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Anatolici

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La Porta dei Leoni adḪattuša, la capitale dell'Impero ittita

Con il nome dipopoli anatolici o semplicementeAnatolici si indica un insieme dipopoli indoeuropei che, tra ilII e ilI millennio a.C., erano stanziati inAnatolia. È attestata la presenza nella regione fin dagli inizi del II millennio di numerosi popoli anatolici: iPalaici, gliIttiti, iLuvi, iLici; nelI millennio a.C. quelle stesse popolazioni si erano evolute in quelle storicamente note con i nomi diLidi,Cari,Pisidi,Sidetici e ancora Lici. Non si sa esattamente quando gli Anatolici siano giunti inAsia Minore, ma i documenti attestano la loro indiscutibile presenza nella regione già nelXX secolo a.C.; si ritiene che la differenziazione tra i vari rami anatolici sia avvenuta già in territorio asiatico, a partire da un comune ceppo giunto in un unico movimento migratorio nell'area.

Etnonimo

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Stele scolpita inluvio geroglifico e conservata presso ilMuseo della civiltà anatolica diAnkara

L'identificazione degli Anatolici come gruppo etnico-culturale è strettamente legato all'identificazione dellelingue anatoliche comefamiglia linguistica, e in particolare come famiglia linguisticaindoeuropea dai tratti assai peculiari, eccezionalmente arcaici. Tale identificazione si basò in particolare sul popolo degliIttiti, il principale esponente del gruppo. Il sito archeologico della città che sarebbe stata in seguito identificata comeHattuša, capitale dell'Impero ittita, fu identificato nel1834, ma soltanto a partire dal1906 gli scavi asistematici diHugo Winckler riportarono alla luce gli enormi archivi reali, sotto forma di tavolette di argilla incaratteri cuneiformi egeroglifici. Benché leggibile, la lingua delle tavolette risultò però incomprensibile, soprattutto perché i tentativi di decifrazione furono condotti, stante l'ubicazione delle testimonianze, da orientalisti, che cercarono di appoggiarsi alle lingue mesopotamiche e non a quelle indoeuropee; nessun indizio aveva infatti fino a quel momento fatto supporre che fossero esistiti nelVicino Oriente popoli indoeuropei di tale antichità, risalenti come minimo alII millennio a.C.[1]

La decifrazione dellalingua ittita e il suo riconoscimento come lingua indoeuropea si deve all'archeologocecoBedřich Hrozný che, nel1915, riuscì ad applicare ilmetodo comparativo proprio dell'indoeuropeistica alla lingua sconosciuta, penetrandone il senso. Nonostante alcune riserve iniziali, dovute al radicale mutamento di prospettiva che una presenza indoeuropea così antica in Vicino Oriente comportava, l'individuazione degli Ittiti e degli altri popoli parlanti lingue affini alla loro - inizialmente,Luvi ePalaici - finì per imporsi. Al nuovo ramo linguistico fu dato, stante la sua ubicazione, il nome dilingue anatoliche, e popoli anatolici furono chiamati quelli che le introdussero colà.[1]

Storia

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Le origini e l'insediamento in Anatolia

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Gli Anatolici sono il gruppo indoeuropeo più antico del quale si siano conservate chiare testimonianze linguistiche,[2] nonché quello che si sarebbe distaccato prima dal nucleo indoeuropeo originario, probabilmente situato nelle steppe comprese tra ilMar Nero e laCiscaucasia. Tuttavia, l'esatto itinerario seguito durante la loro migrazione non è noto, poiché sarebbero potuti giungere attraverso il Caucaso o, più probabilmente, attraverso lapenisola balcanica.[3]

Alcuni documentiassiri risalenti alXX secolo a.C. attestano la presenza stabile in Asia Minore di elementi inequivocabilmente anatolici, i quali avevano già assorbito elementi paleoanatolici, ma non è ancora noto il momento preciso del loro ingresso nella penisola, anche se c'è accordo nella comunità scientifica nel ritenere gli Anatolici insediati nella loro sede storica almeno a partire dalXXIII secolo a.C., stimando, quindi, un arrivo attorno alla fine delIII millennio a.C. Addirittura alcuni studiosi, comeMarija Gimbutas, hanno ipotizzato una datazione ancora più precoce (seconda metà delIV millennio a.C.).[3] È possibile che in questa fase della loro migrazione verso est, gruppi di Anatolici si siano spinti fino allaTranscaucasia, dove lacultura Trialeti-Vanadzor, associata a genti indoeuropee, emerge proprio nel periodo in cui si stima sia avvenuto l'insediamento di queste popolazioni nelVicino Oriente.[4][5][6][7]

Una corrente di pensiero minoritaria, lateoria della continuità proposta tra gli altri daColin Renfrew, fa invece della penisola anatolica, o al più l'altopiano armeno, lapatria originaria di tutti gli Indoeuropei, e quindi degli Anatolici il gruppo più stanziale.[8] Tale ipotesi è stata popolare per lo più in ambito archeologico, mentre è stata precocemente rigettata dai linguisti.[1]

Il II millennio a.C.

