stata legalmente ricevuta unaproprietà.[8] Sebbene l'antenato sia spesso legato all'erede da unarelazione disangue, quest'ultima non è necessariamente implicita.[8]
Per determinare l'ascendenza talora si ricorre altest del DNA, che può riguardare l'accertamento dellapaternità per scopi legali nel caso di dubbi riguardanti igenitori di unbambino.[11]
IlDNA viene studiato anche a finiscientifici per comprendere meglio l'ascendenza e lastoria complessiva degli esseri umani negli ultimi 50.000 anni.[12] Le conoscenze ottenute da tali ricerche sono state uno degli esiti delprogetto genoma umano.[13]
Nelle società in cui vige il principio della discendenza monolineare, il costrutto sociale più ristretto di tale discendenza è la «linea maschile», opatrilineare: soprattutto nelle famiglienobili, il valore dellignaggio o dellastirpe limita gli antenati di una persona ai suoi avi disesso maschile, tra i quali vengono conteggiati solo ifigli legittimi del rispettivopadre in ognigenerazione, chiamatiagnati sin dall'epoca deldiritto romano. Anche l'ordine di nascita dei figli può svolgere un ruolo speciale nella successione, data l'importanza assegnata allaprimogenitura.[15]
Nel mondo esistono tuttavia circa 160gruppi etnici e popolazioniindigene che, al contrario, limitano la loro discendenza solo allalinea materna.[15]Nell'ambito dellagenealogia, la discplina che studia l'ascendenza storica di unafamiglia, gli antenati di una persona, compresi quelli viventi, vengono presentati generalmente in un apposito grafico detto «tavola» o «albero genealogico».[16]
Oggi in ambitooccidentale gli antenati possono avere relativamente poca importanza; in molte famiglie non si ha spesso alcuna conoscenza dei propritrisavoli.[18]
All'opposto leculture orientali, come quellacinese, sono tuttora connotate in generale da un profondo rispetto per gli antenati.[19] Anche laCorea è un esempio di cultura molto impegnata nelculto degli antenati, che riserva loro particolare venerazione.[20] Si rileva a ogni modo come lagenealogia, ossia lo studio dei propri antenati, stia crescendo in popolarità, e come essa annoveri sia genealogisti amatoriali che professionisti.[21]
^Scrive il Codice: «Se chi muore non lascia figli [legittimi nénaturali] [250 ss. c.c.], ma ascendenti [legittimi], a favore di questi è riservato un terzo del patrimonio, salvo quanto disposto dall'articolo 544.In caso di pluralità di ascendenti, la riserva è ripartita tra i medesimi secondo i criteri previsti dall'articolo 569».[9]
^Genetic Ties and the Family: the impact of paternity testing on parents and children, a cura di Mark A. Rothstein, Baltimora, Johns Hopkins University Press, 2005, p. 34.
^Spencer Wells,Deep Ancestry: inside the genographic project, Washington, National Geographic, Enfield, Publishers Group UK, 2007, p. 2.
^Necia Grant Cooper,The Human Genome Project: deciphering the Blueprint of Heredity, Mill Valley, University Science Books, 1994, p. 166.
^Illustrazione dall'opera diJacob van Maerlant,Der naturen bloeme, XIII secolo.
^abJ. Patrick Gray, Ethnographic Atlas Codebook, in "World Cultures", vol. 10, no. 1, 1998, pp. 86–136.