
Andrisco, conosciuto anche come loPseudofilippo, ufficialmenteFilippo VI il Macedone (ingreco antico:Ἀνδρίσκος?,Andrìskos, in latinoAndriscus;Misia,185 a.C. –Roma,146 a.C.), è stato unmilitaregreco antico.
Andrisco, nella sua figura e nel suo avventuroso tentativo di ribellione, rappresenta la reazione macedone all'occupazione da parte diRoma dopo labattaglia di Pidna (168 a.C.), avvenuta durante l'ultimo regno (dal179 a.C. al168 a.C.) diPerseo di Macedonia.La sua ribellione è parte degli eventi che costituiscono laQuarta guerra macedonica.
Nato inAsia Minore, Andrisco fu unmercenario di umili origini, forse figlio di un conciatore diAdramyttium, nell'Eolide. Intorno al160 a.C.-155 a.C. si finse Filippo, figlio del re macedonePerseo e diLaodice III principessa dellaSiria e figlia diSeleuco IV, re della dinastiaseleucide. In realtà Filippo era morto a soli 18 anni inItalia, condotto nell'urbe dai romani per evitare ogni possibile ribellione per motivi dinastici. Il suo primo tentativo di rivolta non ricevette molto consenso tra la popolazione macedone e lo Pseudofilippo vide fallire il suo primo progetto.
Nel150 a.C. Andrisco si diresse quindi inSiria per cercare appoggio al fine di conquistare ilregno di Macedonia. Ottenne di farsi ricevere alla corte del sovrano seleucide dell'epoca,Demetrio I Sotere, affermando di essergli nipote giacché figlio di suo cognatoPerseo e di sua sorellaLaodice III. Accortosi però di come lo Pseudofilippo fosse in realtà solo un impostore, e in ottemperanza all'alleanza che vigeva traDemetrio e laRepubblica romana, lo fece arrestare e lo consegnò ai romani. Tuttavia, giudicato del tutto innocuo e rilasciato o, secondo altre fonti, fuggito dalla prigionia, Andrisco riuscì a svincolarsi daRoma.
Nel149 a.C. Andrisco si diresse inTracia, dove si diede al brigantaggio nella zona di confine traMacedonia eTessaglia. Presi contatti con due principi traci,Tere eBarsada, li convinse del suo lignaggio reale e assoldò i loro uomini per invadere laMacedonia. Accolto come liberatore dall'oppressione romana, la sua presenza infiammò gli spiriti nazionalistici e indipendentistici tipici delle popolazioni balcaniche. IlSenato inviò il legatoPublio Cornelio Scipione Nasica Corculo per risolvere la situazione, ma sottovalutò la pericolosità di Andrisco, considerandolo un semplice brigante e, venendo sconfitto tra lo sgomento generale, consentì ad Andrisco di acquisire ancora maggiore popolarità.Forte dell'appoggio di tutto il popolo macedone, che dopo quelle vittorie lo riconosceva legittimo re, Andrisco cinse la corona diMacedonia e si proclamò re Filippo VI, figlio diPerseo di Macedonia.Iniziò una cauta politica riformista a favore del popolo e stipulò un'alleanza strategica conCartagine, la città-stato nordafricana stava infatti combattendo in quegli anni laTerza guerra punica.Nel frattempoRoma non rimase a guardare: inviò unalegione, comandata dalpretorePublio Iuvenzio, con il compito di destituire Andrisco e di impedirgli eventuali espansionismi;Publio Iuvenzio fallì però nell'impresa e, morendo in combattimento non appena entrato in Macedonia, permise ad Andrisco di invadere anche laTessaglia, ricreando unRegno di Macedonia di una certa estensione.
Solo un anno dopo però, nel148 a.C., la sorte sembrò voltare le spalle ad Andrisco:Roma decise che era giunta l'ora di concludere quell'avventurosa esperienza e, approfittando del fatto che lo stesso Pseudofilippo stava perdendo popolarità presso i ceti popolari (le fonti antiche dicono che il regno di Andrisco fu segnato dalla crudeltà e dall'estorsione), Roma inviò in Macedonia un grosso esercito comandato daQuinto Cecilio Metello.Andrisco dovette arrendersi alla superiorità dell'esercito romano e venne sconfitto nellaseconda battaglia di Pidna; decise quindi di ritirarsi in Tracia, in uno dei domini dei suoi principi traci alleati, nel disperato tentativo di riorganizzare le sue forze.Metello lo inseguì, sconfinando inTracia, e infine lo catturò.
Condotto a Roma, Andrisco fu condannato a morte. Metello, come Lucio Emilio Paolo prima di lui, acquisì ilcognomen diMacedonico proprio grazie a questa fortunata campagna, colla quale finì l'indipendenza della Macedonia, che dal147 a.C. assunse lo status diprovincia romana venendo accorpata all'Illiria e all'Epiro.
Nel142 a.C. un altro avventuriero che si faceva chiamare Filippo, un emulo di Andrisco, tentò una rivolta analoga a quella del149 a.C./148 a.C., ma ebbe scarsissima fortuna. Sconfitto dalquestoreLucio Tremellio, fu catturato e messo a morte.
Altri progetti
| Predecessore | Re di Macedonia | Successore |
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| Perseo | 149 a.C. – 148 a.C. | nessun successore - fine del Regno di Macedonia |
| Controllo di autorità | VIAF(EN) 309816473 ·ULAN(EN) 500355373 |
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