| Amatori Rugby Milano Rugby a 15 | |
|---|---|
| Uniformi di gara | |
| Dati societari | |
| Città | Milano |
| Paese | |
| Federazione | Federazione Italiana Rugby |
| Fondazione | 1927 |
| Scioglimento | 2011 |
| Storico nomi |
|
| Palmarès | |
| Scudetti | 18 |
| Coppe Italia | 1 |
| Modifica dati su Wikidata ·Manuale | |
L'Amatori Rugby Milano fu un clubrugbisticoitaliano diMilano.
Fondato nel 1927, era tra le più antiche società di rugby, nonché la più titolata, d'Italia, avendo vinto 18 campionati nazionali e unaCoppa Italia.
Inizialmente parte della societàcalcisticaAmbrosiana, con il cui nome vinse il primo campionato italiano assoluto e dal quale si scisse quasi subito assumendo il nome attuale, conobbe il suo momento migliore nell'anteguerra, conquistando 13 dei 15 titoli in palio e dando vita a una rivalità con ilRugby Roma che caratterizzò buona parte deglianni trenta; vinse un quattordicesimo titolo nell'immediato dopoguerra e, dopo un lento declino e la retrocessione in serie B nel 1969, si ripropose a livello nazionale neglianni novanta, quando accoppiò per un breve periodo il suo nome a quello della polisportiva la cui capofila era l'Associazione Calcio Milan diSilvio Berlusconi e contese alBenetton la supremazia in campionato, aggiudicandosi quattro ulteriori scudetti, con i quali raggiunse il primato tuttora insuperato di 18 titoli vinti; dopo aver ceduto il titolo sportivo alCalvisano nel 1998, lo riacquisì nel 2002 a seguito di una rifondazione societaria; oscillante da allora traserie A eB, nel 2011 militava in tale ultima categoria quando ne fu esclusa per decisione federale a causa della diserzione in tre incontri consecutivi.Al 2020 l'Amatori Union Rugby Milano è l’erede più diretto del club sotto l’aspetto della continuità societaria: fu infatti fondato nel 2015 dalla fusione dell'Amatori Rugby Milano junior, istituito nel 2005 come costola giovanile del club seniores, poi distaccatosi e presente in serie C nel 2013-14, e delRugby Union 96, giovane società del capoluogo lombardo con esperienza di serie B[1].
Nell'ultimo periodo della sua recente attività, tra gennaio 2010 e ottobre 2011, la squadra disputò le sue gare interne all'Arena Civica diMilano.
Il rugby aMilano era presente già dal primo anteguerra: l'Unione Sportiva Milanese,squadra di calcio, aveva allestito una formazione dirugby tra i cui animatori figuravaStefano Bellandi, figura atipica di sportivo che, a parte il suo mestiere di economo alteatro alla Scala, fu calciatore, rugbista, arbitro egiornalista[2]; nel dopoguerra lo stesso Bellandi fu l'animatore del rinnovato movimento rugbistico aMilano e promotore della formazione dellaFederazione Italiana Rugby[2].

Il club nacque nel 1927 dalla fusione dello Sport Club Italia con la citataUnione Sportiva Milanese come sezione rugbistica dell'Ambrosiana[3]; il calendario assegnò all'Ambrosiana l'incontro d'apertura delprimo campionato contro ilG.S. Michelin alvelodromo Umberto I diTorino[4]; le condizioni del tempo le impedirono di essere la prima squadra a scendere in campo in un incontro ufficiale di rugby inItalia, anche se le diedero la singolarità statistica di essere protagonista del primo incontro rinviato del campionato italiano.Tale torneo vide la finale tra Ambrosiana eS.S. Lazio, e la squadra milanese si impose 3-0 nell'incontro di spareggio aBologna[5], dopo che ciascuna ebbe vinto la propria gara interna[6] (5-0 per la Lazio a Roma[7], 10-3 per l'Ambrosiana nel ritorno a Milano[8]).

