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António Dinis da Cruz e Silva

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António Dinis da Cruz e Silva (Lisbona,4 luglio1731Rio de Janeiro,5 ottobre1799) è stato unpoeta emagistratoportoghese, fondatore nel1756 dell'Arcadia Lusitana[1].

Illustrazione del poemaO Hissope di Cruz e Silva, realizzata daManuel de Macedo.

Biografia

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António Dinis da Cruz e Silva nacque aLisbona il 4 luglio 1731 da una modesta famiglia lisbonese, il cui padre immigrò inBrasile poco prima della nascita di António, lasciando l'educazione dei suoi figli in mano alla moglie.

António Dinis studiòlatino efilosofia alCollegio degli Oratoriani e nel 1747 entrò all'Università di Coimbra dove studiòdiritto.

Poeta delNeoclassicismo, fondò a Lisbona nel 1756 l'Arcadia Lusitana insieme ad altri due laureati in diritto (Esteves Negrão e Teotónio Gomes de Carvalho, a cui si aggiunse più tardiPedro Correia Garção). Il movimento era anche chiamatoOlissiponense, dallopseudonimo di gusto classicoElpino Nonacriense.

Seguì la carriera da magistrato, venendo nominatogiudice aCastelo de Vide nel 1759 e adElvas nel 1764. Successivamente fu promossodesembargador (equivalente digiudice nei paesi lusofoni) di relazione conRio de Janeiro. Nominatodesembargador diOporto, nel 1774 fa ritorno in Portogallo.

Nel giugno 1790 diventadesembargador per il Tribunale della Casa reale portoghese. In questa qualità si reca nuovamente in Brasile come parte della comitiva inviata a giudicare i colpevoli della rivolta conosciuta comeInconfidência Mineira, tra cui vi erano implicati alcuni suoi amici poeti, comeTomás António Gonzaga,Cláudio Manuel da Costa eInácio José de Alvarenga Peixoto.

Nel dicembre 1792 fu incaricato ad esercitare le funzioni diCancelliere delle relazioni con Rio de Janeiro e sei anni dopo consigliere delConsiglio d'oltremare. Tali incarichi lo obbligavano al ritorno a Lisbona, ma non ebbe il tempo di andarci poiché la morte lo colpì a Rio il 5 ottobre 1799.

L'opera poetica

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Un'altra illustrazione dell'Hissope.

António Dinis da Cruz e Silva rimase sempre fedele ai princìpi estetici preconizzati dalNeoclassicismo, in particolare quello francese, e solo raramente liberò la sua poesia dai convenzionalismi arcadici.

Per la storia dellaletteratura portoghese, Cruz e Silva è ricordato come il fondatore dell'Arcadia Lusitana, assieme ad altri studenticoimbricensi, e come il creatore del poema eroicomicoO Hissope (in italianoL'aspersorio), considerato da Garrett una "vera corona poetica di Dinis". Rinnovatore di generi di matrice classica, come l'odepindarica, Cruz e Silva è annoverato soprattutto per essere stato uno degli scrittori che più si sforzò nel diffondere l'ideale classico di purezza, equilibrio e buon gusto, contravvenendo così agli eccessi delBarocco.

La sua opera più importante, probabilmente la più apprezzata di tutto il periodo arcadico, è il poema eroicomicoO Hissope del 1768, verocapolavoro dellohumour nazionale, che godette di grande popolarità e fu tradotto in francese, inglese e tedesco.

Il poema fu scritto secondo ilgenere epico deiLusiadi, in uno stile appositamente scelto per meglio evidenziare il ridicolo. Il tema verte su una questione cerimoniale tra ilvescovo di Elvas e ildecano della rispettivadiocesi. Il poema ridicolizza ivalori feudali, laforma mentisscolastica, la poesiagongorista, lo sfarzo dell'aristocrazia e gli abusi praticati dall'altoclero.

Una particolarità tipica tra gliarcadi era che pubblicavano poche opere in vita, se non nessuna. Anche Cruz e Silva non pubblicò molti testi, appena quattroinni, treidilli, due odi e unditirambo. La maggior parte delle sue opere ha visto la luce solo dopo la sua morte.

Nel 1801 si danno alle stampe leOdi Pindariche, l'anno dopo il poemaO Hissope e, tra il 1807 e il 1817, una parte significativa della sua bibliografia in sei volumi, denominatiPoesias. Ad oggi ci permangono molti testi inediti.

Opere

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  • Odes Pindáricas (postume, 1801)
  • O Hissope (postumo, 1802)
  • Poesias (postume, 1807-1817, inclusa la commediaO Falso Heroísmo).

Inediti

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  • Jornadas (romanzo pastorale)
  • A Degolação do Baptista (dramma lirico)
  • Loa a São Sebastião

Note

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  1. ^António Dinis da Cruz e Silva, in Enciclopedia Britannica, vol. 6, p. 842.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF(EN59988292 ·ISNI(EN0000 0001 1027 7888 ·BAV495/194625 ·CERLcnp00466638 ·LCCN(ENno93001929 ·GND(DE123336880 ·BNE(ESXX5198165(data)
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