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Gli Anatolici nel II millennio a.C.: in rosso, i Palaici; in giallo, gli Ittiti; in azzurro, i Luvi[9]

I Palaici

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Lo stesso argomento in dettaglio:Palaici.

Il gruppo anatolico del quale si sono conservate le testimonianze linguistiche più antiche è quello dei Palaici, gli abitanti della città diPala, nella regione che in seguito sarebbe stata identificata comePaflagonia. Gli elementi linguistici conservati sono tuttavia molto scarsi, e non contengono informazioni sufficienti per una precisa ricostruzione della storia del popolo; Pala cadde intorno alXV secolo a.C. e i suoi abitanti furono probabilmente assorbiti dagli Ittiti, allora in piena espansione.[10]

Gli Ittiti

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Lo stesso argomento in dettaglio:Ittiti.
L'Impero ittita (in rosso) al momento della sua massima espansione, al tempo dellaBattaglia di Kadesh contro l'Antico Egitto (in verde),1274 a.C.

Le più antiche testimonianze sugli Ittiti risalgono al1900 a.C. circa, e sono nomi di sovrani. Tra il XX e ilXIX secolo a.C. gli Ittiti erano ripartiti incittà-stato,rocche fortificate poste su alture - secondo uno schema tipicamente indoeuropeo - e in perenne conflitto reciproco. Tra esse primeggiavano Purushanda eKanesh, fino a quando il rePithana non conquistò quest’ultima, vi stabilì la sua corte e iniziò un dominio che progressivamente si estese sulle altre città.[11] L'unificazione degli Ittiti ebbe un impulso decisivo conHattušili I, che trasferì la capitale aḪattuša e diede il via all'espansione. L'apogeo dell'impero fu raggiunto nel XIV secolo a.C. conŠuppiluliuma I, quando i domini ittiti inclusero l'intera Anatolia fino al nord dellaSiria.[11]

L'impero ittita entrò in decadenza a partire da alcune devastanti incursioni esterne, che colpirono la parte occidentale dell'impero: prima iPopoli del Mare, intorno al1200 a.C., e poi iFrigi, che, nel1190 a.C. circa, conquistarono laCappadocia, il cuore dei domini ittiti, e distrussero la capitale Ḫattuša, sostituendo il proprio dominio a quello ittita. Le regioni orientali dell'impero rimasero autonome, ma l'unità degli anatolici imposta dagli Ittiti si spezzò con un ritorno alla frammentazione tra città-stato.[11]

I Luvi

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Lo stesso argomento in dettaglio:Luvi.

Dopo la caduta dell'Impero ittita la parte orientale del regno ritornò a essere frammentata in numerosecittà-Stato indipendenti, che raccolsero i profughi in fuga dal nucleo dell'impero; i nomi dei sovrani attestano una continuità, per lo meno onomastica, con i sovrani ittiti. Nelle varie città luvie sono state rinvenute testimonianze scritte della loro lingua, illuvio, redatte in un'originale scritturageroglifica.[12]

I Lici

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Lo stesso argomento in dettaglio:Lici.
Tombe di re lici scavate nella roccia aDalyan

I Lici sono ricordati da fontiegizie,ugaritiche eittite del II millennio e figurano anche nell'Iliade tra gli alleati diTroia, dove cadde il loro reSarpedonte; tuttavia, le iscrizioni inlingua licia sopravvissute sono molto più tarde, datate tra ilV e ilIV secolo a.C. All'epoca i Lici erano insediati sulla costa e disponevano di una flotta con la quale insidiavanoCipro. Erano alleati e tributari dell'Impero ittita e parteciparono al loro fianco allabattaglia di Kadesh.[13]

Il I millennio a.C.

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Gli Anatolici nel I millennio a.C.[14]

I Lidi

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Lo stesso argomento in dettaglio:Lidi.

Ignoti alle fonti del II millennio, i Lidi furono probabilmente gli eredi storici degli Ittiti, dei Luvi e dei Lici presenti nel sud-ovest della penisola anatolica. Il regno diLidia sorse nelVII secolo a.C., tra le convulsioni causate dalle invasioni deiCimmeri, che innescarono, tra l'altro, la decadenza del regno deiFrigi. Scontratosi presto, a causa della loro ubicazione, con i Greci, i Lidi conobbero un effimero apogeo intorno alla metà dalVI secolo a.C., quando reGige conquistòColofone e reCreso,Efeso. Già nel540 a.C., tuttavia, il regno cadde e fu annesso all'Impero persiano.[15]

I Cari

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Lo stesso argomento in dettaglio:Cari.

Stanziati a nord dei Lici, i Cari occupavano una piccola regione sulla sponda orientale delMar Egeo.Omero ricorda che al tempo dellaGuerra di Troia, cui presero parte come alleati degliAchei, erano insediati nella città diMileto; mentreErodoto li considera gli abitanti autoctoni dellaCaria. Le testimonianze nella loro lingua, ilcario, risalgono alVII-III secolo a.C. e mostrano una stretta correlazione con illidio.[16]

I Pisidi

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Lo stesso argomento in dettaglio:Pisidi.