Alla fine del torneo l'Ambrosiana estromise la squadra di rugby, che così si riorganizzò in proprio al Dopolavoro Pirelli e prese il nome diAmatori Rugby Milano[3]; nei tornei a seguire si ripropose il duello tra Milano e laCapitale, quest'ultima nel1929-30 rappresentata dall'A.S. Roma (vittoria dell'Amatori per due punti di vantaggio nel girone unico[6]) e dal1930-31 dallaRugby Roma (battuta nella doppia finale con un 18-8 complessivo, 3-0 e 15-8[6]).
Al termine del campionato1932-33, vinto sulBologna, l'Amatori affrontò una grave scissione: guidati da Stefano Bellandi, un gruppo di giocatori — tra cui il capitano Piero Paselli, Barzaghi,Aymonod e Tagliabue — si accasarono il 15 ottobre 1933 presso la sede milanese dell'Associazione nazionale bersaglieri e crearono il gruppo sportivo omonimo, con campo di gioco allo stadio Giuriati[3][9]; nonostante la perdita di diversi elementi di spicco l'Amatori si aggiudicò il suo sesto titolo consecutivo nel1934[10]; tra il 1935 e il 1938, sotto la guida delfranceseJulien Saby, si alternò due volte con Roma alla testa della classifica finale del campionato e, dopo la sostanziale messa in disarmo di quest'ultima con il ritorno nel club calcistico giallorosso, rimase da sola a dominare il torneo, che la vide conquistare la Stella nel1940 e rimanere padrona incontrastata fino a tutto l'anteguerra (alla fine furono 13 i tornei conquistati nelle 15 edizioni prebelliche).
Alla ripresa delle competizioni nel1945-46 l'Amatori si trovò di nuovo in finale contro la ricostituitaRugby Roma e conquistò il suo quattordicesimo scudetto, ma oramai la generazione di giocatori che ne aveva sancito la supremazia era in declino oppure morta in guerra (come Giacomo Campagna e Arturo Re Garbagnati, 12 volte Nazionale tra il 1936 e il 1942), e il testimone passò per un breve tempo nelle mani della stessa Roma (due scudetti) e poi del Veneto.
Nel quindicennio che seguì il club riuscì a permanere in pianta più o meno stabile nelle zone alte della classifica di serie A (miglior risultato, il secondo posto nel1949-50[11]); dopo tre terzi posti tra il 1956 e il 1962 la squadra iniziò un declino che la portò a lottare per la salvezza (nono posto nel1963[12] e nel1965[13], decimo nel1966[14]) e, nel1968, la vide piazzarsi all'ultimo posto in classifica e retrocedere in serie B[15][16].

Il 1972 fu addirittura l’anno della retrocessione inserie C, che coincise con una grave crisi finanziaria del club e una pesante controversia politica che ebbe ripercussioni anche a livello nazionale: in cerca di capitali per sopravvivere, il suo presidente Mario Campagna si accordò con i dirigenti di Fiamma, il gruppo sportivo di ispirazioneneofascista delMovimento Sociale Italiano[17], per fare entrare l’Amatori in tale consesso; per scongiurare tale eventualità alcuni giocatori contattarono i dirigenti del Canottieri Olona che si dichiararono disponibili a rilevare il club e ad abbinarvi il proprio nome; ciò comportava anche una serie di rimozioni di dirigenti che avevano provocato la discesa della squadra in terza divisione[18]; quando fu chiaro che Campagna non aveva interesse all’offerta dei Canottieri ed era intenzionato all’abbinamento con Fiamma, otto giocatori lasciarono il club denunciando il salto di qualità dell’infiltrazione neofascista, per la prima volta nella stanza dei bottoni di un club di lunga tradizione sportiva[17]; la vicenda ebbe una vasta eco e fu ripresa anche dalla stampa nazionale[18] che colse l’occasione per gettare luce sul fenomeno dello sport usato dall’estrema destra come veicolo di consenso politico[17].
