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Annie Ernaux

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Annie Ernaux alla consegna del Premio Strega europeo 2016 per "Gli anni"
Medaglia del Premio NobelPremio Nobel per la letteratura2022

Annie Ernaux, nataDuchesne (Lillebonne,1º settembre1940), è unascrittrice,giornalista ed exdocentefrancese, autrice del romanzoGli anni (Les Années, 2008), vincitrice dei premi Marguerite Duras, François Mauriac, del Prix de la langue française, delPremio Strega europeo 2016 e delPremio Nobel per la Letteratura 2022.

Biografia

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Annie Duchesne nasce il 1º settembre 1940 a Lillebonne, inNormandia, in un contesto sociale di modeste condizioni. Due anni prima della sua nascita i genitori avevano perso la prima figlia, morta didifterite all'età di sei anni.[1] Annie trascorre l'infanzia e la giovinezza aYvetot, dove i genitori, prima operai e poi piccoli commercianti, gestiscono un bar-drogheria.[2] Dopo gli studi all'Université de Rouen ottiene l'abilitazione all'insegnamento e inizia la carriera di insegnante di lettere moderne in un liceo. L'umile provenienza della sua famiglia e il passaggio all'universo "borghese", consentito a Annie grazie all'istruzione ricevuta, rappresenteranno un'esperienza che inciderà profondamente sulla sua scrittura e sul suo impegno sociale e politico.[3] Nel 1964 si sposa con Philippe Ernaux; il matrimonio, da cui nasceranno due figli, finisce all'inizio degli anni 1980, quando il marito la lascia dopo 17 anni di vita insieme.[4]

Negli anni settanta milita nel movimento femminista e scrive articoli a sfondo politico suLe Monde.[5] Nel 1974 pubblica il suo primo romanzo. Il suo quarto libro,Il posto, vince ilPremio Renaudot nel 1984.

Attraverso le sue opere racconta alcuni degli avvenimenti che hanno segnato la sua vita, come un aborto clandestino inL'evento (L'Événement), una storia d'amore con un amante russo inPassione semplice, la morte di sua madre inUna donna, il suo tumore inL'Usage de la photo.[2]

Nel 2000 va in pensione e si dedica alla scrittura deGli anni (Les Années) che verrà pubblicato nel 2008 e riceverà diversi premi.[6] Nel 2011 esce alle stampeL'altra figlia, una lettera indirizzata alla sorella mai conosciuta, morta prima della sua nascita, eL'Atelier noir, che riunisce vari taccuini composti da note e riflessioni sulla scrittura. Nello stesso anno, Gallimard pubblica l'antologiaÉcrire la vie, che raccoglie la maggior parte dei suoi scritti autobiografici e un quaderno di cento pagine, composto da foto e brani inediti tratti dal suo diario.

Nell'aprile 2016 pubblica un nuovo racconto autobiografico,Memoria di ragazza (Mémoire de fille), in cui, quasi sessant'anni dopo, parla dell'estate 1958, in cui compì 18 anni e sperimentò il suo primo rapporto sessuale. Questa esperienza, avvenuta lontano da casa, mentre faceva l'animatrice in una colonia di vacanza, rimarrà per lei, come scrive nel libro, "il grande ricordo della vergogna, il più dettagliato, il più intrattabile di ogni altro".[7]

Nel 2017 riceve il premio Marguerite Yourcenar alla carriera.[8] Nel 2018 il premio Hemingway per la letteratura.[9] Nel 2022 vince ilPremio letterario internazionale Mondello (sezione autore straniero)[10]. Il 6 ottobre 2022 le viene assegnato ilpremio Nobel per la letteratura «per il coraggio e l'acutezza clinica con cui svela le radici, gli allontanamenti e i vincoli collettivi della memoria personale».[11]

Temi e stile

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Le sue prime tre opere,Gli armadi vuoti (1974),Ce qu'ils disent ou rien (1977) eLa Donna Gelata (1981) costituiscono una trilogia di romanzi autobiografici, narrati sotto forma di un monologo interiore retrospettivo. I temi esplorati sono l'aborto neGli armadi vuoti, la solitudine e la disillusione provocata dalle esperienze amorose inCe qu'ils disent ou rien e la monotonia del matrimonio vissuto nello stereotipo della perfetta casalinga degli anni sessanta neLa Donna Gelata. La narrazione di queste tre opere non è lineare, bensì costantemente interrotta da voci che provengono dal passato e che rappresentano i pensieri e i sentimenti della narratrice durante le varie fasi del suo processo di maturazione.

