L'America centrale oCentro America (alternativamente:Centro-America oCentroamerica) è la parte delcontinente americano compresa fra il confine meridionale delMessico e quello settentrionale dellaColombia. Essa rappresenta la parte meridionale di quello che secondo alcunigeografi è ilcontinente nordamericano mentre secondo altri geografi è ilsubcontinente nordamericano[3]. Il Messico è considerato appartenente al Nord America, anche se per tradizioni e storia è assimilabile agli Stati del Centro America.
Caratteristica peculiare dell'America centrale è quella di essere un "ponte" fra le due Americhe (l'America del Nord e l'America del Sud) e nello stesso tempo un'area di passaggio fra i due maggiorioceani dellaTerra, ilPacifico e l'Atlantico, grazie alla presenza delcanale di Panama. Le definizioni geopolitiche di America centrale possono variare, con ilMessico, leAntille e leIsole Lucaie che sono a volte comprese e altre volte no.
Evoluzione politica dell'America centrale dal 1700 in poi
Questa regione, in cui anticamente prosperarono le evoluteciviltà mesoamericane come la civiltàmexica, la civiltàmaya, la civiltàteotihuacana, la civiltàzapoteca, la civiltàmixteca, la civiltàolmeca o la civiltàtarasco, per quasi quattro secoli (dall'inizio delCinquecento alla fine dell'Ottocento) è stata sottoposta alla dominazione spagnola. La lingua e la religione dei conquistatori si sono così imposte nell'area: in gran parte dei Paesi dell'America centrale si parla correntemente lospagnolo e la religione più diffusa è quellacattolica. Anche la composizione della popolazione si è profondamente modificata: agli originariamerindi si sono sovrapposti e mescolati ibianchi europei (spagnoli, inglesi, francesi e olandesi) e inegri importati dall'Africa come schiavi per lavorare nelle piantagioni.
Il raggiungimento dell'indipendenza, nei primi decenni dell'Ottocento, non ha portato nella regione stabilità e democrazia. La storia di gran parte dei Paesi centroamericani è stata infatti segnata, anche nelNovecento, da regimi autoritari,colpi di Stato e guerre civili. A partire dalXIX secolo si è affermata nell'area l'influenza dei viciniStati Uniti d'America, che hanno forti interessi economici, politici e militari nella regione. GliStati Uniti d'America hanno costruito ilcanale di Panama e sono intervenuti più volte, militarmente ed economicamente, per condizionare le politiche di molti Paesi dell'area.
La regione insulare è rappresentata dall'arcipelago delleAntille. È situata nell'Oceano Atlantico, a sud dellaFlorida (Stato federato dell'America settentrionale) e a nord delVenezuela (Stato dell'America meridionale), ed è delimitata ad ovest dal Mare dei Caraibi. L'arcipelago della Antille è disposto ad arco e si estende dalgolfo del Messico alle coste del Venezuela. La parte concava dell'arco è rivolta verso il Mare dei Caraibi. Le due maggiori isole delle Antille sonoCuba eHispaniola.
Il territorio dell'America centrale non presenta reti fluviali di rilievo: i maggiori corsi d'acqua sfociano nel Mar dei Caraibi, mentre il Pacifico riceve le acque di fiumi brevi e a regime torrentizio. Un fiume importante è, nel Nicaragua, il Rio San Juan (192 km), emissario dellago di Nicaragua che scorre in una depressione che, come un corridoio, collega la costa del Pacifico con quella caraibica segnando per un lungo tratto il confine tra Costa Rica e Nicaragua. Altro importante lago in Nicaragua è ilManagua. Sulla dorsale di Panama, illago Gatún è stato utilizzato come importante serbatoio per il funzionamento del sistema di chiuse delcanale di Panama, che collega il Mar dei Caraibi all'Oceano Pacifico.
