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America Latina

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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vediAmerica Latina (disambigua).
America Latina
Stati20 + 2 dipendenze
Superficie20 111 458 km²
Abitanti656 098 097 (2022)
Densità31,93 ab./km²
Linguespagnolo,portoghese,lingue native americane,francese,inglese
Fusi oraridaUTC-6 aUTC-2
Nome abitantilatino-americani[1]
Mappa dei Paesi appartenenti all'America Latina

L'America Latina è la parte dell'America che fu colonizzata daSpagna,Portogallo eFrancia, in cui si parlano principalmentelingue neolatine, in particolarespagnolo,portoghese efrancese. L'America Latina così definita comprende dunque ilMessico, il restanteCentroamerica, parte deiCaraibi e ilSudamerica[2].

Nella definizione non ci si limita alla sola connotazione linguistica, ma si tiene conto anche delle caratteristicheculturali,etniche,storiche,geografiche,religiose,politiche,sociali edeconomiche. Tali considerazioni sono valide generalmente per Paesi indipendenti e autonomi. Per tale ragione è oggetto di discussioni l'appartenenza del territorio francofono delCanada all'America Latina. InveceBelize,Guyana,Suriname e altri Paesi insulari delleAntille che sono tipicamenteanglofoni oneerlandofoni sono esclusi dall'America Latina.

Etimologia

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L'Europa latina:

     Aree dove almeno unalingua neolatina è parlata ed è lingua ufficiale.

     Aree dove una lingua neolatina è parlata ed è co-officiale con una lingua non neolatina.

     Aree dove una lingua neolatina è parlata, ma non è ufficiale.

     Aree dove una lingua neolatina era parlata in antichità, ma oggi è scomparsa.

Secondo alcune ricerche, l'idea secondo cui questa parte delle Americhe avrebbe un'affinità con le culture romanze risalirebbe aglianni 1830 e agli scritti del franceseMichel Chevalier, il quale postulava che gran parte delle Americhe fosse abitata da popoli di "razza latina", e che quindi potesse allearsi con l'Europa latina, contrapponendosi così sia all'Europa germanica e all'Europa slava, sia all'America anglosassone.[3]

Il termine "America Latina" è stato utilizzato per la prima volta il 26 settembre 1856 dallo scrittore colombianoJosé María Torres Caicedo nel suo poemaLas dos Américas,[4] che sarebbe stato pubblicato in seguito sulla rivistapariginaEl Correo de Ultramar il 15 febbraio del 1857.[5]

Il termine fu quindi promosso dalSecondo Impero francese diNapoleone III durante l'intervento francese in Messico (1862-1867) come un modo per includere la Francia tra i Paesi che avevano influenza in America, al fine di escludere glianglosassoni, come anche per sostituire il termine diHispanoamérica, per diminuire l'importanza della Spagna nel continente e giustificare l'invasione francese del Messico[6]. Fin dalla sua comparsa, il termine si è evoluto in modo da comprendere una serie di caratteristiche culturali, etniche, politiche, sociali ed economiche che avessero tra loro una qualche similitudine e fossero in contrapposizione alle stesse caratteristiche dell'America anglosassone.[7][8] Il termine non è privo di problematicità e i tradizionalisti ispanici, icarlisti, lo rifiutano poiché anti-ispanico. "America Latina" è comunque un'etichetta che ha delle ambiguità se utilizzata per indicare solo l'America centrale emeridionale, poiché, indicando le Americhe dilingua neolatina, volendo essere coerenti esso non andrebbe a designare solo le regioni in cui si parlano lospagnolo e ilportoghese, ma anche laGuyana francese e ilQuébec, vasta regionefrancofona delCanada.[6]

L'uso dell'aggettivo"Latino", derivato dal termine "America Latina", ha continuato con il tempo ad ampliarsi includendo persone di origine ispanica o dilingua spagnola. Il "latino", in origine, indicava un abitante delLazio, regione italiana di cui faceva parte l'antica Roma, che a quei tempi si chiamavaLatium. Successivamente, fu esteso a tutte le persone che parlavano una lingua derivata dallatino volgare, vale a dire a quelli che parlavano unalingua romanza, come l'italiano, il francese, lo spagnolo, il portoghese e altre.[9][10][11][12]

Iberoamérica

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L'Iberoamérica (in blu) eSpagna ePortogallo (in azzurro)

Nei paesiispanofoni elusofoni viene utilizzato il termineIberoamérica (in spagnolo) oIbero-América (in portoghese), in italiano America iberica, per delimitare una regione del continente americano che comprende l'insieme dei territori anticamente sottoposti al dominio coloniale delPortogallo e dellaSpagna e in cui lo spagnolo o il portoghese sono attualmente lingue ufficiali. Il prefissoIbero- e l'aggettivoIberica fanno riferimento allapenisola Iberica, situata nelcontinente europeo, che comprende Portogallo e Spagna. È distinta dall'America Latina poiché, a differenza di quest'ultima, non comprende i territori dilingua francese situati nelle Americhe, in particolareHaiti, i dipartimenti dellaGuyana francese, dellaMartinica e dellaGuadalupa e le collettività d'oltremare diSaint Martin eSaint-Barthélemy.

Il termine viene utilizzato anche in relazione all'Organizzazione degli Stati Ibero-americani, che include i Paesi iberoamericani, più Spagna e Portogallo (in Europa) e laGuinea Equatoriale (in Africa).

Storia

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Simón Bolívar, uno dei protagonisti dell'indipendenza dell'America Latina

Nell'America Latina si stabilirono popolazioni provenienti da nord che già prima del 7000 a.C., iniziarono a coltivare lazucca e altri vegetali come ilmais. Alcune di queste popolazioni originarono civiltà complesse e fondarono centri urbani e Stati.

Nell'America del Nord la più antica civiltà fu quella degliOlmechi, alla quale seguirono quelle diTeotihuacan, deiToltechi e deiMaya e infine, nelXIV secolo d.C., quella degliAztechi: questi ultimi fondarono un vasto impero nelMessico centrale. Nell'America meridionale, popolata più tardi, i primi centri urbani nacquero sulleAnde, dove fiorirono diverse civiltà, tra cui quella diTiahuanaco e degliInca. Lo sviluppo delle civiltà amerindie o precolombiane fu interrotto dall'arrivo degli europei: nel 1492 un navigatoregenovese,Cristoforo Colombo, alla ricerca delleIndie, sbarcò in America, convinto di avere raggiunto la propria meta. Egli chiamò dunque gli abitanti della regione «indiani».