Tuttavia, l'opera di Ernaux non può essere classificata né come autobiografia né come romanzo; la stessa autrice negli anni ottanta, dopo la pubblicazione diLa Donna Gelata, chiede personalmente alla casa editriceGallimard di rimuovere dalla copertina dei suoi libri qualsiasi riferimento a un particolare genere letterario.[12] DaIl posto (1983) in poi, la sua scrittura integra una varietà di generi differenti: la prosa narrativa, la diaristica, l'etnografia, la sociologia, l'(auto)biografia, ma soprattutto l'autosociobiografia[13]. L'allontanamento dalle categorie tradizionali della letteratura è l'elemento che maggiormente connota in senso innovativo la sua opera.

Nel suo quarto libro,Il posto (1983), Ernaux narra la vita del padre, dalla giovinezza alla morte, ripercorrendo le tappe della sua vita lavorativa, da contadino e operaio a gestore, con la moglie, di un piccolo bar-drogheria nell'entroterra francese. Alla storia dei genitori, descritti nella fissità delle loro abitudini e dei ruoli sociali, la scrittrice affianca il racconto di come gli studi e la successiva professione di insegnante in un liceo le abbiano consentito di affermarsi socialmente, a scapito però di un progressivo allontanamento dalla sua famiglia - estranea al suo nuovo tenore di vita e ai suoi orizzonti culturali - e dalla sua classe sociale d'origine. L'assimilazione dei valori della classe borghese e il conseguente disprezzo delle sue origini operaie la porteranno a maturare un senso di colpa per il tradimento compiuto con l'acquisizione del nuovo status sociale.[14][15] Questo senso di colpa sta, secondo l'autrice, alla base della sua scrittura,[16][17] interpretabile come una sorta di "risarcimento" nei confronti delle persone oggetto del suo tradimento.[18]

InUna donna (1988) il tema principale è costituito dalla perdita della madre[2]; lo stile della narrazione diventa più oggettivo e controllato e, allo stesso tempo, più convenzionale, a indicare l'avvenuto trapasso dalla ragazza ribelle del ceto operaio alla donna matura appartenente alla classe borghese. ConPassione semplice, pubblicato nel 1991 e criticato da diverse lettrici per lo stile privo di emozioni, la scrittrice affermerà di avere "rotto dei tabù attraverso una forma di scrittura molto concisa, asciutta e per nulla emotiva. Non mi piace lo sfogo, né la scrittura inutile".[15]

Secondo Ernaux la scrittura è un atto politico attraverso cui il lettore può essere sensibilizzato, per esempio, sulla questione del "privilegio di nascita" e sull'esperienza di genere in una società patriarcale. Sono temi esplorati in "Gli armadi vuoti", dove, manifestando la sua vergogna e il disprezzo per la famiglia e l'ambiente operaio di origine, mette in luce attraverso questa forma di "nevrosi di classe"[19] le conseguenze psicologiche della promozione e della regressione sociale (il passaggio dalla classe dei "dominati" a quella dei "dominanti"). Il tema sessuale, legato all'appartenenza al genere femminile, rappresenta uno degli altri nodi affrontati nelle sue opere.[20] L'obiettivo dei suoi testi diventa quello di trattare i temi trascurati dalla letteratura convenzionale, raccontando le storie autentiche delle minoranze, quelle che lei chiamapetits gens.[2]