La permanenza in C durò una sola stagione, ma dopo quattro anni di B il club tornò di nuovo in terza serie per analogo periodo.Nel 1981, sotto la guida diMarco Bollesan, che aveva chiuso la carriera di giocatore proprio quell'anno nel club milanese, la squadra iniziò la risalita verso la massima categoria, che completò alla fine del torneo 1984-85; dopo un paio di campionati d'assestamento, in cui la squadra riuscì a guadagnare un'agevole salvezza, nel1987-88, primo torneo con iplay-off, si classificò quinta e accedette ai quarti di finale, tuttavia venendo subito eliminata dalPetrarca[19].
Nel 1988 l'Amatori rientrò nel progetto, voluto daSilvio Berlusconi, di creare un polo sportivo unico a Milano, laPolisportiva Milan, la cui capofila fosse l'omonima squadra di calcio e che comprendesse diverse discipline (per esempio lapallavolo con ilGonzaga o l'hockey su ghiaccio con iDevils[20]); inizialmente la squadra mantenne il nome originario e assunse la sponsorizzazione del gruppo bancario-assicurativoMediolanum e, con tale denominazione, giunse fino alle semifinali di campionato nel1989[21] e nel1990[22] sotto la guida diGuy Pardiès.

Già composta da elementi comeFranco Properzi, i fratelliMarcello eMassimo Cuttitta, Roberto Crotti,Pierpaolo Pedroni eGiambattista Croci, tutti già inNazionale o prossimi a esservi convocati, e il fuoriclasseaustralianoDavid Campese, la rosa fu quindi integrata dall'italo-argentinoDiego Domínguez, daMassimo Bonomi,Alessandro Ghini eMassimo Giovanelli, anch'essi nell'orbita della Nazionale; il campionato1990-91 vide l'Amatori Mediolanum imporsi nella finale-scudetto per 37-18 sulBenetton alTardini diParma[23] e vincere il suo quindicesimo scudetto, a 45 anni di distanza dal più recente.
Fino al 1996 furono quattro i titoli vinti, tutti contro ilBenetton in finale: nel1993 con un 41-15 al termine di un incontro molto nervoso e sempre al limite della rissa[24], nel1995, al termine di una finale senza mete, vinta 27-15 e caratterizzata solo da calci piazzati (8 diDiego Domínguez) edrop (uno diMassimo Bonomi)[25] e nel1996 in rimonta 23-17, dopo aver chiuso il primo tempo per 9-17 e in svantaggio di un uomo a causa dell'espulsione diFranco Properzi[26].

Fin dal 1993 la squadra aveva assunto sia il nome che i colori dell'Associazione Calcio Milan[27]: alla tradizionale tenuta bianca e nera era stata sostituita quella, uguale per tutta la polisportiva, rossa e nera. La finale del campionato1993-94 fu l'unica che il Milan non disputò contro il Benetton, ma contro la sfavoritaL’Aquila che, tuttavia, nella gara scudetto disputatasi aPadova, si impose 23-15[28]; la seconda finale persa, quella del1996-97, fu quella che di fatto pose fine al decennio diSilvio Berlusconi: aVerona il Benetton vinse 34-29[29].
Già orfana diDavid Campese, che aveva lasciato il club nel 1995 per tornare inAustralia, il Milan perse anche Domínguez, trasferitosi nel giugno 1997 alloStade français dopo2966 punti marcati nel campionato italiano e il primato in classifica marcatori di sette edizioni consecutive del torneo[30]; ciononostante la squadra colse la sua unica vittoria di sempre inHeineken Cup nella fase a gironi della stagione1997-98, al Giuriati contro ilLeinster, per 33-32 (con 5 mete, una ciascuna daVaccari,Gómez,Marcello Cuttitta,Platania e ilneozelandese Turner[31]).