Dopo lo sbarco di Colombo vi furono altre spedizioni, tra cui quella diHernán Cortés in Messico (1519-1524,conquista dell'Impero azteco) e diFrancisco Pizarro in Perù (1531-1536,conquista dell'Impero inca). I territori così conquistati divennero dominio spagnolo: solo ilBrasile divennecolonia portoghese e alcune delle isole Antille vennero occupate da francesi, inglesi e olandesi

Mappa dei gruppi etnici inSud America nel 1937

La popolazione indigena superstite, già decimata nelle guerre di conquista e soprattutto dalle malattie portate dagli europei, per le quali non aveva sviluppato immunità naturale, fu costretta a lavorare nelle miniere e nelle piantagioni dei conquistatori. Dato che molti di questi indios schiavizzati morirono di fame, fatica e maltrattamenti, numerosischiavi neri furono portati dall'Africa a lavorare al posto degli indios. All'inizio delXIX secolo i discendenti dei coloni spagnoli richiesero e ottennero con una serie di guerre contro la Spagna l'indipendenza dei loro territori. Anche il Brasile divenne indipendente.

L'indipendenza creò però nuovi conflitti: per tutto l'Ottocento e l'inizio delNovecento l'America Latina fu dilaniata da guerre tra i diversi Stati, che impoverirono questi Paesi e rafforzarono il potere dell'esercito. Furono perciò frequenti icolpi di Stato, i quali instaurarono più volte dittature militari, tra cui si distinsero quella diPinochet, diVidela e deiDuvalier. Dalla fine dell'Ottocento gliStati Uniti d'America iniziarono a intervenire attivamente nell'America Latina, cercando di impedire la formazione di governi che avrebbero potuto ostacolare i loro interessi nel continente (come nel corso dellaseconda guerra mondiale).

Un'economia in via di sviluppo

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La regione è afflitta dai problemi delle società in via di sviluppo: scarsità di risorse alimentari; servizi sociali e sanitari insufficienti; forte indebitamento con attori esteri e, soprattutto, una diseguale distribuzione della ricchezza interna.

L'economia è arretrata, nonostante le grandi risorse, soprattutto minerarie e forestali. All'agricoltura e all'allevamento di sussistenza, praticati con mezzi inadeguati, si contrappongono le colture per l'esportazione, a cui sono riservati i maggiori investimenti. L'industria si limita alla trasformazione dei prodotti agricoli, all'estrazione e alla prima lavorazione dei minerali. Le comunicazioni sono ostacolate dagli sbarramenti montuosi e dalla fitta foresta.

Dal 1961 ilpresidente degli Stati UnitiJohn Fitzgerald Kennedy diede inizio ad un programma di aiuti e di sviluppo per l'America Latina, che prese il nome diAlleanza per il Progresso. Gli Stati Uniti fornirono, nel quadro della realizzazione del programma dell'Alleanza, venti miliardi di dollari in dieci anni, oltre all'assistenza tecnica ai Paesi dell'America Latina, per promuovere lo sviluppo economico e sociale, come la lotta contro l'analfabetismo. Tuttavia i risultati furono molto modesti per varie cause, in particolare:

  • la mancanza di esperienza dei tecnici e politici americani, che non comprendevano la mentalità ed i costumi dei latino-americani;
  • la scarsa volontà dei governi latino-americani che, nonostante avessero approvato il programma proposto, erano restii a promuovere le riforme necessarie, in particolare la riforma agricola.

Stati

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Gli Stati considerati parte dell'America Latina sono i seguenti:

StatoSuperficie (km²)AbitantiCapitaleLingua ufficialeIndipendenza
Argentina (bandiera) Argentina2 766 89040 117 096Buenos Airesspagnolo9 luglio 1816 dallaSpagna
Bolivia (bandiera) Bolivia1 098 58110 907 778Sucre
La Paz
spagnolo
lingue amerinde
6 agosto 1825 dalla Spagna
Brasile (bandiera) Brasile8 514 877208 494 900Brasiliaportoghese7 settembre 1822 dalPortogallo
Cile (bandiera) Cile756 95017 224 200Santiago del Cilespagnolo12 febbraio 1818 dalla Spagna
Colombia (bandiera) Colombia1 141 74845 925 397Bogotàspagnolo
inglese[13]
20 luglio 1810 dallaSpagna
Costa Rica (bandiera) Costa Rica51 1004 608 426San Joséspagnolo1º luglio 1823 dalMessico
Cuba (bandiera) Cuba109 88611 239 363L'Avanaspagnolo10 ottobre 1868 dalla Spagna
Rep. Dominicana (bandiera) Rep. Dominicana48 4429 378 818Santo Domingospagnolo16 agosto 1865 dalla Spagna
Ecuador (bandiera) Ecuador272 04615 007 343Quitospagnolo
quechua
10 agosto 1809 dalla Spagna
El Salvador (bandiera) El Salvador21 0406 134 000San Salvadorspagnolo15 settembre 1821 dalla Spagna
Guadalupa (bandiera) Guadalupa[14]1 628400 736Basse-Terrefrancese
Guatemala (bandiera) Guatemala108 89013 276 517Città del Guatemalaspagnolo15 settembre 1821 dalla Spagna
Guyana francese (bandiera) Guyana francese[14]83 534217 000Caiennafrancese
Haiti (bandiera) Haiti27 7509 719 932Port-au-Princefrancese
creolo haitiano
1º gennaio 1804 dallaFrancia
Honduras (bandiera) Honduras112 4928 249 574Tegucigalpaspagnolo1º luglio 1823 dalMessico
Martinica (bandiera) Martinica[14]1 100[15]436 131[15]Fort-de-Francefrancese
Messico (bandiera) Messico1 972 550112 336 538Città del Messicospagnolo15 settembre 1810 dalla Spagna
Nicaragua (bandiera) Nicaragua130 3735 891 199Managuaspagnolo1º luglio 1823 dal Messico
Panama (bandiera) Panama75 5173 405 813Panamaspagnolo3 novembre 1903 dallaColombia
Paraguay (bandiera) Paraguay406 7526 460 000Asunciónspagnolo
guaraní
14 maggio 1811 dalla Spagna
Perù (bandiera) Perù1 285 21629 496 000Limaspagnolo
quechua[16]
28 luglio 1821 dalla Spagna
Porto Rico (bandiera) Porto Rico[17]9 1043 725 789San Juanspagnolo
inglese
Saint-Barthélemy (bandiera) Saint-Barthélemy[18]216 852[19]Gustaviafrancese
Saint-Martin (bandiera) Saint-Martin[18]5433 102[20]Marigotfrancese
Uruguay (bandiera) Uruguay176 2153 494 382Montevideospagnolo25 agosto 1825 dalBrasile
Venezuela (bandiera) Venezuela916 44529 105 632Caracasspagnolo5 luglio 1811 dalla Spagna

Cultura

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IlMestizaje, indumento tradizionale delNicaragua[21]

La cultura dell'America Latina è il risultato della commistione di più culture differenti: quella dei popolinativi americani, quella dei conquistatori europei, quelle africana, influente soprattutto a causa della secolaretratta degli schiavi, e infine quella asiatica, determinata dalle migrazioni avvenute tra ilXIX e ilXX secolo.La cultura dei Paesi dilingua spagnola viene definitaispanoamericana.