Stanziati nella parte meridionale dell'Anatolia, nella regione dellaPisidia, in quell'area i Pisidi furono probabilmente gli eredi storici dei Luvi e degli Ittiti dei secoli precedenti. Hanno lasciato alcune testimonianze linguistiche, che mostrano una correlazione con i Lidi, con i Cari e con i Sidetici. Entrarono presto nell'orbita dell'Impero persiano.[16]

I Sidetici

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Lo stesso argomento in dettaglio:Sidetici.

I Sidetici erano gli abitanti della città diSide, inPanfilia (Anatolia centro-meridionale); le conoscenze su questo popolo sono estremamente limitate. Le testimonianze nella loro lingua, ilsidetico, risalgono alV-III secolo a.C.[16]

Società

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La rocca diYenicekale adḪattuša

Presso tutti i popoli anatolici le tradizioni indoeuropee subirono forti influssi, sia pure variabili da popolo a popolo, da parte delle civiltà agricole più antiche già presenti in Anatolia, generando fenomeni disincretismo sia sociale, sia politico-religioso. La più nota delle civiltà anatoliche, quella ittita, mostra forti influssimesopotamici, anche se l'organizzazione politica precedente e seguente la fase imperiale, articolata incittà-stato indipendenti centrate sucittadelle fortificate costruite su alture, era tipicamente indoeuropeo. Anche presso i Lici coesistevano tratti indoeuropei, come il governo affidato a unsenato di anziani, e non indoeuropei, come lamatrilinearità. Ancor più marcatamente segnate dagli usi orientali furono le civiltà anatoliche più tarde, del I millennio, entrate presto nell'orbita dell'Impero persiano prima, e di quelloalessandrino poi.[15]

Religione

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Economia

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I popoli anatolici, al momento del loro ingresso in Asia Minore, si imposero come casta militare arroccata nelle proprie fortezze, dalle quali dominavano la massa di produttori agricoli sottomessi: gliHatti.[10] In seguito le peculiarità indoeuropee degli Anatolici si andarono via via stemperando, anche a causa del loro essere esigua minoranza nella massa della popolazione agricola, e esistono testimonianze, relative soprattutto agli Anatolici delI millennio a.C., di attività economiche innovative rispetto alle loro tradizioni, come lapirateria marinara esercitata dai Lici.[13]

Lingua

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Lo stesso argomento in dettaglio:Lingue anatoliche.

L'elemento linguistico è il tratto più caratteristico dei popoli anatolici, e anzi l'unico che consenta di riconoscerli come un insieme unitario, ben oltre le frammentarie informazioni desumibili da fonti storiche. Le lingue anatoliche sono le lingue indoeuropee di più antica attestazione, con documenti ittiti che risalgono almeno al1750 a.C. e che inoltre è probabile che riproducano stadi linguistici ancora più antichi, fino al2000 a.C. Rispecchiano perciò uno stadio eccezionalmente arcaico della nostra famiglia linguistica;[17][18] tra i loro tratti più caratteristici, e di pesanti implicazioni nell'indoeuropeistica, si contanofonemilaringali, forte argomento a sostegno dellateoria delle laringali e a/o "confuse" in /a/.[19]

Accanto al poco attestatopalaico, l'ittita e illuvio, le lingue anatoliche del II millennio, sono le lingue indoeuropee a uno stadio evolutivo più antico tra tutte quelle note, anche se comunque non prive di influenze disostrato, in particolarehattico.[18] Gli idiomi del I millennio -lidio,cario,licio,pisidico,sidetico - rappresentano invece altrettante evoluzioni dialettali, più o meno reciprocamente intersecate, delle loro antenate, e in particolare del luvio.

Cultura

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Note

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  1. ^abcFrancisco Villar,Gli Indoeuropei e le origini dell'Europa, pp. 343-348.
  2. ^Villar, pp. 636-637.
  3. ^abVillar, p. 349.
  4. ^La lavorazione nellEurasia dell'età del bronzo - Pagina 266, di Philip L. Kohl
  5. ^(EN)Il manoscritto di Alekseev - capitolo VII - parte II: età del bronzo in Eurasia.
  6. ^(EN)Cultura di Trialeti(archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
  7. ^(EN)Sepoltura nella cultura di Trialeti(archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
  8. ^Armeni” in Enciclopedia di CulturaIndo-Europea Culture o EIEC, curata da J. P. Mallory e Douglas Q. Adams, pubblicata nel 1997 da Fitzroy Dearborn.
  9. ^Villar, p. 350.
  10. ^abVillar, p. 348.
  11. ^abcVillar, pp. 349-351.
  12. ^Villar, p. 351.
  13. ^abVillar, p. 352.
  14. ^Villar, p. 354.
  15. ^abVillar, pp. 353-355.
  16. ^abcVillar, p. 355.
  17. ^Villar, p. 230.
  18. ^abVillar, p. 357.
  19. ^Villar, p. 247.

Bibliografia

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Voci correlate

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