Influenza della sociologia

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La commistione fra letteratura e sociologia costituisce l'originalità di Ernaux.[21] La sua narrazione fonde esperienza storica ed esperienza individuale. Il vissuto personale viene descritto come prodotto sociale e l'"io individualizzato" lascia il posto a una dimensione "transpersonale", collettiva; il pronome "elle" si alterna a "on" o "nous",[22] l'autobiografia alla storia.[23] Più volte la scrittrice ha affermato di essere un'etnologa di sé stessa («ethnologue de soi-même»[24]) e di voler rifuggire dalla scrittura di una mera autobiografia, da lei intesa come ricostruzione retrospettiva illusoria di sé. Gli episodi della sua vita vengono narrati senza abbellimenti o interpretazioni, tralasciando le emozioni e frapponendo una distanza oggettiva; l'attenzione viene concentrata su ricordi materiali come le foto,[25] su cui costruisce per esempio l'operaGli anni. Annie Ernaux rivendica una scrittura neutrale "senza giudizio, senza metafore, senza paragoni romantici", ed evoca uno stile "lento, che non esalta né svaluta i fatti raccontati", ma cerca di "rimanere in linea con i fatti storici documentati".[26]

L'interesse per la sociologia e l'influenza di questa disciplina nelle opere della scrittrice francese sono stati messi in relazione alla lettura da lei svolta tra il 1965 e il 1974 dei libri diPierre Bourdieu. In Ernaux si nota chiaramente l'eco di alcuni dei temi teorizzati dal sociologo francese, quali quello dihabitus, di genetica sociale, di riproduzione dei rapporti di classe, l'importanza dell'apprendimento nella vita dell'individuo, ecc. In particolare, concetti presenti neLa Distinzione sono riscontrabili inIl posto eUna donna.[21]

Il motivo ricorrente deIl posto è quello del tradimento che prova l'io narrante per aver abbandonato la classe dominata (operaia) per unirsi alla classe dominante. I racconti delle vite dei genitori dell'autrice, dai quali sente di allontanarsi sempre di più, sono concentrati soprattutto sulle condizioni di povertà materiale e culturale vissute da loro e dai loro stessi progenitori, e rientrano nel tipico stereotipo degli umili paesani di fine XIX secolo. Il nonno, analfabeta, conosce solo il giogo dello sfruttamento e dell'alcolismo. La moglie, in grado di leggere e scrivere, pur rappresentando un personaggio più positivo, che incarna i valori popolari dell'epoca, non può fuggire dalla sua condizione sociale e dalla responsabilità di dover badare alla famiglia e alla crescita dei figli.[27]

La ricostruzione dettagliata della vita dei nonni ha in questo libro lo scopo di mostrare l'inevitabilità della riproduzione, nei figli, delle condizioni di vita e dei valori culturali trasmessi dai genitori. Il determinismo con cui Ernaux ne tratteggia l'esistenza rende ancor più drammatiche le loro vicende. Il modo di mangiare del padre e la mania della madre di fare economia su tutto diventano esempi del prolungamento logico della vita dei genitori in quella dei figli, una sorta di impronta genetica che condiziona tutta la loro vita.[28]