Tuttavia il club, trascurato dalla proprietà che non lo riteneva più un veicolo di promozione[32], non si qualificò per iplay-off del1997-98, e a fine stagione la squadra — dopo il previsto smantellamento della polisportiva rossonera già iniziato a partire dal 1994[33] e che aveva risparmiato fino a quel momento, oltre al calcio, solo il rugby[34] — benché non retrocessa, si trovò totalmente sprovvista dei mezzi economici per continuare a disputare il campionato e cedette giocatori e titolo sportivo alCalvisano[35][36]; più tardi la polisportiva fu anche oggetto di indagine da parte della magistratura, per via di alcuni compensi non dichiarati alfisco nel periodo in cui ilrugby era ancora formalmente dilettantistico[37].
Dal 1998, di conseguenza, il club esistette solo nella denominazione sociale delRugby Calvisano, che aveva adottato la nuova ragione sociale diAmatori & Calvisano e in tale veste disputò i successivi campionati di serie A1; nel 2002 un gruppo di ex giocatori dell'Amatori, guidati dall'ex capitanoMassimo Giovanelli eMarcello Cuttitta, quest'ultimo in veste di tecnico, ricostituì la società e si iscrisse, sotto le insegne dell'Iride Cologno, al campionato nazionale diserie C[38], riacquisendo il titolo sportivo che il Calvisano restituì, rispettando l'accordo stipulato quattro anni prima[38]; nel 2003, sempre in serie C, la squadra riprese anche il nome di Amatori Rugby Milano[38]; alla fine della stagione 2003-04 giunse la promozione inserie B e, dopo tre stagioni, l'Amatori giunse alla finale dei playoff promozione di serie A, tuttavia venendo sconfitta daNoceto[39], mentre l'anno successivo, sempre all’ultimo atto, mancò la promozione contro ilSan Gregorio[40].

Nell’estate 2008 laLeonessa, formazione nata dall’unione diBrescia e Rovato, si fuse con l’Amatori[41] dando vita alla nuova societàAmatori Rugby Milano 2008 il cui titolo sportivo era inserie A1[42]; il 17 gennaio 2010 la squadra abbandonò il vecchio campo comunale “Giuriati” per disputare le gare interne all'Arena Civica[43], storico impianto diatletica leggera che in passato ospitò incontri delle Nazionali sia dicalcio che dirugby[43].
Dopo aver chiuso il campionato diserie A1 2009-10 al 7º posto, l'Amatori incorse in una crisi societaria che lo portò,la stagione successiva, all'ultimo posto e alla retrocessione, al termine degli spareggi[44], in serie B 2011-12.
Il 12 ottobre 2011, dopo due incontri di campionato disertati per mancanza di giocatori, la società fu rilevata da un nuovo proprietario, l'industrialeaquilano Carlo Navarra[45] ma stante l'impossibilità, per la terza volta di seguito, di schierare quindici uomini in campo, laFIR decise l'esclusione della squadra dal campionato.L'Amatori partiva da una penalizzazione di 12 punti in classifica per non avere schierato le squadre Under-14 e Under-16 nei rispettivi campionati di categoria[46].
| Cronistoria dell’Amatori Rugby Milano |
|---|
|
La tenuta di gioco originale dell'Ambrosiana, quella con la quale prese parte al primo campionato, consisteva in una maglia bianca con una croce rossa, pantaloncini e calzettoni neri.Dopo l'uscita dall'Ambrosiana, l'Amatori assunse ilbianco enero (ripresi da quelli dell'Unione Sportiva Milanese da cui la squadra trae origine) come colori sociali, ma scomparve dalla maglia la croce, che per un periodo, neglianni trenta, rimase come stemma a simboleggiare la città diMilano.
Nel dopoguerra la squadra si diede come stemma il simbolo attuale, una “A” la cuicravatta è un pallone da rugby; la metà sinistra della lettera è bianca, quella destra è nera; lo stemma comparve sulle maglie della squadra insieme allastella d'oro al Merito Sportivo per i 10 titoli nazionali vinti.
Nel periodo di comunanza societaria con l'A.C. Milan la squadra, oltre ad assumere il nome dell'omonimo club calcistico, ne assunse anche i colori sociali e il simbolo; dopo la fusione con il Calvisano e la successiva ricostituzione, l'Amatori tornò alla classica tenuta con maglia bianca con il simbolo sulla sinistra, pantaloncini e calzettoni neri; la tenuta alternativa è invece completamente nera.