Arte

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Oltre alla ricca tradizione artistica precolombiana, lo sviluppo dell'arte visiva latinoamericana deve molto all'influenza della pittura barocca spagnola, portoghese e francese, che a sua volta seguiva spesso le tendenze dei maestri italiani. In generale, questo eurocentrismo artistico iniziò a svanire all'inizio del XX secolo, quando i latinoamericani iniziarono a riconoscere l'unicità della loro condizione e a sviluppare una produzione originale.

L'artista visiva latinoamericana più rappresentativa è probabilmenteFrida Kahlo, fautrice di uno stile che uniscerealismo,simbolismo esurrealismo. I lavori di Frida Kahlo hanno i prezzi di vendita più alti tra tutti i dipinti latinoamericani[22].

Letteratura

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L'America Latina è sede di una ricca tradizione letteraria che può dividersi in due principali categorie: laletteratura ispanoamericana e quella inlingua portoghese.

Leculture precolombiane privilegiavano latrasmissione orale, tuttavia alcuni miti precolobiani furono trascritti daiconquistadores spagnoli, come nel caso dell'epica Maya nota comePopol Vuh. Nei secoli successivi la cultura scritta fu soprattutto appannaggio dellaChiesa cattolica, anche se tra la fine delXVIII e l'inizio delXIX secolo emerse una tradizione letteraria creola.

Laletteratura latinoamericana ha sperimentato una sorta diboom tra glianni '60 e'70 delXX secolo, soprattutto nel filone delrealismo magico, il cui massimo esponente fuGabriel García Márquez, e il rinnovato interesse per la letteratura latinoamericana portò alla riscoperta di autori precedenti, come per esempioJorge Luis Borges. Tra gli autori contemporanei quelli di maggior successo sono probabilmentePaulo Coelho eIsabel Allende.

L'America Latina può vantare seipremi Nobel per la letteratura:Gabriela Mistral (1945),Pablo Neruda (1971),Miguel Ángel Asturias (1967),Gabriel García Márquez (1982),Octavio Paz (1990), eMario Vargas Llosa (2010).

Musica e danza

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Lo stesso argomento in dettaglio:Danza latino-americana.

L'America Latina è particolarmente conosciuta per le sue musiche ed i suoi balli; tra essi si annoverano: lasalsa, iltango, labachata, ilcha cha cha, ilmerengue, ilrock latino, ladanza moderna, e molte altre ancora.

Religione

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PaeseChiesa cattolica Romana[23]Protestantesimo[23]
Messico83,8%7,6%
Costa Rica63,4%22,9%
El Salvador44,3%35,3%
Guatemala47,9%38,2%
Honduras43,8%43,9%
Nicaragua55,7%30,4%
Panama66,8%21,3%
Argentina71%15%
Bolivia77%16%
Brasile61%26%
Cile64%17%
Colombia79%13%
Ecuador79%13%
Paraguay89%7%
Perù76%17%

La più diffusa religione in America Latina è quellacristiana. Al tempo dellaguerra fredda laChiesa cattolica aveva un predominio storico nelle terre dell'America Latina e una forte presenza, ma oggi è in crescita ilprotestantesimo - in diversi Paesi dell'America Latina - proporzionale al passaggio dal 7,6% della popolazione inMessico al 43,9% inHonduras.[23]

Il fenomeno migratorio latinoamericano

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Storia

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Favela diRocinha (Rio de Janeiro,Brasile)

Si può situare l'inizio del fenomeno migratorio contemporaneo partendo daglianni sessanta, quando a causa delle crisi di alcuni distretti minerari o agricoli dove da tempo vivevano popolazioni numerose si verificò il fenomeno dell'evacuazione di intere regioni. L'abbandono dei campi dovuto all'insufficienza dei redditi o dei salari agricoli fu un fenomeno comune a quasi tutti i Paesi latino-americani. Le destinazioni finali di queste migrazioni erano le grandicittà, invitanti soprattutto per una certa industrializzazione e lo sviluppo delsettore terziario.

L'incapacità delle autorità pubbliche di controllare questo fenomeno si dimostrò con la crescita smisurata di quartieri subnormali, chiamatifavelas inBrasile,villas miserias inArgentina,ranchitos inVenezuela,tugurios inColombia,guasmos inEcuador,casuchas inRepubblica Dominicana,pueblos jovenes inPerù,ciudadelas inBolivia,callampa aSantiago del Cile eciudades perdidas inMessico. Questo era il contesto sociale da cui partirono nelsecondo dopoguerra la maggior parte dei migranti che avevano come destinazioneNew York (come i portoricani),Londra (come igiamaicani e gli abitanti delleBarbados), gliStati meridionali degli Stati Uniti (come milioni di messicani) o laFlorida, come quasi due milioni dicubani scappati dal regime diFidel Castro.

Migrazioni interne

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Si sono registrate anche delle migrazioni interne all'area centro americana, caratterizzate dalla ricerca di opportunità di lavoro nel campo dell'industria petrolifera. InArgentina, la presenza dell'industria petrolifera nella zona dellaPatagonia, l'estrazione delcarbone e il conseguente sviluppo economico di isolati nuclei urbani hanno attirato numerosi gruppi di lavoratori con le proprie famiglie.

In qualche caso più limitato si sono registrate anche ondate migratorie per motivi politici. Si può quindi notare un quadro caratterizzato da una spiccata instabilità, anche dovuto a un incessante incremento demografico che continua ancora oggi.