Opere

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Premi e onorificenze

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Note

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  1. ^(FR)Biographie de Annie ERNAUX, subacfrancais.com.URL consultato il 30 aprile 2018(archiviato dall'url originale il 10 maggio 2018).
  2. ^abcd(FR) Annie Ernaux e Raphaëlle Rérolle,Écrire, écrire, pourquoi ? Annie Ernaux: Entretien avec Raphaëlle Rérolle, collanaParoles en réseau, Éditions de la Bibliothèque publique d’information, 17 gennaio 2014, pp. 1-11,ISBN 9782842461430.
  3. ^(FR) Michèle Bacholle-Bošković,Annie Ernaux. De la perte au corps glorieux, Rennes, Presses universitaires de Rennes, 2011.URL consultato il 14 maggio 2018(archiviato dall'url originale il 16 maggio 2018).
  4. ^(FR)Annie Ernaux: Biographie, suelle.fr.URL consultato il 26 aprile 2018.
  5. ^(FR) Katelyn Sylvester,L’autobiographie « collective » d’Annie Ernaux : une étude féministe de l’instance narrative dans Les années, Université d‘Ottawa, 2011, p. 7,OCLC 1019496577.
  6. ^(FR) Ferniot Christine e Delaroche Philippe,Annie Ernaux, inl'express, 1º febbraio 2008.
  7. ^(FR) Annie Ernaux,Mémoire de fille, Paris, Gallimard, 2017, pp. 18-19.
  8. ^ab Annie Ernaux e traduzione di Lorenzo Flabbi,Due o tre cose che so di Yourcenar, inLa Repubblica, 29 dicembre 2017.
  9. ^abIl premio Hemingway per la letteratura alla scrittrice Annie Ernaux, inIl Mattino, 7 maggio 2018.URL consultato il 14 maggio 2018(archiviato dall'url originale il 14 maggio 2018).
  10. ^abPremio Autore Straniero - Il Premio - XLVIII Edizione - Premio letterario internazionale Mondello, suPremio Mondello.URL consultato il 6 ottobre 2022.
  11. ^ab(EN)The Nobel Prize in Literature 2022, suNobelPrize.org.URL consultato il 6 ottobre 2022.
  12. ^(EN) Gill Rye e Michael Worton (a cura di),Women’s writing in contemporary France: New writers, new literatures in the 1990s, Manchester University Press, 2010.
  13. ^ Ornella Tajani,Scrivere la distanza. Forme autobiografiche nell'opera di Annie Ernaux, Marsilio, 2025.
  14. ^ab(EN) Siobhán McIlvanney,Annie Ernaux: The Return to Origins, collanaModern French Writers, vol. 6, Liverpool University Press, 1º giugno 2000,ISBN 9780853235378.
  15. ^ab(FR) Marie Labrecque,"Je" est une autre, inEntre les lignes, 2009, p. 11.URL consultato il 5 settembre 2021(archiviato dall'url originale il 30 luglio 2020).
  16. ^(FR) Annie Ernaux,Les armoires vides, Paris, Gallimard, 1974, p. 104.
  17. ^Il romanzo "Il posto" si apre con la citazione di Jean Genet: "Ecrire, c'est le dernier recours quand on a trahi".
