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Alte Pinakothek

Coordinate:48°08′53.85″N 11°34′11.95″E48°08′53.85″N,11°34′11.95″E
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Alte Pinakothek
L'Alte Pinakothek
Ubicazione
StatoGermania (bandiera) Germania
LocalitàMonaco di Baviera
IndirizzoBarer Straße 27, 80333 München, Germany
Coordinate48°08′53.85″N 11°34′11.95″E48°08′53.85″N,11°34′11.95″E
Caratteristiche
Tipoarte
Istituzione1836
FondatoriLudovico I di Baviera
Visitatori193 570(2016)
Sito web
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

LaAlte Pinakothek è un museo d'arte situato nellaKunstareal diMonaco di Baviera, inGermania. È una delle più antiche e ricche gallerie del mondo. Il nome (Pinacotecaantica) si riferisce al periodo coperto dall'arte — laNeue Pinakothek copre l'arte del XIX secolo e la recentemente apertaPinakothek der Moderne copre l'arte moderna. Tutte le gallerie fanno parte delKunstareal di Monaco (l'area dell'arte).

Storia

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Il celebreAltare Paumgartner di Dürer.

La collezione fu fondata daGuglielmo IV che ordinò ad importanti pittori contemporanei di creare alcuni dipinti storici. L'ElettoreMassimiliano I acquistò soprattutto dipinti diAlbrecht Dürer e suo nipoteMassimiliano II Emanuele comprò moltissimi dipinti olandesi e fiamminghi mentre era Governatore deiPaesi Bassi Spagnoli. Dopo la riunificazione dellaBaviera e delPalatinato le gallerie diMannheim,Zweibrücken eDüsseldorf furono spostate a Monaco (le prime due nel 1798-99, la terza nel 1806), anche per proteggere le collezioni dalle guerre e dallespoliazioni napoleoniche. Durante questo periodo, inoltre, in seguito allasecolarizzazione, molti dipinti appartenenti alle chiese e ai monasteri soppressi furono confiscati dallo Stato.

Ludovico I di Baviera collezionò principalmente dipinti tedeschi, olandesi ed italiani del Rinascimento; in particolare acquistò a proprie spese, nel 1827, la famosa collezione diSulpiz eMelchior Boisserée di Colonia, frutto della passione di due fratelli che avevano comprato moltissime opere dei primitivi tedeschi e fiamminghi svendute negli anni napoleonici; nel 1828, quella Wallenstein, che portò a Monaco altre opere di Dürer; mentre durante i suoi viaggi in Italia da principe ereditario comprò dipinti diBotticelli,Domenico Ghirlandaio,Filippino Lippi eBeato Angelico, tra gli altri. Famosa resta la sua perseveranza per l'acquisto dellaMadonna Tempi diRaffaello Sanzio dalla famiglia Tempi di Firenze, che durò vent'anni.

Nel frattempo (la prima pietra fu posta nel 1826) aveva ordinato aLeo von Klenze di erigere la galleria. Le sale del museo furono concepite appositamente per ospitare pale come ilGrande Giudizio Universale diRubens, uno dei quadri più grandi che siano mai stati dipinti. Molto moderna per quei tempi, la costruzione divenne un esempio per gli edifici museali in Germania ed Europa a partire dalla sua inaugurazione nel 1836; in particolare divenne anche un modello per le nuove gallerie aRoma,San Pietroburgo,Bruxelles eKassel. Le acquisizioni proseguirono sporadicamente fino alla seconda metà dell'Ottocento, con alcuni colpi di fortuna come l'acquisto dellaMadonna del Garofano diLeonardo nel 1889, o dell'Annunciata diAntonello da Messina.

La pinacoteca fu parzialmente distrutta durante laSeconda guerra mondiale dai bombardamenti, che danneggiarono gravemente le decorazioni interne originarie, ma venne ricostruita e riaperta al pubblico alla fine deglianni cinquanta. Dalla fine deglianni sessanta l'appoggio di alcune banche bavaresi ha permesso l'arrivo di numerose opere italiane e francesi delSettecento, ambito nel quale la galleria era carente. Nel 1988 fu necessaria un'ulteriore chiusura, allorché uno squilibrato armato di acido solforico danneggiò gravemente diversi dipinti di Dürer, tra cui l'Altare Paumgartner (oggi restaurato), e laMater Dolorosa, il cui restauro è terminato solo nel 2009. La galleria fu riaperta solo nel 1998. Gli aggiornamenti ai sistemi di sicurezza hanno comportato la protezione, tramite cristalli invisibili, di tutti i dipinti più importanti.