Ilatinos negli Stati Uniti

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È possibile dire che si è avuto a che fare con una vera e propria rivoluzione sociale e demografica sull'intero scenario americano. ALos Angeles e aMiami ilatinos sono attualmente la maggioranza della popolazione e lospagnolo è la lingua più parlata in interi quartieri diChicago,Boston eFiladelfia. Verso la fine del 1996 il numero deilatinos superò quello degliafroamericani, divenendo il secondo gruppo etnico presente aNew York (anche se già da tempo rappresentavano la maggioranza assoluta nelBronx). Quattro anni dopo laCalifornia diventò il secondo Stato dopo ilNuovo Messico a presentare una società «a maggioranza di minoranza». Le conseguenze di questo fenomeno stanno avendo ripercussioni sulle politiche pubbliche e sull'intera dimensione culturale americana.

Ilatinos preferiscono stabilirsi nelle grandiaree metropolitane, infatti tutti i principali gruppi si concentrano nelle venti maggiori città del Paese. Los Angeles registra una popolazionesalvadoregna maggiore di quella residente aSan Salvador eNew York un numero diportoricani superiore aSan Juan e un numero didominicani pari aSanto Domingo.

Economia

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Agricoltura

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Piantagione di canna da zucchero aSan Paolo. Nel 2018 il Brasile è stato il più grande produttore mondiale, con 746 milioni di tonnellate. L'America Latina produce più della metà della canna da zucchero del mondo.
Piantagione di soia inMato Grosso. Nel 2020, il Brasile è stato il più grande produttore mondiale, con 130 milioni di tonnellate. L'America Latina produce metà della soia mondiale.

I quattro Paesi con la maggiore agricoltura inSud America sonoBrasile,Argentina,Cile eColombia.

InAmerica centrale, spiccano i seguenti:

  • Guatemala, uno dei dieci maggiori produttori al mondo di caffè, canna da zucchero,melone egomma naturale e uno dei quindici maggiori produttori dibanana e olio di palma;
  • Honduras, che è uno dei cinque maggiori produttori di caffè al mondo e uno dei dieci maggiori produttori di olio di palma;
  • Costa Rica, che è il maggior produttore mondiale di ananas;
  • Repubblica Dominicana, che è uno dei primi cinque produttori mondiali di papaya e avocado, e uno dei dieci maggiori produttori di cacao.
  • Messico, il più grande produttore mondiale di avocado, uno dei cinque principali produttori mondiali dipeperoncino, limone, arancio, mango, papaya,fragola, pompelmo,zucca e asparagi e uno dei dieci maggiori produttori mondiali di canna da zucchero, mais,sorgo,fagiolo, pomodoro,cocco, ananas, melone emirtillo.[25]

Bestiame

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Camion di un'azienda di carne in Brasile. L'America Latina produce il 25% della carne di manzo e di pollo del mondo.

IlBrasile è il più grande esportatore mondiale dicarne di pollo: 3,77 milioni di tonnellate nel 2019.[26][27] Il Paese è il proprietario della seconda mandria di bestiame più grande del mondo, 22,2% della mandria mondiale. Il Paese è stato il secondo maggior produttore dimanzo nel 2019, responsabile del 15,4% della produzione mondiale.[28] È stato anche il terzo produttore dilatte al mondo nel 2018. Quest'anno il Paese ha prodotto 35,1 miliardi di litri.[29] Nel 2019, il Brasile è stato il 4º più grande produttore dimaiale al mondo, con quasi 4 milioni di tonnellate.[30]

Nel 2018 l'Argentina è stato il quarto produttore mondiale dimanzo, con una produzione di tre milioni di tonnellate (solo dopo Stati Uniti, Brasile e Cina). L'Uruguay è anche un importante produttore di carne. Nel 2018 ha prodotto 589.000 tonnellate di carne bovina.[31]

Nella produzione dicarne di pollo il Messico è tra i dieci maggiori produttori al mondo, l'Argentina tra i quindici maggiori e il Perù e la Colombia tra i venti maggiori. Nella produzione dimanzo il Messico è uno dei dieci maggiori produttori al mondo e la Colombia è uno dei venti maggiori produttori. Nella produzione dicarne di maiale il Messico è tra i quindici maggiori produttori al mondo. Nella produzione dimiele l'Argentina è tra i cinque maggiori produttori al mondo, il Messico tra i dieci maggiori e il Brasile tra i quindici maggiori. In termini di produzione dilatte di vacca il Messico è tra i quindici maggiori produttori al mondo e l'Argentina tra i venti.[32]

Estrazione mineraria

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Miniera di ametista aAmetista do Sul. L'America Latina è un importante produttore di gemme come ametista, topazio, smeraldo, acquamarina e tormalina
Miniera di rame in Cile. L'America Latina produce più della metà del rame mondiale
Miniera di ferro aMinas Gerais. Il Brasile è il secondo esportatore mondiale di minerale di ferro.

IlCile contribuisce a circa un terzo della produzione mondiale dirame. Nel 2018 ilPerù è stato il secondo produttore mondiale diargento erame e il sesto produttore dioro (i tre metalli che generano il maggior valore), oltre a essere il terzo produttore mondiale dizinco estagno e quarto dipiombo. IlBrasile è il secondo esportatore mondiale diminerale di ferro, possiede il 98% delle riserve note diniobio nel mondo ed è uno dei cinque maggiori produttori mondiali dibauxite,manganese estagno. LaBolivia è il quinto produttore mondiale distagno, il settimo produttore diargento e l'ottavo produttore dizinco al mondo.[33][34]

IlMessico è il più grande produttore diargento nel mondo, rappresenta quasi il 23% della produzione mondiale, producendo più di 200 milioni di once nel 2019. Ha anche importanti miniere dirame ezinco e produce una quantità significativa dioro.[35]

Petrolio e gas

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Alcuni Paesi dell'America Latina sono tra i maggiori produttori di petrolio, il Brasile è il decimo produttore mondiale, il Messico il tredicesimo, il Venezuela il sedicesimo e la Colombia il ventiduesimo. La tabella seguente mostra i cinque Paesi con la produzione più alta.[36]

PaeseProduzione di olio
2018 (barili/giorno)
1Brasile (bandiera) Brasile2 587 000
2Messico (bandiera) Messico1 852 000
3Venezuela (bandiera) Venezuela1 484 000
4Colombia (bandiera) Colombia863 000
5Ecuador (bandiera) Ecuador517 000

Dato che Venezuela ed Ecuador consumano poco petrolio ed esportano la maggior parte della loro produzione, fanno parte dell'OPEC. Il Venezuela ha registrato un forte calo della produzione dopo il 2015 (dove ha prodotto 2,5 milioni di barili / giorno), scendendo nel 2016 a 2,2 milioni, nel 2017 a 2 milioni, nel 2018 a 1,4 milioni e nel 2019 a 877mila, per mancanza di investimenti.[37]