  18. ^ Valeria Lo Forte,La donna e la scrittrice, suScritturaAcoltello.URL consultato il 9 maggio 2018(archiviato dall'url originale il 16 aprile 2016).
  19. ^(FR) Vincent de Gauléjac e Annie Ernaux,La névrose de classe : trajectoire sociale et conflits d'identité : suivi d'une lettre d'Annie Ernaux, Parigi, Éditions Payot & Rivage, 2016, pp. 40; 325-327,OCLC 962366333.
  20. ^(FR) Michèle Bacholle-Boškovic´,Annie Ernaux «premier homme», «premier écrivain», pp. 63-92.URL consultato il 14 maggio 2018(archiviato dall'url originale il 15 maggio 2018).
  21. ^ab(FR) Inga Litvinavičienė,Les aspects sociologiques dans l’oeuvre d’Annie Ernaux, inLiteratūra, vol. 49, n. 5, 2007, pp. 164-171.URL consultato il 14 maggio 2018(archiviato dall'url originale il 24 marzo 2018).
  22. ^(FR) Ferniot Christine et Delaroche Philippe,Annie Ernaux, inL'Express, 1º febbraio 2008.URL consultato il 14 maggio 2018(archiviato dall'url originale il 15 maggio 2018).
  23. ^(FR) Michèle Bacholle-Boškovic',Annie Ernaux «premier homme», «premier écrivain», in Pierre-Louis Fort et Violaine Houdart-Merot (a cura di),Annie Ernaux: Un engagement d'écriture, Paris, Presses Sorbonne Nouvelle, pp. 63-72.URL consultato il 14 maggio 2018(archiviato dall'url originale il 15 maggio 2018).
  24. ^(FR) Claire Devarrieux,Honte solitude, inLiberation, 16 gennaio 1997.URL consultato il 15 maggio 2018.
  25. ^ Alessandra Sarchi,Fotografia e rappresentazione di sé ne Les années di Annie Ernaux, suArabeschi, vol. 8, luglio-dicembre 2016.URL consultato l'8 maggio 2017(archiviato dall'url originale il 27 aprile 2018).
  26. ^(FR) Guy Allix e Martine Margueritte,Autour de La Place avec Annie Ernaux, Caen, CRDP, MEN Académie de Caen, 1997,OCLC 936334264.
  27. ^(FR) Marie-Hélène Bernadet,Analyse de l’écriture d’Annie Ernaux dans La Place et La Honte: Entre littérature et sociologie, Stoccolma, Stockholms universitet, 2012.
  28. ^(FR) Isabelle Charpentier,“Quelque part entre la littérature, la sociologie et l’histoire…”: L’œuvre auto-sociobiogaphique d’Annie Ernaux ou les incertitudes d’une posture improbable, inDiscours en contexte, n. 1, Jérôme Meizoz, Jean-Michel Adam, Panayota Badinou, 2006.
  29. ^Annie Ernaux, inPremio Strega Europeo.URL consultato il 7 maggio 2018(archiviato dall'url originale il 15 maggio 2018).
  30. ^Annie Ernaux, inPremio Gregor von Rezzori.URL consultato il 28 giugno 2019(archiviato dall'url originale l'8 giugno 2019).
  31. ^La escritora Annie Ernaux gana el Premio Formentor, inEl Pais.URL consultato il 27 ottobre 2019.
  32. ^(FR) Sébastien Lapaque,Annie Ernaux reçoit le prix Prince Pierre de Monaco, sulefigaro.fr, 14 ottobre 2021.URL consultato il 12 gennaio 2021.