L'edificio

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L'Alte Pinakothek costituisce uno degli episodi più importanti della collaborazione tra Ludovico I e il suo architetto di fiducia Leo von Klenze che dettero vita ad un periodo di grandi realizzazioni che trasformarono l'immagine urbana della città nella stagione più feconda del neoclassicismo tedesco.

L'architetto costruì l'edificio tra il 1826 e il 1836. In quel momenti l'Alte Pinakothek era il più grande museo del mondo e uno dei primi ad essere espressamente progettato per tale utilizzazione. A tal fine fu cercata una perfetta funzionalità, sia per la disposizione in pianta che per la ricerca di illuminazione idonea, ottenuta anche tramite lucernari. L'esterno si presenta in stileneorinascimentale.

L'Alte Pinakothek divenne esemplare per edifici museali in Germania e in Europa dopo la sua inaugurazione nel 1836, per esempio per il Museo dell'Ermitage.L'edificio del museo fu gravemente danneggiato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, ma fu ricostruito cercando che l'edificio rimanesse fedele alla sua architettura originale quanto meno per l'esterno.

Collezione

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Lo stesso argomento in dettaglio:Catalogo dell'Alte Pinakothek.

Il museo ospita un'ampia collezione di varie migliaia di dipinti europei dalXIII alXVIII secolo. Le sue collezioni di antichi dipinti italiani, tedeschi, olandesi e fiamminghi sono tra le più importanti nel mondo. Sono esposti circa 700 dipinti.

I dipinti di scuola tedesca spaziano dal XIV al XVII secolo, con alcuni capolavori assoluti, come la più ricca collezione di lavori diDürer al mondo.

La collezione dei dipinti fiamminghi e olandesi, spazianti dal XV al XVIII secolo, è una delle più impressionanti al mondo, specialmente dei primi fiamminghi. La collezione dei Rubens, ospitata in ben tre sale, è una delle maggiori al mondo, seconda solo a quella delMuseo del Prado.Le opere di scuola italiana spaziano dal gotico, al Rinascimento fino al Barocco e il XVIII secolo, daGiotto aCanaletto.

Malgrado la stretta relazione delWittelsbach con la Francia, la collezione francese è la penultima per grandezza, spaziando dal XVI al XVIII secolo.

Per quanto riguarda invece la sezione d'arte spagnola, nonostante sia la più piccola, vi sono rappresentati tutti i grandi maestri dei secoli XVI, XVII e XVIII. I dipinti diFrancisco de Goya sono stati trasferiti nellaNeue Pinakothek.

Le opere maggiori

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Scuola italiana

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Beato Angelico
Jacopo de' Barbari
Domenico Beccafumi
Sandro Botticelli
Domenico Ghirlandaio
Giotto
Guido Reni
  • Assunzione di Maria, 1642
Leonardo da Vinci,Madonna del Garofano
Leonardo da Vinci
Filippino Lippi
Filippo Lippi
Lorenzo Lotto
Masolino da Panicale
Moretto
Perugino
Raffaello Sanzio
Luca Signorelli
Tintoretto
Tiziano

Scuola tedesca

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Dürer,Autoritratto con pelliccia
Albrecht Altdorfer
Albrecht Dürer
Adam Elsheimer

Scuola francese

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François Boucher,Ritratto diMadame de Pompadour.
François Boucher

Scuola fiamminga e olandese

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Peter Paul Rubens,Autoritratto con la moglie Isabella Brant.
Rogier van der Weyden
Hans Memling
Hieronymus Bosch
Pieter Bruegel il Vecchio
Jan Gossaert detto il Mabuse
Rembrandt Harmenszoon Van Rijn
Peter Paul Rubens
Antoon van Dyck

Note

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Bibliografia

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Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF(EN142985185 ·ISNI(EN0000 0001 2173 5653 ·BAV494/8376 ·ULAN(EN500303270 ·LCCN(ENn50061231 ·GND(DE2003891-4 ·BNE(ESXX122578(data) ·BNF(FRcb12042489f(data) ·J9U(EN, HE987007257783405171 ·NSK(HR000077818 ·NDL(EN, JA00650766
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