Nella produzione digas naturale, nel 2018, l'Argentina ha prodotto1524 bcf (miliardi di piedi cubi), il Messico ha prodotto 999, il Venezuela 946, il Brasile 877, la Bolivia 617, il Perù 451, la Colombia 379.[38]

Turismo

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Copacabana Palace, il miglior hotel delSud America, aRio de Janeiro

Nell'elenco delle destinazioni turistiche mondiali, nel 2018, ilMessico è stato il settimo Paese più visitato al mondo, con 41,4 milioni di turisti internazionali (e un reddito di 22,5 miliardi di dollari), buona parte dei quali dal confine con gli Stati Uniti. L'Argentina è stato il 47º Paese più visitato, con 6,9 milioni di turisti internazionali (e ricavi per 5,5 miliardi di dollari); ilBrasile è stato il 48º più visitato con 6,6 milioni di turisti (e ricavi per 5,9 miliardi di dollari); laRepubblica Dominicana al 49º posto con 6,5 milioni di turisti (e ricavi per 7,5 miliardi di dollari); ilCile al 53º posto con 5,7 milioni di turisti (e un reddito di 2,9 miliardi di dollari); ilPerù in posizione 60 con 4,4 milioni di turisti (e un reddito di 3,9 miliardi di dollari); laColombia 65º con 3,8 milioni di turisti (e ricavi per 5,5 miliardi di dollari); l'Uruguay 69º con 3,4 milioni di turisti (e un reddito di 2,3 miliardi di dollari); laCosta Rica 74º con tre milioni di turisti (e un reddito di 3,9 miliardi di dollari). Si noti che il numero di turisti non riflette sempre l'importo monetario che il Paese riceve dal turismo. Alcuni Paesi svolgono un turismo di livello superiore, ottenendo maggiori benefici. Il turismo inSud America è ancora poco evoluto: inEuropa, per esempio, i Paesi ottengono valori turistici annuali come 73,7 miliardi di dollari (Spagna), ricevendo 82,7 milioni di turisti o 67,3 miliardi di dollari (Francia) che ricevono 89,4 milioni di turisti. Mentre l'Europa ha ricevuto 710 milioni di turisti nel 2018 l'Asia 347 milioni e ilNord America 142,2 milioni, ilSud America solo 37 milioni, l'America centrale 10,8 milioni ed iCaraibi 25,7 milioni.[39]

Industrie

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EMS, la più grande industria farmaceutica brasiliana
Braskem, la più grande industria chimica brasiliana
Fabbrica di cioccolato Neugebauer aArroio do Meio. L'America Latina è specializzata nella lavorazione degli alimenti
Siderúrgica CSN, inVolta Redonda. Il Brasile è uno dei dieci maggiori produttori di acciaio al mondo; Il Messico è uno dei quindici più grandi e l'Argentina uno dei trenta più grandi
StabilimentoMercedes-Benz aSan Paolo. IlMessico e ilBrasile sono tra i dieci maggiori produttori di veicoli al mondo e l'Argentina tra i trenta maggiori.
Portico del calzaturificio uomo Democrata, aFranca. Il Brasile è il quarto produttore di scarpe al mondo

LaBanca Mondiale elenca ogni anno i principali Paesi produttori in base al valore di produzione totale. Secondo l'elenco del 2019, il Messico avrebbe la dodicesima industria più preziosa al mondo (217,8 miliardi di dollari), il Brasile ha la tredicesima più grande (173,6 miliardi di dollari), il Venezuela la trentesima (58,2 miliardi di dollari, tuttavia, che dipendono dal petrolio per ottenere questo valore), l'Argentina il 31º più grande (57,7 miliardi di $), la Colombia il 46º più grande (35,4 miliardi di $), il Perù il 50º più grande (28,7 miliardi di $) e il Cile il 51º più grande (28,3 miliardi di dollari).[40]

In America Latina pochi Paesi ottengono una proiezione nell'attività industriale: Brasile, Argentina, Messico e, in modo meno prominente, Cile. L'industrializzazione di questi Paesi, iniziata tardi, ha ricevuto un grande impulso dalla seconda guerra mondiale: ciò ha impedito ai Paesi in guerra di acquistare i prodotti che erano abituati a importare ed esportare ciò che producevano. Allora, beneficiando delle abbondanti materie prime locali, dei bassi salari pagati alla forza lavoro e di una certa specializzazione portata dagli immigrati, Paesi come Brasile, Messico e Argentina, oltre a Venezuela, Cile, Colombia e Perù, hanno potuto implementare grandi parchi industriali. In generale in questi Paesi ci sono industrie che richiedono poco capitale e tecnologia semplice per la loro installazione, come l'industria alimentare e tessile. Spiccano anche le industrie di base (acciaio, ecc.), nonché le industrie metallurgiche e meccaniche.

I parchi industriali di Brasile, Messico, Argentina e Cile, tuttavia, presentano una diversità e una raffinatezza molto maggiori, producendo articoli tecnologici avanzati. Nel resto dei Paesi dell'America Latina, principalmente in America centrale, predominano le industrie di trasformazione dei prodotti primari per l'esportazione.

Il Brasile è il leader industriale inAmerica meridionale. Nel campo dell'industria alimentare, nel 2019, il Brasile è stato il secondo esportatore mondiale di alimenti trasformati.[41][42][43] Nel 2016 il Paese è stato il 2º produttore dicellulosa al mondo e l'8º produttore dicarta.[44][45][46] In industria discarpa, nel 2019, il Brasile si è classificato al 4º posto tra i produttori mondiali.[47][48][49][50][51] Nel 2019 il Paese è stato l'8º produttore di veicoli e il 9º produttore diacciaio nel mondo[52][53][54]. Nel 2018,industria chimica del Brasile si è classificata all'8º posto nel mondo[55][56][57]. Nel campo dell'industria tessile il Brasile, sebbene nel 2013 fosse tra i cinque maggiori produttori mondiali, è poco integrato nel commercio mondiale.[58] Nel settore dell'aviazione, il Brasile haEmbraer, il terzo produttore di aeromobili al mondo, dietro soloBoeing eAirbus.