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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Premio unico per la LetteraturaBartolo Cattafi (1975) ·Achille Campanile (1976) ·Günter Grass (1977)
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Premio CinemaFrancesco Rosi (1976) ·Sergio Amidei,Shelley Winters (1977)
Scienze fisicheAntonino Zichichi (1976)
Scienze finanziarieDomenico Scaglione (1976)
InformazioneGiampiero Orsello (1976)
GiornalismoFelice Chilanti (1976)
Premio speciale della GiuriaDenis Mack Smith (1975) ·Stefano D'Arrigo (1977) ·Jurij Trifonov (1978) ·Jarosław Iwaszkiewicz (1979) ·Pietro Consagra (1980) ·Ignazio Buttitta,Angelo Maria e Ela Ripellino (1983) ·Leonardo Sciascia (1985) ·Wang Meng (1987) ·Mikhail Gorbaciov (1988) ·Peter Carey,José Donoso,Northrop Frye,Jorge Semprún,Wole Soyinka,Lu Tongliu (1990) ·Fernanda Pivano (1992) ·Associazione Scrittori Cinesi (1993) ·Dong Baoucum,Fan Boaci,Wang Huanbao,Shi Peide,Chen Yuanbin (1995) ·Xu Huainzhong,Xiao Xue,Yu Yougqnan,Qin Weinjung (1996) ·Khushwant Singh (1997) ·Javier Marías (1998) ·Francesco Burdin (2001) ·Luciano Erba (2002) ·Isabella Quarantotti De Filippo (2003) ·Marina Rullo (2006) ·Andrea Ceccherini (2007) ·Enrique Vila-Matas (2009) ·Francesco Forgione (2010) ·Franco Moretti (2022)
Opera prima narrativaCarmelo Samonà (1978) ·Fausta Garavini (1979)
Opera prima poeticaGiovanni Giuga (1978) ·Gilberto Sacerdoti (1979)
Premio per la narrativa stranieraMilan Kundera (1978) ·N. Scott Momaday (1979) ·Juan Carlos Onetti (1980) ·Tadeusz Konwicki (1981)
Premio per la poesia stranieraGhiannis Ritsos (1978) ·Josif Brodskij (1979) ·Juan Gelman (1980) ·Gyula Illyés (1981)
Opera primaValerio Magrelli (1980) ·Ferruccio Benzoni,Walter Valeri,Laura Mancinelli,Stefano Simoncelli (1981) ·Jolanda Insana (1982) ·Daniele Del Giudice (1983) ·Aldo Busi (1984) ·Elisabetta Rasy,Dario Villa (1985) ·Marco Lodoli,Angelo Mainardi (1986) ·Marco Ceriani,Giovanni Giudice (1987) ·Edoardo Albinati,Silvana La Spina (1988) ·Andrea Canobbio,Romana Petri (1990) ·Anna Cascella (1991) ·Marco Caporali,Nelida Milani (1992) ·Silvana Grasso,Giulio Mozzi (1993) ·Ernesto Franco (1994) ·Roberto Deidier (1995) ·Giuseppe Quatriglio,Tiziano Scarpa (1996) ·Fabrizio Rondolino (1997) ·Alba Donati (1998) ·Paolo Febbraro (1999) ·Evelina Santangelo (2000) ·Giuseppe Lupo (2001) ·Giovanni Bergamini,Simona Corso (2003) ·Adriano Lo Monaco (2004) ·Piercarlo Rizzi (2005) ·Francesco Fontana (2006) ·Paolo Fallai (2007) ·Luca Giachi (2008) ·Carlo Carabba (2009) ·Gabriele Pedullà (2010)
Autore stranieroAlain Robbe-Grillet (1982) ·Thomas Bernhard (1983) ·Adolfo Bioy Casares (1984) ·Bernard Malamud (1985) ·Friedrich Dürrenmatt (1986) ·Doris Lessing (1987) ·V. S. Naipaul (1988) ·Octavio Paz (1989) ·Christa Wolf (1990) ·Kurt Vonnegut (1991) ·Bohumil Hrabal (1992) ·Seamus Heaney (1993) ·J. M. Coetzee (1994) ·Vladimir Vojnovič (1995) ·David Grossman (1996) ·Philippe Jaccottet (1998) ·Don DeLillo (1999) ·Aleksandar Tišma (2000) ·Nuruddin Farah (2001) ·Per Olov Enquist (2002) ·Adonis (2003) ·Les Murray (2004) ·Magda Szabó (2005) ·Uwe Timm (2006) ·Bapsi Sidhwa (2007) ·Bernardo Atxaga (2008) ·Viktor Vladimirovič Erofeev (2009) ·Edmund White (2010) ·Javier Cercas (2011) ·Elizabeth Strout (2012) ·Péter Esterházy (2013) ·Joe R. Lansdale (2014) ·Emmanuel Carrère (2015) ·Marilynne Robinson (2016) ·Cees Nooteboom (2017) ·Herta Müller (2018) ·Colum McCann (2019) · Non assegnato (2020) ·Michel Houellebecq (2021) ·Annie Ernaux (2022) ·Julian Barnes (2023) ·Mircea Cărtărescu (2024)