Carta politica della parte continentale dell'America centrale
Politicamente e amministrativamente l'America centrale è suddivisa in 20Stati indipendenti di cui 7 sono Stati istmici, rientrano cioè nell'America centrale continentale (tra parentesi è indicata lacapitale):
La popolazione dell'area si aggira intorno agli 80 milioni di abitanti. Rientra nell'America centrale solo una piccola parte del Messico composta dagliStati federati diTabasco,Campeche,Yucatán,Quintana Roo eChiapas cui si aggiunge una piccola parte delVeracruz e dell'Oaxaca. Considerando l'istmo di Darién come confine tra l'America centrale continentale e l'America meridionale, non rientra nell'America centrale una piccola parte della Repubblica di Panama costituita da gran parte dellaprovincia di Darién, dallacomarcaEmberá-Wounaan e da una piccola parte della comarcaKuna Yala. I rimanenti succitati 18 stati indipendenti sono invece compresi interamente nell'America centrale.
Il territorio dell'America centrale non compreso nei succitati stati indipendenti è suddiviso politicamente e amministrativamente nei seguenti 17territori dipendenti da stati indipendenti (tuttieuropei ad eccezione degliStati Uniti):
In ambitogeopolitico normalmente, per quanto riguarda lemacroregioni sovranazionali, si prescinde dai confini riconosciuti in ambito geografico e si considera i confini degliStati ad essi più prossimi. Secondo tale consuetudine, in ambito geopolitico l'America centrale continentale è delimitata a nord e a sud da confini diversi. In particolare a nord è delimitata dal confine tra ilMessico e ilGuatemala e tra il Messico e ilBelize, a sud invece è delimitata dal confine tra laRepubblica di Panama e ilColombia.
In ambito geopolitico si considera quindi tutto il Messico non appartenente all'America centrale e tutta la Repubblica di Panama appartenente all'America centrale. Per quanto riguarda invece la regione insulare dell'America centrale, non ci sono differenze in ambito geopolitico.
La maggior parte della popolazione è direligione cattolica; inCosta Rica ePanama i cattolici sono più dei tre quarti della popolazione, inHonduras più dei due terzi, inNicaragua eBelize più della metà, inEl Salvador la metà e inGuatemala meno della metà. Ilcattolicesimo introdotto dagli spagnoli costrinse gli indigeni a convertirsi al cattolicesimo, che era l'unica religione ammessa e molto vicina alloStato.
Ilprotestantesimo è una minoranza, ma in crescita; in El Salvador e Guatemala sono circa il 40%, mentre in Costa Rica e Panama è inferiore al 20%. La maggior parte dei protestanti sonoevangelici, ma ci sono anche alcuni gruppi dimormoni, ditestimoni di Geova e diavventisti e in minor misura diortodossi.
Circa il 65 % della popolazione dell'America centrale èmeticcia (misto tra spagnolo e indigeno) ed è la maggiore etnia in tutti i Paesi eccetto laCosta Rica. La popolazione bianca è maggioritaria inCosta Rica e, come nel resto dei Paesi, i bianchi sono quasi esclusivamente di origine spagnola.
La popolazioneindigena fu notevolmente ridotta durante e successivamente la conquista spagnola. L'unico Paese con una grande popolazione indigena è ilGuatemala, con 4,6 milioni di indigeni che rappresentano il 41 % della popolazione, tutti di originemaya.
Anche inBelize eHonduras la popolazione indigena è di origine maya e vive principalmente lungo la costa spesso con la popolazione nera di questi Paesi.
Circa il 5% della popolazionenicaraguense è indigena, divisa in diversi gruppi etnici: miskito, sumo, rama, creoli, ulwa, chorotega, nicarao e garifuna. Il 9% della popolazione nicaraguense è di origine africana.
Negli Stati più poveri le risorse (in primo luogo terreni agricoli) appartengono a poche grandi famiglie, nelle cui mani si concentra la maggior parte dellaricchezza. L'agricoltura, specialmente quella dipiantagione, svolge ancora un ruolo primario. I prodotti sono destinati per la maggior parte all'esportazione. Poiché queste attività sono gestite da imprese straniere, i vantaggi economici per le popolazioni locali sono molto ridotti. Lo stesso avviene del resto per le attivitàindustriali eturistiche (particolarmente sviluppate nei Paesi delle Antille), settori in gran parte controllati da imprese straniere. Un settore importante dell'economia di alcuni Stati dell'America centrale è l'esportazione dimaterie prime, principalmente verso il continente nord americano.