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  • Miniera di argento in Bolivia
    Miniera di argento in Bolivia
  • Piantagione di uva in Argentina. L'Argentina e il Cile sono tra i dieci maggiori produttori di uva e vino al mondo e il Brasile tra i venti maggiori.
    Piantagione di uva in Argentina. L'Argentina e il Cile sono tra i dieci maggiori produttori di uva e vino al mondo e il Brasile tra i venti maggiori.
  • Arance a San Paolo. Nel 2018 il Brasile è stato il più grande produttore mondiale, con 17 milioni di tonnellate. L'America Latina produce il 30% delle arance del mondo.
    Arance aSan Paolo. Nel 2018 il Brasile è stato il più grande produttore mondiale, con 17 milioni di tonnellate. L'America Latina produce il 30% delle arance del mondo.
  • Caffè a Minas Gerais. Nel 2018 il Brasile è stato il più grande produttore mondiale, con 3,5 milioni di tonnellate. L'America Latina produce metà del caffè mondiale.
    Caffè aMinas Gerais. Nel 2018 il Brasile è stato il più grande produttore mondiale, con 3,5 milioni di tonnellate. L'America Latina produce metà del caffè mondiale.
  • Allevamento di salmone in Cile. Un terzo di tutto il salmone venduto nel mondo proviene dal Paese.
    Allevamento di salmone in Cile. Un terzo di tutto il salmone venduto nel mondo proviene dal Paese.
  • Mais in Dourados. Brasile, Argentina e Messico sono tra i dieci maggiori produttori mondiali.
    Mais inDourados. Brasile, Argentina e Messico sono tra i dieci maggiori produttori mondiali.
  • Embraer, società industriale di produzione aeronautica brasiliana.
    Embraer, società industriale di produzione aeronautica brasiliana.
  • Complesso industriale di Klabin, in Ortigueira. Il Brasile è il secondo produttore di cellulosa e l'ottavo produttore di carta al mondo
    Complesso industriale di Klabin, inOrtigueira. Il Brasile è il secondo produttore di cellulosa e l'ottavo produttore di carta al mondo
  • Hering, a Santa Catarina, Brasile. Il Paese ha una delle cinque più grandi industrie tessili del mondo
    Hering, a Santa Catarina, Brasile. Il Paese ha una delle cinque più grandi industrie tessili del mondo
  • Smeraldo colombiano. Il Paese è il più grande produttore di smeraldi al mondo e il Brasile è uno dei maggiori produttori
    Smeraldo colombiano. Il Paese è il più grande produttore di smeraldi al mondo e il Brasile è uno dei maggiori produttori
  • Piantagione di girasole in Argentina. Il Paese è il terzo produttore mondiale di semi di girasole.
    Piantagione di girasole in Argentina. Il Paese è il terzo produttore mondiale di semi di girasole.
  • Pecore in Argentina. Il Paese è l'undicesimo produttore di lana al mondo.
    Pecore in Argentina. Il Paese è l'undicesimo produttore di lana al mondo.
  • Ananas a Veracruz, Messico. L'America Latina produce il 35% dell'ananas del mondo.
    Ananas a Veracruz, Messico. L'America Latina produce il 35% dell'ananas del mondo.
  • Ciliegie cilene. Il Cile è uno dei cinque maggiori produttori di amarene al mondo.
    Ciliegie cilene. Il Cile è uno dei cinque maggiori produttori di amarene al mondo.
  • Piantagione di palma da olio a Magdalena, Colombia. Il Paese è uno dei primi cinque produttori mondiali di olio di palma.
    Piantagione di palma da olio a Magdalena, Colombia. Il Paese è uno dei primi cinque produttori mondiali diolio di palma.
  • Banana in Ecuador. Il Paese è il più grande esportatore di banane al mondo. L'America Latina produce circa il 30% della banana mondiale
    Banana in Ecuador. Il Paese è il più grande esportatore di banane al mondo. L'America Latina produce circa il 30% della banana mondiale
  • Produzione di miele in Argentina. Il Paese è il terzo produttore di miele al mondo.
    Produzione di miele in Argentina. Il Paese è il terzo produttore di miele al mondo.
  • Kiwi cileno. Il Paese è uno dei dieci maggiori produttori di kiwi al mondo.
    Kiwi cileno. Il Paese è uno dei dieci maggiori produttori di kiwi al mondo.

Trasporti

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Rodovia dos Bandeirantes,Brasile
Ruta 9 / 14 aZarate,Argentina
Ponte Rio-Niterói nellabaia di Guanabara inBrasile
Aeroporto internazionale di Rio de Janeiro
Porto di Itajaí,Santa Catarina,Brasile

Il trasporto in America Latina è sostanzialmente effettuato in modalitàautostrada, la più sviluppata della regione. Esiste anche una notevole infrastruttura diporti eaeroporti. Il settoreferroviario efiume, sebbene abbia un potenziale, viene solitamente trattato in modo secondario.

Il Brasile ha più di 1,7 milioni di chilometri distrade, di cui215000 km asfaltati e circa14000 kmstrade divise. Le due autostrade più importanti del Paese sono BR-101 e BR-116.[59] L'Argentina ha più di600000 km di strade, di cui circa70000 km sono asfaltate e circa25000 km sono autostrade divise. Le tre autostrade più importanti del Paese sono Ruta 9, Ruta 7 e Ruta 14.[59] La Colombia ha circa210000 km di strade e circa23000 km sono divisi in autostrade.[60] Il Cile ha circa82000 km di strade, 20 000 delle quali sono asfaltate e circa2000 km sono strade divise. L'autostrada più importante del Paese è Ruta 5 (Panamericana)[61] In Sud America questi quattro Paesi hanno la migliore infrastruttura stradale e il maggior numero di autostrade a doppia corsia.

La rete stradale messicana ha un'estensione di366095 km, di cui116802 km asfaltati. Di essi10474 km sono autostrade a più corsie:9544 km sono autostrade a quattro corsie e il resto ha sei o più corsie.[62][63]

A causa delleCordigliera delle Ande,Rio delle Amazzoni eForesta Amazzonica ci sono sempre state difficoltà nell'attuare strade transcontinentali o bi-oceaniche. Praticamente l'unica rotta che esisteva era quella che collegava il Brasile con Buenos Aires, in Argentina e poi con Santiago, in Cile. Tuttavia, negli ultimi anni, con gli sforzi congiunti dei Paesi, hanno iniziato a emergere nuove rotte, come Brasile-Perù (Carretera Interoceánica), e una nuova autostrada tra Brasile, Paraguay, Argentina settentrionale e Cile settentrionale (Corridoio Bioceanico).