Autore italiano (Narrativa)Alberto Moravia (1982) ·Vittorio Serenialla memoria (1983) ·Italo Calvino (1984) ·Mario Luzi (1985) ·Paolo Volponi (1986) ·Luigi Malerba (1987) ·Oreste Del Buono (1988) ·Giovanni Macchia (1989) ·Gianni Celati,Emilio Villa (1990) ·Andrea Zanzotto (1991) ·Ottiero Ottieri (1992) ·Attilio Bertolucci (1993) ·Luigi Meneghello (1994) ·Fernando Bandini,Michele Perriera (1995) ·Nico Orengo (1996) ·Giuseppe Bonaviri,Giovanni Raboni (1997) ·Carlo Ginzburg (1998) ·Alessandro Parronchi (1999) ·Elio Bartolini (2000) ·Roberto Alajmo (2001) ·Andrea Camilleri (2002) ·IAndrea Carraro,IIAntonio Franchini,IIIGiorgio Pressburger (2003) ·IMaurizio Bettini,IIGiorgio Montefoschi,IIINelo Risi (2004) ·IRaffaele Nigro,IIMaurizio Cucchi,IIIGiuseppe Conte (2005) ·IPaolo Di Stefano,IIGiulio Angioni (2006) ·IMario Fortunato,IIToni Maraini,IIIAndrea Di Consoli (2007) ·IAndrea Bajani,IIAntonio Scurati,IIIFlavio Soriga (2008) ·IMario Desiati,IIOsvaldo Guerrieri,IIIGregorio Scalise (2009) ·ILorenzo Pavolini,IIRoberto Cazzola,III (2010) ·IEugenio Baroncelli,IIMilo De Angelis,IIIIgiaba Scego (2011) ·IEdoardo Albinati,IIPaolo Di Paolo,IIIDavide Orecchio (2012) ·IAndrea Canobbio,IIValerio Magrelli,IIIWalter Siti (2013) ·IIrene Chias,IIGiorgio Falco,IIIFrancesco Pecoraro (2014) ·INicola Lagioia,IILetizia Muratori,IIIMarco Missiroli (2015) ·IMarcello Fois,IIEmanuele Tonon,IIIRomana Petri (2016) ·IStefano Massini,IIAlessandro Zaccuri,IIIAlessandra Sarchi (2017) ·IDavide Enia,IIMichele Mari,IIILaura Pariani (2018) ·IGiulia Corsalini,IIAndrea Gentile,IIIMarco Franzoso (2019) ·IGiorgio Fontana,II Ginevra Lamberti,IIIChiara Valerio (2020) ·ILaura Forti,IIGiulio Mozzi,IIIAlessio Torino (2021) ·IMichela Marzano,IIDomenico Starnone,IIIVincenzo Latronico (2022) ·Ada D'Adamo,Valeria Parrella,Francesco Pecoraro (2023) ·Marco Cassardo,Giovanni Grasso,Claudia Durastanti (2024)
Premio "Cinque Continenti"Kōbō Abe,Tahar Ben Jelloun,Germaine Greer,Wilson Harris,José Saramago (1992) ·Kenzaburō Ōe (1993) ·Stephen Spender (1994) ·Thomas Keneally,Alberto Arbasino (1996) ·Margaret Atwood,André Brink,David Malouf,Romesh Gunesekera,Christoph Ransmayr (1997)
Premio Palermo ponte per l'EuropaDacia Maraini (1999)
Premio Palermo ponte per il MediterraneoAlberto Arbasino (2000)
Premio Ignazio ButtittaNino De Vita (2003) ·Attilio Lolini (2005) ·Roberto Rossi Precerutti (2006) ·Silvia Bre (2007) ·Elio Pecora (2008)
Premio speciale del presidenteIbrahim al-Koni (2009) ·Emmanuele Maria Emanuele (2010) ·Antonio Calabrò (2011) ·Antonio Franchini (2024)
Premio per la poesiaAntonio Riccardi (2010)
Premio TraduzioneEvgenij Solonovič (2010)
Premio Identità e letterature dialettaliGian Luigi Beccaria eMarco Paolini (2010)
Premio SaggisticaMarzio Barbagli (2010)
Premio Mondello per la MulticulturalitàKim Thúy (2011)
Premio Mondello GiovaniClaudia Durastanti (2011) ·Edoardo Albinati (2012) ·Andrea Canobbio (2013) ·Irene Chias (2014) ·Marco Missiroli (2015) ·Romana Petri (2016) ·Alessandro Zaccuri (2017) ·Davide Enia (2018) ·Marco Franzoso (2019) ·Non assegnato (2020) ·Laura Forti (2021) ·Domenico Starnone (2022) ·Ada D'Adamo (2023) ·Giovanni Grasso (2024)
"Targa Archimede"
Premio all'Intelligenza d'Impresa
Enzo Sellerio (2011)
Premio alla Critica letterariaSalvatore Silvano Nigro (2012) ·Maurizio Bettini (2013) ·Enrico Testa (2014) ·Ermanno Cavazzoni (2015) ·Serena Vitale (2016) ·Antonio Prete (2017) ·Alberto Casadei (2018) ·Raffaele Manica (2019) ·Giulio Ferroni (2020) ·Lorenzo Tomasin (2021) ·Mario Baudino (2022) ·Giuseppe Patota (2023)
Premio speciale per la narrativa di viaggioMarina Valensise (2013)
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