La sede storica dell'Amatori Milano fino a tutto il 2009 fu ilcentro sportivo “Mario Giuriati”; tale impianto, costruito nel 1929[47] e ristrutturato nel 1995[47] si trova in via Carlo Pascal, in zonaCittà Studi; dotato di una tribuna coperta di 1 000 posti ospita gare diatletica leggera ecalcio a 5 oltre, ovviamente, al rugby.Al “Giuriati” disputano le gare interne anche ilRugby Milano e il Grande Milano, quest'ultima fondata sulla fusione diCUS Milano e Chicken Club[47]; l'impianto è concesso in uso alPolitecnico per le attività sportive universitarie.
Il 17 gennaio 2010 l'Amatori assunse l'Arena Civica quale impianto interno[43]; l'Arena, giàAnfiteatro Napoleonico, fu edificata su un progetto diLuigi Canonica nei primi anni delXIX secolo e divenne di proprietà comunale nel1870[43].L'Arena ospitò sia il primo incontro dellaNazionale italiana di calcio nel 1910 contro laFrancia, che la prima apparizione interna di quella dirugby, nel 1930 contro laSpagna; dal 1958 non ospita più incontri calcistici di alto livello (l'ultimo fu dell'Inter in una competizione europea)[43].Capace di 10 000 posti, è dotata di pista di atletica e ha ospitato anche incontri di calcio femminile efootball americano, oltre che eventi musicali[43].Monumento nazionale, è tutelato dallaSoprintendenza milanese ai Beni Architettonici e Paesaggistici[43].

Altri progetti
| Squadre campioni d’Italia di rugby a 15 | |
|---|---|
| Amatori Milano (1929-34) ·Rugby Roma (1935) ·Amatori Milano (1936) ·Rugby Roma (1937) ·Amatori Milano (1938-46) ·Ginnastica Torino (1947) ·Rugby Roma (1948-49) ·Parma (1950) ·Rovigo (1951-54) ·Parma (1955) ·Treviso (1956) ·Parma (1957) ·Fiamme Oro (1958-61) ·Rovigo (1962-64) ·Partenope (1965-66) ·L’Aquila (1967) ·Fiamme Oro (1968) ·L’Aquila (1969) ·Petrarca (1970-74) ·Brescia (1975) ·Rovigo (1976) ·Petrarca (1977) ·Treviso (1978) ·Rovigo (1979) ·Petrarca (1980) ·L’Aquila (1981-82) ·Benetton (1983) ·Petrarca (1984-87) ·Rovigo (1988) ·Benetton (1989) ·Rovigo (1990) ·Amatori Milano (1991) ·Benetton (1992) ·Amatori Milano (1993) ·L’Aquila (1994) ·Milan (1995-96) ·Benetton (1997-99) ·Rugby Roma (2000) ·Benetton (2001) ·Viadana (2002) ·Benetton (2003-04) ·Calvisano (2005) ·Benetton (2006-07) ·Calvisano (2008) ·Benetton (2009-10) ·Petrarca (2011) ·Calvisano (2012) ·Mogliano (2013) ·Calvisano (2014-15) ·Rovigo (2016) ·Calvisano (2017) ·Petrarca (2018) ·Calvisano (2019) ·Rovigo (2021) ·Petrarca (2022) ·Rovigo (2023) ·Petrarca (2024) ·Rovigo (2025) | |
| Serie A Élite ·Federazione Italiana Rugby |
| Stagioni dell’Amatori Rugby Milano | |
|---|---|
| 1990-91 ·1992-93 ·2009-10 |
| Polisportiva Milan | |
|---|---|
| Baseball (1989-94) ·Calcio (1989-98) ·Hockey su ghiaccio (1989-95) ·Pallavolo (1989-95) ·Rugby (1989-98) |