Ci sono più di 2 000 aeroporti in Brasile. Il Paese ha il secondo più grande numero di aeroporti al mondo, dietro solo agli Stati Uniti. L'Aeroporto di San Paolo-Guarulhos, situato nella regione metropolitana di San Paolo, è il più grande e il più trafficato del Paese: l'aeroporto collega San Paolo con praticamente tutte le principali città del mondo. Il Brasile ha 44 aeroporti internazionali, comeRio de Janeiro,Brasilia,Belo Horizonte,Porto Alegre,Florianópolis,Cuiabá,Salvador,Recife,Fortaleza,Belém eManaus, tra gli altri. L'Argentina ha importanti aeroporti internazionali comeBuenos Aires,Córdoba,Bariloche,Mendoza,Salta,Puerto Iguazú,Neuquén eUsuhaia, tra gli altri. Il Cile ha importanti aeroporti internazionali comeSantiago,Antofagasta,Puerto Montt,Punta Arenas eIquique, tra gli altri. La Colombia ha importanti aeroporti internazionali comeBogotà,Medellín,Cartagena,Cali eBarranquilla, tra gli altri. Il Perù ha importanti aeroporti internazionali comeLima,Cuzco eArequipa. Altri aeroporti importanti sono quelli nelle capitali dell'Uruguay (Montevideo), Paraguay (Asunción), Bolivia (La Paz) e Ecuador (Quito). I dieci aeroporti più trafficati del Sud America nel 2017 sono stati São Paulo-Guarulhos (Brasile), Bogotà (Colombia), São Paulo-Congonhas (Brasile), Santiago (Cile), Lima (Perù), Brasilia (Brasile), Rio di Janeiro. (Brasile), Buenos Aires-Aeroparque (Argentina), Buenos Aires-Ezeiza (Argentina) e Minas Gerais (Brasile).[64]

Ci sono 1 834 aeroporti in Messico, il terzo più grande numero di aeroporti per Paese nel mondo.[65] I sette maggiori aeroporti, che assorbono il 90% dei viaggi aerei, sono (in ordine di traffico aereo):Città del Messico,Cancún,Guadalajara,Monterrey,Tijuana,Acapulco ePuerto Vallarta. Considerando tutta l'America Latina, i dieci aeroporti più trafficati nel 2017 sono stati Città del Messico (Messico), San Paolo-Guarulhos (Brasile), Bogotà (Colombia), Cancun (Messico), San Paolo-Congonhas (Brasile), Santiago (Cile), Lima (Perù), Brasilia (Brasile), Rio de Janeiro (Brasile) e Tocumen (Panama).[64]

In relazione aiporti, il Brasile ha alcuni dei porti più trafficati del Sud America, comePorto di Santos,Porto di Rio de Janeiro,Porto di Paranaguá,Porto di Itajaí,Porto di Rio Grande ePorto di Suape. L'Argentina ha porti comePorto di Buenos Aires ePorto di Rosario. Il Cile ha importanti porti inValparaíso,Caldera,Mejillones,Antofagasta,Iquique,Arica ePuerto Montt. La Colombia ha porti importanti comeBuenaventura eBaia di Cartagena. Il Perù ha importanti porti inCallao,Ilo eMatarani. I quindici porti più attivi del Sud America sono Porto di Santos (Brasile), Porto di Bahía de Cartagena (Colombia), Callao (Perù), Guayaquil (Ecuador), Buenos Aires (Argentina), San Antonio (Cile), Buenaventura (Colombia), Itajaí (Brasile), Valparaíso (Cile), Montevideo (Uruguay), Paranaguá (Brasile), Rio Grande (Brasile), São Francisco do Sul (Brasile), Manaus (Brasile) e Coronel (Cile).[66]

I quattro principali porti marittimi che concentrano circa il 60% del traffico merci inMessico sonoAltamira eVeracruz nelgolfo del Messico eManzanillo eLázaro Cárdenas nell'Oceano Pacifico. Considerando tutta l'America Latina, i dieci porti più grandi in termini di movimento sono: Colón (Panama), Santos (Brasile), Manzanillo (Messico), Bahía de Cartagena (Colombia), Pacífico (Panama), Callao (Perù), Guayaquil (Ecuador), Buenos Aires (Argentina), San Antonio (Cile) e Buenaventura (Colombia).[67]

La reteferroviaria brasiliana ha un'estensione di circa 30 000 chilometri. Fondamentalmente è utilizzato per il trasporto di minerali.[68] La ferrovia argentina La rete, con47000 km di strade, era una delle più grandi al mondo e continua ad essere la più lunga dell'America Latina. Aveva circa100000 km di rotaie, ma il sollevamento dei binari e l'enfasi posta sul trasporto motorizzato lo ridussero gradualmente. Ha quattro diversi percorsi e collegamenti internazionali con Paraguay, Bolivia, Cile, Brasile e Uruguay. Il Cile ha quasi7000 km di ferrovie, con collegamenti con Argentina, Bolivia e Perù. La Colombia ha solo circa35000 km di ferrovie.[69]

Tra i principalirotte navigabili brasiliani, due spiccano:Corso d'acqua Paraná-Tieté (che ha una lunghezza di2400 km, 1 600 nel fiume Paraná e800 km nel fiume Tietê, prosciugando la produzione agricola dagli stati di Mato Grosso, Mato Grosso do Sul, Goiás e parte di Rondônia, Tocantins e Minas Gerais) eCorso d'acqua Solimões-Amazonas (ha due sezioni: Solimões, che va da Tabatinga a Manaus, con circa1600 km, e Amazonas, che si estende da Manaus a Belém, con1650 km. Quasi tutto il trasporto di passeggeri dalla pianura amazzonica viene effettuato da questa via d'acqua, oltre a praticamente tutto il trasporto di merci che va al principali centri regionali di Belém e Manaus). In Brasile, questo trasporto è ancora sottoutilizzato: le sezioni più importanti delle vie navigabili interne, dal punto di vista economico, si trovano nel sud-est e nel sud del Paese. Il suo pieno utilizzo dipende ancora dalla costruzione di chiuse, grandi lavori di dragaggio e, principalmente, dai porti che consentono l'integrazione intermodale. InArgentina, la rete di vie navigabili è costituita dai fiumi La Plata, Paraná, Paraguay e Uruguay. I principali porti fluviali sonoZárate eCampana. Il porto di Buenos Aires è storicamente il primo per importanza individuale, ma l'area conosciuta come Up-River, che si estende per67 km della porzione Santa Fé del fiume Paraná, riunisce 17 porti che concentrano il 50% del esportazioni totali del Paese.

Energia

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Tra i maggiori produttori mondiali di energia elettrica ci sono alcuni Paesi dell'America Latina: il Brasile è l'ottavo produttore, il Messico il tredicesimo e l'Argentina il trentesimo. I maggiori produttori a livello regionale sono riassunti nella tabella seguente.[70]

PaeseProduzione di energia elettrica
2016 (milioni kWh)
1Brasile (bandiera) Brasile568 000
2Messico (bandiera) Messico303 000
3Argentina (bandiera) Argentina132 000
4Venezuela (bandiera) Venezuela109 000
5Cile (bandiera) Cile76 000

Brasile

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Diga di Itaipú aParaná.
Energia eolica aParnaíba.
Centrale nucleare di Angra aAngra dos Reis,Rio de Janeiro
Complesso solare Pirapora, il più grande del Brasile e dell'America Latina con 321 MW.

Il governo brasiliano ha intrapreso un ambizioso programma per ridurre la dipendenza dal petrolio importato. Le importazioni in precedenza rappresentavano oltre il 70% del fabbisogno di petrolio del Paese, ma il Brasile è diventato autosufficiente in termini di petrolio nel 2006-2007. Il Brasile è stato il decimo produttore di petrolio al mondo nel 2019, con 2,8 milioni di barili / giorno. La produzione riesce a soddisfare la domanda del Paese.[37] all'inizio del 2020, nella produzione dipetrolio egas naturale, il Paese ha superato per la prima volta i 4 milioni di barili di petrolio equivalente al giorno. Nel gennaio di quest'anno sono stati estratti 3,168 milioni di barili di petrolio al giorno e 138,753 milioni di metri cubi di gas naturale.[71]

Il Brasile è uno dei principali produttori mondiali dienergia idroelettrica. Nel 2019, il Brasile aveva 217 impianti idroelettrici in funzione, con una capacità installata di98581 MW, il 60,16% della produzione di energia del Paese.[72] Nella produzione totale di elettricità, nel 2019 il Brasile ha raggiunto170000 MW di capacità installata, oltre il 75% da fonti rinnovabili (il maggioranza, idroelettrico).[73][74]

Nel 2013 laRegione Sudest ha utilizzato circa il 50% del carico del Sistema Integrato Nazionale (SIN), essendo la principale regione che consuma energia nel Paese. La capacità di generazione elettrica installata nella regione è stata di quasi42500 MW, che rappresentava circa un terzo della capacità di generazione del Brasile. La generazioneidroelettrica ha rappresentato il 58% della capacità installata della regione, con il restante 42% corrispondente sostanzialmente alla generazionetermoelettrica. San Paolo rappresentava il 40% di questa capacità; Minas Gerais di circa il 25%; Rio de Janeiro del 13,3%; e Espírito Santo ha rappresentato il resto. LaRegione Sud possiede laDiga di Itaipú, che è stata la più grande centrale idroelettrica del mondo per diversi anni, fino all'inaugurazione dellaDiga delle Tre Gole in Cina. Rimane il secondo più grandeidroelettrico operante al mondo. Il Brasile è comproprietario dello stabilimento di Itaipu conParaguay: la diga si trova sulfiume Paraná, al confine tra Paesi. Ha una capacità di generazione installata di 14GW per venti unità di generazione da700 MW ciascuno.Regione nord ha grandi impianti idroelettrici, comeDiga di Belo Monte eDiga di Tucuruí, che producono gran parte dell'energia nazionale. Il potenziale idroelettrico del Brasile non è stato ancora pienamente sfruttato, quindi il Paese ha ancora la capacità di costruire diversi impianti di energia rinnovabile nel proprio territorio.[75][76]

Nel 2019 è stato stimato che il Paese aveva un potenziale di generazione stimatoenergia eolica di circa522 GW (questo, solo a terra), energia sufficiente per soddisfare il triplo della domanda attuale del Paese. A luglio del 2022, secondo ONS, la capacità totale installata di energia eolica era di22 GW, confattore di capacità medio del 58%.[77][78] Mentre la media mondiale dei fattori di capacità di produzione eolica è del 24,7%, ci sono aree nel nord del Brasile, specialmente nello Stato di Bahia, dove alcuni parchi eolici registrano con fattori di capacità media superiori al 60%; il fattore di capacità medio nellaRegione Nordest è del 45% sulla costa e del 49% nell'entroterra. Nel 2019 l'energia eolica rappresentava il 9% dell'energia generata nel Paese.[79][80][81] Nel 2021 il Brasile è stato il 7º Paese al mondo per potenza eolica installata (21 GW) e il 4° produttore mondiale di energia eolica (72 TWh), dietro solo a Cina, USA e Germania.[82]

L'energia nucleare rappresenta circa il 4% dell'elettricità del Brasile. Il monopolio della generazione di energia nucleare è di proprietà di Eletronuclear (Eletrobrás Eletronuclear S / A), una consociata interamente controllata di Eletrobrás. L'energia nucleare è prodotta da due reattori ad Angra. Si trova presso il Central Nuclear Almirante Álvaro Alberto (CNAAA) sulla Praia de Itaorna ad Angra dos Reis, Rio de Janeiro. Consiste di due reattori ad acqua pressurizzata, Angra I, con una capacità di657 MW, collegati alla rete elettrica nel 1982, e Angra II, con una capacità di1350 MW, collegati nel 2000. Un terzo reattore, Angra III, con una potenza prevista di1350 MW, dovrebbe essere terminato.[83][84]

A partire da ottobre 2022, secondo ONS, la capacità totale installata del fotovoltaicoenergia solare è stata di21 GW, con una media delfattore di capacità del 23%.[85][86] Alcuni degli stati brasiliani più irradiated sono MG ("Minas Gerais"), BA ("Bahia") e GO (Goiás), che hanno effettivamente record a livello mondiale di irradiation. Nel 2019, l'energia solare ha rappresentato l'1,27% dell'energia generata nel Paese.[87][88] Nel 2021 il Brasile è stato il 14º Paese al mondo in termini di energia solare installata (13 GW) e l'11° produttore di energia solare al mondo (16,8 TWh).[89][90]

Nel 2020 il Brasile è stato il secondo Paese al mondo per produzione di energia attraversobiomassa (produzione di energia da biocombustibili solidi e rifiuti rinnovabili), con15,2 GW installati.[91]

Note

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  5. ^ José María Torres Caicedo,Las dos Américas, inEl Correo de Ultramar, 15 febbraio 1857.
  6. ^ab R. Pasqualin,op. cit., p. 10.
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